Salve, ho 25 anni e mi stavo frequentando con un ragazzo da 4 mesi, mi sono aperta con lui raccontan

24 risposte
Salve, ho 25 anni e mi stavo frequentando con un ragazzo da 4 mesi, mi sono aperta con lui raccontandogli le mie paure e facendolo entrare nella mia vita.
Essendo una persona molto attenta a determinati valori non gli ho mai permesso di entrare in intimità senza prima conoscerlo bene.
Dopo 4 mesi decido di concedermi ma per ben due volte consecutive lui non riesce ad avere un' erezione.
Il giorno seguente mi dice di voler chiudere la frequentazione con me perché ha capito di non trovare compatibilità sotto l'aspetto sessuale.
Questa cosa mi lascia perplessa perché io credo che sia un suo problema che cerca di scaricare su di me, non mi è mai capitato questo con altri ragazzi...
Salve,

capisco quanto questa situazione possa averla turbata, soprattutto considerando l'apertura emotiva e la fiducia che ha riposto in questa persona. È comprensibile sentirsi confusa e delusa, perché la conclusione della frequentazione sembra derivare da una difficoltà che non dipende da lei, ma che è stata attribuita a una presunta "incompatibilità".

Le difficoltà di erezione possono essere influenzate da numerosi fattori, tra cui stress, ansia da prestazione, insicurezze personali o preoccupazioni. Non necessariamente indicano una mancanza di attrazione o compatibilità, ma piuttosto una difficoltà che il suo ex frequentante potrebbe non aver voluto o saputo affrontare. È possibile che, invece di riconoscere questa difficoltà come un suo problema, abbia scelto di attribuirla al rapporto per evitarne il peso emotivo.

La sua sensazione che stia scaricando la responsabilità su di lei ha senso, ma è importante ricordare che questo comportamento parla di lui, delle sue fragilità e della sua incapacità di affrontarle in modo maturo. Non è un riflesso del suo valore personale o della sua attrattiva.

Le suggerirei di concentrarsi sul suo benessere e di prendersi il tempo per elaborare questa esperienza senza attribuirsi colpe. Se dovesse sentire che questo episodio ha toccato insicurezze più profonde o lasciato un segno emotivo, potrebbe considerare di parlarne con un professionista per ricevere supporto nel valorizzare sé stessa e le sue emozioni.

Se desidera approfondire o ricevere ulteriori spunti, rimango a disposizione. Un caro saluto!

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Buongiorno, è naturale sentirsi perplessi quando ci si trova di fronte a dinamiche che non comprendiamo appieno, specialmente quando mettiamo in gioco la nostra vulnerabilità e ci apriamo emotivamente a qualcun altro.

Dal tuo racconto, sembra che tu abbia preso decisioni ponderate riguardo alla relazione e che tu abbia condiviso aspetti intimi della tua vita con questo ragazzo in modo sincero. Il fatto che lui abbia avuto difficoltà in un contesto sessuale, seppur non rara, può comunque generare disorientamento. Le difficoltà erettili, infatti, possono essere influenzate da fattori psicologici (come stress, ansia o paura di non soddisfare l’altro), oltre che fisici. In questi casi, è importante ricordare che non dipende sempre dalla persona con cui si sta condividendo l’intimità, ma da molteplici fattori, interni ed esterni. Il comportamento del ragazzo di chiudere la relazione subito dopo un episodio così delicato potrebbe riflettere più una sua difficoltà nell'affrontare la situazione e una gestione della comunicazione non adeguata. Spesso, chi vive un blocco emotivo o fisico di questo tipo non ha gli strumenti per parlarne apertamente e può arrivare a scaricare la colpa sugli altri per evitare di affrontare la propria vulnerabilità. La sua decisione di attribuire la mancanza di compatibilità sessuale potrebbe essere il modo in cui ha cercato di giustificare la difficoltà vissuta, ma non implica necessariamente una responsabilità da parte tua.Ti invito a riflettere su come ti sei sentita in questa esperienza. Se non hai mai avuto problemi in contesti simili con altre persone, probabilmente non è un tema che ti riguarda. Ciò che è più importante, in questa situazione, è come ti stai relazionando con te stessa, come ti senti riguardo al tuo valore e alla tua capacità di essere in relazione con gli altri. Il comportamento di lui non riflette un difetto da parte tua, ma piuttosto una difficoltà nel gestire le proprie emozioni e l’intimità. Un saluto
Buonasera,

