Salve gentili dottori. Ho un problema molto serio e non so come comportarmi. Sono tornata a vivere
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risposte
Salve gentili dottori. Ho un problema molto serio e non so come comportarmi.
Sono tornata a vivere con i miei genitori, perché mi sono licenziata e le cose stanno andando molto male.
Mio padre e mio fratello mi trattano male.
Quando dormo fanno casino, però quando vanno a dormire loro vogliono assoluto silenzio.
Non mi fanno vedere la televisione in salotto perché ogni volta che arrivano cambiano canale.
Mi zittiscono ogni volta che parlo.
E questi sono soltanto alcuni esempi. Ho provato a parlarci ma mi vengono contro e mia madre è dalla parte di mio padre e mio fratello.
Piango ogni volta in camera mia da sola. Ora io vi chiedo, cosa posso fare ? Come posso rendere la situazione più sostenibile adesso che devo restare qui?
Sono tornata a vivere con i miei genitori, perché mi sono licenziata e le cose stanno andando molto male.
Mio padre e mio fratello mi trattano male.
Quando dormo fanno casino, però quando vanno a dormire loro vogliono assoluto silenzio.
Non mi fanno vedere la televisione in salotto perché ogni volta che arrivano cambiano canale.
Mi zittiscono ogni volta che parlo.
E questi sono soltanto alcuni esempi. Ho provato a parlarci ma mi vengono contro e mia madre è dalla parte di mio padre e mio fratello.
Piango ogni volta in camera mia da sola. Ora io vi chiedo, cosa posso fare ? Come posso rendere la situazione più sostenibile adesso che devo restare qui?
Gentile utente, capisco che la situazione non sia facile per lei. Capisco il bisogno di sapere cosa fare e di comprendere come gestire tale situazione. Sono sicura che all'interno di un setting psicologico avrà l'opportunità di lavorare sui suoi vissuti emotivi e trovare un modo per stare bene.
Se ha bisogno di ulteriori delucidazioni, mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
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Buongiorno, comprendo che la situazione in cui si trova a vivere sia faticosa da diversi punti di vista. Rispetto a queste dinamiche le suggerirei di contattare un professionista con il quale impostare un lavoro individuale per ricercare il suo benessere in questo momento particolare della sua vita. Nel frattempo credo sia molto importanti che lei provi a ritagliarsi degli spazi per sé e mantenere una rete di supporto soprattutto al di fuori delle mura domestiche per non sovraccaricarsi. Nello specifico la mia specializzazione attuale è di orientamento sistemico-relazionale-famigliare e punta a valorizzare le risorse individuali talvolta coinvolgendo anche le persone più vicine per incrementare il supporto e la comprensione delle diverse dinamiche che si verificano.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o di iniziare un percorso, io sono disponibile sia online che in presenza presso i miei studi.
Le auguro un buon proseguimento e le faccio un grande in bocca al lupo.
Dott.ssa Ilaria Tronchi
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Le auguro un buon proseguimento e le faccio un grande in bocca al lupo.
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Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Lei ha idea dei motivi per cui la.sua famiglia si comporta in modo ostile? È sicura che non sia lei a vivere in modo distorto le situazioni? Le consiglio di parlarne con un professionista per.poter approfondire gli aspetti del problema.che sta vivendo.
Resto a disposizione
Un saluto
Claudia m
Resto a disposizione
Un saluto
Claudia m
Gentilissima buongiorno, leggo nella sua lettera tanta sofferenza e scoraggiamento ma da quanto scritto mancano degli elementi per capire la situazione a fondo. Com'erano i vostri rapporti prima che lei andasse via, e quando se ne è andata la situazione tra voi era serena? Ci potrebbero essere dei motivi (anche assurdi o ingiusti ) che potrebbero spiegare il comportamento dei suoi familiari. Vede per risolvere un problema è necessario conoscerlo. Se avesse voglia di approfondirlo resto a sua disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Buon pomeriggio gentile utente,
ha mai provato a parlarne con sua madre, suo padre e suo fratello di questo disagio che sta vivendo?
Potrebbe essere utile una terapia familiare, ma dovrebbe convincere tutti i membri.
Sono a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dottoressa Nibbioli.
ha mai provato a parlarne con sua madre, suo padre e suo fratello di questo disagio che sta vivendo?
Potrebbe essere utile una terapia familiare, ma dovrebbe convincere tutti i membri.
Sono a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dottoressa Nibbioli.
