Salve! Ho 36 anni e da 3 soffro d'ansia , disturbo da stress post traumatico mi hanno detto. Purtrop

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Salve! Ho 36 anni e da 3 soffro d'ansia , disturbo da stress post traumatico mi hanno detto. Purtroppo tre anni fa mi sono ritrovata a vivere un periodo particolare , specie dal punto di vista familiare... Ma preferisco non dilungarmi. Ho assunto per un anno un antidepressivo e un ansiolitico che ho poi continuato a prendere solo all'occorrenza... Ho fatto molti passi avanti, sono andata a convivere, mi sono sposata, ho iniziato a guidare, ho ricominciato ad uscire da sola (cosa che era diventata impossibile prima ) , ogni tanto l'ansia si ripresentava ma spesso mi imponevo di non prendere neanche lo Xanax. Fino ad oggi... sono alla settima settimana di gravidanza dopo un aborto avvenuto qualche mese fa, pensavo di aver reagito e invece mi rendo conto che questa cosa mi ha traumatizzata più di quanto immaginassi. Rispetto all'attuale gravidanza la prima era già iniziata maluccio, le beta crescevano poco ed il cuoricino in due ecografie fatte non si era mai sentito. Stavolta invece le beta stanno crescendo bene, sono ancora in attesa di fare la prima ecografia e vivo ogni giorno con la paura : da un lato di perdere anche questo, dall'altra di diventare mamma (ho sempre avuto paura dei cambiamenti) . Ma soprattutto, come dicevo, è tornata l'ansia ed ho paura che sia questo a nuocere al piccolo, anche della perdita del primo mi sento ancora responsabile, sebbene mi abbiano detto che si è trattato di una "selezione naturale". Sta venendo di nuovo fuori tutto: la paura di stare da sola, di allontanarmi da sola, la sensazione di perdere totalmente il controllo, di essere sconfitta dall'ansia, di essere diversa dagli altri . Mi sono rivolta a due psicologhe in passato , una di stampo psicanalitico, l'altra cognitivo comportamentale, ma non ho mai trovato un vero giovamento, sono riuscita ad aiutarmi più da sola che grazie a loro. Ma ad oggi , con un bimbo in grembo mi sento più vulnerabile e soprattutto credo di dover agire il più presto possibile. E non posso avvalermi neanche delle medicine per "tamponare". Che fare?
Buongiorno, molto spesso il percorso terapeutico, il vero lavoro di accrescimento di sapere sulle proprie questioni, incomincia quando il sintomo regredisce o scompare. È lì che la psicoterapia, non più costretta tra le angustie dell'emergenza, permette un approfondimento. Pensi a riprendere una consultazione, con un professionista e si dilunghi pure con lui, o lei; approfondisca. Le sue ansie e le sue paure sono solo una parte, la parte più ingannevole, delle questioni che la animano. Tanti auguri! SM

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Gentile Signora, la sua frase "Mi sono rivolta a due psicologhe in passato , una di stampo psicanalitico, l'altra cognitivo comportamentale, ma non ho mai trovato un vero giovamento, sono riuscita ad aiutarmi più da sola che grazie a loro." apre ad una serie di riflessioni. molto importanti Sicuramente ha avuto delle valide ragioni per mettere in atto questi comportamenti e riproporle di riprendere una psicoterapia non le sembrerà una buona idea ma di fatto quella è una strada che dovrebbe dare dei buoni risultati. Esistono diversi orientamenti e teorie ma sostanzialmente occorre che si crei una buona relazione fra le persone che lavorano insieme e questo dal suo racconto non sembra essere avvenuto. Certo non sarà semplice ricominciare ma lei stessa nota che i suoi tentativi di risolvere le questioni da sola non sono stati ottimali. Valuti l'opportunità di ricominciare una psicoterapia. Un cordiale saluto
Cara utente, da quello che scrive, ci sono parecchi eventi traumatici non elaborati che si riaffacciano di tanto in tanto. La sola cura farmacologica che ha fatto, sicuramente l'ha stabilizzata, ma non le ha fatto risolvere il problema. Ha curato il sintomo, ma non la causa. E solo un percorso psicoterapeutico può farlo. Ci dice che ha già provato un approccio psicanalitico e cognitivo comportamentale, senza giovamento. Io le consiglio di fare un percorso di psicoterapia con EMDR che è una tecnica d'elezione per i traumi. Pensi che l'Organizzazione Mondiale della Sanità la sceglie come cura specifica per i traumi.
Io la pratico da tempo con ottimi risultati.
Non è invasiva e le può permettere di risolvere questioni del passato e vivere al meglio la sua gravidanza.
Se ha bisogno, mi contatti in privato per ulteriori ragguagli.
Un caro saluto.
Ha delle risorse interiori importanti che le hanno permesso di fare passi in avanti nella sua vita nonostante tutto. Nonostante si sia rivolta a due psicologhe sente di avercela fatta più da sola che grazie a loro.. sola aveva paura di stare e ha adesso di nuovo paura .

