Salve ho 25 anni sono due mesi che improvvisamente mi è tornata l’ansia! Avevo una vita bellissima,

17 risposte
Salve ho 25 anni sono due mesi che improvvisamente mi è tornata l’ansia! Avevo una vita bellissima, ho un ragazzo che abita lontano e che vedevo ogni mese, avevo anche voglia di mollare tutto e trasferirmi con lui ma adesso ho paura di tutto! Vedo una psicologa (anche se sono un paio di settimane che non vado) ma non sento miglioramenti o meglio sembrava andare meglio ma da qualche giorno sono peggiorata! Alterno momenti si a momenti no e non vorrei questi momenti no, ero una ragazza piena di vita e che faceva molte cose adesso mi fa paura tutto, non esco, non mangio molto, mi si blocca lo stomaco quando mi metto davanti al piatto e mangio poco e questo mi fa paura ancora di più, che magari non passerà mai la mia ansia, non mangerò più e morirò di fame e da sola (anche se vivo ancora con i miei)
Cerco di non dire niente ad amici o ragazzo per non annoiarli o spaventarli
Ho paura di non stare bene e non poter più uscire con nessuno, mangiare fuori, godermi le piccole cose che mi piacevano tanto, di vivere da sola e di non saper fare niente, di stare male e non avere nessuno accanto come la mia famiglia adesso, di vedermi con il mio ragazzo e stare sempre male e non poter fare le cose, si annoierà e mi mollerà e penso che morirei se ci lasciassimo, è davvero l’unica persona perfetta per me, in 25 anni non ho mai conosciuto una persona come lui! Ma nonostante questo, mi sento morire dentro, le mie paure mi saboteranno e finirò per rimanere sola e triste e ovviamente con l’ansia!
Ora come ora ho paura molto del cibo o meglio, di non Riuscire più a mangiare tanto e con gusto! Posso avere fame ma quando mangio mi passa subito, mangio per non morire di fame e questo mi fa quasi piangere! Non vedo la luce in fondo al tunnel anche se penso che magari due mesi siano davvero pochi!
Non voglio neanche prendere medicine e ho paura di essere così pazza da arrivare a prenderle e so che sarà solo un male!
Aggiungo che prendo la pillola anticoncezionale da gennaio, e ho voglia di capire se è questa che mi da questi problemi di ansia avuta così all’improvviso
E aggiungo anche che il lavoro va malino, ho iniziato a stare male poco dopo aver perso un bel lavoro. È davvero un periodaccio ma non è la prima volta che ho perso un lavoro e non sono mai stata così male! Anzi ero intenzionata a trasferirmi e trovare altro, ma con questa ansia non andrò da nessuna parte. Come potrei affrontare la situazione?
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso perché posso comprendere quanto sia importante Sulla sua vita quotidiana. Ritengo importante che lei possa riprendere i colloqui psicologici al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi, identificare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. L'ansia costituisce il sintomo ma ciò che è importante conoscere è l'origine ed importanti dettagli della sua storia personale e familiare.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, senza conoscere nello specifico la sua storia e il suo contesto di vita, è difficile dare un senso a ciò che riporta. Si percepisce però un grande disagio. Da quello che racconta emergono alcuni grandi cambiamenti che potrebbero essere legati all'ansia.
Credo che in primo luogo sarebbe opportuno confrontarsi con la collega con cui sta già facendo un percorso, tenendo conto che i miglioramenti potrebbero non essere immediati. Nel caso il percorso in atto non la soddisfi, può pensare di interromperlo e ricominciare con altro/a terapeuta.
Salve, in un percorso terapeutico è importante darsi del tempo per avere miglioramenti, le consiglio di parlarne con la psicologa di quello che prova in questo momento, per trovare insieme delle strategie per gestire la situazione.
Cordialmente
Dott.ssa Giulia Proietti
Buonasera, comprendo la sua situazione.Si prenda cura della sua ansia e intervenga tempestivamente ,considerando i sintomi ansiosi sono comparsi da due mesi .La perdita del lavoro e altro...riprenda con la sua terapeuta i tempi di miglioramenti non sono immediati.Non ai vergogni dei suoi sintomi e ne parli con i suoi cari .Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Salve, abbia un po' di pazienza e segua la sua terapeuta, i miglioramenti arriveranno, non aggiunga ansia all'ansia! L'ansia è un segnale che qualcosa si è rotto nei suoi schemi mentali e nelle sue personali percezioni. Non si vergogni di mostrare questo momento di fragilità e lo accetti come una tappa del suo percorso di vita. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera. Il mio suggerimento è quello di condividere ciò che sta vivendo e che ha descritto in questo spazio con la sua terapeuta, dando voce ai vissuti, sentimenti, pensieri ecc. che sente significativi, per comprenderli e comprendersi maggiormente e poter vivere in modo maggiormente costruttivo anche quelli che definisce i suoi "momenti no", migliorando così gradualmente il proprio benessere e la propria salute. Il mio suggerimento, inoltre, è di confrontarsi apertamente ed onestamente con la sua terapeuta anche in merito a ciò che pensa del lavoro che state svolgendo insieme, a cosa si aspetta dalla terapia e a cosa pensa stia succedendo in questo momento del percorso. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,

