Salve gentili dottori, Sono un ragazzo e vi scrivo perché riconosco di avere problemi di depression
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Salve gentili dottori,
Sono un ragazzo e vi scrivo perché riconosco di avere problemi di depressione.
Fino ad 1 anni da pesavo 110kg, adesso ne peso 60 ed ho perso ben 40kg.
Credevo che il perdere peso sarebbe stato l'inizio di una nuova vita per me.
Piena di sicurezza e self confidence ma... qualcosa è andato storto.
Gran parte della mia dieta è stata drastica e fatta male, ho assunto troppe poche calorie e 0 attività fisica.
Il risultato di questo regime alimentare pessimo è stata una evidente quantità di pelle flaccida.
Questo ha scaturito in me un meccanismo in cui subito ho inteso che i miei sforzi erano stati vani e soprattutto ho cominciato a sentirmi inferiore agli altri.
Anche più di quando pesavo 110kg.
È difficile per me da ammettere ma mi sento inferiore fisicamente agli altri maschi della mia età.
Vedo i loro corpi così perfetti come fosse scontato ma io devo invece vedermi in questo stato.
Questo fatto in me ha scaturito una chiusura verso il mondo ed ormai sono 2 anni e mezzo che non esco una sola sera con gli amici... amici che capendo il mio stato in cui non volevo mettere piedi fuori casa mi hanno abbandonato.
Adesso il problema della mia pelle in eccesso ce l'ho più sottomano e mi conforta molto il fatto che fra 2 anni potrò fare l'operazione di addominoplastica.
Il fatto che adesso mi fa stare male è la solitudine.
Non ho alcuna amicizia ormai.
Invidio profondamente i miei coetanei pieni di amici, con i cellulari pieni di notifiche con inviti ad andare ovunque a destra e manca.
Io non ho niente di tutto questo.
Mi sento profondamente ed enormemente solo e vorrei cominciare a fare delle nuove amicizie perché ne ho bisogno.
Ho messo da parte la mia vita sociale per delle offese che ricevevo ma adesso è arrivato il momento di far capire a tutti che io ho voglia di farmi vedere in giro.
Questa solitudine mi sta divorando ed ho l'impressione che per qualche strano motivo la gente tenda a non cercarmi mai per uscire insieme.
Parlando con loro io sono il ragazzo sempre con la battuta pronta molto divertente ma niente di più.
Sembra quasi che per loro io non sia tagliato per uscire il Sabato sera.
So che può sembrare una tristezza adolescenziale ma vedere i miei coetanei felici ed insieme mentre io sono a casa con la testa sul cuscino fa male.
Soprattutto se questo dura da 2 anni e mezzo. Potreste darmi un vostro parere o un consiglio?
Grazie dell'ascolto
Sono un ragazzo e vi scrivo perché riconosco di avere problemi di depressione.
Fino ad 1 anni da pesavo 110kg, adesso ne peso 60 ed ho perso ben 40kg.
Credevo che il perdere peso sarebbe stato l'inizio di una nuova vita per me.
Piena di sicurezza e self confidence ma... qualcosa è andato storto.
Gran parte della mia dieta è stata drastica e fatta male, ho assunto troppe poche calorie e 0 attività fisica.
Il risultato di questo regime alimentare pessimo è stata una evidente quantità di pelle flaccida.
Questo ha scaturito in me un meccanismo in cui subito ho inteso che i miei sforzi erano stati vani e soprattutto ho cominciato a sentirmi inferiore agli altri.
Anche più di quando pesavo 110kg.
È difficile per me da ammettere ma mi sento inferiore fisicamente agli altri maschi della mia età.
Vedo i loro corpi così perfetti come fosse scontato ma io devo invece vedermi in questo stato.
Questo fatto in me ha scaturito una chiusura verso il mondo ed ormai sono 2 anni e mezzo che non esco una sola sera con gli amici... amici che capendo il mio stato in cui non volevo mettere piedi fuori casa mi hanno abbandonato.
Adesso il problema della mia pelle in eccesso ce l'ho più sottomano e mi conforta molto il fatto che fra 2 anni potrò fare l'operazione di addominoplastica.
Il fatto che adesso mi fa stare male è la solitudine.
Non ho alcuna amicizia ormai.
Invidio profondamente i miei coetanei pieni di amici, con i cellulari pieni di notifiche con inviti ad andare ovunque a destra e manca.
Io non ho niente di tutto questo.
Mi sento profondamente ed enormemente solo e vorrei cominciare a fare delle nuove amicizie perché ne ho bisogno.
