Salve, ho 21 sono fidanzato da circa 6 anni. La relazione con la mia fidanzata da qualche anno orm
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Salve, ho 21 sono fidanzato da circa 6 anni.
La relazione con la mia fidanzata da qualche anno ormai ha preso una brutta piega.
Le litigate sono aumentate, spesso non andiamo d'accordo.
Nei momenti di '' quiete '' sento che potrei trascorrere con lei tutta la mia vita.
I motivi dei litigi sono quasi sempre gli stessi: io.
La mia più grande dipendenza è lagata alla masturbazione, della quale non riesco a farne a meno per massimo 3-4 settimane, anche con l'ausilio di materiale pornografico, il ché fa stare male la mia fidanzata.
La frequenza varia spesso, arriva anche a due volte la settimana.
Ho promesso tante volte di smetterla, ma non riesco.
La mia ragazza mi accusa anche di aver sempre la testa al sesso, di mancanza di affetto e di dimostrazione di amore.
Lei non è un soggetto facile, ha anche una forma di depressione si presume da me causata.
Io nelle sue fasi depressive non riesco ad aiutarla, spesso dopo un po di tentativi di conforto falliti fuggo, lasciandola sola con l'autolesionismo.
Ho un grave problema caratteriale dovuto al nervosismo, in quanto mi ritengo un soggetto molto irascibile, e nei momenti di rabbia non ragiono con lucidità, finendo col compiere azioni di cui mi pento, urlando, sbattendo porte e rispondendo male.
Questo non fa altro che portare la mia relazione allo sbaraglio.
È un fenomeno che si ripete spesso durante la giornata, sono spesso nervoso e quasi sempre rispondo male.
Vorrei cambiare questi aspetti della mia personalità perché tengo a questa persona con tutto me stesso, ma non riesco a concludere niente di positivo.
Lei è stanca delle mie promesse, non ha più fiducia in me.
Mi spiega, spesso, quali sono i comportamenti che lei vorrebbe adottassi nei suoi momenti 'no' ma io non riesco a metterli in pratica.
Ho deciso finalmente di rivolgermi a un medico per ricevere aiuto, perché voglio cambiare e aiutare la mia relazione.
La relazione con la mia fidanzata da qualche anno ormai ha preso una brutta piega.
Le litigate sono aumentate, spesso non andiamo d'accordo.
Nei momenti di '' quiete '' sento che potrei trascorrere con lei tutta la mia vita.
I motivi dei litigi sono quasi sempre gli stessi: io.
La mia più grande dipendenza è lagata alla masturbazione, della quale non riesco a farne a meno per massimo 3-4 settimane, anche con l'ausilio di materiale pornografico, il ché fa stare male la mia fidanzata.
La frequenza varia spesso, arriva anche a due volte la settimana.
Ho promesso tante volte di smetterla, ma non riesco.
La mia ragazza mi accusa anche di aver sempre la testa al sesso, di mancanza di affetto e di dimostrazione di amore.
Lei non è un soggetto facile, ha anche una forma di depressione si presume da me causata.
Io nelle sue fasi depressive non riesco ad aiutarla, spesso dopo un po di tentativi di conforto falliti fuggo, lasciandola sola con l'autolesionismo.
Ho un grave problema caratteriale dovuto al nervosismo, in quanto mi ritengo un soggetto molto irascibile, e nei momenti di rabbia non ragiono con lucidità, finendo col compiere azioni di cui mi pento, urlando, sbattendo porte e rispondendo male.
Questo non fa altro che portare la mia relazione allo sbaraglio.
È un fenomeno che si ripete spesso durante la giornata, sono spesso nervoso e quasi sempre rispondo male.
Vorrei cambiare questi aspetti della mia personalità perché tengo a questa persona con tutto me stesso, ma non riesco a concludere niente di positivo.
Lei è stanca delle mie promesse, non ha più fiducia in me.
Mi spiega, spesso, quali sono i comportamenti che lei vorrebbe adottassi nei suoi momenti 'no' ma io non riesco a metterli in pratica.
