Salve, ho 40 anni e da diversi anni soffro di PARESTESIE NOTTURNE ad entrambe le mani. Ho fatto deci

21 risposte
Salve, ho 40 anni e da diversi anni soffro di PARESTESIE NOTTURNE ad entrambe le mani. Ho fatto decine di sedute da un osteopata ma non ho risolto se non nel primo periodo quando le sedute avevano frequenza settimanale. Nelle ultime settimane la situazione si è "aggravata" con il sopraggiungere di un nuovo problema: le DITA A SCATTO. Quelle coinvolte sono i due medi e sempre in modo contemporaneo. Chiedo un consiglio su come e se si possa uscire da queste problematiche. Grazie in anticipo per le eventuali risposte.
Buongiorno, l'osteopatia può cercare di alleviare la sua sintomatologia. Qualora ci sia un aggravamento della situazione, come nel suo caso, le suggerisco di chiedere un consulto al suo medico curante, o anche ad un ortopedico per valutare la possibilità di riprendere con eventuali trattamenti.

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Buongiorno,
l'osteopatia é un supporto importante per le problematiche cervicali che potrebbero causarle le parestesie, mi chiedo se il collega, in caso di insuccesso, non le abbia consigliato di effettuare una rmn per valutare se ci siano delle situazioni tali che rendono inefficace il trattamento, oppure valutare una tecnica differente.
Cordiali saluti
Salve, se ha già consultato un ortopedico che ha escluso patologie correlate alla sintomatologia, deve valutare di riprendere con i trattamenti osteopatici.
Occorre però avere consapevolezza che, per stabilizzare i benefici ottenuti dai trattamenti, sono necessari anche degli esercizi posturali e di stretching specifici per la sua struttura e problematica. Altrimenti appena le sedute si diradano la sintomatologia ritorna a presentarsi con la stessa o simile intensità.
Salve
Avrei necessità di avere maggiori informazioni. Potrebbe inviarmi il suo numero di telefono da questo sito? Senza impegno economico
Grazie
Buongiorno, in primo luogo è bene capire la causa delle sue parestesie: i nervi possono essere incarcerati e "pizzicati" a livello cervicale o ad altri livelli corporei (braccia, clavicola, spalla). Ha eseguito una risonanza magnetica cervicale? In questo modo è possibile capire quale soluzione terapeutica è migliore per la sua sintomatologia.
Per quanto riguarda il dito a scatto, invece, è difficile che la terapia manuale sia risolutiva, per cui sarebbe utile una visita ortopedica che la può indirizzare verso la terapia più adeguata.
Salve, è importante che lei abbia escluso il tunnel carpale attraverso elettromiografia, inoltre è utile che si faccia valutare la sua cervicale e tutto il complesso spalla gomito da entrambe le parti per capire se si può lavorare manualmente al fine di liberare i nervi e dare sollievo alle mani, per il dito a scatto e utile che si faccia trattare tutta la zona dell’avambraccio e della membrana interossea
Salve di certo l'osteopatia la può aiutare ma è la capacità dell'osteopata a farle capire il problema. Il discorso dev'essere affrontato da più punti di vista....
- la postura influenza spesso le catene muscolari (il dito a scatto è spesso una retrazione afisiologica delle stesse)
- il trattamento osteopatico è utile per ridurre e destrutturare il problema ma poi son le indicazioni/esercizi che fanno la differenza
- la nutrizione/integrazione fitoterapica influenzano il problema
- i trattamenti con macchinari aiutano
Di certo ci si può convivere senza una regressione del problema salvo che ad oggi lo stesso non sia a dei livelli elevati.
Vada da un collega osteopata qualificato nella sua zona. Cordialmente Osteopata Davide Savoia
Buongiorno, il mio consiglio è quello di consultare prima il suo medico al fine di capire l'origine della sua sintomatologia ed eventualmente fare esami specifici. Successivamente, una volta capita l'origine, se di competenza Osteopatica, rivolgersi ad uno Specialista qualificato che con trattamenti ed esercizi posturali mirati saprà darle il giusto supporto.
Cordialmente, Michelle Cozza Osteopata
Salve,

Le parestesie notturne alle mani, insieme al problema delle dita a scatto, possono essere indicative di diverse cause sottostanti. Le parestesie, sensazioni di formicolio, intorpidimento o bruciore, possono derivare da compressione nervosa, disfunzioni articolari, o problemi circolatori. Il fenomeno delle dita a scatto, dove un dito si blocca improvvisamente durante il movimento e poi si sblocca con un suono simile a uno scatto, spesso è legato a disfunzioni tendinee o legamentose.

Dal punto di vista osteopatico, potrebbe essere utile valutare la mobilità delle articolazioni delle mani, dei polsi e delle strutture adiacenti come il collo e le spalle. Un trattamento osteopatico mirato potrebbe lavorare sul ripristino dell'equilibrio e della mobilità articolare, riducendo così la compressione nervosa e migliorando la circolazione sanguigna verso le mani.

Tuttavia, se nonostante le sedute osteopatiche non si riscontra un miglioramento duraturo, potrebbe essere necessario esplorare altre opzioni terapeutiche. In particolare, considerando il persistere dei sintomi, vorrei raccomandare l'approccio innovativo della terapia con le cellule staminali endogene.

