Salve ho 25 anni, da una settimana ho questa ansia e paure che non mi permettono di mangiare come si
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Salve ho 25 anni, da una settimana ho questa ansia e paure che non mi permettono di mangiare come si deve! Sono una persona ansiosa, il mio primo attacco d’ansia è stato 10 anni fa, causandomi zero voglia di uscire, paura di fare tutto, zero appetito dimagrendo, ero piccola perciò niente farmaci ma rimedi naturali, forza di volontà e non so come sono guarita! Ho trascorso 10 anni bellissimi, senza ansia, magari qualcosa di random, Sporadico e ben gestito, facendo quello che fa una ragazza, non avendo più paura di uscire, fare una cena, un viaggio lontano da casa, ho trovato un ragazzo lontano che vado a trovare spesso, Una settimana fa prima di una partenza per trovare il mio ragazzo, mi è venuta quest’ansia, pensavo passasse come sempre, ma nulla, mi sono fatta tutto il weekend con questa leggera ansia e pressione su respiro e stomaco, quando dovevo toccare cibo non entrava quasi nulla, ho mangiato poco e speravo che rientrata a casa passasse ma tanti pensieri negativi, sul futuro con il mio ragazzo, sul futuro lavorativo, sul mio futuro in generale mi sta facendo mangiare poco, più rispetto alle altre volte ma comunque poco! Ho appetito ma quando inizio a mangiare mi sazio e mi viene altra ansia perché ho paura di avere problemi alimentari e non voglio, ho rischiato molto anni fa! Stavo così bene fino alla settimana scorsa e questa cosa mi sta facendo disperare, ho paura di non guarire, di rimanere sempre così e di non avere un futuro, di non riuscire a trasferirmi e vivere da sola, cosa che avrei fatto volentieri fino alla settimana scorsa! Aggiungo che sto al mio secondo blister di lestronette e ho prenotato una visita endocrinologa per un problema di prolattina alta e ingrossamento dell’ipofisi! Spero siano problemi ormonali che con la pillola al secondo mese, il mio corpo già abbastanza ansioso non riesce a sopportare! Parlerò anche con il ginecologo per capire se la pillola può avere problemi e ho deciso che sia il momento di parlare con una psicoterapeuta! Vorrei capire come fare a mangiare di più o il giusto senza diventare anoressica o avere paura ed essere schifata dal cibo! Vorrei piangere ho davvero paura
Aggiungo che l’ansia è “lieve” e va a momenti, a volte mi sento rilassata a pranzo ho mangiato, adesso sento fame e farei merenda, oppure ieri sera mi sembrava di non avere più l’ansia e pensavo di essere guarita dopo una cena forzata, ho persino mangiato altro perché mi era tornata la fame! Ma poi boom a mi sento di nuovo ansiosa, con paranoie sul futuro, il lavoro e la famiglia e la testa non si libera di questi pensieri ossessivi e paranoici
Ah aggiungo anche che ho perso il lavoro, di nuovo, anche questa poca stabilità economica mi terrorizza, penso di non riuscire a vivere perché non riesco a trovare lavori stabili! Spero di riuscire a tornare ad essere la ragazza che ero fino ad una settimana fa, senza paura di fare le cose e che prendeva la vita con filosofia anche lavorativamente, mi trasferisco e trovo lavoro dicevo. Potreste darmi un vostro parere su come potrei affrontare la mia situazione? Vi ringrazio.
Aggiungo che l’ansia è “lieve” e va a momenti, a volte mi sento rilassata a pranzo ho mangiato, adesso sento fame e farei merenda, oppure ieri sera mi sembrava di non avere più l’ansia e pensavo di essere guarita dopo una cena forzata, ho persino mangiato altro perché mi era tornata la fame! Ma poi boom a mi sento di nuovo ansiosa, con paranoie sul futuro, il lavoro e la famiglia e la testa non si libera di questi pensieri ossessivi e paranoici
Ah aggiungo anche che ho perso il lavoro, di nuovo, anche questa poca stabilità economica mi terrorizza, penso di non riuscire a vivere perché non riesco a trovare lavori stabili! Spero di riuscire a tornare ad essere la ragazza che ero fino ad una settimana fa, senza paura di fare le cose e che prendeva la vita con filosofia anche lavorativamente, mi trasferisco e trovo lavoro dicevo. Potreste darmi un vostro parere su come potrei affrontare la mia situazione? Vi ringrazio.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto,
Resto a disposizione, anche online.
'cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
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Buonasera,credo sia arrivato il momento di intraprendere un percorso psicologico,per affrontare l ansia che a 10 anni era riuscita a superare da sola È probabile che la perdita del lavoro e l eventuale trasferimento abbiano favorito l insorgere dell' ansia ma sarebbe più opportuno un approfondimento psicologico ,che l'aiuti a risolvere le cause delle sue insicurezze.Resto a disposizione dottoressa Luciana Harari
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso dire è di fare una scelta vera su di sé, cioè prendere sul serio ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso dire è di fare una scelta vera su di sé, cioè prendere sul serio ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
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Gentile utente di mio dottore,
le difficoltà di cui parla sono l'espressione sintomatica di un disturbo d'ansia. La terapia per i Disturbi d’ansia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia. La farmacoterapia deve esser seguita e monitorata da uno psichiatra. La psicoterapia è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo i Disturbi d’ansia. Chi soffre di ansia interpreta erroneamente le proprie sensazioni e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto della psicoterapia vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di viverla appunto. Intraprenda un percorso di psicoterapia vedrà che con il tempo riuscirà ad allentare la morsa dei suoi sintomi.
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
le difficoltà di cui parla sono l'espressione sintomatica di un disturbo d'ansia. La terapia per i Disturbi d’ansia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia. La farmacoterapia deve esser seguita e monitorata da uno psichiatra. La psicoterapia è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo i Disturbi d’ansia. Chi soffre di ansia interpreta erroneamente le proprie sensazioni e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto della psicoterapia vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di viverla appunto. Intraprenda un percorso di psicoterapia vedrà che con il tempo riuscirà ad allentare la morsa dei suoi sintomi.
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
"Ho deciso che è arrivato il momento di parlare con una psicoterapeuta", bene direi che è un ottimo punto di partenza. Non lasci passare altro tempo, perché continuare a soffrire? Ciò che riporta denota un grande disagio assolutamente comprensibile, vedrà che con una aiuto in questa fase riuscirà a sentirsi più sicura, più forte per affrontare come è giusto che sia la sua vita a testa alta. Se ha bisogno rimango a disposizione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Federica Leonardi
Cara ragazza, i problemi hanno una soluzione, ma a volte ci sembrano troppo grossi. Le consiglio di, con l'aiuto di uno psicoterapeuta, mettere a fuoco questa paura del futuro, forse di non farcela, l'ansia. Questo è un momento importante per imparare delle cose importanti su se stessa.
Buonasera. Credo abbia già preso delle decisioni importanti per occuparsi di se stessa ed affrontare la situazione: confrontarsi con i medici che ha indicato rispetto ai problemi che riferisce ed agli effetti della pillola che sta assumendo, rivolgersi ad una psicoterapeuta, con la quale poter dar voce ed approfondire ciò che sta vivendo in questo momento, le sue paure per il futuro, il suo rapporto con l'alimentazione e tutto ciò che ritiene importante e significativo relativamente a ciò che sta attraversando. Infine, leggendo la sua condivisione, mi sembra chiaro che lei abbia molta determinazione nell'affrontare le sue difficoltà, lo testimonia anche il fatto che 10 anni fa, decidendo di volersi impegnare per superare un momento difficile ci è riuscita; questa mi sembra una risorsa importante e preziosa che ha disposizione in vista della decisione di rivolgersi ad una psicoterapeuta e di iniziare, eventualmente, un lavoro di cambiamento personale migliorare il proprio benessere e la qualità della propria vita. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Si, chiedere una valutazione psicologica può essere opportuno, per verificare se si tratta di una ansia tollerabile o patologica. Può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify. Troverà molte informazioni che l'aiuteranno a comprendere meglio gli stati d'ansia e anche strumenti di auto aiuto che potrà utilizzare per favorire il rilassamento psico fisico. Può anche seguire le pagine Facebook/Instagram Le stanze della paura podcast. Buona serata, Bruno Ramondetti
