Salve ho 42 anni, da RMN ernia a disco l5s1 protrusioni a sx c7 c6 c4 verticalizzazione rachide cerv

12 risposte
Salve ho 42 anni, da RMN ernia a disco l5s1 protrusioni a sx c7 c6 c4 verticalizzazione rachide cervicale e deficit piede sx da 1 anno e più. Bloccato a febbraio ho usato targin, lyrica, cortisone. Cosa posso fare per questo problema?
Buonasera, per prima cosa bisognerebbe capire cosa intende per "defict del piede sx"; intende mancanza di sensibilità, formicolio, mancanza di forza?
Innanzitutto bisogna fissare una visita specialistica con un neurochirurgo o un ortopedico vertebrale (si faccia consigliare dal proprio medico di famiglia per lo specialista) per valutare la sua colonna vertebrale e decidere il tipo di trattamento da impostare.
Nel caso venisse scelto l'intervento conservativo (quello non chirurgico) allora le consiglio una visita da un osteopata che possa guidarla nel suo percorso terapeutico.
Cordiali saluti.

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Dott.ssa Ambra Cesarini
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buonasera, dovrebbe inizialmente consultare uno specialista per poi affidarsi ad un fisioterapista che provvederà a valutare ulteriormente il quadro clinico ed aiutarla tramite terapie manuali e con esercizi attivi a ristabilire un buon assetto della colonna che alla sua giovane età presenta gia diverse problematiche.
Saluti
Dott. Andrea Orlando
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Salve, come già detto dai colleghi, bisognerà fare una visita specialistica (in questo caso un buon fisiatra) per poi consultare un fisioterapista per procedere alla fisioterapia che nel suo caso, porterà ad un giovamento. Se ha dolore acuto, si procederà con terapia manuale, esercizi per poi arrivare alla rieducazione posturale consentendo ad un bilanciamento delle strutture muscolo-tendinee. Saluti!
Dr. Fabio Scalone
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roma
Buongiorno, intanto faccia una visita fisiatrica che le indicherà il tipo di fisioterapia da seguire nel suo caso.
Un caro saluto
Dott.ssa Rosalba Baratta
Fisioterapista
Roma
Salve,
Prima di tutto se non l’ha ancora consultato vada da un ortopedico così che valuterà la situazione ( come l’ha esposta è troppo generica ), quindi dovrà sicuramente iniziare un percorso riabilitativo appropriato per la sua situazione ( sicuramente ci sarà bisogno di ginnastica posturale )
Grazie
Dott. Salvatore Maida
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Milano
Buongiorno la sola diagnosi strumentale non è utile a capire l’origine e la causa del suo problema. Le indagini strumentali sono un buon supporto, ma è necessaria un’attenta valutazione che parta da un’accurata anamnesi per indagare il problema e successivamente supportata da test specifici. Solo così potrà avere una risposta alla sua domanda. Secondo le ultime evidenze scientifiche (ed anche la mia personale esperienza) il miglior approccio per trattare i disturbi muscolo-scheletrici è attraverso la terapia manuale ed esercizi specifici. Le consiglio di indirizzarsi presso un fisioterapista che utilizzi questo approccio. Cordiali saluti
Dott. Domenico Donsante
Fisioterapista, Osteopata
Roma
Salve in un caso come il suo sarebbe meglio prima vedere un neurochirurgo,visto soprattutto il deficit del piede sx.
Cordiali saluti
Dott. Pierpaolo Giaquinta
Fisioterapista, Osteopata, Agopuntore
Siracusa
le indicazioni chirurgiche sono solo se si presenta un deficit sensitivo o motorio,
che tipo di deficit ha il suo piede? è costante o ogni tanto va e viene il fastidio? é fisso o occasionale?
nel casi sia fisso le consiglio di consultare un NCH
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buonasera, bisogna capire cosa intende con deficit piede sinistro, perché qualora ci fosse una seria compressione del nervo sciatico, tale da dare deficit di forza, sarebbe il caso di sentire il parere di un neurochirurgo. Quindi io comincerei con un parere del genere e successivamente se non vi sono indicazioni chirurgiche, approcciarsi al trattamento conservativo fisioterapico.
Dott. Leone Gianluca
Dott.ssa Giuliana Napoletano
Fisioterapista, Posturologo
Napoli
Buongiorno, innanzitutto bisogna capire l'entità dell'ernia per impostare un corretto trattamento e per verificare se il deficit al piede dipende da questa condizione, per questo le consiglierei di consultare un buon neurochirurgo. Se non vi sono indicazioni chirurgiche, le basterà un buon percorso fisioterapico per migliorare la sua condizione clinica.
Spero che la mia risposta sia stata utile ed esaustiva, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento!
Cordialmente, Dott.ssa Giuliana Napoletano
Salve,

La sua situazione è complessa, con un'ernia del disco L5-S1, protrusioni cervicali e un deficit al piede sinistro, che indicano una compressione o irritazione dei nervi spinali. Considerando la durata dei sintomi e l'uso di farmaci, è importante seguire un approccio terapeutico integrato.

Ecco alcuni suggerimenti:

1. **Fisioterapia**: Un fisioterapista può lavorare su esercizi specifici per rinforzare i muscoli della schiena e del collo, migliorare la postura e ridurre la compressione sulle radici nervose. Tecniche di mobilizzazione vertebrale e stretching possono essere utili per migliorare la mobilità.

2. **Esercizi di stabilizzazione**: In particolare, esercizi per il rafforzamento del core (muscoli addominali, lombari e pelvici) possono ridurre il carico sulla colonna e prevenire ulteriori danni.

3. **Trattamenti manuali e osteopatia**: L'osteopatia può aiutare a migliorare la mobilità articolare e ridurre la tensione muscolare, migliorando la circolazione e alleviando la compressione nervosa.

4. **Rieducazione neurologica**: Se il deficit al piede è legato a una lesione nervosa (come la radicolopatia), la fisioterapia neuromuscolare può essere utile per migliorare la sensibilità e la funzione motoria del piede.

5. **Controllo del dolore**: Se i farmaci non sono sufficienti, si può valutare con il medico un trattamento mirato al dolore, come la terapia infiltrativa (per esempio, con cortisonici o acido ialuronico) o la terapia laser.

6. **Valutazione chirurgica**: Se il dolore è persistente e invalidante, e se le altre terapie non sono efficaci, una valutazione neurochirurgica potrebbe essere necessaria per valutare se esiste una possibilità di trattamento chirurgico.

Le consiglio di consultare un fisioterapista o un medico specialista in neurologia per una valutazione completa e la personalizzazione del trattamento.

Cordiali saluti.

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