Salve, ho 35 anni e sono depresso da 10, non ho ancora concluso gli studi universitari nonostante un

17 risposte
Salve, ho 35 anni e sono depresso da 10, non ho ancora concluso gli studi universitari nonostante una laurea triennale perfetta presa in tempo con la specialistica ho avuto un blocco lunghissimo per via di problemi familiari e personali. Oggi vivo con enorme rammarico il tempo perso, mi sento malissimo quando mi confronto con gli altri, con carriere avviate magari anche sposati e con figli.
Sento che per riuscire a colmare questo gap che mi separa da loro ci voglia troppo tempo e fatica, ed ormai sono fuori tempo massimo per ottenere molte cose, comprese prospettive di carriera interessanti nel mio settore (altamente competitivo e dove essere giovani neolaureati fa la differenza).
Aggiungo anche che a tutto ciò si somma il fatto di non aver mai avuto una relazione con una ragazza, il tempo passa ho perso i 20 anni e mi sento vecchio anche per questo. Tendo a guardare solo le ragazze più giovani di me come ormai irraggiungibili.
Penso diverse volte al suicidio: ho fallito nella carriera nonostante i buoni presupposti (ripeto una triennale con lode e presa in tre anni), ho perso la giovinezza, tra 5 anni farò 40 anni.
Assumo psicofarmaci, ne ho cambiati parecchi. Così come ho cambiato terapeuti e psichiatri. Se finora non sono riuscito a salvarmi non vedo come sia possibile ora che si va ad invecchiare. Che ne pensate?
Buongiorno, è chiaro che necessita sicuramente di un supporto psicoterapeutico. Alla fine l'alternativa qual'è? Continuare a generare immobilità o muoversi nel presente per generare un futuro di possibilità, qualunque esso sia. A 35 anni non si è vecchi. Come ha avuto il coraggio di scrivere qua abbia il coraggio di portare avanti il desiderio che tanto brama, ovvero quello di esistere con più appagamento e senso.
Non demorda e trovi un terapeuta.
Se ha bisogno di contattarmi o scrivermi sono a disposizione.
Dott.ssa CAMILLA BALLERINI

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Per ogni persona, con qualsiasi aiuto farmacologico, psichiatrico, psicoterapeutico, vale una premessa: il desiderio del paziente di stare meglio, di cambiare la sua situazione.
Se la persona ha molti vantaggi secondari dalla sua condizione quali rifugio, sostegno, evitamento, non può maturare un l'autentico desiderio di affrontare il disagio psichico ed emotivo.
Maria grazia Antinori, Roma
Buongiorno gentile utente, non spiega quali farmaci assume e neanche la diagnosi per cui ha fatto psicoterapia. Dalla descrizione dei sintomi mi sembra uno "sconforto reattivo" piu che il tipo di depressione che zembra lei fa intendere. Non le voglio dire che gli insuccessi li deve accettare per stare bene, ma piuttosto perché reagisce così perdendosi il presente? Perché non trova soluzione per migliorare la qualità della vita? Suggerisco una disgnosi psicodiagnostica e poi "tagliare e cucire" la psicoterapia su misura. Resto disponibile Saluti Dott.ssa Silvana Zito
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Buonasera non si scoraggi , e cerchi un/ a brava terapeuta ! A davanti tantissimi anni che saranno migliori se cura il suo forte senso di fallimento Non si confronti con gli altri ,si infligge sempre svalutazioni.A 35 anni si è giovani . Coraggio un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera, non è assolutamente troppo tardi, anzi, vivere meglio è sempre un obiettivo possibile, specie alla sua età. La combinazione di una buona psicoterapia e di un supporto farmacologico è la stra da percorrere. Non perda la fiducia nella vita, che ci riserva delle sorprese, spesso anche positive...
Buongiorno,
Le tematiche che riporta sembrano avere origine all'interno della sua sfera relazionale, purtroppo l'ausilio farmacologico se non viene indirizzato parallelamente ad un lavoro psicoterapico coordinato rischia di essere un palliativo, e più passa il tempo più si teme di cronicizzare la situazione e ridurre le possibilità di cambiamento. Non si merita di pensare al suo destino come già scritto nella misura in cui non si è potuto legittimare a ricevere un trattamento in linea con la sua domanda di aiuto.
Cordialmente
MA
Salve. Mi colpisce quando dice che tra 5 anni avrà 40 anni, come se la sua vita fosse compiuta. L'età può essere un vantaggio, si ha la maturità per stare più a contatto con la realtà e meno nelle illusioni o aspettative, di vivere più pienamente e meno nel bisogno di competere con gli altri o nel bisogno di non deluderli. Si conceda ancora una volta la possibilità di cercare un buon terapeuta, col quale possa stabilire una relazione che possa favorire l'alleanza terapeutica per poter stimolare la fiducia in se stesso. Nella mia esperienza, se si individuano le cause e si rispettano le fragilità, le fragilità possono trasformarsi in punti di forza per trovare la propria dimensione nella vita, riuscendo a riconoscere le qualità e a sorridere delle debolezze. Lavoro sull'integrazione psicocorprea, stimolando la vitalità corporea con micromovimenti che possono aiutare a recuperare energia, imparando a stare a contatto con le sensazioni per riconoscere ciò che è buono per sé da ciò che si pensa possa essere buono per sé. Ciò che si sente buono per sé stimola energie positive, ciò che si pensa che sia buono per sé ma non lo si sente buono, può far perdere energie, perché si fa con impegno, volontà, sforzo. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Buonasera,
Leggendo il suo scritto, mi hanno colpito molto due contenuti: il fatto che lei si senta "vecchio" all'età di 35 anni e che abbia pensato "diverse volte al suicidio".
Due aspetti che mi fanno ipotizzare una condizione depressiva marcata e profonda che ancora non ha trovato la giusta soluzione terapeutica.
Pertanto, le consiglio, poiché ritengo che a 35 anni sia possibile modificare il corso degli eventi di vita, di ricercare uno psicoterapeuta che la aiuti a superare l'empasse in cui si trova ora, riprendendo in mano la vita di giovane uomo che ha davanti.
Un caro saluto.
Buonasera. Mi dispiace per la sofferenza che sta vivendo e che descrive. Il mio suggerimento è di valutare la possibilità di riprendere il proprio percorso di psicoterapia personale per integrare la terapia farmacologica che sta seguendo e darsi di nuovo la possibilità di impegnarsi personalmente, per poter ricostruire gradualmente sia la fiducia in se stesso che il senso del proprio potere personale, al fine di poter vivere la propria vita con maggiore libertà rispetto a specifiche aspettative ed in modo più soddisfacente ed appagante. Un saluto, Dott. Felice Schettini
A 35 anni si sta concludendo l'adolescenza ai giorni nostri dove siamo tutti più o meno in ritardo, quindi fa in tempo a fare ciò che desidera. Intanto, cerchi uno psichiatra nella sua zona anche del servizio pubblico che possa seguirla per bene e per la psicoterapia può andare bene anche farla on line. Importante è che trovi chi può aiutarla seriamente. Io resto a disposizione per un consulto on line.
Un caro saluto
Salve, se ha scritto su questo portale evidentemente una spinta vitale al cambiamento ancora c'è! Segua questa sua spinta e provi di nuovo un percorso terapeutico che la aiuti a far fruttare la speranza, seppur piccola, che nulla è ancora perso per sempre!
Un saluto,
Dott.ssa Baiardo Bruni
Gentile utente di mio dottore,

