Salve, ho 19 anni e da circa 4 anni, maggiormente nell'ultimo, vivo in una condizione di ansia insic

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Salve, ho 19 anni e da circa 4 anni, maggiormente nell'ultimo, vivo in una condizione di ansia insicurezza e indecisione generale, in particolate mi mettono angoscia le relazioni sentimentali, nella quale sono in continua contraddizione con me stessa. Sono sempre molto triste, come se non avessi mai una via d'uscita, ho perso fiducia in me stessa, ho paura del futuro. Negli ultimi 4-5 mesi sono dimagrita senza fare alcuna dieta di circa 8 kg. Nell'ultimo mese ho sofferto spesso di mal di testa, forte per ore sul lato destro oppure fronte e sopra la testa. Sto assumendo melatonina per dormire tranquilla, la mattina mi sveglio con meno ansia, non sempre funziona. Sono andata da una psicologa per due mesi senza risultati. Cosa posso fare? Grazie.
Salve da quanto racconta il suo tono dell'umore é deflesso ed accompagnato ad un'ansia che a volte sembra essere paralizzante. Certamente la costellazione di sintomi che descrive le impediscono di svolgere serenamente le sue abituali attività. Leggo che si é fatta seguire da un psicologa per un paio di mesi senza risultati. Diverse possono essere le motivazioni: potrebbe dipendere dal fatto che 2 mesi sono effettivamente pochi perché fornirle risultati visibili, oppure perché il metodo che utilizza la collega richiede tempi più lunghi per dare esiti positivi, o semplicemente perché non si é trovata bene. Ciò che le consiglio è di riprendere con una psicoterapia o con la collega che già ha iniziato a frequentare oppure con qualcun altro. È chiaro che così non può andare avanti e che ha necessità di aiuto. Non escluderei il supporto farmacologico, quantomeno con prodotti naturali

