Salve, ho 32 anni i miei sono separati da sempre, e sto vivendo una sensazione che mi destabilizza.

19 risposte
Salve, ho 32 anni i miei sono separati da sempre, e sto vivendo una sensazione che mi destabilizza. Noto che non sto simpatica a mio padre, la mia presenza gli da fastidio, lo innervosisce, non mi regge al punto da farmi capire che ha cose da fare per farmene andare via. Quando parlo non mi ascolta e vuole proprjo scappare e intollerante. Non so come farmi scivolare via la cosa, da una parte mi interrogo e mi chiedo se ho un atteggiamento sbagliato o cosa sbaglio, dall'altro so che non ho colpa. Come faccio a non soffrire di questo. Lo allontano ? Evito di starci per un po? Perchè ogni volta che lo vedo mi fa stare peggio delle altre volte.
In ambito psicologico sistemico relazionale, potremmo analizzare questa situazione considerando le dinamiche familiari e le relazioni interpersonali in gioco. È importante capire che le dinamiche familiari possono essere complesse e influenzare i comportamenti e le relazioni tra i membri della famiglia.
Nel tuo caso, la sensazione di non essere simpatica a tuo padre potrebbe essere legata a dinamiche familiari passate o presenti che potrebbero aver influenzato la vostra relazione. Potrebbe essere utile esplorare con l'aiuto di uno psicologo quali potrebbero essere le cause di questa disconnessione e lavorare su eventuali ferite emotive o traumi che potrebbero essere alla base di questa situazione.
Inoltre, potresti considerare l'opzione di prendere una pausa temporanea dalla presenza di tuo padre se ti fa stare male ogni volta che lo incontri. In questo modo potresti dare spazio per elaborare le tue emozioni e riflettere sulla tua relazione con lui.
Infine, potrebbe essere utile anche comunicare apertamente con tuo padre riguardo ai tuoi sentimenti e cercare di comprendere i suoi sentimenti e punti di vista. La comunicazione aperta e onesta potrebbe aiutare a chiarire eventuali malintesi o tensioni nella vostra relazione.
In ogni caso, è importante prendersi cura di te stessa e delle tue emozioni in questa situazione e cercare il supporto di uno psicologo o terapeuta per affrontare al meglio questa situazione. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Prenota subito una visita online: Colloquio individuale - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente, comprendo la difficoltà che sta vivendo e sicuramente la situazione è impegnativa dal punto di vista emotivo. Purtroppo non è semplicemente possibile farsi scivolare via la cosa o smettere di soffrirne, tuttavia è possibile indagare più profondamente il vissuto che lei sta provando e riaccedere alle sue risorse interiori che le permettano di fronteggiare al meglio questa situazione, indipendentemente dalle azioni che deciderà di intraprendere (se allontanarsi o meno). Le faccio i miei più cari auguri, Dott.ssa Silvia Lazzarini
Buongiorno, mi dispiace molto per questa situazione che comprendo essere estremamente dolorosa. Credo sia importante per lei non incolparsi per quello che sta succedendo, altresì potrebbe essere importante parlare apertamente con suo padre di come lei sta e delle sue paure e sensazioni, anche se comprendo possa non essere facile.
Le consiglio quindi di affidarsi ad uno psicoterapeuta che la possa aiutare a fare chiarezza nella situazione e, se lo riterrete l’utile, prepararsi per una chiacchierata chiarificatrice con suo padre.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti e le auguro una buona giornata
Ilenia Corradin
Gentile utente, banalmente, perchè non affrontare la questione anzitutto con lui? Piuttosto che rimuginare su comportamenti e atteggiamenti di suo padre, perchè non interpellarlo rispetto agli stessi, chiedendone le motivazioni?
Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
Mi dispiace per la situazione che ha descritto, immagino quanto questi comportamenti la destabilizzano.
Probabilmente la soluzione più facile sarebbe quella di confrontarsi direttamente con lui, ma se scrive qui forse anche questo passaggio può risultarle difficile da fare.
Purtroppo non mi è possibile darle una risposta in questo momento, in quanto mancano diversi elementi importanti. Innanzitutto com'era il rapporto con suo padre precedentemente, se sono successi degli eventi che in qualche modo avrebbero potuto influenzare il vostro rapporto, da quando ha iniziato a notare questi cambiamenti.
Tutti questi aspetti andrebbero approfonditi per poter giungere ad una scelta consapevole per essere anche pronti ad affrontare la strada che le traccia questa scelta. Oltre alla scelta però c'è lei e la sua sofferenza che andrebbe innanzitutto esplorata meglio perchè se soffre non può essere nelle condizioni per poter fare una scelta sana per sé stessa.
Cordiali Saluti dott. Simone Feriti
Cara ragazza,
comprendo ciò che sente.
Sarebbe utile in un percorso psicologico indagare meglio le dinamiche che si creano tra voi e capire come intervenire per migliorare la relazione con suo padre, apprendendo anche tecniche di comunicazione efficace.
