Salve, Ho 24 anni e sono al primo anno fuoricorso all'università. Mi mancano 8 esami per concludere

19 risposte
Salve,
Ho 24 anni e sono al primo anno fuoricorso all'università. Mi mancano 8 esami per concludere questo lungo percorso di studi ma da un anno sono totalmente bloccata. L'ultimo esame (dopo averlo rimandato per ben 4 volte) sono riuscita a passarlo con 30 ma neanche questo è bastato a spronarmi, anzi mi sono sentita ancora più frustrata perchè ritengo che dopo mesi e mesi fosse il minimo. Da quel momento non sono più riuscita a far nulla, apro i libri ma un senso di oppressione si presenta quotidianamente. Provo ansia perenne accompagnata a tachicardia, difficoltà a concentrarmi e vuoti di memoria. Tutti i giorni mi ripeto di non farcela più, sento che il mondo mi sta crollando addosso e vorrei solo andar via. Ogni mattina mi sveglio e il primo pensiero è "ecco un'altra giornata uguale alle altre, non ce la faccio più". Sono sempre stata una persona insicura e ansiosa in determinate situazioni ma da tempo ormai non mi riconosco più. Ne ho parlato con i miei genitori, si sono dimostrati comprensivi e mi hanno anche spronato a fare una pausa, a seguire i miei ritmi senza pressioni; ma io so che per loro sono una delusione. So che per loro lo studio è importante e che con questo mio modo di fare sto arrecando loro solo tanto dolore. Mi sento frustrata, non voglio sentir parlare di università perchè mi sento angosciata, cerco di evitare in tutti i modi l'argomento, ho provato a sfogarmi con amici ma loro mi dicono solo che sono esagerata e che a così poco dalla fine è inutile abbandonare tutto.
Io so che questo malessere non sembra avere delle fondamenta ma io davvero non ce la faccio più, ho provato a prendere integratori che potessero aiutarmi ad aumentare la concentrazione e a migliorare l'umore, ho provato a cambiare metodo di studio, ad essere meno severa con me stessa.. ma non funziona nulla.
Non so più cosa fare, non credo che il mio problema si risolverà mai e non riesco a vedere più il mio futuro in questa ottica così pessimistica.
Non voglio deludere nessuno ma non riesco ad andare avanti cosi. Ogni giorno sembra andare sempre peggio.
Troverò mai una soluzione a questo problema?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, ritengo invece che il suo malessere abbia delle fondamenta dato che è talmente pesante e pressante da richiedere aiuto. Ha pensato di contattare uno psicologo per esplorare meglio il suo vissuto? Rimango a disposizione, un saluto
Buongiorno,
il suo malessere ha di sicuro delle fondamenta, anche se non sono ancora chiare. Non c'è dubbio che lei stia male e la paura di deludere qualcuno, i suoi genitori ad esempio, aumenta la sua confusione. Ansia e frustrazione segnalano un malessere che va preso in considerazione. Oggi le sembra un groviglio senza capo nè coda ma con l'aiuto di un professionista potrebbe essere dipanato. Valuti con calma la possibilità di intraprendere un percorso, o almeno di fare un colloquio, per inquadrare più chiaramente ciò che le accade. Le auguro il meglio e resto a disposizione per approfondimenti. Dott.ssa Franca Vocaturi
Salve, credo che il suo malessere debba essere maggiormente approfondito, soprattutto con un percorso psicologico. Si dia almeno la possibilità.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gent.ma, lo stato di disagio che descrive potrebbe essere meglio compreso in una consultazione. Qualora non emergessero ulteriori significative problematiche, anche un intervento psicologico focalizzato su questo malessero o una psicoterapia a breve termine potrebbe aiutarla a ritrovare un orientamento e una diminuzione del disagio. SG
Buona sera Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti di questo suo blocco ( da quanto tempo si manifesta questo disagio in quale situazione si è manifestato se c’è stata una convenzione un pensiero che lo ha innescato. Spesso può sembrare che non ci siano però a ad un’indagine più approfondita con l’aiuto di un professionista si possono identificare) I fattori di mantenimento (in quale situazione si manifesta il blocco a che cosa pensa in quel momento quali sono le conseguenze che teme)
Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Gentile Signora il fatto che lei si racconti su un sito dove rispondono degli psicoterapeuti è un indice che la situazione che sta vivendo le crea disagio e che sta valutando le possibili opportunità per risolvere la situazione. Nonostante le informazioni presenti nella sua nota che mettono in evidenza la situazione di sofferenza che prova è una buona prassi iniziare con un consulto con uno psicoterapeuta per valute le eventuali opportunità. Solitamente le psicoterapie sono in grado di modificare le situazioni come quella che lei sta vivendo ma le ripeto solitamente poiché il risultato è sempre legato a come si riesce a lavorare insieme. Un cordiale saluto
Gentile Utente, il periodo universitario può essere molto stressante e in alcuni casi si può avvertire l'esigenza di prendersi una pausa e questo non per forza deve considerarsi un fallimento, tutto questo può essere stato anche accentuato da un anno molto complicato a causa della pandemia. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia che potrebbe esserle utile per indagare in modo più introspettivo il suo malessere e trovare delle soluzioni per ritrovare la giusta serenità
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Buongiorno, mi dispiace molto per il suo disagio, Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per meglio approfondire le cause del suo blocco che la imprigionano in uno stato di malessere, quest'anno è stato sicuramente un anno molto complicato con la pandemia, le lezioni on-line e lo studio in autonomia, senza la possibilità di condividere la vita universitaria con i colleghi.
