Salve ho 21 anni e a breve dovrò partire per l'Erasmus e non so che fare. Da un lato vorrei partire

25 risposte
Salve ho 21 anni e a breve dovrò partire per l'Erasmus e non so che fare. Da un lato vorrei partire e buttarmi in questa nuova esperienza, la prima lontana da casa; dall'altra peró ho paura di come possa andare e di cosa possa succedere. Ho paura che si possa rivelare una scelta sbagliata, che mi faccia perdere solo tempo. Tra l'altro mia madre non fa che aumentare la mia ansia dicendo che io avrò difficoltà perché non so cavarmela da sola.
Sono davanti ad un bivio e non ho la minima idea di che scelta fare. Mi sento come se non avessi il controllo e che qualsiasi decisione io prenda sia sbagliata
Buongiorno, è comprensibile avere un conflitto di fronte ad una scelta importante. ci sono delle domande chiave a cui dovrebbe rispondere per sentire quale è la scelta migliore per lei. Del resto ogni scelta comporta dei rischi da correre ma anche delle nuove esperienze da conquistare. E lei è proprio nell'età della conquista. Diciamo che ci sono due piani da analizzare: quello pratico: se le conviene per la sua carriera, procurarsi già da ora punti di riferimento, parlare con persone che l'hanno già fatto ecc, e poi un piano più intimo, che riguarda le sue perplessità, paure, ansia. Per questo potrebbe consultare uno/una psicologa e ascoltarsi, dare voce alle sue incertezze e trovare le sue (non quelle di sua madre) risposte. Consideri infine un'ulteriore cosa: niente è irreversibile. Se non si dovesse trovare bene può sempre tornare. Non sono sconfitte ma esperienze. Se vuole la accompagno volentieri in questa esplorazione, in bocca al lupo, dott.ssa Silvia Ragni
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Cara utente, la paura verso una nuova esperienza, quindi qualcosa di sconosciuto, è molto comune. Immagino non ci saranno rivelazioni, bensì se deciderai di partire, una valutazione e riflessione durante e post Erasmus, in cui rifletterai sui lati positivi e negativi di ciò che è stato. Certamente quando si prende una decisione, c'è un investimento da parte della persona in una direzione o nell'altra. Cosa ti piacerebbe fare? Come mai avevi pensato a quest'esperienza? Prova a focalizzare la tua attenzione su ciò che senti possa essere più utile per te e la tua vita. Ti suggerisco, in ogni caso, di incontrare un professionista con cui sciogliere questi nodi, anche approfondendo tutte le altre questioni che hai indicato in queste righe sopra. Sono a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Giorgia Signorini
Cara utente, capisco bene la tua preoccupazione. Allontanarsi da casa per un periodo di tempo così lungo può spaventare, specialmente se si tratta di una prima esperienza. Comprendo l'ansia nel pensare ai peggiori scenari che potrebbero proporsi ma ti invito a provare (per quanto sia difficile) a non dare per scontato che le cose andranno nel verso sbagliato. Non accettare di essere etichettata come "quella che non sa cavarsela da sola": solamente perché non hai potuto dare prova di avere delle risorse negli scorsi anni non significa necessariamente che tu non le abbia e che non possa sfruttarle! Se riuscirai a cogliere questa come un'opportunità di crescita e di cambiamento ci sono buone probabilità che tu possa imparare molto dal tuo periodo di Erasmus e sorprendere anche te stessa. Sii gentile con te stessa e datti un'opportunità! Buona fortuna, Lavinia.
Cara Utente, la paura dell'ignoto e la voglia di partire sono due lati della stessa medaglia, ossia dell'essere di fronte a una nuova esperienza di vita.
L'erasmus è un'ottima occasione per conoscersi, sperimentarsi e crescere in un ambiente completamente nuovo e questo ovviamente può affascinare tanto quanto fare paura a una giovane di 21 anni.
Vorrei rassicurarla per quella che descrive come "paura di perdere tempo" ponendole una domanda: è tempo perso quello dedicato a una nuova esperienza? Se, invece, dovesse rivelarsi una scelta che non fa per lei potrà sempre cambiare idea. Potrebbe essere davvero un'occasione per scoprire sue risorse e svilupparne altre che già conosce.
La sensazione di non avere il controllo può provare a superarla partendo con lo scegliere per se stessa, a prescindere dai commenti che arrivano dall'esterno.
Ha già avuto il coraggio di presentare domanda per l'Erasmus, cosa l'ha spinta inizialmente a volerlo fare?
Le auguro buona fortuna e rimango disponibile (anche online) se avesse bisogno di supporto. Dott.ssa Chiara Puddu
Cara utente, queste paure sono comprensibili, soprattutto quando si affronta qualcosa di sconosciuto e per la prima volta lontano da casa. Tali emozioni potrebbero essere maggiormente esplorate per capire cosa significhi per lei questa esperienza e quali aspetti la entusiasmano o la spaventano di più. Pensando a cosa potrebbe guadagnare da questa esperienza, non solo dal punto di vista pratico ma anche personale, potrebbe aiutarla capire meglio cosa desideri davvero.
È anche importante riflettere sull’influenza delle parole di sua madre. Le persone a noi vicine possono volerci proteggere, ma a volte finiscono per trasmettere le loro paure e ansie. Sarebbe importante perciò riuscire a distinguere le sue preoccupazioni da quelle che potrebbero derivare dagli altri, così che lei possa prendere una decisione basata sui suoi desideri e capacità, piuttosto che sulle aspettative o paure altrui.
Ricorda che non esistono decisioni perfette o giuste al 100%, ma solo quelle che più risuonano con chi siamo e cosa vogliamo per noi stessi.
Come la fa sentire pensare in questi termini? Quali aspetti le sembrano più importanti per prendere una decisione? Le mando un caro saluto e rimango disponibile per una consulenza (anche online). Dott.ssa Eleonora Scancamarra
Buongiorno avere delle indecisioni prima di una nuova esperienza ci capita molto spesso, ci sono sempre parti diverse in gioco. Parti che sono attirate dalla novità e ll'evoluzione e parti che si posizionano sul rischio e la frustrazione. Mi fa pensare ciò che le dice sua madre che sta mettendo in dubbio la sua capacità di farcela. Forse anche una breve consultazione potrebbe aiutarla a interrogarsi con una minor ansia. Eventualmente a disposizione
Buongiorno Gentile Utente, capisco il suo stato di confusione e di incertezza, prendere una decisione importante come quella di partire per l'Erasmus può essere davvero difficile, specialmente quando è la prima volta che si affronta un’esperienza lontano da casa. Ed è normale provare una serie di emozioni contrastanti: da un lato l'entusiasmo per una nuova avventura, dall'altro la paura dell'ignoto e dei possibili rischi.