Le cellule staminali endogene sono cellule presenti nel nostro corpo in grado di auto-rinnovarsi e differenziarsi in diversi tipi di cellule specializzate, contribuendo così alla riparazione dei tessuti danneggiati. Questa tecnologia straordinaria offre un potenziale terapeutico significativo per affrontare problemi di natura osteo-articolare e neurologica, proprio come le parestesie notturne e il fenomeno delle dita a scatto.

Attraverso la stimolazione delle cellule staminali endogene, è possibile promuovere la rigenerazione e la riparazione dei tessuti danneggiati, migliorando la salute delle articolazioni, dei nervi e dei tessuti circostanti. Questo approccio terapeutico offre un'opportunità unica per affrontare le cause sottostanti dei sintomi in modo completo e duraturo, permettendo al corpo di guarire in modo naturale e rigenerativo.

Se desidera approfondire ulteriormente l'argomento o valutare la possibilità di integrare la terapia con le cellule staminali endogene nel suo percorso di cura, sarei lieto di fornire ulteriori informazioni e supporto.

La saluto e resto a disposizione per una visita,
Sara Baldin
Buonasera,

è possibile che il trattamento finora somministrato dal collega potrebbe non essere sufficiente da solo a riportarla alla piena autonomia. Tuttavia, l'aggiunta di esercizi specifici potrebbe sicuramente aiutarla a consolidare i progressi ottenuti durante le sedute e a sostenere i miglioramenti nel tempo.

Sarebbe utile valutare quali esercizi possano essere più adatti alla sua situazione specifica e come integrarli nel suo percorso di cura. Resta vero che sarebbe opportuno indagare meglio la situazione con una RMN. Distinti saluti
Buongiorno,


il collega le ha consigliato di rivolgersi ad un medico per poter indagare maggiormente tramite immagini diagnostiche la problematica da lei riscontrata?
L'osteopatia non può e non deve aggravare il quadro sintomatologico, nel caso questo avvenga, andrebbe indagato il motivo che può essere indice di una cattiva gestione della patologia da parte del sanitario e del medico piuttosto che un aggravamento di una condizione patologica sottostante.

In genere le parestesie sono dovute ad un incarceramento delle strutture nervose dovute ad una continua e prolungata contrazione muscolare piuttosto che alla presenza di stati infiammatori, edematosi, compressioni, traumi etc.

Le dita a scatto sono nella maggioranza dei casi, dovute a particolari disfunzioni tendinee e/o legamentose.

Il trattamento osteopatico specifico, svolto ad personam potrebbe direttamente ed in poche sedute apportare benefici ingenti riducendo da una parte la compressione presente a livello nervoso, e dall'altra apportare miglioramenti relativi a circolazione sanguigna e linfatica da e per l'arto superiore.

Il mio consiglio è quello di procedere con esami diagnostici e nel caso, valutare l'intervento osteopatico di un altro terapista.

Buona guarigione,

Dott. Ruth Rolando Lacatus
Buongiorno, i trattamenti osteopatici al fine di liberare le strutture che le causano parestesie e problematiche come il dito a scatto possono sicuramente aiutare, però se la situazione non è cambiata le consiglio di rivolgersi al suo medico e se possibile approfondire con una risonanza magnetica.
Cordiali saluti
Salve. Concordo con i colleghi nel consigliarle una visita ortopedica. Resto a disposizione in caso di necessità. Dott. Federico Ghio
Buongiorno. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base o ad un ortopedico per eseguire degli esami strumentali specifici, cosi da capire l'origine del problema ed essere indirizzato verso il trattamento più efficace.

Buongiorno, comprendo la sua situazione. È importante considerare un approccio terapeutico multidisciplinare. Consiglio di consultare un neurologo o un ortopedico per una valutazione più approfondita. Potrebbe essere utile esplorare altre terapie complementari come la fisioterapia o l'ergoterapia.
Saluti
Kuhlmann D.O.
Buongiorno,
Oltre ai trattamenti osteopatici in questo caso le consiglierei di contattare il suo medico per fare eventualmente una visita ortopedica. Cordiali saluti
Buongiorno, dato l'aggravarsi del sintomo le consiglio di rivolgersi al suo medico oppure ad un ortopedico.
Cordiali saluti
Giulia Riguzzi
Buongiorno, visto che le condizioni di salute si sono aggravate sarebbe il caso di andare a svolgere delle indagini più approfondite, in modo da individuare in maniere corretta la causa alla base di queste parestesia. In questo modo anche il collega osteopata potrà predisporre un piano terapeutico più mirato. Buona giornata
Salve, avrei bisogno di uleriori informazioni per poterla aiutare. Mi contatti tramite messaggio privato, senza impegno ovviamente .
grazie

Saluti
Salve, bisognerebbe comprendere l' origine reale del problema e credo che non esista disciplina più adatta di quella osteopatica soprattutto per la sua visione globale.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Buonasera, per capire come procedere da qui andrebbe analizzata la sua postura e quello che ha fatto il collega osteopata dal momento che potrebbe esserci ancora una parte del problema che non è stata affrontata e che mantiene la contrattura della catena muscolare. A presto!

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