Salve, Ho 32 anni e mi è stato riscontrato un linfocele di modeste dimensioni (73x64x76 mm) nella zo

Salve, Ho 32 anni e mi è stato riscontrato un linfocele di modeste dimensioni (73x64x76 mm) nella zona pubica a seguito di linfadenectomia pelvica bilaterale e conizzazione per adenocarcinoma canale cervicale operato in laparoscopia. L'esito fortunatamente è stato ottimale confermando assenza di malattia linfonodale e margini indenni. Ho però sintomi quali pesantezza, fastidi, fitte, sensazione di pressione e difficoltà in alcuni movimenti presenti successivamente alla linfadenectomia ma che attualmente hanno collegato al linfocele in questione, che è stato definito "tumefazione multiloculare con uno spesso setto interno avascolare che separa due concamerazioni asimmetriche, le pareti esterne sono spesse ma regolari e poco vascolarizzate e il contenuto fluido finemente trabecolato". I medici stanno valutando se sia il caso di intervenire con un' aspirazione, anche se mi hanno informato che possibilmente non sarà un intervento risolutivo in quanto non verrebbe asportato chirurgicamente bensì solo aspirato pertanto potrebbe, col tempo, ritornare alla situazione attuale ed inoltre quest' operazione potrebbe comportare dei rischi di infezione. Sono piuttosto perplessa: non so se sia meglio evitare questa soluzione, mantenendo però tutti i disagi fisici e che ne conseguono (non posso neanche lavorare ricoprendo un ruolo molto dinamico, ho dovuto richiedere un demansionamento in ufficio), oppure procedere pur rischiando che si possa ripresentare o che addirittura si possa infettare. In attesa di "verdetto" dei medici, mi piacerebbe raccogliere qualche parere in merito così da poter avere un quadro più completo. Grazie a chiunque mi risponderà.