Salve ho 52 anni e soffro di sindrome di meniere da quasi due anni.Sono refrattaria alle cure conven

3 risposte
Salve ho 52 anni e soffro di sindrome di meniere da quasi due anni.Sono refrattaria alle cure convenzionali e non so più che fare.ho avuto pareri contrastanti circa le infiltrazioni di gentamicina.Ma è' così pericolosa?qualcuno ne è favorevole qualcuno no ,perché?Ormaibper me è' l ultima spiaggia
Grazie
ho presente il suo primo post sulle infiltrazioni di gentamicina (se mi confondo con un altro caso me lo scriva pure), che sostituiscono la chirurgia che, in passato, in casi resistenti ad ogni terapia tagliava il nervo , prima quello acustico e vestibolare, poi con i progressi solo il vestibolare= oggi, si sostituisce l'azione chirurgica con la chimica. Le opinioni mediche che legge qui si dividono soprattutto perchè non possiamo conoscere la sua situazione esatta. Il danno della gentamicina è legato alla sua azione che comporta la distruzione di cellule del labirinto allo scopo di ridurne in modo duraturo ma non definitivo la reflettività , migliorando di solito le crisi vertiginose , senza pericoli per la salute generale (grazie anche ai monitoraggi continui che vengono effettuati), il danno è confinato all'udito, ma in modo irreversibile. Chiaramente è una terapia migliore della chirurgia del nervo ma comunque deve essere riservata a casi estremi, resistenti ad ogni terapia, nei quali siamo tutti d'accordo ad indicare a lei ed altri questi cicli con gentamicina.
Diversamente occorre rammentare per completezza d'informazione che sono molte le terapie che producono benefici e che andrebbero impiegate prima di arrivare alle infiltrazioni con gentamicina.
Precisamente esiste il "training (o ginnastica) vestibolare", perchè riduce la reflettività senza alcun danno, e neppure possiamo ignorare che si possono ottenere benefici con alcune terapie mediche non convenzionali; hanno dimostrato di poter produrre benefici nella Menière, non l'osteopatia (qui ha poca indicazione) quanto invece l'agopuntura, che ha risolto in modo ammirevole la menière del mio vice primario otorino, disperato e privo di benefici con ogni terapia convenzionale dopo anni di cure (la effettuò per sua decisione senza il consiglio di nessun otorino) , l'omeopatia, che ha dei rimedi un po' specialistici sull'apparato vestibolare che, associati ad alcuni farmaci, sono in grado di migliorare molti casi (richiede tuttavia una certa esperienza da parte del medico omeopata in questo ambito) . Ricordiamoci che si tratta di un'affezione con una componente psicosomatica piuttosto rilevante, soprattutto in questi casi refrattari alle cure convenzionali, sulle quali agopuntura ed omeopatia riescono ad agire. La psicoterapia è riuscita a migliorare soprattutto con l'ipnosi clinica ma in questo caso abbiamo davvero pochi studi, almeno attualmente; peraltro sono davvero scarsi o quasi assenti i professionisti di questo ambito disponibili ad intervenire in ambito psicosomatico correggendo le conseguenze corporee degli stress emotivi. Esistono casi che non rispondono alla cure convenzionali e vanno bene con queste terapie mediche (agopuntura e in parte omeopatia), oggi più correttamente definite "complementari" e non più "alternative o non convenzionali". Va detto che queste discipline hanno lo svantaggio di non essere ancora inserite nel nostro SSN, (l'agopuntura vi sta entrando proprio ora, l'omeopatia esiste solo in rari servizi pubblici riservati ad altre affezioni). D'altro lato va detto che noi medici quando esercitiamo nel SSN seguiamo le disposizioni del trovare a lei, come ad altri cittadini, una soluzione all'interno del ssn. In assenza del servizio pubblico, queste discipline mediche e loro terapie attualmente si effettuano in centri privati senza convenzione; come conseguenza non si riesce a sviluppare una collaborazione consolidata tra servizi ospedalieri e extra-ospedalieri otorino e i centri o servizi medici privati dove si esercitano le terapie mediche non convenzionali (che richiedono un corso almeno triennale).
Vista la sua inclinazione a seguire per questa sua Menière solo le terapie convenzionali (sino ad ora di terapie non convenzionali effettuate non ci riporta niente), considerata l'impossibilità nostra a reperire dei centri medici non convenzionali con solida esperienza sulla Menière, se le terapie effettuate non hanno prodotto alcun beneficio, le consiglio a questo punto di iniziare i cicli con gentamicina, se riesce ad accettare l'inconveniente del danno irreversibile sul nervo acustico (fatto decisivo, essendo la menière una affezione invalidante ma che non comporta il rischio di perdere la vita) . Se ha benefici concreti (e un danno all'udito accettabile) li continua, diversamente i medici stessi le sospenderanno questi cicli di terapia. Credo di essere stato completo, sempre a sua disposizione, cordialmente

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Sono assolutamente contrario allo infiltrazioni di gentamicina in quanto, in gran parte dei casi, cala notevolmente l'udito ma si attenuano solo di poco le vertigini.
Altre cure non chirurgiche hanno un effetto uguale o superiore, come l'utilizzo del glicerolo endovena o i cereali con l'ormone antisecretorio.
Buona serata
Anche io sono contrario alla terapia con la gentamicina perché può portare ad un peggioramento della sintomatologia, presso il nostro centro io propongo in caso di continui episodi vertiginosi una terapia pressoria con la meniett e abbiamo ottenuto ottimi risultati sul controllo degli episodi vertiginosi

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