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Buongiorno,
È molto importante capire da dove nasca la sua ansia, se ci sono stati eventi destabilizzanti in mondo particolari oncircostanze nella sua vita che creano angoscia magari legate a scelte professionali e/o sentimentali. I sintomi fisici che descrive possono essere letti in chiave psicosomatica come un segnale che manda il suo corpo di necessità di fermarsi a riflettere....
sul percorso psicologico precedentemente svolto diversi possono essere i motivi della non riuscita ma ciò non significa che tutti i percorsi siano uguali.
Buongiorno, I sintomi che descrive sono molto vari e complessi, potrebbero denotare un disturbo di tipo depressivo o ansioso, ma prima di ogni cosa suggerirei un check up per escludere patologie organiche. Se non risultassero problematiche evidenti di tipo medico le suggerirei caldamente di riprovare con una terapia psicologica, avendo un pizzico di pazienza, è possibile che 8 incontri siano effettivamente pochi per poter avere risultati apprezzabili
Buongiorno,
Concordo con le colleghe circa il precedente percorso.
La invito a riflettere sul fatto che l'ansia in sé è una risposta adattiva, pertanto il suo corpo le sta lanciando dei segnali (dimagrimento e mal di testa) che deve cogliere al più presto. È importante che inizi quanto prima un percorso psicoterapeutico, in modo da imparare a gestire l'ansia nel breve termine per poi fare una riflessione più ampia circa l'angoscia nelle relazioni sentimentali. Ha per caso finito una storia importante? La persona che le piaceva si è rivelata diversa da quello che credeva? Gli amici l'hanno delusa? Queste oppure altre possono essere il motore che la spinge a vivere con ansia la sua situazione attuale, ci rifletta!
Buona giornata
Dott.ssa Elisa Fedriga
Immagino che lei abbia già esplorato con il supporto del medico di base e di specialisti eventuali componenti organiche che possono essere causa del suo dimagramento e dei suoi mal di testa, mi limiterò quindi agli aspetti psicoterapeutici.
Credo sia rivelatrice la frase dove dice di essere stata seguita per due mesi da uno psicoterapeuta senza risultati. A meno che non si stato lo psicoterapeuta stesso a proporle un contratto terapeutico, basato su una terapia breve con effetti rapidi, di solito due mesi sono il tempo necessario perchè un paziente possa rendersi conto di essere adeguatamente ascoltato, di potersi esprimere liberamente e con fiducia, insomma il tempo necessario perchè si instauri un rapporto di fiducia che è la base perchè si avvii l'intervento terapeutico. Questo è il primo importante risultato da attendersi. Se ciò non avviene è important parlarne con il terapeuta, per capire il perchè e se i l problema può essere superato. Altrimenti il terapeuta è tenuto a suggerire un altro tipo di professionista e di intervento. Concordo quindi con la collega precedente sulla opportunità di avviare un nuovo percorso terapeutico
Gentilissima, concordo con le colleghe e aggiungo che Spesso nella mia pratica clinica ho riscontrato l’insorgere di sintomi da lei descritti ad un’eta (19 anni) molto impegnativa a causa dei passaggi che si affrontano. Non esiti a riprendere il percorso terapeutico, accolga i suoi sintomi, faccia loro spazio invece di cercare di respingerli. Alcuni dolori vanno abbracciati e “voluti bene”, anche se difficili da sopportare: quelli dei sintomi (ansia, dimagrimento, deflessione dell’umore) se affrontati con il giusto supporto, possono donarci dei cambiamenti e delle metamorfosi che ci faranno godere appieno della vita.
Con l’augurio di vivere appieno i suoi 19 anni PF
Buongiorno, da quello che scrive mi sembra di capire che il centro del problema sono le relazioni. Dice di essere in contraddizione con sè stessa. Se può spiegarsi meglio la risposta potrebbe essere più precisa. Faccio un ipotesi per fare un esempio: ci sono persone che faticano a trovare una propria dimensione, spesso anche per una questione di età. Così facendo è difficile dire se si sta bene o male in una relazione, con amici, partner e così via. Magari anche con un terapeuta. Sempre facendo ipotesi questa difficoltà a determinarsi può produrre ansia ed insonnia. Chiaramente questo è un esempio, più informazioni possono essere utili a comprendere meglio il problema. La cosa migliore da fare è prima di tutto confrontarsi con il medico di base per eventuali accertamenti, parallelamente è utile continuare il percorso terapeutico, o se necessario trovare un nuovo terapeuta per poter approfondire la difficoltà. Grazie e buona giornata
Buongiorno, spesso l'incertezza per il futuro e la difficoltà nelle relazioni, soprattutto affettive fa un pò parte di un età di apertura al mondo e di grande cambiamento dentro e fuori di noi. Continui il percorso psicoterapico intrapreso, chieda di essere aiutata a comprendere ciò che le sta accadendo. Il "tutto e subito" non fa parte della crescita ma solo di un bisogno di placare l'ansia che ci prende.
Buona giornata
Buongiorno. Dalle sue parole emerge una buona consapevolezza della situazione, nonché essendo lei così giovane sicuramente le risorse in campo per vincere questa guerra sono elevate. Occorre però fare una considerazione preliminare ad ogni tipo di proposta terapeutica. Quale è il vero motivo per cui la terapia dopo due mesi è finita? Analizzare se questa fosse la riedizione di difficoltà a stabilire relazioni sicure, come lei descrive rispetto ai rapporti di attaccamento o sentimentali, di sicuro aiuterebbe nel proseguire anche altrove un percorso di cura
Buongiorno,
se non lo ha già fatto, le consiglio di fare gli accertamenti medici per verificare che tutti i valori siano nella media e poi continuerei il percorso psicologico intrapreso. Il lavoro clinico psicologico, come quello farmacologico, di regola non andrebbe interrotto dopo soli due mesi questo perché spesso i risultati non sono immediati e altre volte sebbene si possono avere i primi miglioramenti questi ultimi non sono facilmente percepibili da chi sta soffrendo.