Gentile utente, capisco che si è licenziata e che stare senza un sostegno l’ha portata a tornare a vivere con i suoi. Ma la famiglia forse non sosteneva questa sua scelta? Prima di andare via di casa come erano i rapporti? Dovrei capire un po’ di cose per leggere bene la sua situazione che evidentemente la fa soffrire molto. L’unico suggerimento che mi sento di dirle…cerchi un lavoro al più presto così da tornare ad essere nuovamente autonoma. Buona fortuna
Ciao, mi dispiace sentire che stai affrontando una situazione difficile e che la convivenza con i tuoi genitori sta causando problemi. È comprensibile che tu sia alla ricerca di consigli su come rendere la situazione più sostenibile. Ricorda che le mie risposte sono solo indicazioni generali e che potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista per affrontare specificamente la tua situazione familiare.
Ecco alcuni suggerimenti che potresti considerare:
1. Comunicazione aperta e rispettosa: Cerca di avere conversazioni sincere con i tuoi genitori esprimendo come ti senti riguardo al modo in cui vi trattate reciprocamente. Sii calma, ascolta attentamente i loro punti di vista e cerca di trovare un terreno comune. Sottolinea il tuo desiderio di una convivenza pacifica e armoniosa.
2. Stabilisci confini chiari: Discuti con i tuoi genitori la necessità di rispetto reciproco e di riservare momenti di tranquillità e silenzio. Cerca di trovare un compromesso che soddisfi le esigenze di tutti i membri della famiglia, come ad esempio regolare gli orari di visione della televisione o prendere accordi sul rumore durante le ore notturne.
3. Trova spazi personali: Cerca di creare dei momenti di privacy per te stessa nella tua camera. Puoi dedicare del tempo per le tue attività preferite, leggere, ascoltare musica o praticare tecniche di rilassamento. Avere un luogo tranquillo in cui rifugiarti può aiutarti a gestire lo stress e trovare un po' di serenità.
4. Cerca supporto esterno: Se la comunicazione diretta con i tuoi genitori non sta portando a dei miglioramenti significativi, potrebbe essere utile cercare il supporto di un terapeuta o di un consulente familiare. Un professionista esperto può aiutarti a gestire la situazione, fornendo strategie di comunicazione efficaci e mediando eventuali conflitti.
5. Opportunità di crescita personale: Sfrutta questo periodo per investire sul tuo sviluppo personale. Potresti considerare la possibilità di partecipare a corsi online, dedicarti a hobby o attività che ti interessano o cercare opportunità di lavoro che ti permettano di migliorare la tua situazione economica.
Ricorda che la tua salute mentale è importante e cerca di dedicare del tempo anche al tuo benessere emotivo. Potresti trovare beneficio nella pratica di tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda.
Se la situazione familiare continua a causarti un notevole disagio, potresti prendere in considerazione la possibilità di trovare alternative abitative in futuro. Mantieni la speranza che la tua situazione migliorerà e cerca il supporto necessario per affrontare queste difficoltà.
Ti auguro il meglio nel gestire la tua situazione familiare e nel trovare la stabilità che meriti.
Ecco alcuni suggerimenti che potresti considerare:
1. Comunicazione aperta e rispettosa: Cerca di avere conversazioni sincere con i tuoi genitori esprimendo come ti senti riguardo al modo in cui vi trattate reciprocamente. Sii calma, ascolta attentamente i loro punti di vista e cerca di trovare un terreno comune. Sottolinea il tuo desiderio di una convivenza pacifica e armoniosa.
2. Stabilisci confini chiari: Discuti con i tuoi genitori la necessità di rispetto reciproco e di riservare momenti di tranquillità e silenzio. Cerca di trovare un compromesso che soddisfi le esigenze di tutti i membri della famiglia, come ad esempio regolare gli orari di visione della televisione o prendere accordi sul rumore durante le ore notturne.
3. Trova spazi personali: Cerca di creare dei momenti di privacy per te stessa nella tua camera. Puoi dedicare del tempo per le tue attività preferite, leggere, ascoltare musica o praticare tecniche di rilassamento. Avere un luogo tranquillo in cui rifugiarti può aiutarti a gestire lo stress e trovare un po' di serenità.
4. Cerca supporto esterno: Se la comunicazione diretta con i tuoi genitori non sta portando a dei miglioramenti significativi, potrebbe essere utile cercare il supporto di un terapeuta o di un consulente familiare. Un professionista esperto può aiutarti a gestire la situazione, fornendo strategie di comunicazione efficaci e mediando eventuali conflitti.
5. Opportunità di crescita personale: Sfrutta questo periodo per investire sul tuo sviluppo personale. Potresti considerare la possibilità di partecipare a corsi online, dedicarti a hobby o attività che ti interessano o cercare opportunità di lavoro che ti permettano di migliorare la tua situazione economica.