la sessualità nella vita di ciascuno e di una coppia è qualcosa di molto soggettivo che richiederebbe approfondimenti non possibili con questo canale. Potrebbe essere utile provare a rivedere quanto accaduto e soffermarsi su cosa ciò che il ragazzo le ha detto significa per lei!
Cordialmente, dott.ssa Bertoncelli
Buona sera, grazie per la condivisione. La mancanza di erezione nell'uomo può essere dovuta a numerosi fattori indipendenti da lei. Non mi preoccuperei molto per lui. E' una dinamica che va compresa sicuramente meglio, le domando cos'è che la fa dubitare di sè? Un caro saluto Dott.Alessandro Esposito
Gentilissima, la questione è chiaramente del suo ragazzo ma è possibile che egli con altre ragazze non abbia avuto problemi di erezione. Può darsi che che la relazione con lei lo inibisca sessualmente. Freud in uno dei suoi saggi intitolato "Sulla più comune degradazione della vita amorosa" (fa parte di tre "Contributi alla psicologia della vita amorosa") esplora una condizione di impotenza maschile, quella in cui la corrente della tenerezza non si fonde con quella della sensualità. Un esempio molto chiaro lo troviamo ne "Il bell'Antonio", romanzo di Vitaliano Brancati tradotto nel film che ha come protagonista Mastroianni. Il bell'Antonio, a cui non manca certo la funzione erotica non riesce ad avvicinarsi alla bellissima e giovane moglie, salvo mettere incinta la servetta (cioè un oggetto degradato). Tuttavia questa condizione è solo un esempio rispetto ai molteplici motivi per cui un uomo può trovarsi impotente davanti ad una donna. Naturalmente dietro alle varie condizioni di impotenza ci sono motivazioni inconsce che solo la persona in questione può svolgere.
un caro saluto.
Maria C. Pinto
Gentile utente, le spiegazione potrebbero essere vere entrambe. Cosa però ci sta chiedendo? Cosa sta pensando e provando adesso? C'è qualcosa che la turba in particolare? Cosa vorrebbe che le dicessimo?
Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, io dico sempre che ci possa essere la prima volta, detto questo potrebbe essere sia una sua disfunzione sessuale, o semplicemente non prova attrazione sessuale e in questi mesi l’attrazione è diventata “amichevole” e non sfocia in attrazione fisica sessuale
Salve cara ragazza, immagino sia stata una situazione molto spiacevole ma credo non se ne debba fare una colpa o cruccio. Evidentemente non si è creato il clima adatto nella coppia sessuale, può accadere. Cerchi di guardare avanti. Se poi ha dubbi suoi personali ne possiamo parlare. Saluti
Buonasera,

Grazie per aver condiviso con me questa esperienza. Vorrei sottolineare che le difficoltà sessuali sono spesso influenzate da fattori personali, come ansia, stress o insicurezze, che non necessariamente dipendono dal partner. È possibile che, in questo caso, lui abbia attribuito il problema alla relazione per evitare di affrontare aspetti più complessi legati a sé stesso. Questo, tuttavia, non implica in alcun modo una tua responsabilità rispetto a quanto accaduto.

Il fatto che tu ti senta confusa e colpita è del tutto comprensibile. Quando ci si apre emotivamente e si investe in una relazione, è naturale aspettarsi che eventuali difficoltà vengano affrontate in maniera condivisa. La decisione di interrompere la frequentazione potrebbe riflettere una sua difficoltà nell’elaborare la situazione, piuttosto che una reale incompatibilità con te.