la invito a proseguire il lavoro terapeutico iniziato, è evidente che ancora non fosse terminato e che gli obiettivi terapeutici prefissati ancora non fossero stati raggiunti. Ricontatti al più presto la collega e si affidi, aprendosi in terapia proprio come è riuscita a far qui parlando delle sue preoccupazioni delle sue paure delle sue angosce più profonde, sarà sicuramente accolta ed orientata.
In bocca al lupo per il proseguo della sua psicoterapia.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
In un percorso di cambiamento può capitare di fare qualche passo indietro dopo essere andati avanti. Si chiamano "ricadute" e fanno parte del processo. è importante non lasciarsi scoraggiare ma capirle per poter tornare ad andare avanti. L'unica persona con cui dovrebbe parlare di queste cose è la sua terapeuta, ma è proprio quella che non sta più vedendo. Questo potrebbe essere l'autosabotaggio di cui parla. A meno che non si sia trovata bene o non si senta capita, in questo caso potrebbe rivolgersi ad un'altra o altro professionista, ma non molli il suo percorso di cambiamento
Gentile utente, si colgono da quando riporta il grande senso di disagio ma anche la voglia di significarlo.
Il mio invito è quello di continuare il percorso intrapreso con la collega, dandosi tempo. I percorsi clinici richiedono sia tempo, sia una buona relazione. Per questo, ne parli e approfondisca questo peggioramento che sente, con la sua terapeuta. Ne trarrà sicuramente beneficio, anche perché da quanto leggo, le aree da trattare sono diverse e variegate.
Si dia il tempo di cui ha bisogno.
La saluto.
Salve, la ringrazio per aver posto la sua domanda su questo portale.
Il mio suggerimento è di tornare in terapia il prima possibile. La psicoterapia deve essere vissuta come un accompagnamento nella vita in un periodo di disagio. Attraversando il disagio non ci si può aspettare che la soluzione venga da qualche seduta ma dal percorrere un pezzo di vita accompagnati da un sostegno. Da li dovrebbe nascere una nuova possibilità di fare fronte all'esistenza senza più necessità di supporto.
Non demorda, se ha cecato aiuto è perché le serve.
Resto a disposizione se ha bisogno di chiarimenti.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera per esprimere un parere avrei bisogno di elementi ulteriori.
Per prima cosa la inviterei ad esprimere le proprie emozioni, dubbi e perplessità alla sua terapeuta, qualora dovesse continuare questo suo stato di insoddisfazione, sarebbe consigliato un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto in cui avvengono i suoi disturbi.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi




Cara utente, prima di tutto mi sento di rassicurarla sul fatto che gli alti e bassi in un percorso psicologico sono normali, poichè essi sono normali anche nella vita di ogni individuo. Sicuramente riprendere le sedute con la sua psicologa sarà un ottimo supporto; condivida con lei quanto detto qui a noi.
L'unica cosa che mi sento di dirle e di provare a non tagliare fuori i suoi cari da questo suo momento di fatica, poichè potrebbero essere per lei un grande supporto e sostegno nei momenti di fatica.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo

Gentile utente grazie per aver condiviso con noi la sua storia. Penso sia importante poter parlare anche delle sue resistenze alla terapeuta alla quale si era affidata. Mi sembra di aver capito che vi erano dei miglioramenti ma sono state sospese le sedute. Rispetto la pillola anticoncezionale potrebbe parlarne con il medico che l'ha prescritta.
La paura di perdere il controllo è uno dei modi con il quale si manifesta l'ansia, ma oggi ci sono tante evidenze che ci dicono che l'ansia come disturbo può essere superata. Anche l'utilizzo dei farmaci non farebbe di lei "un fuori di testa" molti pazienti seguono terapie farmacologiche integrate alla psicoterapia e ottengono ottimi risultati. Quello a cui dovrebbe dare importanza non è l'utilizzo del farmaco o meno ( per altro potrebbe anche non averne mai bisogno), perchè non è con la prescrizione del farmaco che nasce un problema, dovrebbe indirizzare le sue energie alla risoluzione di ciò che non la fa vivere bene.
Un affettuoso saluto Dott.ssa Alessia Battista
Dato il quadro che descrive, sarebbe opportuno consultare uno psicoterapeuta per una valutazione psico diagnostica. Può intanto ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify. Troverà informazioni sui disturbi d'ansia e strumenti di auto aiuto che potrà utilizzare per ridurre gli stati di tensione psicofisica. (Facebook Le Stanze della Paura ) Buona giornata. Bruno Ramondetti
Gentilissima, grazie per averci raccontato i suoi vissuti. Quello che mi sentirei di dirle è di proseguire il percorso che ha iniziato ed interrotto con la collega, in modo da poter lavorare su di sé e comprendere meglio le origini della sua ansia. Non si scoraggi se l'ansia non passa subito, ciò richiede tempo, le consiglio quindi di essere costante nel seguire un percorso psicologico; mi sento di consigliarle anche di non isolarsi e provare a raccontare alle persone che vuole bene il suo malessere perché non ha nulla di cui vergognarsi e potrebbero essere fonte di supporto e incoraggiamento. Le mando un caro saluto, resto a disposizione per un consulto anche online.
Salve, la prima cosa che voglio dirle è che lei non è pazza. Soffre di disturbi dovuti all'ansia che vanno gestiti e risolti. Leggo che ha abbandonato la terapia e le consiglio di non farlo sia con l'attuale psicologa sia in futuro se decidera di intraprendere un percorso diverso con altri. Stia tranquilla e non si spaventi eccessivamente perché questi disturbi si risolvono con terapie strategiche e mirate. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, mi dispiace per le difficoltà che sta riscontrando. Immagino non sia un periodo semplice da affrontare. Durante un percorso di sostegno psicologico può accadere che vi siano dei momenti di maggior benessere e dei momenti meno positivi. La invito a parlarne con la psicologa di riferimento in modo da valutare insieme come procedere. Rispetto alle interferenze della pillola anticoncezionale con lo stato ansioso può consultare un ginecologo in modo da avere chiarimenti in merito.

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