Ricorda che la tua salute mentale è importante e cerca di dedicare del tempo anche al tuo benessere emotivo. Potresti trovare beneficio nella pratica di tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda.
Se la situazione familiare continua a causarti un notevole disagio, potresti prendere in considerazione la possibilità di trovare alternative abitative in futuro. Mantieni la speranza che la tua situazione migliorerà e cerca il supporto necessario per affrontare queste difficoltà.
Ti auguro il meglio nel gestire la tua situazione familiare e nel trovare la stabilità che meriti.
Buona sera gentile utente.
questa situazione che delinea è davvero critica e mi dispiace che stia vivendo un momento cosi.
La sua famiglia nei suoi riguardi è sempre stata cosi o si stanno comportando in questo modo ora che è rientrata a casa? qui parliamo di dinamiche familiari pertanto i dati a disposizione da quello che descrive sono pochi per capire quali potrebbero essere le strategie di intervento.
le consiglio di contattarmi in privato per parlarne in modo che insieme analizziamo bene la situazione e troviamo un modo per riuscire a comunicare in modo funzionale con gli altri membri della famiglia in modo che lei possa vivere in una situazione di tranquillità.
Mi faccia sapere io l'aspetto.
Dott. Eugenio Di Giovanni
questa situazione che delinea è davvero critica e mi dispiace che stia vivendo un momento cosi.
La sua famiglia nei suoi riguardi è sempre stata cosi o si stanno comportando in questo modo ora che è rientrata a casa? qui parliamo di dinamiche familiari pertanto i dati a disposizione da quello che descrive sono pochi per capire quali potrebbero essere le strategie di intervento.
le consiglio di contattarmi in privato per parlarne in modo che insieme analizziamo bene la situazione e troviamo un modo per riuscire a comunicare in modo funzionale con gli altri membri della famiglia in modo che lei possa vivere in una situazione di tranquillità.
Mi faccia sapere io l'aspetto.
Dott. Eugenio Di Giovanni
Buonasera. Mi dispiace per la situazione che riferisce e che sta attraversando. Il mio suggerimento è di riflettere sulla possibilità di confrontarsi con la sua famiglia in modo aperto e sincero in merito alle difficoltà che sta sperimentando, condividendo i propri sentimenti ed i propri pensieri, con l'intento di poter instaurare un dialogo attraverso il quale poter esprimere con le parole ciò che sente si sta svolgendo sul piano dei comportamenti, e di provare a trovare in tal modo delle soluzioni per poter convivere in modo maggiormente soddisfacente con la sua famiglia nel momento in cui ha avuto la necessità di rientrare a casa. Potrebbe rivolgersi ad un/a professionista se sentisse la necessità di dar voce alla sua esperienza in un proprio spazio personale. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno gentile utente. Ha provato ad "agire" su loro, ma come ha constatato, i risultati sono stati vani; può proseguire in un suo spazio per permettersi di pensare a lei e valutare come, in questa situazione sarebbe utile ritrovare la sua indipendenza.
Cordialmente, dr.ssa M. Costantini.
Cordialmente, dr.ssa M. Costantini.
È una situazione veramente brutta, io mi sentirei in trappola. I punti centrali mi sembrano 2: bisogno di allontanarti il prima possibile da una convivenza forzata e tossica per te, e la precarietà di non lavorare al momento. Ti consiglierei di rivolgerti immediatamente in Asl per ricevere sostegno (gratuitamente) e appunto gli strumenti per sopravvivere lì, oggi. Serve l'impegnativa del medico di base(lui saprà spiegarti la procedura). Ti consiglio anche di non avere remore e mostrare tutta la tua sofferenza al medico , in modo che sia chiaro che hai bisogno di aiuto adesso (i tempi di attesa in Asl sennò non sono confortanti). Dopodiché, ti consiglio appena ne hai la possibilità di rivolgerti ai centri di formazione, centri per l impegno e sevizio di cercalavoro e imformagiovani. Nella migliore delle ipotesi ti aiuteranno a trovare lavoro, nella peggiore comunque di solito organizzano corsi gratuiti per disoccupati, di vario genere. Sarebbe comunque un ottimo modo per muoverti nella direzione giusta e contemporaneamente staresti fuori casa a fare cose utili per costruirti un futuro : ti farebbe respirare un po' e distrarrebbe almeno momentaneamente dalle difficoltà quotidiane.
Dr. Barbara Civera.
Dr. Barbara Civera.
Gentile utente, mi dispiace davvero molto per la situazione che sta vivendo. Deve essere disorientante e alienante.
L’attuale convivenza sembra essere stata una soluzione necessaria ma la situazione lavorativa può essere un buon punto da cui ripartire.
