Salve Gentili Specialisti in Radiologia Inserisco questo consulto specie con la speranza di avere u
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Salve Gentili Specialisti in Radiologia
Inserisco questo consulto specie con la speranza di avere una idea più precisa dell’attuale edema osseo, in merito alla - passatemi il termine grossolano - attuale “quantità” di edema. Mi spiego meglio. Io 3 anni e mezzo fa, nel giugno 2016 subì una trauma al piede a livello un po’ del 4 ma soprattutto del 5° metatarso; mi fecero cadere un monitor di pc piatto sul piede, che sfortuna, calzava leggerissime espadrillas..quasi scalzo...
Purtroppo – e sono pure piuttosto risentito con i vari specialisti (mio medico incluso, anzi lui fu il primo a trascurarmi, era pure perplesso se farmi fare le RX…..) che mi visitarono dall’immediato post – trauma e nei mesi successivi, in quanto nonostante io ad un certo punto iniziai a richiedere una Risonanza magnetica, mi fu sempre negata: “No, la risonaza no..la risonanza?? No no la risonanza no”, queste le le frasi che mi sentì pronunciare da vari Ortopedici e Fisiatra. Poi “finalmente” un Fisiatra dopo 11 mesi la impose, e venne fuori che (nonostante avessi effettuato varie fisioterapie, tipo laser e 7 – 8 tecar e poi dopo 6 mesi ancora laser e 10 ultrasuoni) quello che potrete ben leggere; in poche parole c’era frattura intraspongiosa trabecolare ed edema osseo, quindi se c’era quella evidenza dopo 11 mesi e dopo le cure, figuriamoci subito come sarebbe stata evidente! Niente..e anche iol Vs collega Radiologo....la mattina succesiva al truma si limitò alle Rx che vedevano il 5 metatarso senza alcuna anomalia, gli ci voleva molto per prescrivermi una indagine di secondo livello tipo RMN? Tra l’altro pare sia anche valido ed esperto, ma con me fu un po’ superficiale, questa purtroppo è l’evidenza dei fatti accaduti....poi l’anno dopo lo andai a trovare con la prima RMN, lui gentilmente mi fece accomodare davanti al suo pc e mi mostrò la zona di edema al 5 metatarso con la zona più chiara; io gli chiesi “Ma perché dottore non mi fece fare una RMN? Lui più o meno rispose che in ambito come risultavo io (forse tramite PS ma io avevo la richiesta da Guardia medica) se i raggi non evidenziano nulla, non si procede ad indagare succesivamente…eh!! e poi ortopedici e fisiatra che come detto, mi negarono la risonanza.
Vengo al punto, io riporto qua le 3 RMN effettuate a distanza di 1 anno l’una dall’altra e tutte nel medesimo periodo (circa) stagionale.
Quello che voglio capire: ma di questo edema, quanto ne è rimasto? Il mio medico (forse per incoraggiarmi) dice che nulla sarebbe cambiato anche se ci si fosse accorti subito, lui dice…ma io non la penso come lui e sono piuttosto convinto che con quei farmaci – come si chiamano bisfosfonati – s edai in tempo oggi l’edema sarebbe sparito e non avrei più problemi!
Io sento il piede un po’ come “tirasse” specie verso le dita piccole, questo a risposo, con la scarpa in carico il disturbo non c’è più ma ci sons ensazioni fastidiose al contatto scarpa suolo etc…
Aggiungo che nel trauma si formò un sottostante al 5 metatarso ematoma di ca 2 cm (da ecografia), poi in qualche mese riassorbito.
Infine la domanda delle domande (so che non sarebbe proprio di Vs specifica competenza, va beh..): dopo 3 anni e mezzo da un evento traumatico come descritto, se ancora (e o poco o tanto certo ci sarà) c’è edema osseo al 5 metatarso, che terapie fisice / strumentali o farmaci si potrebbero utilizzare per liberare l’osso da questo “dannato” edema? oppure ormai non c’è più speranza che quel residuo di edema svanisca?
Grazie tantissime!
Le 3 RMN tuttea 1.5 tesla - piede e caviglia – la 1 e la 3 effettuate in medesima clinica.
Aprile 2017
"Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali."