Rimane un unica, grande verità... che se si vuole vincere, dobbiamo cambiare la nostra mente, il successo è una scelta. Tutti i grandi campioni sanno che il gioco mentale è la chiave, ed è il potere più grande.
L'unica costante al mondo è il cambiamento e per attuarlo può essere necessario un supporto.
A disposizione, saluti
Buonsera,
io mi occupo in special modo di questi "blocchi" occorre un lavoro profondo, con ciò intendo non superficiale, banale.
Non necessariamente ciò richiede lungo tempo ma un tempo adeguato per riflettere bene intorno a certi temi.
Se vuole può contattarmi.
Distinti saluti
dr.ssa Marzia Sellini
Credo che questa situazione di malessere, anche se nella forma di un grande disagio, sia un'occasione di cambiamento per la sua vita: l'occasione di pednere in mano la sua vita e ripercorrere le tappe che l'hanno protata fin qui. l'"urgenza" di concludere l'università è tutto sommato una circostanza pratica che può darle la motivazione ad iniziare un percorso psicologico, che in altre situazioni non avrebbe magari avuto fretta di intraprendere.
Buona vita!
Massimo Martucci | Psicologo a Milano
Carissima, comprendo bene come può sentirsi e penso che sia importante valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia per condividere in uno spazio protetto le sue difficoltà e le emozioni che prova. Ritengo che dare voce al malessere è necessario per trovare l'equilibrio che merita. Cordiali saluti Dott.ssa Serena Sciortino
Gentile utente il blocco di cui ci parla ha sicuramente un significato che va però cercato. I sintomi ansiosi per quanto sono faticosi da gestire sono spesso segnali di un conflitto interno che va compreso diventando spesso un'opportunità per comprendere meglio dove si vuole andare e come.
Valuti la possibilità di un consulto con uno psicoterapeuta che l'aiuti a comprendere meglio il suo disagio e a trovare gli strumenti per superarlo.
Le mando un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Gentile, la situazione che lei descrive si configura come una vera e propria fase di stallo, quasi che un ostacolo insormontabile le impedisse di proseguire nel suo percorso. Questo è il contenuto manifesto che lei sente di portare perché in qualche modo invalidante, nella misura in cui peggiora significativamente la qualità del suo stare nel mondo, rende problematica la sua percezione soggettiva della relazione con i genitori che ritiene di deludere, data l'importanza che per loro riveste il suo percorso universitario. Ogni sintomo, però, è portatore non solo di un disagio ma anche di un significato che è sempre e invariabilmente legato alla nostra storia, al nostro stile di vita, al contesto sociale, ambientale in senso ampio, per cui richiede di essere accolto ed esplorato. In tal senso, data anche l'importanza che il tema riveste nell'ambito dei suoi equilibri di vita e per il suo futuro, il consiglio migliore che mi sento di darle è quello di contattare un professionista. Spesso con un percorso relativamente breve è possibile mettere a fuoco il problema, ridefinirlo e riorientarsi, raggiungendo una maggiore qualità di vita. Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto.
Buongiorno, mi dispiace molto per questa situazione che racconta, così piena di ansia e fatica.
E' frequente vivere dei momenti di blocco e ansia durante il periodo universitario. Soprattutto dopo un anno difficile come il 2020!
Mi sento di suggerirle un percorso psicologico per poter affrontare questi vissuti emotivi ansiosi e tutte le sensazioni correlate all'università. Inoltre potrebbe esserle di aiuto anche la figura di un tutor specializzato che la sostenga nella preparazione degli esami e nello studio.
Da molti anni mi occupo di questo ambito e mi sembra che ci siano ottimi risultati: nel momento in cui una persona si sente sostenuta, riesce piano piano ad affrontare le proprie difficoltà e paure.
Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona giornata, un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno,
la soluzione la sta già cercando scrivendo qui e sono certo la troverà, così come troverà l’ambito di studi e il lavoro adatto a lei. Ha scelto questi studi costretta da qualcosa di sua spontanea volontà? Dopo aver fatto l’esame del 30 la situazione è migliorata o il suo blocco e indecisione sono aumentati? Credo si debba concentrare su di lei e prendersi una pausa (come dicono i genitori) per fare la scelta più opportuna. Se vuole confrontarsi, una prima consulenza in video online potrà aiutarla a chiarire le idee. Mi faccia sapere se le interessa.Saluti.
Salve, ritengo che le possa essere utile trovare uno spazio d'ascolto in cui soffermarsi su quanto ha qui sopra riportato, facendo chiarezza in questo momento in cui si sente oppressa. Sono a disposizione per questa eventualità. Cordialmente, dott.ssa Vigani Viola
Gentile utente, mi sento vicino alla sua sofferenza. Capisco il senso di incastro tra la voglia di evadere, andare avanti e la sensazione di non riuscire in nessun modo, di non trovare la chiave giusta. A prima vista sembrerebbe una deflessione del tono dell'umore, per il quale oltre ad individuare le cause bisognerebbe trovare insieme la via per cambiare la sua vita. Sicuramente, come tutti i sintomi, questa puó essere un'opportunità per trasformare se stessa e le sue diaposizioni verso la vita. Potrà scoprire nuove cose e rendersi conto dinavere qualità che finora sono rimaste poco visibili. Serve un percorso terapeutico che la guidi in questa direzione. Cordiali saluti, Marco Casella.

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