Cordialmente,
Dott. Feliciano Lizzadro
Buongiorno
al pari dei miei colleghi Le suggerirei di fare innanzitutto accertamenti medici e magari anche una visita psichiatrica, in modo da essere seguita a livello farmacologico da uno specialista e non dal solo medico di base.
Riguardo alla Sua terapia con lo psicologo mi pare di capire che non si fosse instaurata la cosiddetta alleanza terapeutica. Posto che due mesi di terapia sono un breve periodo per avere risultati visibili in una situazione complessa come la Sua, Le consiglierei di cercare un altro terapeuta e si accerti che sia psicoterapeuta e non solo psicologo.
L'approccio gestaltico è molto utile ed efficace per sviluppare consapevolezza lavorando attraverso il corpo e con le emozioni, che è ciò di cui Lei ha bisogno visto i sintomi che presenta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Simona Loi Zedda
In effetti, come ha già sottolineato la collega Silvia Pinna, sembra che Lei stia ripetendo con la psicologa che la segue da due mesi, la stessa difficoltà a rimanere nella relazione che incontra nella sua vita. Forse è una questione di pretendere immediatamente un riscontro che la soddisfi, nel senso che chiede, nei rapporti, che sia l'altro ad assumersi la responsabilità di 'guidarla'. Chiaramente la mia è solo un'ipotesi, tuttavia sarebbe importante che ne parlasse con la psicologa cui fa riferimento. Anche se decidesse di interrompere la consulenza. Sarebbe un primo modo di riprendere in mano la sua decisionalità, dichiarandola apertamente e condividendo un pensiero su quello che vuole davvero.
In bocca al lupo.
non so dove abiti. C'è un nuovo farmaco che agisce anche sulla produzione della melatonina e ha un ottimo effetto antidepressivo e antiansia, ma non posso prescriverlo da qui
Buon giorno, dal suo racconto risulta evidente come la situazione sia diventata invalidante ed è per questo giustissima la sua decisione di rivolgersi ad un professionista per farsi aiutare. Due mesi però sono effettivamente troppo pochi per vedere dei risultati soprattutto laddove le cause del disagio non sono molto chiare. Forse il tipo di terapia intrapresa non era quella adatta a lei. La terapia cognitivo comportamentale risulta molto efficace per queste problematiche.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Biondi
Buongiorno,
Le consiglierei di procedere con esami medici di accertamento per escludere possibili patologie organiche (dimagrimento, mal di testa). Esclusi questi fattori mi sentirei di suggerirle di continuare il percorso psicologico con la collega, i sintomi ansiosi non scompaiono immediatamente ma necessitano di lavoro individuale e strutturato nel tempo. A volte è necessario modificare i pensieri, le emozioni e i comportamenti per poter stare meglio e notare dei cambiamenti stabili. Non si arrenda, a tutto c'è una soluzione.
Saluti. Dott.ssa Cristofori Elena
Buonasera da quanto leggo e dalla sintomatologia descritta credo che lei abbia un tono dell'umore particolarmente deflesso in questa situazione. Sarebbe particolarmente utile associare alla sua storia di vita quanto descritto all'interno di uno spazio terapeutico che possa permettere ulteriori spunti e riflessioni. DUE mesi sono decisamente pochi per comprendere che spesso la sintomatologia di questo tipo può offrire l'opportunità di un reale cambiamento.
Salve, per rispondere al suo quesito occorrerebbero ulteriori e più dettagliate informazioni sul percorso che sta seguendo con la sua psicologa. In particolare cosa le ha detto e come si svolgono le sedute. Cosa prova lei durante le sedute, come si sente, ecc.
Salve, intanto vorrei dirle che andare da uno specialista è stata una scelta molto sana. forse due mesi sono pochi per aspettarsi dei risultati tangibili.
Come le hanno suggerito i miei colleghi, le consiglio di riprendere il suo percorso terapeutico. Se non vuole tornare dal precedente psicologo lo cambi. Tuttavia la esorto ad insistere; affronti assieme al collega le sue difficoltà. Ce la farà. Cordiali Saluti. Dottor Grilli
Buongiorno, concordo con le valide indicazioni già fornite dai colleghi. La esorto a continuare il percorso psicologico intrapreso anche se faticoso, oppure a cercare un professionista con un diverso approccio. Spesso nel percorso psicoterapeutico è infatti importante trovare la persona giusta che ci faccia sentire accolti e sostenuti.
Buona fortuna!
Gentile ragazza,