Salve la situazione che descrive merita sicuramente attenzione ed un consulto con uno psicoterapeuta è una buona possibilità. In questo settore tentare di risolvere le cose da soli difficilmente rappresenta una buona opportunità. Diversamente un altro punto di vista basato su conoscenze scientifiche offre delle buone possibilità per ampliare le soluzioni a disposizione e quindi modificare i comportamenti che sono alla base del disagio. Un cordiale saluto
Buonasera, il disturbo di ansia può essersi ripresentato per nuove situazioni che hanno risvegliato tematiche non risolte. Giusto fare i controlli ma escluse le cause organiche, le difficoltà sono di tipo psicologico. Le consiglierei di intraprendere un percorso prima possibile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente il consiglio è di verificare l'eventuale ruolo di una disfunzione ormonale, dunque rivolgersi ad uno psicologo o psicoterapeuta per iniziare un percorso che la aiuti non solo ad indagare la cause della sua problematica ansiosa, ma sopratutto a individuare e modificare i comportamenti e i pensieri disfunzionali; le tentate soluzioni spontanee che generano circoli viziosi come l'evitamento che alimenta il fantasma della paura, il controllo che fa perdere il controllo, ecc.. Cordiali saluti
Il problema del trattamento farmacologico è proprio che agisce solo sui sintomi. Se le cause sono passeggere può bastare, altrimenti tendenzialmente il sintomo si ripresenta. In questo caso sembrerebbe opportuno affiancare il canale "psicoterapia" in quanto sembrerebbe esserci uno tratto ansioso sottostante che la porta a ragionare in quello specifico modo e l'esito non può essere altro che la produzione della sintomatologia ansiosa.
Salve, nonostante la sua paura vedo molta determinazione a risolvere il problema ansia che le crea problemi. L'episodio ansioso che ha avuto dieci anni fa e che ha risolto da sola forse doveva essere affrontato diversamente con una terapia. Durante periodi di particolare stress e tensioni emotive, come la perdita di un lavoro, la paura del domani, un rapporto affettivo che ci coinvolge molto, l'ansia può tornare a farsi sentire. Non è sempre un male perché può essere uno stimolo a migliorarci ma se nel suo caso le impedisce di mangiare normalmente e avere una vita serena. le consiglio vivamente di iniziare una terapia. La informo che con terapie brevi il suo disturbo viene quasi sempre risolto. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera le consiglierei un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di comprendere anche cosa faccia da sfondo al suo disturbo.
Sarebbe inoltre utile anche un percorso di E.M.D.R., di tecniche di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Sarebbe inoltre utile anche un percorso di E.M.D.R., di tecniche di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buongiorno
ti consiglio subito un percorso di training autogeno per la gestione dell'ansia e successivamente degli incontri dove puoi esplorare in una condizione psicofisica in equilibrio quali possono essere le cause della tua ansia.
Se ha bisogno di ulteriori indicazioni, non esiti a contattarmi
dott.ssa Letizia Muzi
ti consiglio subito un percorso di training autogeno per la gestione dell'ansia e successivamente degli incontri dove puoi esplorare in una condizione psicofisica in equilibrio quali possono essere le cause della tua ansia.
Se ha bisogno di ulteriori indicazioni, non esiti a contattarmi
dott.ssa Letizia Muzi
Buon pomeriggio,
alla luce di quanto ha raccontato, della consapevolezza che manifesta rispetto alla sua situazione e dei suoi timori, è forse arrivato il momento opportuno di valutare la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
E' davvero molto positivo, infatti, che lei abbia deciso di consultare un terapeuta. Potrà certamente aiutarla nel comprendere ed elaborare le motivazioni sottostanti l'ansia che prova.
Cordialmente, EP
alla luce di quanto ha raccontato, della consapevolezza che manifesta rispetto alla sua situazione e dei suoi timori, è forse arrivato il momento opportuno di valutare la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
E' davvero molto positivo, infatti, che lei abbia deciso di consultare un terapeuta. Potrà certamente aiutarla nel comprendere ed elaborare le motivazioni sottostanti l'ansia che prova.