È importante che tu non metta in discussione il tuo valore o la tua capacità di costruire una relazione significativa. Anche esperienze difficili come questa possono offrirci l'opportunità di conoscerci meglio e di riflettere su ciò che cerchiamo davvero in un rapporto.

Se senti il bisogno di elaborare ulteriormente quanto accaduto o di ricevere supporto, ti invito a considerare un percorso di riflessione personale, magari con il supporto di un professionista. Questo potrebbe aiutarti a trasformare questa esperienza in un'occasione di crescita e rafforzamento personale.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Carolina Giangrandi
Gentilissima immagino il suo disappunto e delusione .La mancata erezione che ha avuto il suo ex fidanzato puo' avere tante cause( ormonali, psichiatriche,psicologiche,neurologiche,tumorali,ateriosclerotiche ,ecc..) ed anche dei fattori di rischio come il fumo e l'alcol. Certo lei ora non puo' immaginare la vera causa , visto che non state piu' insieme, ed in piu' va aggiunto che lui magari stava vivendo parallelamente un'altra storia oppure usciva da una dolorosa relazione .....Quello che conta e' che lei sessualmente di problemi non ne ha ed in piu' se lui e' scappato ,proba bilmente non era molto coinvolto nella relazione con lei. C'e' probabilmente da parte sua ,il voltare pagina e aprirsi a nuove frequentazioni. Resto comunque a disposizione e la saluto cordialmente
Dott.ssa ADRIANA GASPARI
Buonasera, grazie per la sua condivisione.
Capisco quanto questa situazione possa averla scossa, soprattutto dopo essersi aperta e aver permesso a questa persona di entrare nella sua vita. Dal punto di vista sessuologico, episodi come questo non devono mai essere attribuiti alla “colpa” di uno o dell’altra: sono condizioni che possono capitare, specialmente in un contesto intimo nuovo o emotivamente significativo.

Le difficoltà di erezione, infatti, sono molto comuni e spesso legate a fattori come l’ansia da prestazione, le aspettative personali o un carico emotivo che può influire sul momento. Non significano necessariamente che ci sia una reale incompatibilità tra due persone. In alcuni casi, chi vive queste difficoltà può sentirsi inadeguato o sotto pressione, e potrebbe reagire evitando di affrontare la situazione, come sembra sia accaduto nel suo caso.

È importante che lei non interpreti quanto accaduto come una mancanza da parte sua o come un riflesso del suo valore personale. Questi episodi, per quanto difficili, possono accadere anche in relazioni sane e non definiscono né la qualità della relazione né quella delle persone coinvolte.