Ho messo da parte la mia vita sociale per delle offese che ricevevo ma adesso è arrivato il momento di far capire a tutti che io ho voglia di farmi vedere in giro.
Questa solitudine mi sta divorando ed ho l'impressione che per qualche strano motivo la gente tenda a non cercarmi mai per uscire insieme.
Parlando con loro io sono il ragazzo sempre con la battuta pronta molto divertente ma niente di più.
Sembra quasi che per loro io non sia tagliato per uscire il Sabato sera.
So che può sembrare una tristezza adolescenziale ma vedere i miei coetanei felici ed insieme mentre io sono a casa con la testa sul cuscino fa male.
Soprattutto se questo dura da 2 anni e mezzo. Potreste darmi un vostro parere o un consiglio?
Grazie dell'ascolto
Salve, mi dispiace molto per la situazione ed il disagio che descrive perchè comprendo quanta sofferenza si possa essere generata. Perdere peso può essere utile, in determinate circostanze, per sentirsi maggiormente sereni con se stessi ma non è, talvolta, la risoluzione di tutti i mali poichè se c’è alla base un costrutto di autostima debole associata ad un’autovaluzione negativa e scarsa percezione di auto efficacia, queste rimangono anche con i chili in meno. Sarebbe utile a mio avviso approfondire i vari aspetti che hanno portato a sperimentare questo disagio e questa profonda solitudine, su quali difficoltà sia di natura emotiva che pratica incontra nello sperimentare nuove amicizie ed elaborare pensieri disfunzionali che possano contribuire a generare degli stati emotivi negativi che la portano, irrimediabilmente, a mettere in atto comportamenti di chiusura e ritiro.
Dunque, ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Non ultimo, andrebbe esplorato il rapporto che lei ha con il cibo per correggere eventuali modalità disfunzionali (ad es., uso del cibo per gestire/sopprimere stati emotivi negativi).
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dunque, ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Non ultimo, andrebbe esplorato il rapporto che lei ha con il cibo per correggere eventuali modalità disfunzionali (ad es., uso del cibo per gestire/sopprimere stati emotivi negativi).
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Salve, il consiglio che mi sento di darle è quello di elaborare il suo vissuto emotivo con un professionista. Eviterei di aspettare altro tempo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, mi dispiace per il disagio espresso. L'inizio di un percorso psicologico potrebbe costituire per lei la possibilità di ritagliarsi un suo spazio di ascolto in cui indagare e approfondire la situazione che riferisce ed costruire una maggiore consapevolezza dei suoi vissuti emotivi.
Cordialmente,
Dott.ssa FM
Cordialmente,
Dott.ssa FM
Buongiorno, il nostro corpo è il primo tramite con cui entriamo in relazione, conseguentemente perdere peso ha delle ripercussioni sulla propria identità e sul modo di percepirsi in relazione agli altri. E' importante che lei elabori questo cambiamento ed entri nei significati sottostanti in modo che possa superare lo stato di profondo disagio che sta provando.
Salve. Mi colpiscono 2 cose della sua storia: la scarsa autostima che l'ha portata a voler migliorare l'immagine in modo frettoloso, con conseguenze diverse da ciò che si sarebbe aspettato e la capacità di avere la battuta facile che i suoi amici le riconoscono. È una caratteristica delle persone capaci di osservare e vivere ad ampio raggio, capaci di umorismo, tipico delle persone che hanno fiducia in se stessi.
Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter riconoscere e rinforzare la fiducia in sé che l'aiuterà ad avere anche maggiore autostima, indipendentemente dall'immagine fisica. Distinti saluti
Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter riconoscere e rinforzare la fiducia in sé che l'aiuterà ad avere anche maggiore autostima, indipendentemente dall'immagine fisica. Distinti saluti
Le consiglio di condividere la sua storia in terapia, aprendosi così come ha fatto con questo scritto, vedrà che qualcosa di buono accadrà
Buonasera, è prima di tutto un passo positivo quello di riconoscere la difficoltà in cui si trova (per quanto questa possa essere motivo di sofferenza, la vede e la focalizzata). Mi sembra molto chiaro il desiderio di curare la socialità e nel fare questo potrebbe assolutamente essere prezioso ed utile il percorso psicologico. Rimango a disposizione, un saluto
Salve, prima di tutto voglio ringraziarla per aver condiviso quello che prova. Nelle sue parole leggo tanto coraggio, autenticità e forza. Tutte queste caratteristiche è importante che se le riconosca poichè non è da tutti esporsi e raccontare le proprie verità. Credo profondamente che lavorando sulla sua autostima e sulla nuova immagine che ha di se stesso potrà avere grossi benefici anche nelle relazioni interpersonali.