alla base del cambiamento e della guarigione vi é la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia all Interno del quale si possa sviluppare la massima fiducia nei confronti dello specialista scelto. Alla base del. Igliorame to’ dello stato di salute del paziente vi é una forte alleanza terapeutica. Molte terapie abbandonate sono il segnale di una difficoltà in tal senso, ma é probabile che sia l aspetto principale su cui debba lavorare. Si affidi a dei bravi professionisti, potrà uscire dalla morsa della depressione.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, mi dispiace per la sua situazione. Leggendo ciò che ha scritto mi veniva in mente la domanda: "cosa le impedisce di vivere l'età adulta? Cosa la spaventa?".
Sembra voglia passare dall'essere giovane all'essere 'sorpassato, in ritardo', cosa la costringe a saltare una fase della vita? Famiglia? Responsabilità? Paura del fallimento? Cerchi di trovare risposte a queste domande... È solo il mio consiglio.
Un saluto
Claudia m
Buongiorno, grazie per averci contattato. Non perda mai la speranza, non si concentri nel confrontarsi con gli altri, bensì nel raggiungere un maggior benessere con se stesso, che è sempre possibile, per qualunque fascia di età. 35 anni non si è vecchi, qualunque cosa lei voglia fare nella sua vita, dalle relazioni affettive ai progetti di vita tra cui lo studio, è sempre in tempo per realizzarle! Non si perda d'animo inoltre se non ha trovato un percorso terapeutico adatto a lei, ma le consiglio di trovare un terapeuta che possa farle un percorso diagnostico prima di un percorso psicoterapeutico, in modo da comprendere maggiormente quale tipo di obiettivi poter raggiungere in base alle sue risorse personali. La incoraggio quindi a provare ancora a trovare un professionista e uno psichiatra che possano aiutarla a stare meglio. Le auguro il meglio, resto a disposizione, un caro saluto
Buonasera.
Mi ha molto colpito la sua idea circa l'invecchiamento, come qualcosa di inesorabile e che porta con sè solo aspetti negativi. Sarebbe interessante esplorare tutto questo, insieme ai blocchi ai quali faceva riferimento, ai pensieri suicidari... è come se tutto fosse sospeso in attesa di qualche evento rovinoso: in fondo anche i suoi percorsi di cura seguono questa direzione. Perchè non provare una nuova manovra? In fondo, il cambiamento è sempre possibile, altrimenti non esisterebbero le professioni socio-sanitarie! Cordialmente. Greta Tovaglieri
Buongiorno, mi rincresce leggere le sue parole in una persona che è cronologicamente nel pieno della vita. Non c'è una fine se non con la morte. Ogni essere umano può e deve sognare e realizzare fino alla fine dei suoi giorni. Credo che la lente con cui guarda il mondo abbia necessità di essere accolta, supportata e risolta. Nulla è perso e lei non ha motivo di ritenere che il suo valore sia quello dato dal tempo passato. Si dia un'ennesima possibilità ricercando uno psicoterapeuta vitale con il quale vivere una relazione davvero terapeutica.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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