Salve , Ho 23 anni, e da almeno due soffro un senso di derealizzazione durante tutto l arco della
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Salve ,
Ho 23 anni, e da almeno due soffro un senso di derealizzazione durante tutto l arco della giornata , con intensità fluttuante. Quando sto da solo lo gestisco , ma nel momento in cui devo avere interazioni sociali con altre persone il senso di irrealtà mi pesa molto ( anche se riesco a parlare e apparire normale) . Mi sembra di esistere e non esserci cognitivamente allo stesso tempo, però faccio tutto con "il pilota automatico". La psicologa mi ha parlato di traumi non elaborati ... potrebbero esistere altre cause? E metodi per eliminarlo del tutto ?
Grazie
Ho 23 anni, e da almeno due soffro un senso di derealizzazione durante tutto l arco della giornata , con intensità fluttuante. Quando sto da solo lo gestisco , ma nel momento in cui devo avere interazioni sociali con altre persone il senso di irrealtà mi pesa molto ( anche se riesco a parlare e apparire normale) . Mi sembra di esistere e non esserci cognitivamente allo stesso tempo, però faccio tutto con "il pilota automatico". La psicologa mi ha parlato di traumi non elaborati ... potrebbero esistere altre cause? E metodi per eliminarlo del tutto ?
Grazie
Gentile Utente, potrebbero esserci dei traumi così come potrebbero esserci a monte esperienze spiacevoli (ma non necessariamente traumatiche) che hanno portato la sua mente a reagire così intensamente alle occasioni sociali. Le cause affondano le radici nella sua storia personale, e la terapia avrà l'obiettivo di scovarle e portarla a poter scegliere come affrontare un problema che la mente gestisce solo attraverso il sintomo che ci racconta. Perché il sintomo questo è, una strategia di gestione. Continui con fiducia il percorso che ha intrapreso, non mancherà di sperimentare maggior controllo e padronanza di questa difficoltà. Un caro saluto
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Buongiorno, per capire meglio la sua situazione dovrebbe descrivere con precisione cosa intende con senso di derealizzazione. A livello fisico che sensazioni percepisce? Può contattarmi se desidera indagare e risolvere questo problema
Buongiorno. Varrebbe la pena capire meglio quello che sta accadendo, in modo da poter inquadrare quello che lei descrive come derealizzazione. Ha scritto che una psicologa le ha parlato di “traumi non elaborati”, sta svolgendo un percorso attualmente? Indaghi questo aspetto all’interno delle sedute.
Dott.ssa Vigani Viola
Dott.ssa Vigani Viola
Gentile utente, sulla base di quanto descritto, credo che sia importante cercare gradualmente cos'è che ha fatto innescare nella sua mente la necessità di prendere le distanze dalla realtà. Ritengo che tali sensazioni potrebbero essere attribuibili a un bisogno di protezione della sua mente, rintracciato appunto nel prendere le distanze dalla realtà. Per tale motivo una conoscenza delle motivazioni che hanno spinto la mente a reagire in questo modo può essere promossa attraverso un processo graduale che allo stesso tempo rispetti e non stravolga lo stesso meccanismo di protezione a cui la mente ha fatto ricorso.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
leggo con attenzione la sua domanda e la grande sofferenza che ne deriva. Alla base degli stati di realizzazione come ha detto la sua psicologa ci sono traumi, questi possono essere di diverso tipo sia consci che inconsci. Ho avuto pazienti che hanno superato con successo questi stessi sintomi. La derealizzazione è un meccanismo di difesa per sfuggire a situazioni spiacevoli. Vedrà che continuando il percorso terapeutico diminuiranno anche questi episodi.
Cordialmente, Dott.ssa A. Notaro
leggo con attenzione la sua domanda e la grande sofferenza che ne deriva. Alla base degli stati di realizzazione come ha detto la sua psicologa ci sono traumi, questi possono essere di diverso tipo sia consci che inconsci. Ho avuto pazienti che hanno superato con successo questi stessi sintomi. La derealizzazione è un meccanismo di difesa per sfuggire a situazioni spiacevoli. Vedrà che continuando il percorso terapeutico diminuiranno anche questi episodi.