i 19 anni sono un'età molto delicata perchè solitamente associata a scelte importanti e questo potrebbe spiegare il peggioramento o la comparsa di sintomi che sono caratteristici di uno stato ansioso-depressivo.
Penso comunque che un dimagrimento importante andrebbe indagato anche dal medico di base che già altri colleghi le hanno consigliato di consultare e che può seguirla anche per gli altri sintomi o inviarla eventualmente a uno specialista.
Un supporto psicoterapeutico è quasi d'obbligo in tutti gli stati d'ansia o depressivi se vuole risolvere il problema alla radice, andando ad influire sulle tematiche che li sostengono. Può darsi che l'approccio usato dalla psicologa non sia stato idoneo a trattare la sua sintomatologia o non in linea con le sue aspettative. La psicoterapia della Gestalt dà ottimi risultati per migliorare le relazioni e la Terapia Strategica Breve è molto indicata per i disturbi d'ansia e depressivi
Prendiamoci cura di un problema alla volta.
Innanzitutto i mal di testa di cui parli sembrano essere attacchi di emicrania. Non si devono sottovalutare perché possono peggiorare e rendere le giornate molto difficili. Per questo è importante rivolgersi ad un neurologo specializzato che possa dare una cura adeguata, i normali antidolorifici non fanno granché.
È vero però che spesso le persone emicraniche sono soggetti che "pensano molto". Per questo motivo il mio consiglio è di provare a seguire una terapia cognitivo comportamentale che possa aiutarti a imparare a gestire meglio i pensieri negativi e che possa anche insegnarti Delle tecniche di rilassamento, utili anche per diminuire il dolore. Un'altra tecnica molto utile, non solo per il problema dei mal di testa, ma anche per i tuoi "pensieri" e le "tue emozioni" è la Minfulness.
Sei molto giovane e le relazioni sono molto difficili da costruire... Ci vogliono tanti "errori" e tante "prove" ... E tanta pazienza, magari con un piccola guida.
Cara diciannovenne. Avere la tua età può essere psicologicamente molto difficile. Stare comodo nella vita adulta è un gran lavoro e tu l'hai appena cominciato. Sei sensibile e intelligente. Cercati un altro terapeuta, non sempre si trova subito quello che riesce ad aiutarti. Sembri molto sola ma il tuo potenziale di crescita grande. Forza, a 19 anni tutto può e deve cambiare in meglio!
Buon pomeriggio, considerate le considerazioni dei colleghi,
Molto utile la riflessione sul fatto che in due mesi di terapia spesso può succedere che non accada molto.
La terapia in effetti non produce risultati miracolosi, ma può rappresentare l’inizio del lavoro su di se. Prediligerei la Psicoterapia, ad un sostegno Psicologico, considerando che potrebbe richiedere tempi lunghi. Un lavoro terapeutico “buono per Lei”, se iniziato a 19 anni, può cambiarle la vita, sostenendola nella elaborazione del suo vissuto e nell’integraZione di aspetti di se emergenti...
Per indagare le cause del malessere relazionale da lei riportato, potrebbe essere interessante partire proprio dal legame terapeutico. E dall’esperienza stessa della terapia.
Escludendo condizioni cliniche altre, rivolgendosi agli specialisti dedicati, come consogliatole, sara’ importante tenere sufficientemente conto del fatto che spesso se non sempre il vissuto corporeo per quanto a momenti, doloroso e spiacevole e’ da considerarsi come un messaggio del proprio se, che da’ importanti informazioni sulla persona e sul momento di vita che sta attraversando: quindi non solo un sintomo da curare.
Le cause del suo malessere generale oltre che della sintomatologia fisica associata possono essere multifattoriali e complesse. Il tutto meriterebbe un approfondimento e questa non e’ la sede.
In virtù di tutto questo, potrebbe essere valida una Psicoterapia ad orientamento Corporeo. Laddove fosse di suo interesse, provi ad approfondire la tematica. Tenendo conto del duplice livello di analisi ed intervento, verbale e corporeo, rappresenterebbe un approccio integrale.
Non smetta di continuare la ricerca del suo benessere, fisico e mentale.
La vita e’ difficile, ma anche bella. Ne tenga conto,
Cordialmente
Violante Veronesi
Salve, descrive perfettamente come si sente e cosa la fa sentire così triste e cioè l'aver perso fiducia in se stessa. Anche i sintomi che riporta sono segnali del suo corpo che le stanno comunicando che non c'è equilibrio in lei.
Consapevolmente ha chiesto aiuto, ma 2 mesi non sono molti per uscire dal circolo vizioso in cui si trova.
Continui i colloqui con la psicoterapeuta sono sicura la supporteranno nel trovare la strada giusta per uscirne.