Vorrei offrirle alcuni spunti su cui riflettere per aiutarla a prendere la decisione che sente più giusta per sé.
1) Riconoscere la sua paura: è del tutto naturale sentirsi ansiosi di fronte a una grande novità. L'incertezza può sembrare spaventosa, ma a volte è proprio nelle situazioni sconosciute che scopriamo di più su noi stessi. Le paure possono anche dirci molto su cosa consideriamo importante. Ad esempio, potrebbe chiedersi: cosa teme di più riguardo questa esperienza? Quali sono le sue aspettative?

2) Valutare i benefici: si prenda un momento per riflettere sui possibili vantaggi di questa esperienza. Quali opportunità di crescita personale e professionale potrebbe offrirle? Imparare una nuova lingua, conoscere nuove culture, fare nuove amicizie, scoprire di potersi adattare in contesti nuovi… Ci sono molte cose che potrebbero arricchirla sia dal punto di vista accademico che personale.

3) Considerare il supporto emotivo: è comprensibile che il suo stato d’animo possa essere influenzato anche dalle preoccupazioni di sua madre. Lei vuole il meglio per lei, ma può anche essere che le sue preoccupazioni riflettano le proprie paure. È importante ricordare che la sua esperienza e le sue capacità sono uniche: ciò che la spaventa può essere una sfida da affrontare, ma non un ostacolo insormontabile.

4) Esplorare il suo desiderio di autonomia: partire per l’Erasmus potrebbe essere una grande opportunità per scoprire quanto è capace di cavarsela da sola. È naturale temere di trovarsi in difficoltà, ma spesso scopriamo le nostre risorse e la nostra forza proprio quando ci troviamo ad affrontare situazioni nuove. Potrebbe essere utile chiedersi: come si sentirebbe se decidesse di non partire? Avrebbe dei rimpianti?