L'adolescenza, di per sè, è un periodo molto delicato, di trasformazioni fisiche e psichiche importanti, per cui le posso consigliare vivamente un percorso psicoterapeutico per esplorare le sue risorse e ritrovare il suo benessere.
Resto a sua disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Francesca Pisa
L'adolescenza, di per sè, è un periodo molto delicato, di trasformazioni fisiche e psichiche importanti, per cui le posso consigliare vivamente un percorso psicoterapeutico per esplorare le sue risorse e ritrovare il suo benessere.
Resto a sua disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Francesca Pisa
Buongiorno, capisco la difficoltà della situazione che, da 2 anni e mezzo, sta attraversando. Attraverso il corpo comunichiamo, e lei riporta di averlo voluto modificare in modo frettoloso, e questo non ha rispecchiato l'aspettativa che l'ha guidata a fare questo cambiamento. Ritengo sia molto importante questa consapevolezza che porta nelle sue parole, perchè e il primo passo verso il cambiamento. Tale cambiamento si può fare con l'aiuto di uno psicologo, in uno spazio suo in cui poter condividere la sua sofferenza e il suo vissuto. Cordialmente, Dott.ssa Valentina Maccioni
Lei dimagrendo ha fatto un passo molto importante. Ma il dimagrimento ha svelato ciò che la sua massa teneva frenato, bloccato, nella sua psiche. Il dimagrimento è sempre associato all'emergere di alcuni sintomi. E' del tutto normale. Perché l'obesità non era il problema ma il prodotto del problema. Per cui non si preoccupi. Inizi una psicoterapia per comprendere ciò che sta accadendo dentro di lei. Lei ha davanti a sé una straordinaria avventura. Non se la lasci sfuggire. Arrivederci.
Buongiorno, ha già fatto tantissimo a dimagrire e a cominciare a prendersi cura di se. Quindi la strada è quella giusta! Tuttavia quei chili in accesso sicuramente nascondevano qualche altro nodo problematico e ora sono venuti allo scoperto. Perché non inizia a parlarne con qualche esperto? Sicuramente la accompagnerà a una scoperta di se stesso e sono sicura che ne troverà giovamento.
In bocca al lupo
Dott. V. Barucci
In bocca al lupo
Dott. V. Barucci
Buonasera, si dia la possibilità di affrontarsi emotivamente, ne ha bisogno e ne va della sua vita futura, ogni giorno perso è un passato vuoto ed un futuro senza direzione.
Si è concentrato moltissimo sulla dieta pensando che questo modificasse il suo accesso al mondo e gli altri ma purtroppo non è stato cosi perché probabilmente lo stesso motivo del discontrollo sul cibo sta alla base delle difficoltà odierne con i suoi coetanei, solo che adesso si manifesta attraverso una incapacità a socializzare.
Rimango a disposizione per qualsiasi approfondimento.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Si è concentrato moltissimo sulla dieta pensando che questo modificasse il suo accesso al mondo e gli altri ma purtroppo non è stato cosi perché probabilmente lo stesso motivo del discontrollo sul cibo sta alla base delle difficoltà odierne con i suoi coetanei, solo che adesso si manifesta attraverso una incapacità a socializzare.
Rimango a disposizione per qualsiasi approfondimento.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Prima di tutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua grande fatica. Avere la consapevolezza di non stare bene, sentire l'urgenza di cambiare è un elemento imprescindibile per iniziare concretamente a cambiare e migliorare la propria vita. L'adolescenza è una fase della vita molto difficile, piena di cambiamenti e spesso dolorosa. Il corpo è un elemento a cui si presta maggiormente attenzione supratutto alla sua età (se ciò è giusto o sbagliato non sta a noi deciderlo).
Ma sarebbe importante per lei comprendere meglio come vivere un rapporto più sano con la sua immagine corporea e lavorare sulla sua autostima e valore personale.
Facendo anche un persero su come instaurare nuove amizie (se questo è un suo obbiettivo).
Un professionista potrebbe darle una mano a riflettere su tante cose e mettere ordine.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità.
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Ma sarebbe importante per lei comprendere meglio come vivere un rapporto più sano con la sua immagine corporea e lavorare sulla sua autostima e valore personale.
Facendo anche un persero su come instaurare nuove amizie (se questo è un suo obbiettivo).
Un professionista potrebbe darle una mano a riflettere su tante cose e mettere ordine.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità.