Ho deciso finalmente di rivolgermi a un medico per ricevere aiuto, perché voglio cambiare e aiutare la mia relazione.
Buongiorno, la sua decisione è una buona decisione. Dal suo racconto traspaiono elementi che necessitano di approfondimento e possono giovarsi di una terapia che auspicabilmente differenzi il Suo desiderio da quello della fidanzata; la Sua sofferenza da quella della fidanzata.
E' un buon momento per iniziare una psicoterapia, in bocca al lupo,
mg
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Caro utente, non sono pienamente convinta del fatto che il "problema" nella vostra relazione sia lei (o solo lei).
Per quanto riguarda irascibilità, nervosismo e rabbia potrebbe esplorarsi all'interno di un colloquio per comprenderne le cause (e se questi comportamenti siano di fatto legati a qualcosa che riguarda la vostra relazione oppure no). Per quanto riguarda invece l'argomento masturbazione, solo dal suo punto di vista: ritiene che sia un problema? si è mai confrontato con amici sull'argomento? L'autoerotismo è un comportamento assolutamente sano e non si può parlare di dipendenza se questo avviene 2-3 volte alla settimana. Ritenersi unico responsabile della vostra relazione sostenendo che il problema sia qualcosa che riguarda la sua intimità come singolo (e non come coppia) è lontano dalla realtà. Mi interrogo invece sul significato che ha questo per la sua fidanzata: come si sente a riguardo? gelosa? meno desiderabile? Su questo la sua fidanzata potrebbe concentrarsi in un colloquio psicologico. Dunque, dal mio punto di vista, ritengo che le rispettive ragioni per cui entrambi possiate (e dobbiate) iniziare un percorso siano differenti, ma riguardano entrambi.
Per quanto riguarda irascibilità, nervosismo e rabbia potrebbe esplorarsi all'interno di un colloquio per comprenderne le cause (e se questi comportamenti siano di fatto legati a qualcosa che riguarda la vostra relazione oppure no). Per quanto riguarda invece l'argomento masturbazione, solo dal suo punto di vista: ritiene che sia un problema? si è mai confrontato con amici sull'argomento? L'autoerotismo è un comportamento assolutamente sano e non si può parlare di dipendenza se questo avviene 2-3 volte alla settimana. Ritenersi unico responsabile della vostra relazione sostenendo che il problema sia qualcosa che riguarda la sua intimità come singolo (e non come coppia) è lontano dalla realtà. Mi interrogo invece sul significato che ha questo per la sua fidanzata: come si sente a riguardo? gelosa? meno desiderabile? Su questo la sua fidanzata potrebbe concentrarsi in un colloquio psicologico. Dunque, dal mio punto di vista, ritengo che le rispettive ragioni per cui entrambi possiate (e dobbiate) iniziare un percorso siano differenti, ma riguardano entrambi.
Caro Ragazzo,
ci sono aspetti della tua personalità, dei comportamenti, sui quali vorresti intervenire, e si accompagnano ad un misto di compassione e colpa per la sofferenza che mostra la tua ragazza; sofferenza che potrebbe avere radici indipendenti da te, ma mi colpisce la velocità con la quale te ne attribuisci la responsabilità. Depressione, autolesionismo, sono segnali di una fragilità importante, e che spesso nascondono storie di vita che non si riducono solo all'impulsività di un partner o dal tempo che dedica all'autoerotismo. E' una tua chiave di lettura del mondo, ed è un'informazione da conservare. L'impulsività, il massiccio utilizzo di pornografia sono comportamenti che vorresti dismettere, poiché responsabili del malessere che la tua fidanzata mostra. L'obiettivo è corretto, ma il punto di partenza potrebbe non esserlo, ovvero: devo cambiare perché altrimenti Marta (nome di fantasia) soffre e potrei perderla. A mio modo di vedere questo è il tema più profondo che ti sta muovendo; fermo restando che comprendere cosa ci renda così energici nelle reazioni, o cosa ci spinga a fare utilizzo intenso di materiale pornografico, sono obiettivi onestissimi e sui quali è possibile fare ottimo lavoro. In bocca al lupo!