5) Prendere decisioni graduali: non è necessario prendere subito una decisione drastica. Può iniziare a informarsi di più sulla destinazione, a parlare con altri studenti che hanno vissuto questa esperienza, a fare piccoli passi che le permettano di sentirsi più sicura. A volte, più informazioni abbiamo, meno ci sentiamo in balia dell’incertezza.

Infine, si ricordi che qualsiasi scelta prenderà, sarà quella giusta per lei in questo momento della sua vita. Non esiste una scelta perfetta o garantita, ma ogni esperienza, positiva o negativa, può insegnarle qualcosa di prezioso su di sé e sul mondo.

Se sente il bisogno di esplorare ulteriormente i suoi pensieri e le sue emozioni riguardo a questa decisione, potremmo parlarne insieme per chiarire meglio cosa è più importante per lei.

Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Cara, mi sento intanto di tranquillizzarla dicendole che qualsiasi scelta lei sentirà di fare andrà bene, perchè la avrà fatta con le risorse e le opzioni a lei disponibili sul momento! Forse l'avrà già sentita, ma è sempre bello ricordarlo, soprattutto alla sua età, che è il momento dell'esplorazione e della conquista: non ci sono scelte giuste o sbagliate in assoluto ma tante esperienze! Ogni scelta chiaramente è formativa e porta con sè una dose di rischio, per cui si chieda cosa quel giorno l'ha spinta a fare la domanda per l'Erasmus, quali sono i suoi desideri e le sue aspettative circa questo percorso? Quali le sue paure? Che scenari immagina possano andar storto? se volesse essere aiutata nell'esplorazione di questo suo desiderio mi contatti pure, sarò felice di accompagnarla nel suo viaggio esplorativo. Un caro saluto.
Gentile utente buonasera.
La sua è la naturale paura dell'ignoto. Ma dietro questa paura si nasconde un mare di opportunità. E' necessario attraversare la zona della paura per apprendere davvero cose nuove, su se stessi e sul mondo.
Impossibile sapere come andrà adesso, solo trovandosi nel paese dell'Erasmus e vivendo quella situazione ambientale, quel contesto universitario e sociale, potrà stabilire se è qualcosa che può arricchirla e essere utile, oppure se sarà meglio tornare sui suoi passi. Non ci sarebbe nulla di male a valutare la scelta come errata a posteriori: gli errori fanno parte della vita e sono cruciali per diventare persone migliori e più sagge.
Una decisione di per sé non è mai giusta o sbagliata, può scegliere di partire o non partire. L'importante è che i comportamenti successivi a tale decisioni siano coerenti con la scelta e provi ad andare fino in fondo ai suoi obiettivi: questo darà valore vero alla decisione iniziale.

La paura di sua mamma è invece dettata più dal suo senso di protezione nei suoi confronti che dalla sfiducia verso le sue capacità di farcela da sola. Ad ogni modo, a 21 anni, lei è una persona adulta e consapevole, e non ha bisogno per forza di trovare sempre accondiscendenza tra le persone care. Questa è una bella occasione per verificare che, non solo, sa stare da sola ma che sa anche ottenere quello che si è prefissata come obiettivo, senza che ciò passi attraverso un giudizio o una valutazione esterna.

Vivere un'esperienza del genere, dunque, è un buon modo per uscire dalla sua zona di comfort e esplorare alcuni suoi limiti personali, in funzione di una crescita come studente e come persona.