Un saluto
Salve, effettivamente lei è in piena adolescenza, nella sua lettera ci scrive che sono già 4 anni che soffre di disturbi di ansia ed insicurezza, però non ci scrive quando sono iniziati i suoi disturbi cosa stava succedendo nella sua vita di adolescente. Non solo come crisi adolescenziali, ma anche intorno a lei o nella sua famiglia, difficoltà scolastiche o problematiche d'interazione con i suoi compagni. Ha fatto bene a rivolgersi ad una psicoterapeuta solo che due mesi sono veramente pochi per elaborare cosa le sta succedendo da 4 anni fino ad oggi. Provi o a ritornare dalla psicoterapeuta o ne cerchi un altra xchè non sempre è facile trovare subito il professionista con cui instaurare un feeling positivo, è talmente giovane che ci dovrebbe riprovare. la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve! A 19 anni un percorso di psicoterapia può essere un momento di crescita importante per una persona. Evidentemente non si è trovata bene con la collega ma demorda. Non so se è a conoscenza del fatto che esistono vari tipi di psicoterapia e attuamente quella cognitivo-comportamentale vanta numerosi studi scientifici a sostegno.
La invito quindi a riprovarci.
Cordialmente
Salvatore De Costanzo
Per il mal di testa le consiglio una visita neurologica, soprattutto se dura da tanto tempo ed è una costante nella sua vita. Per quanto riguarda il miglioramento dell'umore all'interno di una psicoterapia, innanzitutto per i risultati ci vuole del tempo e due mesi possono come non possono bastare a vedere dei miglioramenti iniziali, dipende. In secondo luogo il terapeuta mette il suo impegno e la sua professionalità, ma anche il paziente mette il suo impegno, affinché la terapia vada a buon fine. È importante sapere che comunque nonostante i buoni propositi e la preparazione di un terapeuta, può accadere che non scatta la cosiddetta 'alleanza', una sorta di feeling, di simpatia che aiuta il processo. 2 mesi sono comunque pochi a tali processi. Si ridii un altra possibilità con un altro/a professionista.
Consulti un medico psichiatra e un nutrizionista, poi in base alle esigenze rilevate e “al riparo” da una condizione clinica di debilitazione fisica consulti uno psicoterapeuta.
Buongiorno, riprovi a chiedere una consulenza psicologica, a volte può non crearsi l’alleanza terapeutica con uno psicologo e quindi vale la pena riprovare con un altro.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno. Lei descrive in modo molto puntuale ed evocativo una condizione tipicamente associata al ripiegamento depressivo su di se, ovvero la percezione della assenza di possibilità e di progettualità che comporta un collasso del futuro sul presente, costringendoLa ad un continuo rimuginino dalle conseguenze negative sulla Sua salute e sulla Sua tranquillità (sonno e mal di testa compresi). La sensazione di mancanza di possibilità è correlata evidentemente nel Suo caso con la perdita di fiducia nel muoversi nel mondo: insicurezza, perdita della relazione simpatetica con il mondo e l'altro, comportano L immobilità come scelta apparentemente più sicura. Lei riporta di fatto una perdita di se: Chi è Lei? La contraddizione che riporta è indicativa della difficoltà a trovare una risposta univoca a questa domanda. La scelta di un percorso psicoterapeutico era corretta ed è quella da percorrere in questo momento. Due mesi sono molto poco per trarre conclusioni quindi sarà necessario riprendere (o proseguire) ancora per il tempo necessario (si dia qualche mese, di solito con i miei utenti concordo una prima valutazione dei risultati a 3-4 mesi circa... in ogni caso è molto soggettivo!). È fondamentale che Lei non abbandoni la psicoterapia. Non c'è miglior modo di affrontare quanto riporta. Verifichi col terapeuta la possibilità di associare una terapia farmacologica, che nel Suo caso sembra tuttavia non strettamente necessaria. Alla luce dei motivi della perdita di sicurezza e quindi dell'immobilita che sperimenta (con conseguente umore flesso) sara possibile impostare un percorso volto alla risoluzione dei sintomi. In bocca al lupo! Cordialità. DMP
