Salve ho 39 anni e da dicembre scorso ho un serio problema che mi invalida tanto e che per ora, ness

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Salve ho 39 anni e da dicembre scorso ho un serio problema che mi invalida tanto e che per ora, nessun specialista mi ha risolto,spero che qualcuno mi indirizzi.Ho sempre sofferto di problemi intestinali,stipsi alternata a feci molli e quindi formazione di emorroidi e sanguinamento, fino a portarmi a sottopormi ad un intervento di prolassectomia con suturatrice meccanica CPH 36 in anestesia spinale nel 2017. Il postoperatorio è stato molto doloroso e circa 10 giorni dopo sono finita in pronto soccorso per forte emorragia. Diciamo che non ho risolto il problema, ridotto! Ho avuto poi due gravidanze (2018 e 2020) con taglio cesareo entrambe.A luglio scorso ho effettuato una colonscopia:
Motivo esame : controllo per recidivanti rettorragie in paziente sottoposta cinque anni or sono a prolassectomia; assenza di familiarità per neoplasie del colon.
All'ispezione della regione anale emorroidi congeste con prolasso di mucosa rettale.
Indagine condotta con difficoltà ed interrotta alla flessura epatica per scarsa toilette intestinale (la paziente non ha assunto tutta la preparazione prescritta).
Nel tratto esplorato è possibile comunque escludere grossolane patologie vegetanti e/o ostruenti il lume.
In ampolla, con la manovra di inversione, si repertano gli esiti cicatriziali della pregressa prolassectomia ed emorroidi congeste con alcune papille anali ipertrofiche.
Lungo il canale anale emorroidi congeste.
Conclusioni: emorroidi interne ed esterne congeste; indagine non del tutto conclusiva.
Poi sono subentrati problemi digestivi, spesso vomitavo acqua oppure acqua amara e gialla e quindi ho effettuato anche una gastroscopia : Esofagogastroduodenoscopia
Motivo esame: dispepsia di tipo reflussivo-ipostenico con sporadici episodi di vomito biliare
oppure di soli secreti gastrici.
Esofago normale per calibro, lunghezza, decorso e peristalsi. La mucosa del tratto precardiale si presenta iperemica ed è solcata da erosioni longitudinali, a fondo deterso, tendenti a comfluire.
Stria Z a 38 cm. dall'AD, cardias in sede, poco continente.
Stomaco a pareti facilmente distensibili, rivestite da mucosa di aspetto normale al fondo, corpo ed antro. Lago mucoso chiaro, peristalsi valida, angulus regolare, piloro pervio.
Nulla da segnalare al bulbo ed al secondo duodeno esplorato.
Biopsia in antro per ricerca HP con test rapido all'ureasi = NEGATIVA
Conclusioni: incontinenza cardiale con esofagite di grado C sec. LA.
Ho quindi effettuato la cura e dopo poco ho avuto di nuovo forti perdite di sangue. Da circa un anno però notavo che le perdite anali avvenivano circa due giorni prima del ciclo e dopo il ciclo sparivano. Da dicembre scorso invece, dopo il ciclo, sono apparse perdite sempre, ogni giorno dopo la defecazione e forti bruciori, soprattutto lato sinistro, continuo a mettere pentacol e emaflon ma sembrano non fare effetto. Cosa mi consigliate di fare ? Potrebbe essere qualcosa correlato a ciclo/ ormoni? Grazie e spero mi aiutiate!
Buonasera
Suppongo che all'origine delle sue sofferenze e delle complicanze emorroidarie insorte, con relativi successivi interventi, sia proprio quell'aver "sempre sofferto di problemi intestinali" che, in mancanza di ulteriori referti patologici, fa pensare ad una sindrome da colon irritabile mai risolta. Allo stato delle cose, occorrerebbe escludere del tutto la coesistenza di malattia infiammatoria intestinale. E' vero che ha effettuato recentemente una colonscopia, ma essa è risultata essere di limitata capacità diagnostica a motivo di insufficiente preparazione. A mio parere andrebbe rifatta in migliori condizioni. Il consiglio principale che le do' è però quello di chiedere il parere specialistico del gastroenterologo, magari portando con sè, alla visita, i seguenti esami: Emocromo, VES, PCR, Ferro, Ferritina, Transferrina, Esami di funzionalità epatica e renale, TSH, Folati, Vitamina B12, Vitamina D25OH, Calprotectina fecale, Esame batteriologico delle feci, Esame parassitologico delle feci. Una volta escluse patologie di maggior impegno, lo specialista gastroenterologo potrebbe aiutarla nella patologia di base con indicazioni dietologiche e trattamenti opportuni al ripristino ed alla conservazione di una buona flora intestinale (eubioma).

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