Se ha bisogno di ulteriore supporto, mi contatti pure.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, l’erasmus rappresenta non solo una delle opportunità più esaltanti del percorso universitario, ma anche una sfida interessante alla scoperta di se stessi.
Ora, mi sembra che le sue insicurezze stiano minando la possibilità di godersi appieno questo periodo, ed è sempre comunque difficile avvicinarsi al cambiamento senza timori di sorta.
Quello su cui però cade l’accento è che lei si affida alle percezioni di sua madre, che pur conoscendola non la incentiva in questo processo di scoperta.
La invito ad un percorso di psicoterapia per trovare autostima e coraggio di buttarsi.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, il suo timore e l'ansia che ne consegue sono del tutto comprensibili, in quanto sta per intraprendere un nuovo percorso non solo a livello di studi, ma soprattutto di vita. Il cambiamento spaventa sempre un pò, proprio perchè non conosciamo cosa ci riserverà e l'ignoto ci pone sempre in una posizione di disagio e confusione, il che la porta a tutti gli interrogativi che ha posto. Credo fermamente che, nonostante questi stati d'animo, che ripeto sono del tutto comprensibili, lei abbia bisogno di vivere questa esperienza per il suo benessere e per aumentare la sua autostima ed il senso di soddisfazione verso se stessa, dato che non trova conforto nella sua figura genitoriale. A volte non avere il controllo delle situazioni è proprio la chiave per viverle profondamente, lasci in Italia tutto ciò che di negativo prova ed ha passato e si accinga a godersi questa nuova avventura di cui sarà lei stessa la protagonista e ne scriverà la storia. Le auguro uno splendido viaggio. Dott.ssa Erika Di Pietro
Gentile utente,
si tratta sicuramente di un evento per lei nuovo e spaventoso, che d'altra parte immagino lei abbia desiderato, se sta per partire. Credo che sarebbe utile approfondire i motivi dei suoi timori partendo magari proprio dalle ansie che avverte per via dell'influenza dei suoi genitori, in particolar modo sua madre, da quanto posso capire. Più che darle un consiglio concreto su quale decisione prendere, mi sento di consigliarle di ritargliarsi uno spazio di riflessione con un professionista in modo tale da andare a fondo a questi vissuti angosciosi, che le fanno sentire di non avere il controllo. Allora credo che lei potrà decidere più liberamente in maniera autonoma e priva di influenze esterne.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Buongiorno, grazie per la sua domanda.L'Erasmus e tutte le esperienze all'estero e/o comunque fuori casa sono, in realtà, una dolcissima perdita di controllo nel senso di esperienze di cui non possiamo avere, fino in fondo, aspettative o previsioni. Da figlia immagino si senta di doversi confrontare con quello che sua madre ha esternato su di lei: è il momento giusto per scegliere se darle ragione o smentirla. Quando torna, se vorrà, potrà analizzare l'effetto che queste affermazioni hanno o hanno avuto su di lei con una consulenza psicologica o psicoterapica che potrebbe aiutarla nel definire la donna che sta diventando e nel guardare il futuro con serenità. Cordiali saluti,
Buongiorno, penso che il fatto che lei abbia fatto la domanda per partecipare alle possibilità che da l'Erasmus, sia già una risposta a molti dubbi. è normale sentirsi disorientati, quello che posso consigliarle è di riflettere sulle sue volontà, su quello che più desidera, nonostante le difficoltà che potrebbe incontrare procedendo nella scelta.
Inoltre le parole di un genitori influenzano sempre la nostra vita, bisogna però a un certo punto definire limiti e confini! Resto a disposizione. saluti
Salve, capisco perfettamente come ti senti. È normale provare ansia e incertezza di fronte a una grande decisione come quella di partire per l'Erasmus. Questa esperienza rappresenta un cambiamento significativo nella tua vita, e i cambiamenti possono essere spaventosi.

Innanzitutto, è importante riconoscere che la paura è una reazione naturale quando ci si trova di fronte a qualcosa di nuovo e sconosciuto. Tuttavia, è anche un'opportunità per crescere e imparare. Partire per l'Erasmus ti permetterà di sviluppare nuove competenze, conoscere nuove culture e fare esperienze che ti arricchiranno sia personalmente che professionalmente.

Riguardo alle preoccupazioni di tua madre, è comprensibile che lei sia ansiosa per te. Tuttavia, è importante ricordare che molte persone prima di te hanno affrontato questa stessa esperienza e sono riuscite a cavarsela. Nessuno, avendo le risorse necessarie, è mai morto di fame o si è dato all'accattonaggio. L'Erasmus è un programma ben strutturato che offre supporto agli studenti, e avrai accesso a risorse e persone che ti aiuteranno a superare eventuali difficoltà.

Prendere una decisione come questa può sembrare travolgente, ma prova a considerare i benefici a lungo termine. Anche se all'inizio potresti incontrare delle difficoltà, queste esperienze ti renderanno più forte e indipendente. Inoltre, avrai l'opportunità di creare ricordi indimenticabili e di costruire una rete di contatti internazionali.