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Buongiorno, ci sono numerosi elementi che richiedono un’attenta valutazione da un professionista: scarsa autostima, difficile rapporto con il corpo e scarso senso di autoefficacia, tutto questo potrebbe portarla a avere le difficoltà relazionali che descrive. È difficile che venga accettato dagli altri se prima lei non accetta se stesso. Provi a pensare di intraprendere un percorso psicologico.
Saluti, dott.ssa Marini
Saluti, dott.ssa Marini
Salve, da quello che scrive mi sembra di capire che ha vissuto una serie di cambiamenti che lo hanno condotto a vivere la sua vita in modo diverso. Credo sia importante affrontare i suoi vissuti emotivi per rielaborarli. Le consiglio di chiedere il supporto di uno Psicologo che l'aiuti a cambiare prospettiva e a vedere la sua vita in un modo nuovo.
Saluti,
Dott.ssa Teresa Greco
Saluti,
Dott.ssa Teresa Greco
Caro, non so il suo nome, leggo tra le tue parole tanta sofferenza. Il perdere peso è stato sicuramente molto duro, ma ce l'ha fatta, anche se poi questo è stato l'inizio di un periodo di depressione ancora più grande, in cui ha cominciato a non sentirsi all'altezza degli altri, di non poter vivere una vita "normale".
Quello che posso dirle è che se vuole riprendere in mano la sua vita, sarebbe molto d'aiuto poter cominciare un percorso di psicoterapia per cercare di ascoltare e riflettere sui suoi stati emotivi e i suoi pensieri, cercando insieme al terapeuta i significati più profondi di questo suo malessere. Le auguro di cogliere questa possibilità. Dott.ssa Silvia Di Chio
Quello che posso dirle è che se vuole riprendere in mano la sua vita, sarebbe molto d'aiuto poter cominciare un percorso di psicoterapia per cercare di ascoltare e riflettere sui suoi stati emotivi e i suoi pensieri, cercando insieme al terapeuta i significati più profondi di questo suo malessere. Le auguro di cogliere questa possibilità. Dott.ssa Silvia Di Chio
Buongiorno, avrei bisogno di più informazioni per esprimere un parere e fornirle un consiglio.
Ritengo tuttavia utile un percorso di psicoterapia familiare per cercare di capire e scoprire cosa ci sia dietro i suoi disturbi.
Buona giornata
Dott.sa Luisa Anibaldi
Dott. Raffaello Di Monte
Ritengo tuttavia utile un percorso di psicoterapia familiare per cercare di capire e scoprire cosa ci sia dietro i suoi disturbi.
Buona giornata
Dott.sa Luisa Anibaldi
Dott. Raffaello Di Monte
Salve gentile ragazzo, certamente la situazione descritta è angosciante. Paragonare la nostra vita a quella degli altri è utile,ma questo confronto deve essere utile a farci capire cosa cambiare di ció che ci intrappola e che provoca questo forte dolore. Lei stesso ha scritto di essersi isolato, ma che adesso vuole rimettersi in gioco. Ci sarebbero tanti aspetti da indagare, per cui, resto a disposizione, anche online.
Gentili Saluti
Dottoressa Aurora Furma
Gentili Saluti
Dottoressa Aurora Furma
Gentile utente, grazie molte per aver trovato il coraggio di lasciare queste righe che descrivono la sua situazione personale. I temi che lei tratta sono molto intimi e vanno trattati con rispetto e delicatezza. Le domande che si pone hanno il diritto di trovare delle risposte che la indirizzino verso una vita di benessere e soddisfazioni. Come lei ha giustamente detto, certi risultati che otteniamo a volte non portano con sé un senso di pienezza e di contentezza. E' stato bravo a raggiungere l'obiettivo di perdere peso e può riconoscerselo. E' probabile che il senso di solitudine di cui parla scaturisca da un essersi concentrato molto sul perdere peso che ha implicato tralasciare qualcosa che per lei è molto importante, come le amicizie. Un tempo di 2 anni e mezzo in cui vivere a contatto con sentimenti e pensieri spiacevoli su di sè è tanto, e mi sembra altrettanto lungo aspettare altri due anni (per l'addominoplastica e... per essere felice, mi viene da dire). Ciò che mi sento di dirle in merito alla vita sociale è di provare a essere lei il primo a chiamare gli amici per uscire, anziché attendere di essere invitato. Vedrà che scoprirà di avere delle ottime qualità per essere un buon amico, come quella di avere sempre la battuta pronta e di essere divertente. In generale, la invito a essere lei l'artefice della sua vita e dei suoi momenti di felicità. Altrimenti la vita scorre ed è un peccato lasciarsela sfuggire. Resto a disposizione se volesse contattarmi. Con affetto, Carlotta Massai
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