Giugno 2018
"Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell’aprile 2017, non più presente l’edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell’astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare"
Maggio 2019
"Indagine eseguita con tecnica SE e STIR con sezioni orientate sul piano assiale, coronale e saggitale.
L’esame odierno viene confrontato con precedente analoga indagine eseguita in altra sede in data 08/06/2018.
Al terzo prossimale della diafisi del V metatarso, sul versante esterno, permane sfumata banda di iperintensità di segnale della spongiosa, precedentemente segnalata, per circoscritta sofferenza edematosa.
Si confermano gli esiti di sottile frattura composta intraspongiosa del malleolo peroneale, con normale intensità di segnale.
Non si rilevano alterazioni a carico delle strutture capsulo legamentose.
Appianamento della volta plantare.
Cavitazione geodica di circa 7 8 mm nel contesto del corpo del calcagno.
Non evidenza di raccolte flogistiche né di versamenti nelle guaine tendinee sia del comparto esterno, che di quello mediale.
Normale aspetto della fascia plantare e del tendine d’Achille"
Inserisco questo consulto specie con la speranza di avere una idea più precisa dell’attuale edema osseo, in merito alla - passatemi il termine grossolano - attuale “quantità” di edema. Mi spiego meglio. Io 3 anni e mezzo fa, nel giugno 2016 subì una trauma al piede a livello un po’ del 4 ma soprattutto del 5° metatarso; mi fecero cadere un monitor di pc piatto sul piede, che sfortuna, calzava leggerissime espadrillas..quasi scalzo...
Purtroppo – e sono pure piuttosto risentito con i vari specialisti (mio medico incluso, anzi lui fu il primo a trascurarmi, era pure perplesso se farmi fare le RX…..) che mi visitarono dall’immediato post – trauma e nei mesi successivi, in quanto nonostante io ad un certo punto iniziai a richiedere una Risonanza magnetica, mi fu sempre negata: “No, la risonaza no..la risonanza?? No no la risonanza no”, queste le le frasi che mi sentì pronunciare da vari Ortopedici e Fisiatra. Poi “finalmente” un Fisiatra dopo 11 mesi la impose, e venne fuori che (nonostante avessi effettuato varie fisioterapie, tipo laser e 7 – 8 tecar e poi dopo 6 mesi ancora laser e 10 ultrasuoni) quello che potrete ben leggere; in poche parole c’era frattura intraspongiosa trabecolare ed edema osseo, quindi se c’era quella evidenza dopo 11 mesi e dopo le cure, figuriamoci subito come sarebbe stata evidente! Niente..e anche iol Vs collega Radiologo....la mattina succesiva al truma si limitò alle Rx che vedevano il 5 metatarso senza alcuna anomalia, gli ci voleva molto per prescrivermi una indagine di secondo livello tipo RMN? Tra l’altro pare sia anche valido ed esperto, ma con me fu un po’ superficiale, questa purtroppo è l’evidenza dei fatti accaduti....poi l’anno dopo lo andai a trovare con la prima RMN, lui gentilmente mi fece accomodare davanti al suo pc e mi mostrò la zona di edema al 5 metatarso con la zona più chiara; io gli chiesi “Ma perché dottore non mi fece fare una RMN? Lui più o meno rispose che in ambito come risultavo io (forse tramite PS ma io avevo la richiesta da Guardia medica) se i raggi non evidenziano nulla, non si procede ad indagare succesivamente…eh!! e poi ortopedici e fisiatra che come detto, mi negarono la risonanza.
Vengo al punto, io riporto qua le 3 RMN effettuate a distanza di 1 anno l’una dall’altra e tutte nel medesimo periodo (circa) stagionale.
Quello che voglio capire: ma di questo edema, quanto ne è rimasto? Il mio medico (forse per incoraggiarmi) dice che nulla sarebbe cambiato anche se ci si fosse accorti subito, lui dice…ma io non la penso come lui e sono piuttosto convinto che con quei farmaci – come si chiamano bisfosfonati – s edai in tempo oggi l’edema sarebbe sparito e non avrei più problemi!
Io sento il piede un po’ come “tirasse” specie verso le dita piccole, questo a risposo, con la scarpa in carico il disturbo non c’è più ma ci sons ensazioni fastidiose al contatto scarpa suolo etc…
Aggiungo che nel trauma si formò un sottostante al 5 metatarso ematoma di ca 2 cm (da ecografia), poi in qualche mese riassorbito.