Questo chiedendosi in primis cosa si aspetta dalla relazione con suo padre.
La aspetto volentieri per un primo colloquio online dove avremo modo di comprendere meglio la situazione e come eventualmente intervenire.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
Buonasera, mi spiace molto per la situazione che descrive. Non credo sarebbe efficace darle un consiglio senza prima avere ben chiaro tanti aspetti della sua persona, di suo padre ed anche del sistema familiare. Sicuramente si trova in una posizione molto delicata dove potrebbe sembrargli di poter "sbagliare" qualunque cosa faccia. Percepisco però la sua volontà di creare una relazione diversa con suo padre ed il fatto che lei si interroghi su come poterlo fare è sicuramente un fattore importante. Le consiglierei di esaminare la situazione all'interno di uno spazio psicologico che le consenta di esprimere liberamente quello che prova e pensa, per poi riuscire a capire in che modo poter agire. La saluto cordialmente, Dott. Marco Squarcini
Buonasera,
mi dispiace per la situazione in cui si ritrova. Immagino quanto complesso possa essere, soprattutto perché per lei potrebbe essere un atteggiamento immotivato e un peso tanto grande da sostenere, difficile da rimandare e condividere con chi le sta vicino. A tal proposito, una domanda potrebbe essere perché ora? Cosa potrebbe essere accaduto che adesso la porta ad avvertire una sensazione che, da ciò che comprendo, non era presente prima? Sicuramente i fattori che possono portare a tali atteggiamenti sono innumerevoli e non ci sono abbastanza informazioni per darle una risposta in merito, sarebbe invece utile e funzionale poter approfondire meglio la storia familiare e quindi anche quella legata al rapporto con suo padre. Ogni famiglia ha un proprio funzionamento e bagaglio caratterizzato spesso da elementi che non sono visibili ai nostri occhi ma che può essere utile portare alla luce per poter trovare una strategia nonché una riorganizzazione che favorisca il benessere per ciascun membro della famiglia.
Per rispondere dunque, anche se in modo parziale alla sua domanda, credo che allontanarsi o evitare la sua presenza non sia la modalità più efficace in quanto potrebbe portare ad una non risoluzione della questione e potrebbe invece accentuare e aumentare i dubbi che lei ha in questo momento, incidendo maggiormente sulla sua ferita.
Per qualsiasi altra necessità o il desiderio di dedicarsi uno spazio in cui esplorare questa sua difficoltà, resto a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Cafarelli Cristiana.
Gentile utente, mi dispiace sentire che sta vivendo una situazione così difficile con suo padre. È importante ricordare che le dinamiche familiari possono essere complesse e spesso coinvolgono emozioni profonde.
Non è facile darle un suggerimento, dato che non si conoscono abbastanza elementi, Ma se si rendi conto che la tua presenza innervosisce tuo padre e la fa sentire male, potrebbe valutare diverse opzioni per gestire la situazione: potrebbe provare a parlare con lui apertamente riguardo a come si sente (se non l'ha già fatto). Se non riesce e sente di avere bisogno di supporto, potrebbe considerare di parlare con un terapeuta o uno psicologo per aiutarti a gestire i suoi sentimenti e trovare delle strategie per affrontare la situazione con suo Spero che possa trovare una soluzione che la faccia sentire più serena e in pace con se stessa. Cordiali saluti, O.D.T:
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. È importante ricordare che lei non è responsabile delle reazioni degli altri e che non ha colpa se suo padre sembra reagire in maniera schiva. Potrebbe essere utile parlargliene in maniera aperta e sincera e stabilire dei confini sani per proteggersi emotivamente, evitando situazioni che la possono far stare male. Resto a disposizione. Cordiali saluti. Dott. Edoardo Bunone.
Cara Utente, immagino quanto possa essere difficile questa situazione. Potrebbe esserle utile analizzare bene ogni dinamica che ha attraversato (e modificato nel tempo) l'intero sistema familiare. Potrebbe quindi aprire una finestra empatica nei confronti di suo padre per cercare di comprendere cosa ha generato questo atteggiamento nei suoi confronti. Infine suggerirei di lavorare su se stessa, gestire le emozioni e trovare un canale comunicativo con suo padre per metterlo al corrente di come si sente veramente prima di valutare cosa le farebbe meglio: allontanarsi o no. Queste sono solo piccole idee che nascono dal suo racconto, troverebbe una strada certamente più adatta alla sua persona con il supporto di un professionista, qualora ne sentisse la necessità.
Augurandole serenità, un saluto.
Dott.ssa Chiara Lazzari
Buongiorno.
La separazione dei genitori apre dinamiche su vari livelli che vanno ascoltate con attenzione.
Le sue domande sono fondamentali, ma cercare le risposte richiede ponderazione e ascolto di sé.
Perciò le propongo un colloquio online, possiamo poi verificare insieme se e come proseguire.