Gentile utente, la breve descrizione che fornisci della tua situazione di malessere è piuttosto chiara ed esaustiva. Sembra che tu abbia riflettuto a lungo sui tuoi pensieri e sentimenti e questo è un elemento positivo, per intraprendere una strada di cambiamento verso un maggiore benessere. La sintomatologia che descrivi comprende una deflessione del tono dell'umore e alcune difficoltà relazionali che tu avverti come importanti. Penso che la scelta di svolgere un percorso psicologico sia stata adeguata. Comprendo anche il tuo desiderio di stare meglio rapidamente, anche se bisogna considerare che il malessere di cui tu parli è presente da alcuni anni, quindi è plausibile che la terapia possa richiedere tempi più lunghi dei due mesi a cui fai riferimento. Ti suggerirei di contattare un professionista, del quale tu possa fidarti, per intraprendere un percorso di psicoterapia. Come ricordato da alcuni colleghi, sarebbe importante esplorare le tue difficoltà relazionali proprio all'interno della terapia, considerando anche le incertezze, la sfiducia e le difficoltà che potrai provare all'interno di quella particolare relazione che è il rapporto terapeutico. Cari saluti, Dott.ssa Salustri
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Buongiorno,
la fiducia nel professionista con cui segue il percorso psicologica è fondamentale , due mesi sono pochi ma se lei si fida io le suggerisco di continuare, se viceversa sente che non c'è feeling può valutare con la stessa persona un invio o scegliere un altro professionista .
Non escluderei, in seconda battuta, delle consulenze cliniche sullo stato di salute organica
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Salve, esponga i suoi dubbi alla specialista da lei scelta ed in caso la situazione non migliori provi a cambiare terapeuta. Per l'alimentazione la invito a contattare un nutrizionista.
MMM
Buonasera, penso che chiedere aiuto sia il primo passo verso la guarigione. Le auguro di trovare un professionista col quale costruire un rapporto di fiducia che possa permetterle di esplorare e sciogliere i suoi nodi più importanti. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, dalle sue parole emerge una difficoltà emotiva che è nata durante la sua adolescenza, credo che dovrebbe indagare l'origine di questo disagio e certamente una psicoterapia può essere utile per cercare di dare un senso a tale sofferenza, ovviamente due mesi sono pochi per valutare l'efficacia di un percorso di tipo psicologico, se ha stabilito un rapporto di fiducia con la sua psicologa e sente di poter affrontare con lei un percorso psicoterapico, le consiglio di continuare,altrimenti può rivolgersi ad un' altro professionista.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Di Biase
Gentilissima, grazie per la condivisione. Credo che potrebbe esserle d'aiuto il proseguimento della terapia incominciata, in quanto è utile comprendere da dove derivano le sue ansie.
Se non si è trovata bene con la sua precedente psicologa, intraprenda un nuovo percorso.
AV
Ciao, uno dei più grandi regali che una persona possa fare a se stessa è quello di intraprendere un percorso che permetta la conoscenza e la consapevolezza di sé. Quello che sperimenti è un umore tra il depresso e l'ansioso e lavorare su di te potrebbe aiutarti a capire il perché di queste emozioni, permettendoti un percorso di crescita e di rafforzamento della tua identità e autostima.
Dottoressa Martina Buonocore.
Mi dispiace sentire che stai vivendo un periodo così difficile. È comprensibile che l'ansia, l'insicurezza e la tristezza costanti abbiano un impatto significativo sulla tua vita. È importante cercare aiuto e supporto in situazioni come queste.