Se posso permettermi, questo potrebbe essere un momento per riflettere su ciò che desidera in una relazione: una connessione basata sul dialogo e sulla capacità di affrontare insieme anche le difficoltà iniziali, che fanno parte di un percorso comune. Merita una relazione in cui ci sia spazio per la comprensione reciproca e la condivisione di momenti di vulnerabilità.
Buonasera, comprendo quanto questa situazione possa averla turbata e lasciata confusa. Aprirsi con qualcuno, condividere le proprie paure e lasciarlo entrare nella propria vita richiede coraggio e fiducia, e immagino che la decisione di concedersi sia stata per lei un passo importante. La conclusione improvvisa di questa frequentazione, soprattutto con una motivazione che tocca un aspetto così delicato come la compatibilità sessuale, può aver suscitato in lei emozioni di smarrimento, frustrazione o incertezza. Dal punto di vista Cognitivo-Comportamentale, è naturale che di fronte a una situazione di questo tipo sorgano pensieri automatici come “Forse è colpa mia”, “Cosa ho sbagliato?”, “Perché ha scaricato su di me un problema che probabilmente è suo?”. Questi pensieri possono generare emozioni negative, come senso di inadeguatezza o insicurezza. È importante, però, fermarsi un attimo e provare a mettere in discussione queste idee, chiedendosi se siano davvero fondate. Quello che è successo non è necessariamente legato a lei come persona o come donna. Le difficoltà sessuali, come quella che ha sperimentato il ragazzo con cui si frequentava, possono dipendere da molteplici fattori: ansia da prestazione, aspettative elevate, paure o insicurezze personali. In alcuni casi, la pressione di un momento intimo può creare un circolo vizioso: il timore di non riuscire porta a una difficoltà oggettiva, che a sua volta genera disagio e allontanamento. Il fatto che lui abbia attribuito la situazione a una mancanza di compatibilità sessuale potrebbe essere stata una sua modalità di gestione dell’imbarazzo o della frustrazione, evitando forse di confrontarsi con il problema in modo più profondo. Ciò che è importante sottolineare è che la responsabilità di questa difficoltà non è sua. Le esperienze che ha avuto in passato con altri partner, dove questa situazione non si è verificata, confermano che non si tratta di un “problema suo”. È possibile che lui stia affrontando qualcosa che non ha voluto o saputo comunicare, scegliendo invece di interrompere la frequentazione per evitare un confronto più complesso e scomodo. In situazioni come questa, la nostra mente tende a ruminare, a cercare risposte e a fare ipotesi su ciò che è successo. Potrebbe aiutarla, in questo momento, focalizzarsi su ciò che è sotto il suo controllo: i suoi pensieri, le sue emozioni e il valore che dà a sé stessa. Il comportamento di questo ragazzo, seppur doloroso e confuso, parla delle sue difficoltà e delle sue scelte, non del suo valore come persona o come partner. Si conceda il tempo per elaborare ciò che è accaduto e per ristabilire un senso di equilibrio. La delusione che prova è valida e comprensibile, ma ricordi che questa esperienza non definisce chi è lei né il suo futuro nelle relazioni. È importante continuare a dare valore ai suoi bisogni e ai suoi tempi, come ha fatto finora, rispettando ciò che ritiene importante nei rapporti con gli altri. Se sente che questa esperienza sta lasciando strascichi, come dubbi su di sé o sul suo valore personale, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a rielaborare quanto accaduto e a rafforzare la sua sicurezza emotiva. Le sue emozioni meritano spazio e ascolto. Non permetta che l’atteggiamento di qualcun altro metta in discussione la sua capacità di amare e di essere amata. Un caro saluto, Dott. Andrea Boggero
Buonasera. Deve pensare al sesso come l'incontro di due agenti chimici. In base alla natura dei due elementi, può avvenire (come anche no) una certa reazione. Addirittura, talvolta avviene la repulsione (pensi all'olio con l'acqua). Il problema non è di uno o dell'altro/a, ma della coppia che si è (o non è) "incontrata". Riconoscere ciò permette inoltre di risolvere possibili ferite narcisistiche al proprio ego. Rifletterei piuttosto sulla sua perplessità nell'accettare che possa anche andare così. Cordialmente, Dott. Francesco Puleo