Carissima, le situazioni familiari sono sempre molto complesse, a volte abbiamo bisogno di capire il perchè di alcune conflittualità. Ti consiglio un percorso terapeutico specifico mirato all'analisi famigliare di cui sono specializzata "Costellazioni famigliari"
Un caro saluto
Dssa Vincenza Papeo
Gentile Utente,
la sua testimonianza mette in luce quanto sia importante il rapporto con i genitori nell'arco della vita. Certamente sentirsi rifiutati e allontanati dal proprio padre, e senza neanche conoscerne la ragione, è qualcosa di estremamente doloroso. Credo che le strade siano sostanzialmente due: o aprire un dialogo per far emergere il problema (e se non ci riesce da sola può chiedere a uno psicologo di farlo insieme mediante una terapia familiare, in questo caso un approccio sistemico-relazionale potrebbe esserle utile); oppure affrontare la cosa in un percorso individuale (in questo caso potrebbe essere più utile un approccio dinamico). Spero di esserle stato utile.
cordiali saluti
Buongiorno,
Innanzitutto esprimo la mia comprensione per la difficile situazione che sta vivendo: considerando come già la separazione dei genitori è un processo difficile da sostenere ed elaborare, sicuramente non aiuta questa percezione di lontananza da parte di una delle due figure genitoriali.
Consideri come, spesso accade che, di fronte ad una persona incapace di sostenere una comunicazione sincera ed emotiva, si tenda, in automatico, ad adottare una modalità comunicativa allo stesso modo distante ed evitante. Tutto ciò finisce, però, per creare dinamiche di incomprensione, non facilmente risolvibili quanto più vengono sostenute tali.
Per questo motivo, in casi come questi, solitamente, in terapia, si consiglia di provare a scrivere una lettera al padre, che solo successivamente ed eventualmente si può decidere anche di consegnare al destinatario.
In questa lettera (la modalità scritta aiuta talvolta a comunicare meglio) potrebbe esprimere i suoi bisogni e reali sentimenti, che a volte è difficile comunicare, da parte di entrambe, nel vivo.
Immagino che anche suo padre possa, nel momento attuale, vivere difficili situazioni che lo possono portare a comportarsi in maniera insolita con le principali figure di riferimento. Comprendere i suoi bisogni da figlia potrebbe, allo stesso modo, fargli capire che può avere una persona vicina di sostegno.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Buongiorno carissima, la prima cosa che puoi fare per rendere più funzionale e reale il tuo stato è quello di giocare a carte scoperte e dichiarare queste tue impressioni a tuo padre in modo uscire dal deleterio rimuginare e dalla teoria della mente "io penso, che tu pensi". A volte le risposte delle persone sono sorprendenti, a volte lo sono le reazioni. Davanti ad una dichiarazione disarmante, dobbiamo abbassare lo scudo ed esprimerci. Nel bene o nel male una verità ti darà l'opportunità di agire di conseguenza in maniera più consapevole. Se hai bisogno di supporto psicologico e di essere ascoltata mi trovi a disposizione,
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 55 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, capisco quanto deve essere difficile sentirsi così all'interno della relazione con il proprio padre. Ci sono molte possibilità di approfondire la situazione, le dinamiche in atto e soprattutto come si sente lei, quali siano le sue difficoltà e le sue risorse. Da quello che scrive sembra che quello che riporta sia una considerazione che ha fatto lei da sola, cioè una interpretazione del comportamento di suo padre che è caduta automaticamente sulla risposta che lei gli dia fastidio. Cosa sa davvero di come sta suo padre, di cosa pensa e di cosa sente? C'è stato un cambiamento rispetto a prima o è sempre stato così? Come mai la spiegazione che si dà per prima è che sia lei a dare fastidio? si è già sentita così?
E così, per stratificazioni, è possibile approfondire sempre di più, per arrivare a capire cosa è che la fa stare male e quali sono invece le sue risorse - personali e comunicative - per poter affrontare la situazione e affermare il suo benessere. Il sostegno psicologico potrebbe essere uno strumento molto utile.
Gentile, posso comprendere come lei si sente. Posso comprendere che tale situazione le generi sofferenza. Non deve essere di certo semplice.
Ha provato a parlare con suo padre? Ha provato a parlare apertamente con lui e a fargli capire come lei si sente? Potrebbe essere utile comunicargli le sue emozioni, porgli delle domande per farsi chiarezza; parlargli in maniera sincera di come lei si sente, per esempio come ha scritto poc’anzi “destabilizzata”. Questo è importante in primis per se stessa, specialmente per liberarsi dai suoi interrogativi e dai suoi pensieri. Non si giudichi per quello che sta succedendo, tanto meno si dia le colpe perché non ci sono colpevoli. Si può sempre lavorare sulle relazioni e sulla loro funzionalità. Resto a disposizione. Dott.ssa Palmas

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.