Cordialmente, Dott.ssa A. Notaro
Buon giorno a lei. Grazie per la sua domanda. Nei fenomeni di derealizzazione se davvero di questo si tratta possono manifestarsi i vissuti e le emozioni da lei elencati. Mi sento di dire che concordo con la sua terapeuta ma allo stesso tempo mi viene da chiederle se per caso le è stata proposto una psicodiagnosi psicodinamica per meglio capire origine e cause dei suoi disagi nonché la presenza di risorse adeguate sulle quali impostare un lavoro clinico di rinforzo dell io. Detto questo sono a disposizione per eventuali chiarimenti e o dubbi. Le porgo cordiali saluti. Coraggio. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Si, i traumi possono causare questi sintomi che sono presenti a volte anche quando sono presenti disturbi d'ansia abbastanza acuti. Può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura. E' un podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia. Troverà informazioni e strumenti di auto aiuto che potrà utilizzare per ridurre gli stai di tensione psico fisica. Il Podcast è disponibile gratuitamente su Google e Spotify. (Facebook Le Stanze della Paura) Buona giornata. Bruno Ramondetti
Buongiorno, concordo con la collega che la segue, ma ci sono molti traumi, alcuni si possono indagare solo con un percorso profondo che la invito a proseguire.
Cordiali saluti.
Giada Bruni
Cordiali saluti.
Giada Bruni
Due anni mi sembrano troppi per non aver "risolto" un sintomo dissociativo legato ad un suo malessere. Mi auguro stia lavorando in terapia sul significato di questo sintomo e nel caso faccia anche un consulto psichiatrico. Le auguro di poter star meglio al più presto. Cordiali saluti
Buongiorno,
Sicuramente ci saranno traumi da rielaborare ma anche situazioni e blocchi emotivi che non le permettono di stare sul piano della realtà.
Le chiedo se ha anche pensieri ossessivi e persecutori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Sicuramente ci saranno traumi da rielaborare ma anche situazioni e blocchi emotivi che non le permettono di stare sul piano della realtà.
Le chiedo se ha anche pensieri ossessivi e persecutori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno. Generalmente le sensazioni di derealizzazione hanno effettivamente origine a seguito di possibili traumi che la mente riesce a gestire “distaccandosi” rispetto alla realtà e precisamente in quelle situazioni che possono richiamare il trauma in modo più specifico. Si confronti con la sua psicologa per comprendere se questa ipotesi sia fondata, esternando sensazioni e dubbi che hanno reso necessaria la terapia: in questo modo fornirà alla collega gli elementi utili per aiutarla a gestire i sintomi che la portano a percepire questa mancanza di controllo sulla sua vita.
Se in futuro volesse un secondo parere, mi rendo disponibile anche online. Per il momento, le auguro un buon proseguimento di percorso con la collega.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Se in futuro volesse un secondo parere, mi rendo disponibile anche online. Per il momento, le auguro un buon proseguimento di percorso con la collega.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Buongiorno, diverse cause possono portare alla sua sintomatologia e far parte di diversi disagi di natura psicologica, sarebbero necessarie maggiori informazioni per comprendere le possibili origini e per poter effettuare una corretta psicodiagnosi. Le consiglierei di proseguire nel percorso che ha intrapreso con la collega che sicuramente conosce con maggiori dettagli anamnestici la sua situazione. Resto a disposizione per un consulto, Cordiali Saluti.