ci sono aspetti della tua personalità, dei comportamenti, sui quali vorresti intervenire, e si accompagnano ad un misto di compassione e colpa per la sofferenza che mostra la tua ragazza; sofferenza che potrebbe avere radici indipendenti da te, ma mi colpisce la velocità con la quale te ne attribuisci la responsabilità. Depressione, autolesionismo, sono segnali di una fragilità importante, e che spesso nascondono storie di vita che non si riducono solo all'impulsività di un partner o dal tempo che dedica all'autoerotismo. E' una tua chiave di lettura del mondo, ed è un'informazione da conservare. L'impulsività, il massiccio utilizzo di pornografia sono comportamenti che vorresti dismettere, poiché responsabili del malessere che la tua fidanzata mostra. L'obiettivo è corretto, ma il punto di partenza potrebbe non esserlo, ovvero: devo cambiare perché altrimenti Marta (nome di fantasia) soffre e potrei perderla. A mio modo di vedere questo è il tema più profondo che ti sta muovendo; fermo restando che comprendere cosa ci renda così energici nelle reazioni, o cosa ci spinga a fare utilizzo intenso di materiale pornografico, sono obiettivi onestissimi e sui quali è possibile fare ottimo lavoro. In bocca al lupo!
Gentile utente, le sue parole lasciano emergere elementi di sofferenza e fragilità ma, al contempo, una motivazione al cambiamento per se stesso e per le persone che le sono accanto. Il desiderio di cambiamento e la consapevolezza di alcuni aspetti di fragilità sono certamente punti di partenza favorevoli per iniziare un percorso terapeutico. La rabbia, il nervosismo, gli atteggiamenti impulsivi che lei racconta costituiscono modi che la mente trova per esprimere affetti e pensieri che hanno sicuramente un significato a cui gradualmente avvicinarsi. I miei migliori auguri per la sua ricerca, Dott.ssa Salustri
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Ciao, focalizzererei l'attenzione sulle parole che ha scritto: 'dipendenza dalla masturbazione... spesso sono nervoso e quasi sempre rispondo male'. Sarebbe interessante capire cosa c'è alla base di questo tuo malessere e disagio. Hai fatto bene a pensare di rivolgerti ad un professionista, ti consiglio di rivolgerti ad uno psicoterapeuta per iniziare un percorso e migliorare la qualità della tua vita. Resto a tua disposizione. Saluti. Dottoressa Barbara Gizzi
Gentile utente, e’ centrale ed importante che lei abbia preso la decisione di affrontare le dinamiche di coppia divenute insostenibili con probabili risvolti spiacevoli per entrambi sulla salute psichica e fisica.
Sarebbe ottimale se lei coinvolgesse la sua compagna per un incontro di coppia Con uno specialista psicoterapeuta per approfondire le vostre dinamiche ed in caso svolgere un percorso anche individualmente.
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Buonasera, lei si è legato a 15 anni, molto precocemente, ad una ragazza molto giovane anche lei ed il rapporto dura da 6 anni. Forse ora a 21 anni sente il bisogno di un cambiamento, ma non ci riesce ed esprime la sua scontentezza con liti e malumori. Come lei scrive è arrivato il momento di curarsi per non rovinare il suo rapporto che non la fa stare bene, quindi contatti una psicoterapeuta e cerchi di elaborare che cosa le sta succedendo. Anche alla sua ragazza potrebbe esserle d'aiuto una terapia per fare chiarezza anche lei se tale rapporto è finito o è il caso di continuarlo, ma modificando il vostro modo di interagire in maniera più adulta, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli.
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Carissimo utente, innanzitutto vorrei rassicurarla sul fatto che non esistono un’età e una frequenza standard per la masturbazione, l’aspetto importante è che non diventi un’azione compulsiva che produca vissuti di ansia o eccessivi sensi di colpa. Diventa quindi un problema se lei lo vive come tale.
Mi pare però che il focus del suo malessere sia più relativo alla qualità del rapporto con la sua ragazza.
Fa bene a cercare aiuto per approfondire meglio le ragioni del suo costante nervosismo e della rabbia che sembra scaricare solo con lei. Oppure si tratta di reazioni estese anche all’esterno della vostra relazione?