Sa da sola che i farmaci possono solo tamponare i sintomi. Sente l'urgenza di risolversi e ne è in grado. Se vuole posso aiutarla.
Cari saluti.
Dott.ssa Monica D'Ettorre
Salve, lei scrive che durante la sua vita ha assunto alcuni farmaci, ha mai pensato di intraprendere anche un percorso di psicoterapia?
Inoltre sono d'accordo con la mia collega, ha delle risorse interiori che potrebbero aiutarla.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile Signora, in caso di disturbi legati ad esperienze traumatiche una terapia con l'approccio EMDR dà buoni risultati, non è invasiva e può essere utilizzata anche in gravidanza. Se non si è trovata bene in precedenza significa solo che non è riuscita a stabilire un buon legame con le psicologhe che la seguivano; si dia una nuova opportunità. Potrebbe essere la volta buona che riesce ad elaborare le esperienze traumatiche e lasciarle al passato, liberando energie positive per affrontare serenamente la maternità. Sono disponibile se ha bisogno di ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti.
Gentile Utente,
dal suo racconto è evidente che lei abbia dovuto affrontare periodi complessi e che l'abbia fatto grazie a risorse personali che le hanno permesso di andare avanti nella sua vita. Il momento attuale tuttavia è delicato e giustamente, grazie proprio alle sue risorse, lei comprende che è necessario chiedere aiuto. L'ansia non è necessariamente qualcosa di negativo ma è sicuramente un segnale di qualcosa che necessita di spazio ed espressione. Come lei accenna ci sono diversi temi e periodi nei confronti dei quali lei ora preferisce "non dilungarsi". Una gravidanza tuttavia è un nuovo inizio e forse lei sente il bisogno di essere pronta e in grado di provare piacere per questa bellissima novità.
Le consiglierei di cercare uno/a psicoterapeuta con il quale, al di là dell'orientamento teorico, lei possa sentirsi a suo agio e con cui intraprendere un percorso per far si che ci sia anche un'altra gravidanza, mentale oltre a quella fisica, in un ambiente protetto e sicuro. Questo potrebbe permetterle di rielaborare temi che evidentemente chiedono spazio di espressione.
Buona fortuna
Buonasera. Intanto mi confronterei con la ginecologa, se nn l'ha ancora fatto. Non scordi che i medici lo sono a 360' . È fondamentale, per portare avanti la nuova vita , che il medico che la segue abbia contezza di tutti questi aspetti. È probabile che egli stesso possa indirizzarla verso la persona giusta. In una situazione così delicata è bene ragionare più che agire
Gentile utente,
ci dice che le è stato diagnosticato un disturbo post traumatico. Si tratta di una diagnosi molto precisa che richiede terapie precise e mirate. Il trattamento di elezione per questo disturbo è l'EMDR.
Le consiglio di trovare un terapeuta certificato EMDR che possa aiutarla.
Cordialmente,

