Salve ho 55 anni, sposata da 30,da qualche settimana ho deciso di lasciare mio marito, ho aperto gli

20 risposte
Salve ho 55 anni, sposata da 30,da qualche settimana ho deciso di lasciare mio marito, ho aperto gli occhi come si suol dire., dopo averlo avvisato più e più volte su una sua relazione con un'altra donna, lui intanto mente spudoratamente anche dopo avergli detto che sapevo il luogo dell'incontro ecc.... Lui dice non è vero. A me questa sua resistenza nel dire la verità mi fa impazzire, mi ha sempre mancato di rispetto, agli inizi del matrimonio in qualche occasione mi ha pure alzato le mani.....(ma non posso elengare tutto il male che ha combinato ci vorrebbero ore) come dicevo., io l'ho supplicato di dirmi la verità se non altro nel nome della nostra storia tanto lunga e dei nostri figli, avrebbe così la possibilità di riscattarsi in qualche modo dimostrando di non essere un codardo anche i figli lo vedrebbero meglio. Lo fa per proteggere lei? Che ho anche affrontato e gliene ho dette di "ogni".... Lo so non avrei dovuto farlo, ma nella mia mente doveva sapere che sapevo... Ora il punto sono io., pur sapendo con chi ho a che fare cioe' un'egoista irrispettoso menefreghista di qualsiasi regola bugiardo, traditore e manipolatore insomma so bene che uno così e'meglio perderlo che trovarlo, perché sto soffrendo così tanto? Alcuni giorni la rabbia mi acceca e sento che sarei in grado grado di fare le peggio cose. Infatti tutto quello che sapevo su dove stava e quello che diceva è frutto di qualcosa di non tanto legale, sento di aver toccato il fondo, mi sto trattenendo..... Ma non vorrei più cadere così in basso e farMI ancora del male, perché vi assicuro che ascoltare quelle registrazioni per me era deleterio non voglio più farlo sto da schifo aiutatemi per favore mi sento come un leone in una gabbia stretta che non riesce a muoversi
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Ritengo fondamentale ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Tutto ciò anche al fine di capire come meglio muoversi per tutelare i figli.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile Signora sicuramente è una buona possibilità seguire un percorso con uno psicoterapeuti in questo momento delle sua vita così complicato. Non veda questa indicazione come una sconfitta ma la pensi come una possibilità per lei per avere a disposizione più opportunità di quante ne utilizza in questo momento. Pensi questo lavoro come un modo per approfondire e leggere le emozioni che sta provando in questo momento. Di solito lavorandoci si riesce a modificare pian piano la loro portata e a ricontestualizzare i vissuti. Un cordiale saluto
Salve Signora, ha preso un'importante decisione per lei, tuttavia lasciando suo marito ha creato un vuoto, che per quanto quel vuoto prima fosse riempito da una persona che lei definisce con parole negative, è sempre una mancanza. La sofferenza si può presentare in molte forme, per lei ora il meglio è trovare altro e prospettarsi in modo nuovo. Le consiglio, anche per un breve periodo, di farsi supportare da un professionista psicologo, che le permetta di elaborare questo "lutto" e proiettarsi verso il futuro, uscendo da quella gabbia che descrive. A disposizione, Dott.ssa Maria Elisa
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Buongiorno Signora,
racconta di una situazione davvero complessa e delicata, certamente dolorosa. Ha preso una decisione coraggiosa, che può essere per lei l'inizio di una nuova vita, ma occorre tempo. Le emozioni in gioco sono tante, tra queste la forte rabbia e chissà quanto altro. Il suggerimento è senz'altro quello, se ne ha la possibilità, di farsi aiutare. Il periodo passato con suo marito è durato 30 anni, lasciando lui lei ha "lasciato" anche una parte di sè e non è facile da accettare. Un supporto psicologico è l'aiuto più adatto, il carico emotivo va condiviso. Resto a disposizione. Dott.ssa Franca Vocaturi
Salve, credo che un percorso psicologico possa aiutarla a gestire meglio la spiacevole situazione che al momento sta vivendo.
Ha mai pensato ad un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, immagino la sua fatica ed il suo dolore nel vivere una relazione difficile per molto tempo. Il coraggio che è riuscita a trovare nelle scorse settimane ritengo possa essere un segnale importante che meriterebbe di essere visto in uno spazio riservato e dedicato.