Cordialmente, EP
Ciao, grazie per aver condiviso con me la tua situazione così dettagliatamente. Capisco quanto tutto ciò possa essere spaventoso e frustrante, soprattutto considerando che hai vissuto per tanto tempo senza ansia e hai ritrovato una certa serenità. Ora, l’ansia sembra essere tornata in modo inaspettato, creando una serie di difficoltà nella tua vita quotidiana, inclusi problemi con l’alimentazione, il futuro e la paura di non riuscire a "guarire" o di non tornare a essere la persona che eri prima. Quello che descrivi è molto complesso, ma ci sono dei modi per affrontare la situazione e per prendere dei passi concreti verso il benessere.
Il problema dell’alimentazione che stai vivendo è spesso legato all’ansia. Quando siamo ansiosi, può essere difficile mangiare normalmente, e la paura di non mangiare abbastanza o di mangiare troppo può trasformarsi in un circolo vizioso. La paura di diventare anoressica è una preoccupazione valida, soprattutto se in passato hai avuto delle difficoltà legate all’alimentazione, ma è importante distinguere tra la paura di un disturbo alimentare e l’impossibilità di mangiare causata dall’ansia. L’ansia può realmente influire sul nostro appetito, e la paura di non mangiare "correttamente" o il timore di non essere in grado di "gestire" il cibo in modo sano, possono portare a evitare il cibo, anche se il corpo ha bisogno di nutrimento.
Il fatto che tu senta fame e, a volte, riesca a mangiare, è un buon segno. Anche se ti sembra che ogni passo avanti venga seguito da un momento di ansia, è importante celebrare quei momenti in cui sei riuscita a mangiare o a sentire la fame. Non giudicarti per la tua ansia, ma piuttosto riconoscila come una reazione del corpo a una situazione che ti sta creando stress, e cerca di non assecondarla.
Il passo che hai già preso, ovvero decidere di parlare con una psicoterapeuta, è cruciale. Un professionista può aiutarti a lavorare sui pensieri ossessivi e catastrofici che ti stanno paralizzando. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) potrebbe essere particolarmente utile per affrontare l'ansia e i disturbi alimentari, poiché ti aiuta a ristrutturare i pensieri negativi, insegnandoti a rispondere alle paure in modo più equilibrato. Inoltre, un terapeuta ti aiuterà a imparare delle tecniche di gestione dello stress che possono essere molto utili nei momenti di ansia intensa.
Mi auguro che, piano piano, tu possa tornare a sentirti meglio, ritrovando la fiducia e il coraggio di affrontare il futuro. Non sei sola in questo percorso e stai facendo già dei passi importanti verso il recupero.
Il problema dell’alimentazione che stai vivendo è spesso legato all’ansia. Quando siamo ansiosi, può essere difficile mangiare normalmente, e la paura di non mangiare abbastanza o di mangiare troppo può trasformarsi in un circolo vizioso. La paura di diventare anoressica è una preoccupazione valida, soprattutto se in passato hai avuto delle difficoltà legate all’alimentazione, ma è importante distinguere tra la paura di un disturbo alimentare e l’impossibilità di mangiare causata dall’ansia. L’ansia può realmente influire sul nostro appetito, e la paura di non mangiare "correttamente" o il timore di non essere in grado di "gestire" il cibo in modo sano, possono portare a evitare il cibo, anche se il corpo ha bisogno di nutrimento.
Il fatto che tu senta fame e, a volte, riesca a mangiare, è un buon segno. Anche se ti sembra che ogni passo avanti venga seguito da un momento di ansia, è importante celebrare quei momenti in cui sei riuscita a mangiare o a sentire la fame. Non giudicarti per la tua ansia, ma piuttosto riconoscila come una reazione del corpo a una situazione che ti sta creando stress, e cerca di non assecondarla.
Il passo che hai già preso, ovvero decidere di parlare con una psicoterapeuta, è cruciale. Un professionista può aiutarti a lavorare sui pensieri ossessivi e catastrofici che ti stanno paralizzando. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) potrebbe essere particolarmente utile per affrontare l'ansia e i disturbi alimentari, poiché ti aiuta a ristrutturare i pensieri negativi, insegnandoti a rispondere alle paure in modo più equilibrato. Inoltre, un terapeuta ti aiuterà a imparare delle tecniche di gestione dello stress che possono essere molto utili nei momenti di ansia intensa.
Mi auguro che, piano piano, tu possa tornare a sentirti meglio, ritrovando la fiducia e il coraggio di affrontare il futuro. Non sei sola in questo percorso e stai facendo già dei passi importanti verso il recupero.
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