dr. Ventura
Gentile signora, il momento è delicato... le auguro con tutto il cuore che la gravidanza proceda con successo. Vista la situazione io le consiglierei un sostegno di una psicoterapeuta... Se in passato non si è trovata bene, non è detto che questa volta lei non possa trovare una persona con la quale instaurare un buon feeling e lavorare bene in psicoterapia! In bocca al lupo!
Gentile utente l'unico consiglio che mi sento di darle è di valutare la possibilità di rivolgersi di nuovo ad uno psicoterapeuta.
Le è stato diagnosticato un disturbo da stress post traumatico, presenta una sintomatologia ansiosa, di recente una interruzione di gravidanza e attualmente aspetta un bambino. Sono tutte esperienze che necessitano di essere affrontate.
Per la validità di una psicoterapia, al di là dell'orientamento teorico, è molto importante la relazione che si crea tra la persona e il/la terapeuta, e probabilmente con le precedenti psicologhe non è riuscita a trovarsi a suo agio. Questo non esclude l'efficacia della terapia in sé e la invito a riprovare.
Chieda consiglio alla sua ginecologa, oppure cerchi su questo gestionale, sicuramente troverà un terapeuta a cui affidarsi.
Un cordiale saluto e rimango a disposizione
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Salve,
ritengo opportuno suggerirle un percorso con un professionista di sua fiducia.
Un saluto,
MMM
Buongiorno. Dal suo racconto emerge un'evoluzione positiva avvenuta negli anni, grazie alla quale è riuscita a svincolarsi e diventare sempre più autonoma. Ora, il grande cambiamento che impone una gravidanza la porta a confrontarsi con alcune fragilità che, probabilmente, aveva ben gestito in passato, ma che forse non aveva veramente affrontato. Gli sconvolgimenti emotivi dovuti alla gravidanza (memore anche della precedente esperienza non andata a buon fine), nonché gli effetti dei cambiamenti ormonali, possono acutizzare o far riemergere in modo preponderante le fragilità di cui le accennavo poco sopra. Affrontarle in uno spazio individuale con un professionista (Psicologo o Psicoterapeuta) è, secondo me, la via da preferire. Nel suo racconto accenna al fatto che ha già intrapreso due percorsi, ma senza trovare il desiderato giovamento. Mi permetto di dirle che, non tutti gli psicologi vanno bene per tutti i pazienti. Va trovata la giusta sintonia, affinché il lavoro possa procedere adeguatamente. Cordialmente, dott. RC
Buongiorno Signora,
quello che sento dalle sue parole è che lei è una persona con una buona capacità di sostenersi, credo che la via migliore sia l'incontro con una professionista con cui si crei un feeling terapeutico, una fiducia reciproca, che la sostenga in un profondo passaggio di cambiamento e che migliori la qualità della sua vita.
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Carissima,
Valuti un trattamento tramite emdr, che è uno strumento molto efficace per l’elaborazione del trauma, anche di diversa natura. Può consultare il sito dell’associazione emdr italia per avere maggiori informazioni e visionare l’elenco dei terapeuti accreditati.
Un grande in bocca al lupo!
Salve, mi dispiace per il disagio espresso. Un percorso di psicoterapia credo possa essere una valida soluzione per dirimere i conflitti e le angosce presenti dentro di lei, provi a darsi un'altra possibilità. Il farmaco da solo purtroppo non può andare a comprendere le cause ed i fattori di mantenimento di un disturbo.
Faccia leva sulle sue risorse interiori.
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno, la ringrazio per quanto ha condiviso. Penso che in questo momento potrebbe esserle utile rivolgersi ad un professionista con cui lavorare sulle difficoltà che sta affrontando. Un saluto, AD'A
Buonasera cara utente,
da quello che scrive sta vivendo un periodo sicuramente difficile e faticoso. Il fantasma dell'aborto spontaneo passato non le da la serenità di cui vorrebbe beneficiare per questa nuova maternità. Il rapporto tra paziente e terapeuta ahimè, non sempre è idilliaco e non sempre una terapia riesce a toccare le corde giuste per affrontare i problemi espressi dai pazienti. A volte magari l'indirizzo terapeutico consigliato può non essere quello adatto alle proprie personalissime esigenze. All'inizio del suo messaggio accennava di problemi familiari. Sono una terapeuta familiare e do la possibilità ai miei pazienti che svolgono con me una terapia individuale di estendere ai propri familiari dei colloqui di allargamento.
Siamo nel clou di una pandemia mondiale ed il mio suggerimento per salvaguardare lei ed il suo bambino è quello di avviare una terapia, ma possibilmente di farla online per restare nella sua zona di confort.
Per qualsiasi domanda o approfondimento in merito non esiti a contattarmi.
Cordialmente,
Dott.ssa Valentina Maggiore
Buonasera,
mi dispiace per i dolorosi momenti che ha vissuto in passato e per l'ansia che prova ora.
Mi sento di consigliarle di contattare una psicologa: iniziando un percorso potrebbe trovare il suo spazio per parlare, aprirsi e comprendere le tante paure ed ansie collegate sia a quanto accaduto tre anni fa e durante la precedente gravidanza sia al delicato momento di cambiamento che sta vivendo.
Le auguro delle serene feste,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Buongiorno, per quanto riguarda i farmaci i loro effetti ti consiglio di rivolgersi al medico che gli ha prescritti. Nei disagi che manifestano sintomi ansiogeni è consigliabile associare alla terapia farmacologica un percorso psicologico con un professionista. Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti

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