Salve Gentili Specialistiavendo subito oltre 2 anni fa un trauma contusivo (forse da schiacciament
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Salve Gentili Specialisti
avendo subito oltre 2 anni fa un trauma contusivo (forse da schiacciamento) al piede (V° metatarso) ed avendo ancora alcuni disturbi, volevo capire se sono o no di fronte ad Algodistrofia.
I sintomi sono che avverto sempre lo stimolo di “tirare” il piede, specie verso le dita piccole, sento il piede come fosse un pò “legato”; ogni tanto pizzichi; camminando fastidio all’appoggio sotto il 5 metatarso cioè come sensazioni di contatto corpo estraneo (tipo sassolino, o spini). Visivamente, un occhio buono nota che la pelle sotto il piede appare leggermente meno liscia e luminosa dell’altro piede che è liscia e rosacea, nel dx appare po’ più pallida; il bordo esterno (circa da zona tuberosità a mignolo) che nel sx appare secco, asciutto, comparato col sx appare leggermente un po’ più gonfio, “edematoso”.
Questa l’ultima RMN di Giugno 2018, con apparecchio 1.5 Tesla:
” Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell’aprile 2017, non più presente l’edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto – astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell’astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare”
Ho ricevuto diversi pareri (purtroppo solo riferendo la mia storia clinica ovvero il fatti accaduto, le visite effettuate, le cure effettuate, i segni e sintomi), e sono rimasto assai sorpreso che si va da "Nessuna evidenza di Sindrome Algodistrofica" a possibile "Sindrome simpatico riflessa" etc. Nelle visite ortopediche e fisiatriche fatte mesi fa el'anno scorso, mai mi hanno parlato e scritto di di Algodistrofia.
Come faccio a capire se ora c’è Sindrome Algodistrofica? chi è lo Specialista d'elezione per diagnosticare l'Algodistrofia? il Reumatologo? l'Ortopedico? il Neurologo? l'Algologo?
Vi ringrazio
avendo subito oltre 2 anni fa un trauma contusivo (forse da schiacciamento) al piede (V° metatarso) ed avendo ancora alcuni disturbi, volevo capire se sono o no di fronte ad Algodistrofia.
I sintomi sono che avverto sempre lo stimolo di “tirare” il piede, specie verso le dita piccole, sento il piede come fosse un pò “legato”; ogni tanto pizzichi; camminando fastidio all’appoggio sotto il 5 metatarso cioè come sensazioni di contatto corpo estraneo (tipo sassolino, o spini). Visivamente, un occhio buono nota che la pelle sotto il piede appare leggermente meno liscia e luminosa dell’altro piede che è liscia e rosacea, nel dx appare po’ più pallida; il bordo esterno (circa da zona tuberosità a mignolo) che nel sx appare secco, asciutto, comparato col sx appare leggermente un po’ più gonfio, “edematoso”.
Questa l’ultima RMN di Giugno 2018, con apparecchio 1.5 Tesla:
” Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell’aprile 2017, non più presente l’edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale.
Anche a livello peroneale, è tuttora presente esile banda iperintensa a decorso obliquo che coinvolge il malleolo, del tutto invariato, quale esito di frattura intraspongiosa.
Non evidenza di alterazioni delle strutture legamentose di caviglia..
Ridotta la volta plantare.
Non alterazioni dei complessi legamentosi della sotto – astragalica; circoscritta focalità interessa la spongiosa dell’astragalo e la porzione media (7 mm) da piccola componente cistica.
Minima quota fluida reattiva intraarticolare tibioastragalica, con minima distensione del recesso posteriore.
Regolari i tendini achilleo e della fascia plantare”
Ho ricevuto diversi pareri (purtroppo solo riferendo la mia storia clinica ovvero il fatti accaduto, le visite effettuate, le cure effettuate, i segni e sintomi), e sono rimasto assai sorpreso che si va da "Nessuna evidenza di Sindrome Algodistrofica" a possibile "Sindrome simpatico riflessa" etc. Nelle visite ortopediche e fisiatriche fatte mesi fa el'anno scorso, mai mi hanno parlato e scritto di di Algodistrofia.
Come faccio a capire se ora c’è Sindrome Algodistrofica? chi è lo Specialista d'elezione per diagnosticare l'Algodistrofia? il Reumatologo? l'Ortopedico? il Neurologo? l'Algologo?
Vi ringrazio
Salve. In considerazione delle informazioni da lei fornite, è necessaria una valutazione clinica e un'analisi accurata delle immagini delle RMN da lei effettuate per chiarire il suo quesito diagnostico. Lo specialista d'elezione a cui rivolgersi è il reumatologo. Uno dei centri di riferimento per la diagnosi ed il trattamento delle sindromi algodistrofiche è l'ASST Gaetano Pini di Milano. Sperando di averle fornito delle indicazioni utili, le porgo cordiali saluti.
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Concordo con il collega.Cordiali saluti
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