Infine, ricorda che non esiste una decisione perfetta. Ogni scelta comporta dei rischi, ma anche delle opportunità. Fidati di te stessa e delle tue capacità. Qualunque decisione tu prenda, sarà un passo importante nel tuo percorso di crescita personale. Se decidi di partire, abbraccia l'esperienza con mente aperta e cuore coraggioso. Se invece scegli di restare, sappi che ci saranno altre opportunità in futuro. L'importante è fare una scelta che senti giusta per te in questo momento. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, grazie per aver condiviso i suoi dubbi.
L'Erasmus rappresenta un'esperienza di vita e un'opportunità di crescita sia personale che accademica.
Il cambiamento e l'ignoto fanno sempre un po' paura, quindi è comprensibile il suo vissuto di disorientamento ed incertezza. Provi a concentrarsi sul suo reale desiderio e tenga presente che un'eventuale scelta non è irreversibile.
Può inoltre prendere in considerazione l'inzio di un percorso psicologico per esplorare le dinamiche relazionali con i suoi genitori e l'influenza che queste hanno su di lei.
In bocca al lupo per il suo viaggio. Un affettuoso saluto. Dott.ssa Martina Nocera
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La situazione che descrivi è comprensibile e riflette una normale reazione di fronte a un cambiamento significativo come l'Erasmus, soprattutto se è la tua prima esperienza lontano da casa. È naturale provare un misto di eccitazione e paura quando ci si trova di fronte a un'opportunità così importante, e ciò può generare ansia e incertezza.

Partire per l'Erasmus rappresenta non solo un'opportunità accademica, ma anche una preziosa occasione di crescita personale. La paura di affrontare una nuova realtà, di non riuscire a cavartela da solo, è normale, ma è anche importante riconoscere che questa esperienza potrebbe offrirti strumenti e competenze che potrebbero rivelarsi fondamentali per la tua autonomia e fiducia in te stesso.

Le preoccupazioni di tua madre sono comprensibili, ma è importante che tu consideri che questa è una tua scelta e un tuo percorso. Se ti senti incerto, potresti valutare di fare un passo alla volta: informati il più possibile sulla destinazione, cerca di organizzare il più possibile prima della partenza, e pensa a strategie che ti potrebbero aiutare a gestire le difficoltà che potrebbero sorgere.

Il dubbio che qualsiasi decisione tu prenda sia sbagliata è spesso alimentato dall'ansia. Ricorda che ogni scelta comporta dei rischi, ma anche delle opportunità. Spesso, è proprio affrontando le nostre paure che scopriamo risorse interiori che non sapevamo di avere.

Se ti senti sopraffatto da queste emozioni, potresti considerare di parlarne con qualcuno di fiducia o con un professionista, per aiutarti a fare chiarezza e a prendere una decisione che sia allineata con i tuoi desideri e valori.

Qualunque sia la tua scelta, cerca di essere gentile con te stesso e di ricordare che è normale avere dubbi, ma che sei anche capace di affrontare le sfide che verranno.

Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. E' perfettamente normale e sano avere paura in una situazione del genere, la inviterei a riflettere su quanto importanti siano per lei le parole che sua madre le dice, e se queste minano la fiducia e la sicurezza che ha in sé. Se riscontrasse che effettivamente sente di essere molto dipendente da quello che le persone care, ma anche gli amici o conoscenti, dicono o pensano di lei, un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a distaccarsi da queste influenze. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Salve,
quando ci si trova di fronte a passi importanti è normale sentire le emozioni che sta provando; l'eccitazione per una nuova avventura e l'insicurezza di essere lontani da casa sono comuni per tante persone che si trovano nella sua situazione.
L' Erasmus è un'ottima opportunità di crescita e una grande prova di maturità. I genitori spesso per proprie paure non riescono ad essere molto di aiuto ai figli, quindi è normale che lei si senta in qualche modo scoraggiata dall'ansia di sua madre. In cuor suo sa sicuramente quale sia la scelta giusta per lei e per il suo percorso; tenga a mente che la scelta che farà non sarà irriversibile, se ha voglia di andare, si butti!
Rimango a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Valeria Mazzoli
Buonasera cara,
credo possa essere interessante capire come mai ha paura che questo Erasmus possa essere una scelta sbagliata, posta l'aggiunta d'ansia materna sulla previsione futura che dà come certa (Lei non saprà cavarsela).
Potrebbe pensare di contattare uno/a psicologo/a che possa seguirLa anche online, in modo da portare avanti il percorso anche in caso di imminente trasferimento per l'Erasmus.
Rimango a disposizione per un eventuale colloquio individuale,
Dott.ssa Michela Dicosta
Buongiorno gentile e giovane utente, sperando di non sovrapponi a qualche già detta restituzione, le offro la mia. Sebbene per lei, in questo momento così pregno, sia fondamentale fare la scelta giusta le vorrei proporre di depotenziare la risposta spostando il suo focus su cosa vuole, come vorrebbe che lei fosse domani; quale è la dimensione su cui vuole centrare la sua esistenza per il domani e quante risorse è in grado e vuole investirci. Nel modo più semplice: cosa desidera.
Prenda il suo viaggio come un'occasione per capirsi, per capire come si organizza il suo modo di pensare e se ne faccia qualcosa.
Cordialmente
Dr. Claudio Pieroni
Gentile utente,
quello che stai vivendo è del tutto comprensibile. Affrontare una nuova esperienza, soprattutto quando implica lasciare la propria zona di comfort, può generare dubbi e timori. Da un lato, c'è il desiderio di esplorare e crescere, dall'altro, la paura dell'ignoto e delle possibili difficoltà.
L'Erasmus è un'opportunità straordinaria non solo per l'istruzione, ma anche per la crescita personale. Ti offre la possibilità di conoscere nuove culture, stringere amicizie, e sviluppare una maggiore autonomia. È normale sentirsi incerti e preoccupati, soprattutto se è la tua prima esperienza lontano da casa.
Riguardo ai timori di tua madre, cerca di capire che spesso le preoccupazioni dei genitori nascono dal desiderio di proteggerti. Tuttavia, non dimenticare che questa è la tua vita e che ogni esperienza, anche quelle che possono sembrare difficili, contribuisce a costruire la persona che diventerai.
Una cosa utile da fare è considerare i tuoi obiettivi e ciò che desideri ottenere da questa esperienza. Prova a immaginare come ti sentirai una volta che avrai affrontato queste sfide e superato le tue paure. Potresti scoprire che sei più forte e capace di quanto pensi.
Inoltre, ricorda che non sei sola. Molti studenti affrontano le stesse incertezze prima di partire per l'Erasmus, e spesso scoprono di essere più resilienti e adattabili di quanto immaginassero. Se deciderai di partire, sappi che potrai sempre contare su supporto, sia da parte di altri studenti nella tua stessa situazione, sia attraverso le risorse dell'università ospitante.
Qualunque decisione tu prenda, assicurati che sia basata su ciò che senti essere giusto per te, e non solo sulle paure o le aspettative altrui.
Ti auguro il meglio per questa importante scelta.
Un caro saluto,
Dott.ssa Pinella Chionna
Gentile Utente, in questo momento è importante fare chiarezza dentro di lei, comprendere cosa la porta ad avere questo tipo di insicurezza. Così da poter scegliere autonomamente e nel caso vivere questa nuova esperienza come piacere verso una crescita personale. Ecco perché le consiglio una consulenza psicologica, cioè quello spazio sicuro e protetto, dove poter comprendere e consapevolizzare la scelta più’ funzionale per lei e perché.

A disposizione
Dott. Maurizio Di Benedetto
Buonasera. Ogni cambiamento importante, come un'esperienza di vita all'estero, può portare con sé sentimenti ed emozioni contrastanti. Da un lato, c'è la voglia e la gioia di partire; dall'altro, la paura di fare la scelta sbagliata, di trovarsi male in un contesto nuovo e sconosciuto, e la colpa e l'ansia di "lasciare" parenti e amici. Se è normale provare questi sentimenti contrastanti, è anche possibile che essi finiscano per confonderci e "bloccarci". Per questo motivo, credo che in momenti simili possa essere importante elaborare questi vissuti grazie a un sostegno psicologico. Attenzione: non solo nel momento della scelta, ma anche durante la nuova esperienza. Ogni nuova esperienza, infatti, porta con sé una serie di risposte (comportamenti ed emozioni) che potremmo non aspettarci e che è bene elaborare con l'aiuto di un professionista. In queste situazioni, spesso, può essere utile una terapia online, per affrontare e superare queste novità che altrimenti potrebbero "rovinare" l'esperienza. Nel caso volesse intraprendere un percorso di supporto, resto a Sua disposizione.
Cordialmente,
Dott. Angelini
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