Salve, ho 58 anni, circa 2 anni fa ho subito un trauma da schiacciamento al piede, interessato fu il

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Salve, ho 58 anni, circa 2 anni fa ho subito un trauma da schiacciamento al piede, interessato fu il 5 metatarso, mi fecero cadere un monitor di pc sul bordo piede, si formò un sottostante ematoma di 2 cm che poi riassorbì. L'impatto fu sul bordo esterno a metà piede, su una zona lunga 1,5 massimo 2 cm. Ho effettuato nel tempo diverse terapie fisiche, quali laser, tecar, ultrauoni. Ciò che ancora avverto, è un senso di piede che "tira" , come fosse un pò "rattrappito", verso le dita, e come che il piede fosse un pò "legato", o con pelle "appiccicata", ma la sensazione più sgradevole è quella che sotto in corrispondenza della zona impatto, all'appogio con la scarpa, sento come se sotto avessi un sassolino..fastidioso, e male a camminare! In gennaio ho fatto una visita neurologica e la neurologa, facendomi chiaramente capire che io amplificavo il problema scrisse " pz vigile collaborante orientato a ideazione polarizzata sui propri disturbi....non sono al momento evidenti deficit neurologici" e anche "probabile minima neuropatia compressiva".
Dalla RMN non risultano problemi tendinei però un radiologo dopo una ecografia mi disse che secondo lui c'erano aspetti di "tendinosi" o di "tenosinovite"
Poi effefttuai la Elettroneurografia del piede, alla fine il Neurologo mi disse e scrisse che i parametri ENG i nervi insomma rientravano nei limiti di norma, aggiungendo che nei traumi da schiaciamento sono coinvolti i "tessuti molli" e ci vuole molto tempo a che si normalizzino..Ora io vorrei anche capire sino a che punto l'esame della ENG riesce a valutare le problematiche di questi nervi che, uno mi ha detto, sono anche finissimi e diffusi. Perchè, referto alla mano, qui risulta che ho fatto:
PERONEO MOTORIO - SURALE SENSITIVO - PERONEUS FR RESPONSE. Ovvero io ho le tabelle coi dati di questi tre esami. Volevo capirci qualcosa, poichè ad esempio, in un parametro, nella differenza di ampiezza, i valori sono con un segno meno, e non di decimali, insomma un pò negativi, sia su piede dx che sx; poi (il traumatizzato è il piede destro), non capisco perchè in diversi parametri i valori risultano nel piede destro addirittura maggiori che nel sinistro che problemi non ne ha alcuno, mi pare una incongruenza. Dove potrei trovare tabelle di riferimento di valori ottimali, cioè in definitiva, quali sono i parametri che più se devono considerare per questa valutazione? e delle tre tabelle, quale è la più importante? Saluti cordiali e grazie
Buongiorno
sono un medico Neurologo esperto in elettromiografia ed elettroneurografia.
Cominciamo con il chiarire il primo aspetto più importante. L'esame in oggetto NON misura il dolore il fastidio o quant'altro. Valuta "solo" se il nervo risponde in modo adeguato cioé normale agli stimoli a cui è sottoposto. Si può avere molto dolore e avere un esame normale (per esempio la nevralgia trigeminale o in caso di danni delle fibre più piccole del nervo), nessun dolore (per esempio in casi in cui il nervo abbia subito una lesione totale con conseguente anestesia) ed avere un esame molto alterato. Il fatto che lei abbia un fastidio anche forte non implica che l'esame debba necessariamente far vedere un danno.
Mi sento di consigliarla di non prendere in considerazione in modo pedissequo i dati della neurografia che è peraltro un esame molto specialistico compreso solo dagli addetti ai lavori anche tra i medici neurologi. Le ampiezze dei potenziali in particolare sono soggette a variazioni dovute a fattori tecnici, ogni laboratorio ha i suoi normativi ecc.
Qui arrivo al secondo concetto che vorrei trasferirle. I dati delle tabelle non hanno molto significato se non si CORRELA L'ESAME AL QUADRO CLINICO. Mi spiego meglio. Nei miei referti inizio sempre con i dati clinici poi i dati dell'esame e la conclusione finale è sempre "I dati clinici ed elettrofisiologici sono indicativi" o compatibili con.... questa o quella diagnosi. Non saprei quindi dire se il surale piuttosto che il peroneo motorio o quello superficiale siano i nervi più importanti per il suo caso. Bisogna sempre valutare prima il quadro clinico.
Da ultimo le dico che il DOLORE CRONICO come lei ha ben scoperto sulla sua pelle può essere molto invalidante in quanto si verifica una sorta di sensibilizzazione del nostro cervello che in qualche modo amplifica il dolore anche quando l'infiammazione o il danno subito sono in via di risoluzione e tutti gli esami strumentali affermano che non c'é nulla di patologico. Quindi anche in caso di normalità degli esami il dolore va trattato.
Saluti
Bruno Gregori

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