Hai menzionato di aver consultato una psicologa per due mesi senza ottenere risultati. È un'esperienza frustrante, ma non lasciarti scoraggiare. Ogni terapeuta ha il proprio approccio e stile di lavoro, quindi potrebbe essere utile cercare un altro professionista della salute mentale, come uno psicoterapeuta o uno psicologo clinico. Potresti trovare una persona più adatta alle tue esigenze e che ti supporti meglio.

Inoltre, sarebbe opportuno parlare dei tuoi sintomi fisici con un medico. Sebbene i mal di testa possano essere correlati allo stress e all'ansia, è importante escludere altre possibili cause. Un medico può esaminare i tuoi sintomi e darti un parere professionale.

Nel frattempo, cerca di condividere i tuoi sentimenti con amici fidati o familiari. Avere qualcuno che ti ascolta e ti supporta può alleviare il peso che senti. Inoltre, dedicare del tempo alle attività che ti piacciono e che ti aiutano a rilassarti può essere una forma di autocura. Ciò potrebbe includere esercizio fisico regolare, meditazione, yoga o altre tecniche di gestione dello stress. Assicurati anche di seguire un'alimentazione equilibrata e di dormire a sufficienza.

Un gruppo di supporto potrebbe essere un'opzione da considerare. Unendoti a un gruppo di persone che condividono esperienze simili, potresti trovare un senso di appartenenza e ottenere nuove prospettive.

Infine, ti consiglierei di sottoporsi a esami medici per escludere eventuali cause fisiche sottostanti, specialmente considerando la perdita di peso senza una dieta specifica.

Ricorda che le mie indicazioni sono generali e che è fondamentale consultare professionisti qualificati per ottenere una valutazione e un supporto personalizzati. Non esitare a cercare ulteriore aiuto per affrontare i tuoi problemi e trovare strategie specifiche per superare l'ansia, l'insicurezza e l'indecisione che stai vivendo.
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Buongiorno, grazie per aver condiviso qui questa esperienza di vita. L' "ansia" esprime una condizione interna, dà voce a qualcosa che potremmo non comprendere subito. Hai giustamente incorniciato e differenziato alcuni contesti e alcune situazioni. Può scoraggiare il pensiero di "iniziare da zero", ma credo nelle competenze e credo che ciascuno meriti di cambiare per trovare una relazione terapeutica che cura con fiducia e competenza. Esistono tante tecniche valide. resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Grazia Paradiso
Salve,

Mi dispiace sentire che stia attraversando un periodo così difficile. Sono qui per offrirle supporto e suggerimenti che potrebbero aiutarla ad affrontare le sue preoccupazioni. Tuttavia, è importante tenere presente che le mie risposte sono di natura generale e non sostituiscono la consulenza personalizzata di un professionista che possa interagire direttamente con lei.

La situazione che descrive, caratterizzata da ansia, insicurezza, indecisione, tristezza e perdita di fiducia in se stessa, è comune in molti disturbi psicologici, come l'ansia generalizzata, la depressione o i disturbi dell'umore. Il fatto che queste difficoltà influenzino particolarmente le relazioni sentimentali indica che potrebbero essere presenti aspetti legati all'autostima, alla fiducia o alla gestione delle emozioni che richiedono una riflessione più approfondita.

È positivo che lei abbia già intrapreso un percorso di consulenza con una psicologa. Tuttavia, se ritiene che i risultati ottenuti finora non siano stati soddisfacenti, potrebbe essere opportuno valutare altre opzioni. Potrebbe considerare di cercare un secondo parere da un altro professionista esperto nel campo della psicologia o della psicoterapia. Ogni terapeuta ha il proprio stile e approccio, quindi potrebbe essere utile trovare qualcuno con cui si senta più a suo agio e che sia in grado di fornirle un supporto adeguato alle sue esigenze.

Nel frattempo, potrebbe anche essere utile integrare il percorso terapeutico con alcune strategie di autoaiuto. Ad esempio, potrebbe considerare di dedicare del tempo a se stessa per attività piacevoli e rilassanti, come praticare esercizi di respirazione, meditazione o yoga. L'attività fisica regolare può anche contribuire a migliorare il suo stato emotivo generale.

Inoltre, per quanto riguarda i suoi sintomi fisici, come i mal di testa, è importante consultare un medico per escludere eventuali cause fisiche sottostanti. I sintomi fisici possono essere influenzati dallo stress e dalle tensioni emotive, ma è sempre importante verificare se ci sono altre spiegazioni mediche.

Infine, vorrei sottolineare l'importanza di un supporto sociale adeguato. Potrebbe essere utile condividere le sue preoccupazioni con amici fidati o familiari, in modo da non sentirsi sola durante questo percorso di guarigione.