Buonasera gentile utente.
È comprensibile che tu ti senta confusa e ferita. La situazione che hai descritto può essere complessa e coinvolgere vari fattori, sia emotivi che fisici.
È importante ricordare che le difficoltà sessuali possono essere influenzate da molteplici aspetti, tra cui lo stress, l'ansia, la pressione di voler fare una buona impressione, o anche problemi di salute che potrebbero non essere immediatamente evidenti. Il fatto che il tuo partner abbia deciso di interrompere la relazione potrebbe riflettere le sue insicurezze o difficoltà personali, piuttosto che una mancanza di compatibilità tra voi due.
Non è raro che le persone proiettino le proprie difficoltà sugli altri, specialmente quando si sentono vulnerabili o inadeguate. Questo non significa che tu abbia fatto qualcosa di sbagliato o che ci sia qualcosa di sbagliato in te. Ogni relazione è unica e le dinamiche possono variare enormemente.
Un caro saluto
Veronica Vanerio
Gentile Utente,
comprendo il disagio e la confusione che questa esperienza ha suscitato in lei. Affrontare una situazione del genere può essere emotivamente complicato, soprattutto quando ci si è aperti con una persona e ci si aspetta una connessione profonda. La sua reazione è del tutto comprensibile, in quanto si è trovata di fronte a un rifiuto che sembra non avere una motivazione chiara e che la fa sentire messa in discussione.
Il comportamento del ragazzo potrebbe essere legato a una difficoltà personale che non ha saputo gestire e che ha preferito attribuire all'aspetto relazionale piuttosto che affrontare il proprio disagio. L'incapacità di mantenere un'erezione può essere causata da numerosi fattori, tra cui stress, ansia da prestazione, o difficoltà emotive. In alcuni casi, la paura di non soddisfare il partner può generare un blocco psicologico che incide sulla performance sessuale.
La sua perplessità è giustificata, poiché, come lei stessa sottolinea, non ha mai vissuto una situazione simile con altri partner. Questo suggerisce che probabilmente la difficoltà non risiede in lei o nel suo comportamento, ma in qualcosa che riguarda la percezione e le insicurezze del ragazzo.
In questi casi, è importante non colpevolizzarsi, ma piuttosto riconoscere che le relazioni sono complesse e che la compatibilità sessuale è solo uno degli aspetti che le definiscono. La sua attenzione ai valori e il desiderio di approfondire una connessione autentica prima di arrivare all'intimità sono scelte rispettabili e sane, e non dovrebbero mai farla sentire inadeguata. Se lui ha deciso di interrompere la relazione, può darsi che stesse cercando qualcosa di diverso, o che non si sentisse pronto ad affrontare una dinamica sessuale più complessa, ma non per questo il suo valore come persona è in discussione.
Rimanere centrati su sé stessi e su ciò che si merita in una relazione è fondamentale per evitare di interiorizzare dinamiche che non ci appartengono.
Resto a disposizione per qualsiasi altra riflessione o chiarimento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna
Buongiorno, mi sembra che il suo ragazzo non abbia saputo gestire il rapporto intimo con lei, per cui la via di fuga più semplice, quella che ci fa porre meno domande, che evita di affrontare i conflitti interni è proprio quella di congedarsi con delle scuse banali. No ho molti dettagli per darle una risposta più esauriente. I motivi potrebbero essere tanti , la paura dell'intimità, la paura di un legame più profondo, qualche esperienza negativa precedente, un momento stressante della vita. Lei si è aperta con lui, ma il suo ragazzo ha fatto altrettanto? Bisognerebbe approfondire la situazione per darle un quadro più esauriente.
Gentile signora,
comprendo profondamente la sua confusione e il dolore che può derivare da una situazione così delicata. Dopo essersi aperta e aver costruito un legame, sentirsi rifiutata per un aspetto così intimo e personale può essere particolarmente difficile. È importante ricordare che le difficoltà sessuali possono avere molteplici cause e spesso non riflettono il valore o l'attrattiva di una persona.

