Salve. Ho 37 anni e nel 2018 avevo inizato una cura prescritta dal mio medico per quanto riguarda un

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Salve. Ho 37 anni e nel 2018 avevo inizato una cura prescritta dal mio medico per quanto riguarda un problema di attacchi di panico e Distmia, il dottore mi aveva prescritto Cymbalta che ho assunto fino ad Aprile 2024, devo dire che i sintomi erano migliorati e anche l'umore. Da aprile che ho smesso di prendere il cymbalta, sotto consulto dello psichiatra, non ho avuto altri epsiodi di attacchi di panico, peró il mio umore non è proprio al top, la mattina mi sento sempre un pó nervoso e impaziente, litigo spesso con mia moglie anche per futili motivi perchè vado subito in ansia, non riesco a prendere decisioni per quanto riguarda la vita lavorativa e personale, anche i problemi pié semplici mi sembrano difficli, Ho rivisto il dottore che mi ha detto che poichè ho un problema di Distmia magaro sarebbe meglio riprendere il Cymbalta per migliorare la qualitá della vita e dell'umore, Io ho un pó di paura di riprendere il cymbalta perchè ero finalmente riuscito a farne a meno e mi sento un fallito a dover assumere per sempre un farmaco per stare meglio, sto provando delle psicoterapie online, ma non vedo molti risultati, spesso sono solo io che parlo e non riesco a esprimere tutto. Io riesco comunque ancora a lavorare ad andare in palestra e ad avere diciamo una vita sociale, anche se dopo il matrimonio e una figlia sta diventando sempre piú difficile anche fare le cose pié semplici. Magari dovrei riprendere il cymbalta o esiste un modo alternativo all antidepressivo per potersi sentire bene ?
Buongiorno. Mi sento in primis di dirle che assumere una terapia con antidepressivi non fa di lei un "fallito" né implica la necessità di dover assumere una terapia a vita, ma anzi la esorto a considerare che il suo specialista la riterrebbe una buona opzione terapeutica considerata la situazione attuale. L'assumere una terapia con psicofarmaci non è un indicatore di un insuccesso personale.
Ciò detto, una alternativa od un affiancamento alla terapia farmacologica è spesso la psicoterapia, di cui ne esistono diversi indirizzi, con tassi di risposta variabili. D'altra parte, la mancanza di risultati percepiti in psicoterapia può essere un punto stesso di cui discutere in seduta col proprio terapeuta, al fine di potenziare l'alleanza terapeutica e valutare il percorso migliore da seguire.
Cordiali saluti

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