Ricordi che cercare aiuto è un passo importante verso il benessere emotivo. Con il sostegno adeguato e il lavoro su se stessa, è possibile superare questa situazione e ritrovare una maggiore stabilità emotiva.
Salve, leggo ciò che ha scritto e noto come c'è un grosso sbilanciamento verso quelle che sono emozioni o sentimenti negativi, quali paura, tristezza, angoscia, rispetto a quelle positive che non compaiono minimante ma sicuramente ci sono anche se nascoste. La qualità del sonno non pare essere ottimale da come lei la descrive e questo ha una forte influenza sul nostro organismo, sul nostro sentire, sul nostro vivere e viceversa un vissuto poco sereno influisce notevolmente sulla qualità del sonno. La correlazione è forte e quindi c'è la necessità di agire per smuovere un po' le acque. Non entro in merito al mancato risultato che lei percepisce poichè sono tantissimi i fattori che possono incidere come tempistiche, istinto, pazienza, sintonia e quindi non mi permetto di esprimere un giudizio però quello che le suggerisco è di non demordere, anche se ci vuole tempo, forza, volontà, ne gioirete più in là. Fidatevi di noi e abbiate fiducia nel fatto che le cose possano sempre migliorare!
Dott.ssa Marzia
Salve,
Mi dispiace sentire del difficile periodo che sta attraversando. L'ansia, l'insicurezza e la tristezza costante possono essere devastanti. È positivo che stia cercando di migliorare il sonno con la melatonina, anche se i risultati variano.
La terapia può richiedere tempo, e trovare il giusto terapeuta è fondamentale. Valuti la possibilità di continuare o cercare nuovi approcci.
Provi con gruppi di supporto, attività fisica, meditazione e tecniche di gestione dello stress. Ogni piccolo passo avanti è un progresso.
Un caro saluto
Salve i suoi disturbi sembrano navigare sia nella dimensione depressiva che in quella ansiosa e perciò merita di essere trattata in modo tempestivo.
Torni in terapia, magari con un altro professionista che abbia la qualifica di psicoterapeuta.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, grazie per la condivisione.
Tra l'adolescenza e la tarda adolescenza ciò che rende più irrequieto il nostro animo sono le relazioni con gli altri, in particolare quelle sentimentali. Il confronto, il mettersi in discussione e anche il mettersi a nudo, portano spesso a sperimentare sensazioni di inadeguatezza. Lo sguardo si rivolge sempre verso chi, almeno all'apparenza, si vive questi aspetti con maggiore tranquillità. Tuttavia, la consapevolezza di questi aspetti rappresenta già un passo avanti verso la risoluzione di ciò che le provoca angoscia. In questo caso, anche il suo corpo le sta urlando che c'è qualcosa che non va. Qualora non dovessero esserci problemi medici, i sintomi che riferisce potrebbero senz'altro essere psicosomatici.
Mi sento di dirle diaffidarsi ad un professionista con il quale si sente in sintonia. Ma soprattutto, le dico di darsi tempo, perché in due mesi si mettono solo le basi per una conoscenza nella relazione terapeutica.
Le auguro il meglio e resto a disposizione.
Un caro saluto
Gentile utente, mi dispiace molto che tu stia attraversando un momento così difficile. L'ansia, la tristezza e la perdita di fiducia che descrivi sono segnali di un disagio che merita attenzione. Questi sentimenti possono essere legati alla paura del futuro e alla difficoltà di gestire le relazioni, ma è importante ricordare che non sei sola e che questo momento passerà. Il mal di testa e la perdita di peso potrebbero essere sintomi legati allo stress, che il corpo manifesta quando la mente è in difficoltà. La melatonina può aiutarti a dormire, ma non risolve la radice dell’ansia. Sarebbe utile esplorare altre modalità di supporto, come tecniche di rilassamento (respirazione profonda, meditazione) o un percorso terapeutico che ti faccia sentire più a tuo agio. Se con la psicologa attuale non hai ottenuto i risultati sperati, forse sarebbe utile provare un altro approccio o un altro terapeuta. Ricorda che l'incertezza è una parte normale della vita, soprattutto a 19 anni. Non c'è fretta di avere tutte le risposte, e ogni piccolo passo che fai verso il cambiamento è importante. Con il giusto supporto, questo periodo di sofferenza può diventare un'opportunità per crescere e ritrovare serenità. Per qualsiasi cosa, resto a disposizione. Dott.ssa Anna Consalvo

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