Salve, ho 42 anni, circa un anno fa nel cuore della notte mi sono svegliato con una tachicardia che

2 risposte
Salve, ho 42 anni, circa un anno fa nel cuore della notte mi sono svegliato con una tachicardia che non sembrava placarsi. Ho chiamato il 118 ed arrivando in ospedale mi hanno diagnosticato una fa parossistica rientrata con somministrazione farmacologica al pronto soccorso (il tutto durato 2 o 3 ore) Ho fatto tutti gli esami consigliati, visita specialistica cardiologia, ecg, holter 24, tutti i risultati danno un cuore sano e nessuna aritmia. Si evidenzia una leggera bradicardia che mi catterizza da sempre e pare che rientri nei parametri normali. Un mese prima dell'episodio avevo iniziato una dieta perché pesavo 25 kg in più del dovuto e avevo episodi di apnee notturne, soffrivo tutte le sere di gastroesofagite da reflusso, avevo una situazione lavorativa molto stressante caratterizzata da collere ricorrenti che oggi ho risolto. Oggi ho perso 15 kg e continuo la dieta. Le apnne sembra che non ci siano più. Il reflusso è molto diminuito. Gli esami del sangue sono ok. Ogni tanto se mangio veloce ho lo stomaco gonfio e tachicardia che sparisce appena mi faccio una passeggiata e digerisco.

"Mi sveglio spesso di notte con la paura della fa."

La mia domanda è cosa posso fare per prevenire la fa? La mia è una situazione destinata ad aggravarsi? Quale prospettiva di vita mi attende? (assumo una compressa al giorno di sequacor 1,25)
Grazie per la vostra competenza e disponibilità
Da come riferisce i sintomi e le modalità di insorgenza verosimilmente potrebbero essere scatenati da una spina irritativa gastro-esofagea ( un'ernia iatale ?). Pertanto il mio consiglio è di continuare a perdere peso; evitare cibi che rappresentino un potenziale irritante per lo stomaco; evitare bevande gassate o cibi speziati; non assumere mai la posizione supina subito dopo aver mangiato; eventualmente mantenere un rialzo della testata del letto di circa 15°; fa bene ad assumere il Sequacor per il controllo della frequenza; potrebbe essere utile assumere prima di coricarsi una bustina di antiacido tipo Riopan gel o similari. Eventualmente può essere utile eseguire un elettrocardiogramma dinamico di 48 ore, per escludere il verificarsi di brevi episodi di fibrillazione atriale parossistici; qualora tale evenienza dovesse venire confermata, potrebbe poi esserci indicazione, quale atto profilattico di eventi tromboembolici, ad assumere terapia anticoagulante con i DOACs.

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L'Obesità, le apnee notturne ed il reflusso Gastro-esofageo sono tutte patologie che possono favorire l'insofferenza di aritmie tra le quali la fibrillazione atriale. Lei parla di Fibrillazione atriale, ma da quanto ho capito non è mai stata documentata.
Credo che tra le cose che deve fare è perdere peso e parli col suo medico curante per la cura del reflusso. Se dovessero persistere episodi di tachicardia può effettuare un nuovo holter ECG oppure utilizzare un event recorder per l'identificazione dell'aritmia.

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