Salve dalla sua nota si può capire che attualmente lei sta lavorando con una psicologa per una difficoltà connessa ai sui vissuti di tipo relazione. Pertanto fermo restando il pare della sua professionista si può ritenere molto fondata la possibilità di vissuti ricollegabili ad eventi traumatici, In merito al suo disagio connesso a questa situazione si riconferma la sua idea di una approccio di tipo psicoterapeutico così come lei sta già facendo. E' doveroso mettere il luce che è sicuramente molto utile per il suo lavoro parlare con la professionista con cui sta lavorando di questa sua richiesta espressa su uno spazio dove rispondono dei professionisti nell'ambito della psicoterapia poiché il tema relazionale di cui si accennava in precedenza è molto presente anche in questa sua richiesta di pareri e quindi è sicuramente degno di un maggiore approfondimento da parte vostra. Un cordiale saluto .
Gentile utente, mi trova d'accordo con la collega dalla quale è già in cura. La invito caldamente a proseguire il suo percorso, per poter indagare meglio le cause del suo malessere.
cordiali saluti
AV
cordiali saluti
AV
Gentile 23nne,
con il termine Trauma, si indicano tutta una serie di esperienze che, per la persona che le subisce, sono da ritenersi insopportabili.
In reazione a tali situazioni il nostro sistema reagisce in automatico con tre possibili strategie:
1) se posso fuggire fuggo
2) se non posso fuggire, lotto
3) se le prime due soluzioni non sono possibili, il sistema collassa.
Fra i prodromi di un possibile collasso ci sono i sintomi da depersonalizzazione e/o da derealizzazione.
Il Trauma è un concetto complesso e non si limita a situazioni estreme fortemente attivanti e portatrici di pericolo imminente.
Altri tipi di situazioni possono ingenerare quel sovraccarico che produrrà il disagio da Trauma non elaborato.
Queste sono, ad esempio, una infanzia contrassegnata da trascuratezza emotiva in cui lo sguardo di chi ci accudisce sembra essere assente, come se fossimo trasparenti.
I motivi possono essere vari (madre depressa o in lutto, madre presa da altre priorità, madre tossicodipendente, ecc. ecc.)
Se accettiamo la categoria del Trauma con questa ottica più allargata, allora la risposta alla Sua domanda:
"potrebbero esistere altre cause?" è: NO. a meno che non si ipotizzino disturbi neurologici, ma non mi sembra il Suo caso.
Possibili soluzioni? Consigliabile un percorso psicoterapeutico con terapeuta particolarmente formato (consiglio EMDR Practitioner).
Cordiali saluti
Ivano Ancora.
con il termine Trauma, si indicano tutta una serie di esperienze che, per la persona che le subisce, sono da ritenersi insopportabili.
In reazione a tali situazioni il nostro sistema reagisce in automatico con tre possibili strategie:
1) se posso fuggire fuggo
2) se non posso fuggire, lotto
3) se le prime due soluzioni non sono possibili, il sistema collassa.
Fra i prodromi di un possibile collasso ci sono i sintomi da depersonalizzazione e/o da derealizzazione.
Il Trauma è un concetto complesso e non si limita a situazioni estreme fortemente attivanti e portatrici di pericolo imminente.
Altri tipi di situazioni possono ingenerare quel sovraccarico che produrrà il disagio da Trauma non elaborato.
Queste sono, ad esempio, una infanzia contrassegnata da trascuratezza emotiva in cui lo sguardo di chi ci accudisce sembra essere assente, come se fossimo trasparenti.
I motivi possono essere vari (madre depressa o in lutto, madre presa da altre priorità, madre tossicodipendente, ecc. ecc.)
Se accettiamo la categoria del Trauma con questa ottica più allargata, allora la risposta alla Sua domanda:
"potrebbero esistere altre cause?" è: NO. a meno che non si ipotizzino disturbi neurologici, ma non mi sembra il Suo caso.
Possibili soluzioni? Consigliabile un percorso psicoterapeutico con terapeuta particolarmente formato (consiglio EMDR Practitioner).
Cordiali saluti
Ivano Ancora.
