Salve, ho 48 anni e da 25 anni convivo con un'ernia del disco C5 - C6, una protusione L5 S1 e un'ern

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Salve, ho 48 anni e da 25 anni convivo con un'ernia del disco C5 - C6, una protusione L5 S1 e un'ernia del disco L4 L5. Ho sempre praticato attività fisica. Un paio di volte all'anno capitava che la mia ernia L4 L5 mi provocasse dolore in sehuito a un movimento improvviso, il sollevamento di un carico eccessivo o a piccoli incidenti. Rimanendo a riposo, facendo alcuni esercizi posturali e lavorando sulla respirazione, il dolore di solito scompariva nel giro di un paio di settimane.


Dal 2021 ho purtroppo ridotto notevolmente la mia attività fisica e di conseguenza la colonna è meno sostenuta dalla muscolatura, ragion per cui ora, quando nonostante la costante attenzione mi faccio ancora male, il dolore è molto più intenso e il tempo di recupero è praticamente raddoppiato.


Questo mese, in seguito a un evento estremamente doloroso, mi sono sottoposta a una risonanza magnetica dell'intera colonna vertebrale. Il referto: attenuazione della lordosi cervicale, protrusione con impronta durale C5 C6, ampia protrusione C6 C7. Accentuazione della cifosi dorsale. Raddrizzamento della lordosi lombare. Disco L5 S1 ampiamente ridotto di spessore con modesta protrusione a largo raggio. Ernia mediana paramediana destra in L4 L5 che impronta la faccia anterolaterale del sacco durale delle dimensioni attuali di 17 millimetri.

Il neurochirurgo mi ha suggerito una terapia del dolore con la radiofrequenza e a seguire massoterapia e posturale ma i tempi di attesa per la radiofrequenza col servizio pubblico sono molto lunghi.

Su consiglio del mio osteopata comincerò quindi con delle sedute di tecarterapia e massaggi e quando la contrazione si sarà attenuata farò la ginnastica posturale.

Visto il peggioramento dell'ernia mi domando se sottopormi a ozonoterapia intradiscale o nucleolisi percutanea guidata dalla TAC che ho capito
agirebbe con un effetto biochimico a breve termine (antinfiammatorio, analgesico e iperossigenante) ed un effetto a più lungo termine, con la disidratazione del disco intervertebrale e il riassorbimento di eventuali sporgenze erniarie, ma non ho capito se l'ozono avrebbe anche un effetto curativo sull'anello fibroso del disco.

Inoltre mi domando se la riduzione del nucelo polposo possa negli anni a seguire provocare uno schiacciamento del disco.

Grazie
Buongiorno a lei, è fondamentale anche eseguire una radiografia di tutta la colonna per capire le sue curve anatomiche. La radiofrequenza potrebbe essere una buona terapia conservativa per gestire il suo dolore. È fondamentale però vedersi per capire come gestire a lungo termine la sua situazione in quanto da un punto di vista di fisioterapia non è stato fatto nulla sulla base delle sue curve precise.Le auguro una buona giornata e rimango a disposizione.

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