Le consiglio di prendersi un momento per riflettere su questa esperienza. Potrebbe essere utile considerare i suoi sentimenti e le sue aspettative rispetto a una relazione. Non si senta in colpa per le sue paure o per le sue esigenze: ogni persona ha il diritto di essere rispettata e compresa.

Inoltre, potrebbe essere utile parlarne con un amico fidato o un professionista, che possa offrirle un punto di vista esterno e supporto per elaborare questa situazione. Ricordi che la compatibilità in una relazione va oltre l'aspetto sessuale e che merita di trovare qualcuno che la apprezzi per tutto ciò che è.

Le auguro di trovare la serenità e la chiarezza di cui ha bisogno. Resto a sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Salve gentile Utente, sono dispiaciuto che stia attraversando questa situazione, che può essere emotivamente confusa e dolorosa, soprattutto dopo essersi aperta e aver investito tempo ed energie in una frequentazione. È evidente che questa esperienza abbia sollevato in lei dubbi e perplessità, ed è importante darle il giusto spazio per riflettere su quanto accaduto.

Il fatto che lui abbia attribuito la chiusura della frequentazione a una presunta mancanza di compatibilità sessuale potrebbe effettivamente nascondere un disagio personale o una difficoltà che non ha voluto affrontare. Le difficoltà nell’avere un’erezione, infatti, possono essere legate a molteplici fattori, come stress, ansia da prestazione o questioni emotive. È possibile che questa situazione abbia messo lui in una posizione di disagio, e che abbia preferito chiudere la relazione piuttosto che esplorare più a fondo le cause di queste difficoltà.

Ciò che conta, tuttavia, è il modo in cui questa esperienza l’ha fatta sentire. Si percepisce che lei abbia agito con rispetto verso sé stessa e i suoi valori, scegliendo di aprirsi e di concedere intimità quando si è sentita pronta. Questo dimostra maturità e consapevolezza di sé. Il fatto che lui non sia stato in grado di gestire la situazione non è un riflesso del suo valore personale o della sua capacità di instaurare relazioni, ma probabilmente di limiti o difficoltà che appartengono a lui.

In questi momenti, può essere utile ricordarsi che non sempre il comportamento degli altri è sotto il nostro controllo o è influenzato da ciò che siamo o facciamo. A volte, le persone scelgono di allontanarsi perché non si sentono pronte o non sanno come affrontare determinate situazioni. Questo non toglie valore a ciò che lei ha offerto in questa relazione.

Per il futuro, le suggerirei di mantenere la sua autenticità e i suoi valori come guida. Continui a rispettare i suoi tempi e a cercare una persona che sappia accoglierla per ciò che è, con tutti gli aspetti del suo essere, incluse le sue paure e le sue speranze.

Se dovesse sentire che questa esperienza ha lasciato un segno più profondo o ha generato insicurezze, potrebbe essere utile esplorare i suoi sentimenti con uno psicologo. Questo potrebbe aiutarla a rafforzare la sua autostima e a elaborare eventuali emozioni rimaste in sospeso.

Le auguro di trovare la serenità e la chiarezza di cui ha bisogno. Se ha altre domande o desidera approfondire, rimango a disposizione.