La derealizzazione è un sintomo non infrequente nei disturbi d'ansia, per cui sarebbe opportuno indagare il livello di questa emozione e le possibili cause. I traumi non elaborati possono certamente sostenere uno stato ansioso, ma direi che bisognerebbe anzitutto avere una diagnosi. Partire cioè dalla diagnosi (stato ansioso? altro?) e poi ricercarne le cause o i fattori implicati per neutralizzarli con una terapia psicologica.
Buongiorno, l’ipotesi è più che plausibile. Le domanderei piuttosto come mai sente la necessità di una conferma. La fiducia nello psicologico e/o psicoterapeuta è alla base di un buon risultato. C’è qualcosa che non va nella relazione? Le suggerisco di confrontarsi con la sua psicologa esponendole i suoi dubbi e timori.
Cordialmente
Cordialmente
Ciao! È comprensibile che la sensazione di derealizzazione possa essere molto confondente e scomoda, soprattutto quando interferisce con le interazioni sociali. È positivo che tu stia cercando di comprendere meglio la tua esperienza e che stia ricevendo supporto psicologico. Ecco alcune considerazioni sulle cause e sui possibili metodi per affrontare la derealizzazione:
Cause della Derealizzazione
Traumi Non Elaborati: Come menzionato dalla tua psicologa, i traumi non elaborati possono contribuire a esperienze di derealizzazione. Questo può includere eventi stressanti o traumatici che hai vissuto in passato e che non hai avuto l'opportunità di affrontare o integrare emotivamente.
Ansia e Stress: Livelli elevati di ansia e stress possono scatenare o esacerbare episodi di derealizzazione. Quando sei sotto pressione, il tuo cervello può adottare meccanismi di difesa come la derealizzazione per gestire il sovraccarico emotivo.
Depressione: La derealizzazione può essere associata a stati depressivi, dove la persona può sentirsi distaccata dalla realtà a causa di una mancanza di coinvolgimento emotivo.
Fattori Neurologici: Alcune ricerche suggeriscono che la derealizzazione può essere legata a disfunzioni nei circuiti cerebrali coinvolti nella percezione e nell'auto-consapevolezza.
Consumo di Sostanze: L'uso di alcol, droghe o persino alcune prescrizioni farmaceutiche possono indurre o aggravare la derealizzazione.
Metodi per Affrontare la Derealizzazione
Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): Questa forma di terapia può aiutarti a identificare e modificare i pensieri e le credenze che contribuiscono alla derealizzazione. La CBT è spesso efficace nel trattamento dell'ansia e può fornire strumenti pratici per affrontare i sintomi.
Mindfulness e Tecniche di Grounding: La mindfulness e le tecniche di grounding (radicamento) possono aiutarti a riconnetterti con la realtà. Pratiche come la meditazione, la respirazione profonda o esercizi che ti portano a focalizzarti sulle sensazioni fisiche (come il tocco o l'udito) possono essere utili.
Elaborazione dei Traumi: Se ci sono traumi non elaborati, la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) o altre forme di terapia focalizzate sui traumi possono essere efficaci per elaborare e integrare queste esperienze.
Attività Fisica: L'esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre l'ansia e migliorare il tuo umore, contribuendo a una maggiore connessione con il tuo corpo e la tua realtà.
Supporto Sociale: Parla delle tue esperienze con amici fidati o familiari. Avere una rete di supporto può aiutarti a sentirti più radicato e meno isolato nelle tue esperienze.
Educazione e Consapevolezza: Informarti di più sulla derealizzazione e su come può manifestarsi può aiutarti a normalizzare le tue esperienze e a ridurre l'ansia associata.
La derealizzazione è un'esperienza complessa e può variare da persona a persona. È importante continuare a lavorare con la tua psicologa per identificare le cause specifiche e sviluppare strategie personalizzate per affrontarla. Ricorda che non esiste una "soluzione rapida" e che il processo di affrontare queste esperienze richiede tempo e pazienza. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sentiti libero di chiedere!
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