Un grande in bocca al lupo!
Mi pare però che il focus del suo malessere sia più relativo alla qualità del rapporto con la sua ragazza.
Fa bene a cercare aiuto per approfondire meglio le ragioni del suo costante nervosismo e della rabbia che sembra scaricare solo con lei. Oppure si tratta di reazioni estese anche all’esterno della vostra relazione?
Un grande in bocca al lupo!
Buongiorno! Ritengo saggia la sua decisione di richiedere un aiuto esterno. Non sempre nonostante la volontà di cambiare si riescono a mettere in atto i buoni propositi. Un percorso di psicoterapia l'aiuterà a stare meglio con sé stesso e nella relazione con la sua fidanzata. In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Valeria Randisi
Giovane utente, scegliere di chiedere aiuto non è semplice ma tu sei stato coraggioso. Mi permetto di darti del tu visto la tua giovane età. Preferisco non sbilanciarmi facendo supposizioni o dandoti delle spiegazioni di ciò che descrivi, credo sia più opportuno contattare uno psicoterapeuta. Con la persona che sceglierai avrai uno spazio solo tuo dove potrai allegerirti parlando di tutto ciò che per te è un disagio, acquisendo più consapevolezza di te stesso. Se hai bisogno rimango volentieri a tua disposizione.
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera, sicuramente gli elementi che ci porta all'attenzione, che meritano un dovuto approfondimento, sono molti. Cercare un sostegno sarà un buon gancio per trovare uno spazio privato alla sua sofferenza e ai suoi desideri, uno spazio possibile anche per un'evoluzione del suo rapporto d'amore. Un caro saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Buonasera, da ciò che scrive il vostro rapporto sta risentendo di problematiche di entrambi. Non riuscite a trovare una comunicazione adeguata e risposte ai vostri comportamenti: avreste necessità di un consulto psicologico per poter affrontare i vostri malesseri reciproci. Potreste pensare a incontri di coppia, così da trovare nello psicologo un mediatore rispetto al vostro modo di relazionarvi e alle necessità reciproche che vi chiedete l'uno con l'altro.
Le consiglio di parlare con la sua fidanzata in merito, così da poter iniziare un percorso che vi permetta di ritrovare serenità e nuove capacità relazionali, cercando così di salvare il vostro rapporto, che lei dice si sta deteriorando.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Le consiglio di parlare con la sua fidanzata in merito, così da poter iniziare un percorso che vi permetta di ritrovare serenità e nuove capacità relazionali, cercando così di salvare il vostro rapporto, che lei dice si sta deteriorando.
Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Gentile, di certo pensare di intraprendere un percorso terapeutico per la comprensione e gestione della rabbia e delle sue risposte emotive è un ottima decisione. Per quanto riguarda l'autoerotismo, prima di considerarlo dipendenza credo che vadano eviscerati i modi e i tempi di tale momento che dedica a sè, poichè è nelle quantità, nel modo e in altre variabili che si può definire dipendenza, altrimenti è un comportamento sano e normale. Piuttosto perchè causa disagio alla sua ragazza e perchè è diventato argomento tra di voi? Consiglio ad entrambi un percorso, ovviamente con terapeuti diversi. Saluti.