Infine la domanda delle domande (so che non sarebbe proprio di Vs specifica competenza, va beh..): dopo 3 anni e mezzo da un evento traumatico come descritto, se ancora (e o poco o tanto certo ci sarà) c’è edema osseo al 5 metatarso, che terapie fisice / strumentali o farmaci si potrebbero utilizzare per liberare l’osso da questo “dannato” edema? oppure ormai non c’è più speranza che quel residuo di edema svanisca?
Grazie tantissime!
Le 3 RMN tuttea 1.5 tesla - piede e caviglia – la 1 e la 3 effettuate in medesima clinica.
Aprile 2017
"Irregolarità della corticale e della trabecolare spongiosa al terzo medio - prossimale del quinto metatarso, come da esiti di frattura in asse. Residua modesta disomogeneità della intensità del segnale del midollo osseo, come da fenomeni riparativi.
Di minore entità la irregolarità della trabecolatura spongiosa peronale, come da esiti di frattura intraspongiosa. A questo livello non vi sono alterazioni residue della intensità del segnale del midollo osseo.
Non altre alterazioni delle componenti scheletriche. Regolari i rapporti articolari.
Nella norma le componenti tendinee e legamentose comprese nelle immagini.
Regolare il profilo della sella astragalica, in assenza di lesioni osteocondrali."
Giugno 2018
"Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell’aprile 2017, non più presente l’edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell’astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare"
Maggio 2019
"Indagine eseguita con tecnica SE e STIR con sezioni orientate sul piano assiale, coronale e saggitale.
L’esame odierno viene confrontato con precedente analoga indagine eseguita in altra sede in data 08/06/2018.
Al terzo prossimale della diafisi del V metatarso, sul versante esterno, permane sfumata banda di iperintensità di segnale della spongiosa, precedentemente segnalata, per circoscritta sofferenza edematosa.
Si confermano gli esiti di sottile frattura composta intraspongiosa del malleolo peroneale, con normale intensità di segnale.
Non si rilevano alterazioni a carico delle strutture capsulo legamentose.
Appianamento della volta plantare.
Cavitazione geodica di circa 7 8 mm nel contesto del corpo del calcagno.
Non evidenza di raccolte flogistiche né di versamenti nelle guaine tendinee sia del comparto esterno, che di quello mediale.
Normale aspetto della fascia plantare e del tendine d’Achille"
Buongiorno,
L’esecuzione di una risonanza magnetica post-traumatica è giustificata al persistere della sintomatologia anche dopo esami radiologici negativi.
Averla effettuata un po’ in ritardo non modifica tuttavia la terapia che ha dovuto seguire.
Le sequenze descritte (STIR) sono molto sensibili al riscontro dei liquidi come nell’edema osseo, quindi rilevano anche le più piccole alterazioni che però devono sempre essere correlate alla clinica.
Non potendo valutare le immagini ma solo la descrizione, è possibile che lei abbia un esito pregresso di quella frattura che potrebbe (ma senza immagini è molto discutibile affermarlo) aver dato una pseudoartrosi nel punto di sutura dei due monconi. Questo potrebbe causarle dei fastidì e vanno valutati da un ortopedico per una corretta terapia.
Spero di essere stato chiaro. A presto.
Buone feste
L’esecuzione di una risonanza magnetica post-traumatica è giustificata al persistere della sintomatologia anche dopo esami radiologici negativi.
Averla effettuata un po’ in ritardo non modifica tuttavia la terapia che ha dovuto seguire.
Le sequenze descritte (STIR) sono molto sensibili al riscontro dei liquidi come nell’edema osseo, quindi rilevano anche le più piccole alterazioni che però devono sempre essere correlate alla clinica.
Non potendo valutare le immagini ma solo la descrizione, è possibile che lei abbia un esito pregresso di quella frattura che potrebbe (ma senza immagini è molto discutibile affermarlo) aver dato una pseudoartrosi nel punto di sutura dei due monconi. Questo potrebbe causarle dei fastidì e vanno valutati da un ortopedico per una corretta terapia.
Spero di essere stato chiaro. A presto.
Buone feste
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