la sofferenza che prova oggi è fisiologica in quanto ha appena deciso di interrompere non solo una relazione, ma un progetto di vita ed il cambiamento che comporta è enorme. Ad oggi ha lasciato un buco come è normale che sia. Sicuramente poter vedere come si sente ed essere supportata in questo delicato e doloroso passaggio le potrebbe essere di grande aiuto per non rischiare di "toccare il fondo" come afferma le sia già accaduto.
le auguro una buona serata, Dott.ssa Giulia Perbellini
Salve. Una separazione, crea sempre sofferenza. È un fallimento di un progetto di vita familiare e, anche se sana, giusta, la sofferenza per una separazione è normale. Quello che mi sembra importante sottolineare, è che lei, nonostante la sofferenza, ha deciso di prendere una decisione che va nella direzione del rispetto di sé. Ha capito che deve rispettarsi. Se sentisse il bisogno di essere sostenuta, aiutata in questo momento della sua vita, può valutare di chiedere un sostegno psicologico per affrontare questo momento particolare della sua vita. Distinti saluti
Gent.ma, per come scrive, la delusione e la conseguente decisione di chiudere il rapporto matrimoniale sembra avere attivato in lei confusione e importanti disordini emotivi, contrassegnati da rabbia e rivendicazione. Sebbene le sue clamorose reazioni comportamentali possano essere comprensibili e contestualizzabili, meno chiaro è ciò che intende quando scrive “qualcosa di non tanto legale”: la rabbia e l’ira possono accecare e non sarebbe opportuno che pensieri o fantasie (rivendicative, lesive o distruttive) possano trovare espressioni comportamentali che le creerebbero più problemi che risolverli. Trovi il tempo di farsi aiutare per gestire meglio questa situazione in questo periodo. SG
Buonasera, è comprensibile che lei abbia provato tali emozioni, anche rabbia e risentimento fanno parte dell'essere umano ed è importante non solo far loro un'adeguata valvola di sfogo, ma anche comprendere da dove nascono e come si manifestano in noi. Da questa consapevolezza infatti è possibile riscoprire la rabbia quale energia\carburante che ci permette di esserci e di affermarci, anche senza essere aggressivi o distruttivi.
Buonasera, mi dispiace per il brutto periodo che sta attraversando. La delusione per la fine di un lungo cammino insieme può far provare tante emozioni contrastanti. Nel suo caso, si aggiunge ancora più rabbia e delusione per la non sincerità di suo marito, se in base a ciò che ci scrive ha prove certe di una sua relazione extra coniugale.
Le consiglio di prendere in considerazione l'idea di avvalersi di uno psicologo per affrontare questo momento. Avendo scritto che avete dei figli insieme, potrei consigliarle anche un percorso di terapia di coppia o di mediazione familiare, che non è utilizzata solo per separazioni/divorzi, ma anche per supportare per crisi che si stanno attraversando.
Resto a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Cara signora,
scrive di aver toccato il fondo e che non vuole più cadere così in basso; per cambiare è necessario che comprenda le motivazioni che, nonostante tutto, la portano a sentirsi ancora legata a lui ( attraverso la rabbia infatti lei mantiene questo contatto). Una consulenza con uno psicologo può essere utile per questo. Un cordiale saluto
Ciao Silvia,
È normale sentirsi persa e disorientata dopo tanti anni di matrimonio.
Spesso ci si trova incanalati in relazioni così perché inconsciamente ci ricorda una relazione passata. Credo che sarebbe giusto per te stessa se ti analizzassi per evitare altre situazioni spiacevoli future.
Non devi salvare nessuno
Spero tu possa essere felice per davvero.
Dott.ssa Maria Pepe
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Salve, dal suo racconto si percepisce tanta rabbia per la delusione nei confronti di un matrimonio che probabilmente ha faticato molto a tenere in piedi. Questa rabbia , se non viene guardata nel suo significato profondo, puo' rischiare di diventare distruttiva.
Oggi le e' utile per allontanare suo marito. Chiede verità quando è evidente, da quello che descrive, che suo marito si trova altrove.
Alimentare la rabbia e non mollare le serve per colmare il vuoto per l'illusione che probabilnente ha tenuto in piedi per tutti questi anni.