Gentile Utente, la sua intenzione di iniziare un percorso terapeutico, intesa come presa di responsabilità, è un'ottima decisione. Durante il percorso che intraprenderà avrà modo di comprendere, con l'aiuto di un professionista, i suoi modi di essere, di emozionarsi e di stare con le altre persone, e potrà iniziare quel cambiamento del quale ha parlato. Un caro saluto, Ilaria Sartori
Buongiorno, intraprendere un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta potrà aiutarla a cambiare ed aiutare la sua relazione. Da quello che ci scrive è molto consapevole e lucido rispetto alla relazione con la sua fidanzata. Buone cose. Dott.ssa Sara Strufaldi
Caro 21enne, si rivolge ad un medico e scrive ad un sito di psicoterapeuti? Quel che descrive è una situazione complessa e, temo, cronica. Una delle prime cose che impariamo sin da bambini è credere che se qualcosa non va, sia colpa nostra. E' un buon trucco perché ci porta a pensare che, nonostante tutto, la soluzione ci appartenga e, prima o poi la troveremo. Le cose, molte volte non stanno così. Pensi ad un bambino che se si comportasse bene, non verrebbe picchiato o maltrattato da un padre abusante. Pensi ad una bambina convinta che con le sue cure ed attenzioni si convinca che prima o poi la Sua madre depressa la accarezzerà. Tutti i fallimenti non fanno che nutrire la convinzione che c'è qualcosa di sbagliato in noi. E' una strada lastricata di dolore e vissuti di fallimento. Quando intuiamo che così facendo ci allontaniamo dalla nostra voglia prenderci cura di noi stessi, arriva la rabbia difensiva. Ma anche questa viene stigmatizzata e letta come colpa ed inadeguatezza. Prima di toccare il fondo, cerchi un terapeuta con cui aprirsi e sentirsi compreso. Se la sua ragazza si taglia, non è solo depressione, e Lei non è il suo terapeuta. Cordialmente.
Gentile utente, dopo aver letto la sua storia, ho colto il suo bisogno di cambiare e di rivedere aspetti della sua personalità. Buon punto di forza da cui partire per iniziare una psicoterapia ottenendo anche buoni risultati. Una psicoterapia dove potrà esplorare in un contesto protetto, professionale, anche gli aspetti riportati sulla sua relazione. Le auguro buona giornata e rimango a sua disposizione dott. Ssa allocca Annalisa
Gentile utente, appare piuttosto evidente il disagio proveniente dall'essersi fatto carico della totale responsabilità di una relazione conflittuale. Questo, probabilmente, la induce anche a sentirsi in colpa per un atteggiamento assolutamente sano (masturbazione) che sperimenta però come la manifestazione tangibile, insieme ad altri comportamenti comprensibili, del suo "mal funzionamento".
Le relazioni sono creature estremamente complesse la cui struttura è sempre determinata dell'apporto dei membri che la fanno esistere. Non si carichi di un fardello e si rifaccia a tutte le risorse disponibili per migliorare la qualità della sua vita coinvolgendo anche la sua compa, magari in un percorso psicoterapico. Cordialità.
Le relazioni sono creature estremamente complesse la cui struttura è sempre determinata dell'apporto dei membri che la fanno esistere. Non si carichi di un fardello e si rifaccia a tutte le risorse disponibili per migliorare la qualità della sua vita coinvolgendo anche la sua compa, magari in un percorso psicoterapico. Cordialità.
Salve, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta più che a un medico. La masturbazione è una cosa normale e fisiologica e per come ne parla la sua non sembra una dipendenza. Pensare al sesso è molto normale, alla sua età in modo particolare. Non si ritenga responsabile della "depressione" della sua ragazza, lei non c'entra. Se vuole aiutarla le consigli di rivolgersi a sua volta ad uno psicoterapeuta perchè possa prendersi cura di sè invece che ricorrere all'autolesionismo. Non si carichi di cose più grandi di lei. Le può stare vicino ma la vostra è una relazione, non una relazione di aiuto. Per questo ci siamo noi. Si prenda piuttosto cura anche di lei, del suo nervosismo, della sua irascibilità e dei suoi modi che non le piacciono, faccia un percorso, chieda aiuto, una psicoterapia sarebbe di grande giovamento. E' giovanissimo, non si rovini la vita, la prenda in mano!
Buongiorno caro ragazzo, sono felice che tu abbia deciso di chiedere aiuto. Ci sono alcuni aspetti che andrebbero approfonditi per comprendere quale sia il vero nucleo del problema. Per qualsiasi cosa sono a disposizione.
Un saluto
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Un saluto
Dott.ssa Lavinia Dilillo
Salve,
condivido pienamente la sua decisione.
Ci faccia sapere come va.
Un saluto,
MMM
condivido pienamente la sua decisione.
Ci faccia sapere come va.
Un saluto,
MMM
Buonasera, condivido la sua idea. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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