Dott. Luca Vocino
Gentilissima,
comprendo quanto questa esperienza possa averla ferita, soprattutto dopo aver investito tempo e fiducia nella relazione. Il fatto che abbia deciso di condividere le sue paure e aprirsi con autenticità è un segno della sua forza interiore e della profondità con cui vive i legami.
Le difficoltà che il ragazzo ha manifestato non devono mettere in dubbio il suo valore o i suoi bisogni. Questa esperienza potrebbe rappresentare un’opportunità per riflettere su ciò che desidera in una relazione e su quanto sia importante essere accolta nei suoi tempi e modi. Rafforzare la propria autostima può aiutarla a costruire relazioni più soddisfacenti in futuro.
Se desidera un supporto per affrontare queste emozioni, resto a disposizione per un confronto.
Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo
Buongiorno,
sicuramente provare paura può far allontanare una persona. Mi arriva molta consapevolezza da parte tua, cosa importante per scindere la situazione.
Grazie per aver condiviso questa esperienza così personale e delicata. È naturale sentirsi perplesse e ferite di fronte a una situazione come questa, che coinvolge aspetti profondi della propria vita emotiva e relazionale.
La decisione del ragazzo di chiudere la frequentazione potrebbe effettivamente riflettere una sua difficoltà o insicurezza che, però, ha scelto di interpretare come una mancanza di compatibilità. In queste circostanze, può essere utile ricordare che le dinamiche relazionali, specie in momenti così intimi, sono il risultato di molteplici fattori, tra cui ansie, aspettative e vissuti personali. Il fatto che lei abbia avuto esperienze diverse in passato non invalida il suo valore né mette in discussione la sua capacità di essere una partner empatica e attenta.
Se questa esperienza ha lasciato un segno, potrebbe essere utile rifletterci insieme a un professionista, che potrà aiutarla a elaborare le emozioni emerse e a riscoprire sicurezza e serenità nei rapporti futuri.
Buonasera, riesco a comprendere la tua perplessità. Quello che hai descritto in queste righe, a parer mio potrebbe riflettere un problema che il ragazzo sta vivendo a livello emotivo o fisico, e che non necessariamente dipendere da te.
Le difficoltà sessuali, come l'impossibilità di avere un'erezione, possono essere influenzate da vari fattori, tra cui ansia, stress o insicurezze personali. È possibile che il ragazzo stia proiettando il suo disagio su di te per evitare di affrontare il suo problema. Se ti stai sentendo ferita o confusa, è importante che tu rifletta sul fatto che tu meriti una relazione in cui ti senta rispettata e compresa.
Buonasera, mancano troppi elementi per poter dare una risposta univoca, diciamo che sono possibili entrambe le motivazioni.
Gentile utente, il disturbo erettivo, conosciuto anche come disfunzione erettile, può avere cause fisiche, psicologiche o una combinazione di entrambe. Quando la componente psicologica gioca un ruolo rilevante, la psicoterapia mansionale integrata è considerata uno degli approcci più efficaci. Si tratta di una metodologia terapeutica strutturata e personalizzata, che mira a identificare e superare le difficoltà sessuali attraverso interventi mirati.
La psicoterapia mansionale integrata nasce dalla combinazione di elementi della terapia cognitivo-comportamentale e delle terapie psicosessuali. È un percorso che prevede:
Valutazione iniziale: analisi approfondita delle cause psicologiche e relazionali del disturbo, come ansia da prestazione, stress o conflitti di coppia.
Interventi psicoeducativi: informazioni sul funzionamento sessuale per ridurre paure e credenze disfunzionali.
Compiti (o mansioni): esercizi pratici da svolgere individualmente o in coppia, volti a ridurre l’ansia e a migliorare l’intimità e la connessione emotiva.
Studi scientifici confermano l’efficacia di questo approccio, in particolare nei casi di disturbo erettivo con una forte componente psicologica. La terapia consente di interrompere i circoli viziosi di ansia e fallimento, favorendo il recupero di un’esperienza sessuale serena e spontanea. I risultati dimostrano miglioramenti significativi sia nella funzionalità erettile sia nella qualità della vita sessuale dei pazienti.
Riduce l’ansia da prestazione: attraverso tecniche di rilassamento e esercizi progressivi, si impara a vivere la sessualità senza pressione.
Migliora la comunicazione di coppia: promuove un dialogo aperto, essenziale per superare insieme le difficoltà.
Promuove il benessere globale: lavorando su autostima, consapevolezza corporea e gestione delle emozioni.
è importante sapere che chi vive una condizione di disfunzione erettile non è solo, milioni di italiani vivono momenti di difficoltà con la sessualità e che queste situazioni sono affrontabili. Molti uomini superano con successo problemi simili grazie a percorsi come la psicoterapia mansionale integrata. È essenziale non colpevolizzarti e vedere questa situazione come un’opportunità per crescere e approfondire la tua conoscenza di te stesso e del tuo benessere intimo.
Ti incoraggio, insieme al suo compagno, a rivolgerti a un professionista esperto in sessuologia: riceverai un ascolto empatico e strumenti pratici per affrontare con serenità ogni difficoltà. Ricorda, chiedere aiuto è un segno di forza, e ogni passo in questa direzione ti avvicina a una vita sessuale più soddisfacente e appagante.

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