Lasci stare eventuali rivendicazioni ed inizi ad occuparsi come deve di sé stessa.
Si faccia aiutare con unnprercorfo personale a trovare quella serenità che metterà nel giusto posto suo marito e le sue menzogne.

Le faccio un caro augurio.

Dott ssa Maria Piscitello

Buongiorno Signora, partirei dalla definizione metaforica che lei stessa si da'. "Mi sento un leone in gabbia", esprime tutta la forza e le risorse che ha, nonostante il momento attuale è pervaso da emozioni più negative e sentimenti dolorosi e ambivalenti. Se si farà aiutare attraverso un percorso psicoterapico, avrà modo di affrontare le paure più grandi legate a questa reazione. E capire piu' lucidamente come gestire le forti emozioni e quali obiettivi darsi.
Auguri auguri,

Dr. Vittorio Cameriero
Gentile Signora,

essere traditi è quasi un trauma, a cui si aggiunge, nel suo caso, la ferita e il dolore della fine di un rapporto così lungo. La rabbia che prova è comprensibile, e rappresenta una fase del lutto che sta attraversando.
Vista al delicatezza della sua situazione, le consiglio caldamente di intraprendere un percorso psicologico per sostenerla nell'elaborazione di questa ferita.

con i migliori auguri
dr. Ventura
Gentile utente, è normale sentire il vuoto dopo tanti anni di matrimonio. Per quanto sentiva di avere accanto una persona irrispettosa era comunque una presenza, ci vuole del tempo per abituarsi ai cambiamenti, soprattutto quando insieme ci sono ferite e sofferenza da elaborare. Potrebbe valutare l’idea di intraprendere un percorso di sostegno psicologico, uno spazio dove portare la sua sofferenza e dove prendersene cura con l’aiuto di un professionista che può starle accanto in questo momento difficile. Rimango a disposizione, un cordiale saluto, Dott.ssa Paola Trombini
Cara donna,

è percepibile la sua sofferenza e il suo malessere derivante da una storia che molto probabilmente sta pensando di far volegere al termine. Il tradimento può esser inteso come un campanello d'allarme che sta a segnalare che qualcosa nella vostra storia non funziona.
Quello che sarebbe opportuno fare in questo momento è chiarire a se stessa se vuol continuare la storia con suo marito o restare da sola lasciandolo. Qualora volesse continuare la relazione con suo marito in quel caso potrebbe esser opportuno intraprendere un percorso di coppia che possa in tal senso supportarvi come coppia e approfondire le dimanciche disfunzionali che vi hanno portato a tutto questo ed in particolare al tradimento e alla sua stessa sofferenza. Nel caso in cui avesse gia deciso di lasciare suo marito la domanda di aiuto sarebe individuale ed in questo un terapeuta potrebbe autarla nell'elaborare la fine della storia ed una sua eventuale separazione. In terapia potrebbe esser aiutata a riprendere in mano la propria vita riconsiderando se stessa ed il proprio modo di stare in relazione con gli altri in toto.
Resto disponibile qualora volesse approfondire i suoi vissuti ed il suo stato d animo.

Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
Buonasera! Capisco il turbinio di sentimenti che sta vivendo in questo periodo. Immagino la profonda rabbia dovuta probabilmente al sentirsi offesa nella sua dignità, nella sua intelligenza e nelle fatiche che ha sopportato in nome della famiglia. Credo che in periodi drammaticamente duri come il suo, sia necessario avere un supporto psicologico. Il fine è quello di trasformare l'energia del "leone" in qualcosa di costruttivo per sé e per il suo futuro piuttosto che in qualcosa di devastante. La rabbia è una reazione e come tale può creare o distruggere.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, il vissuto di rabbia da un lato, di sofferenza dall'altro, che sta riportando è comprensibile alla luce di quanto ha scritto. Le suggerisco di prendersi uno spazio in cui riflettere, insieme ad un professionista, su quanto sente. Mi rendo disponibile per questa eventualità. Cordialmente, dott.ssa Vigani Viola

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