Oltre ai vari servizi presenti nel territorio come i centri per l'impiego spesso si trovano i "centri donna" che offrono un ventaglio di servizi tra cui il supporto psicologico.
Le auguro di uscire al più presto da questa situazione.
Rimango disponibile in caso di necessità.
Dott.ssa Deborah Sapone
L’attuale convivenza sembra essere stata una soluzione necessaria ma la situazione lavorativa può essere un buon punto da cui ripartire.
Oltre ai vari servizi presenti nel territorio come i centri per l'impiego spesso si trovano i "centri donna" che offrono un ventaglio di servizi tra cui il supporto psicologico.
Le auguro di uscire al più presto da questa situazione.
Rimango disponibile in caso di necessità.
Dott.ssa Deborah Sapone
Buongiorno,
come mai ha preferito licenziarsi senza prima trovare un nuovo lavoro che le consentisse di dare continuità alla sua autonomia? È probabile che questa sua scelta non sia stata condivisa dalla famiglia e che per tanto nutrano della rabbia verso di lei. Provi ad affrontare direttamente il discorso con loro e allo stesso tempo si interroghi sulle ragioni del suo ritorno a casa, ne vale della sua serenità futura.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
come mai ha preferito licenziarsi senza prima trovare un nuovo lavoro che le consentisse di dare continuità alla sua autonomia? È probabile che questa sua scelta non sia stata condivisa dalla famiglia e che per tanto nutrano della rabbia verso di lei. Provi ad affrontare direttamente il discorso con loro e allo stesso tempo si interroghi sulle ragioni del suo ritorno a casa, ne vale della sua serenità futura.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Mi dispiace sentire che stai vivendo una situazione difficile con i tuoi familiari dopo essere tornata a vivere con loro. È comprensibile che ti senta frustrata e confusa su come gestire questa situazione. Vorrei darti alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a rendere la convivenza più sostenibile durante questo periodo.
Innanzitutto, è importante cercare di mantenere la calma nonostante le provocazioni o i comportamenti negativi degli altri. Provare a rimanere calma può aiutarti a gestire meglio la situazione e a evitare reazioni impulsive che potrebbero peggiorare le cose.
Comunicare in modo assertivo è un altro aspetto da considerare. Cerca di esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni in modo chiaro e calmo. Fai capire agli altri come ti senti quando si verificano situazioni rumorose o quando ti viene impedito di fare determinate cose. Spiega l'importanza di trovare un equilibrio che sia accettabile per tutti.
Tuttavia, se la comunicazione diretta si rivela difficile o non porta a miglioramenti, potresti considerare di cercare un dialogo pacifico con i membri della tua famiglia. Organizza una conversazione in cui puoi discutere apertamente delle tue preoccupazioni e cercare di trovare una soluzione comune. Ascolta anche le prospettive degli altri e cerca di trovare compromessi che possano rendere la convivenza più armoniosa per tutti.
Nel frattempo, cerca di creare momenti di tranquillità per te stessa. Dedica del tempo a fare le cose che ti rilassano e ti danno piacere, come leggere, ascoltare musica o praticare hobby che ti appassionano. Trovare spazi per te stessa può aiutarti a distenderti e a rilassarti nonostante la situazione stressante intorno a te.
Se senti che la situazione sta diventando insostenibile e non riesci a raggiungere un accordo con la tua famiglia, potresti considerare di cercare supporto esterno da un consulente o uno psicologo. Un professionista può aiutarti a esplorare strategie di gestione dello stress e a sviluppare meccanismi di coping per affrontare questa situazione difficile.
Infine, ricorda che ogni situazione familiare è unica e ciò che funziona per gli altri potrebbe non funzionare per te. Adatta questi suggerimenti alla tua situazione specifica e cerca soluzioni che si adattino meglio alle tue esigenze. L'obiettivo è trovare un equilibrio che ti permetta di affrontare la situazione nel modo migliore possibile mentre pianifichi per il tuo futuro.
Se ritieni di avere bisogno di ulteriore supporto, ti consiglio di cercare aiuto da un professionista che possa offrirti un sostegno personalizzato e guidarti attraverso questo momento difficile.
Innanzitutto, è importante cercare di mantenere la calma nonostante le provocazioni o i comportamenti negativi degli altri. Provare a rimanere calma può aiutarti a gestire meglio la situazione e a evitare reazioni impulsive che potrebbero peggiorare le cose.
Comunicare in modo assertivo è un altro aspetto da considerare. Cerca di esprimere i tuoi sentimenti e le tue preoccupazioni in modo chiaro e calmo. Fai capire agli altri come ti senti quando si verificano situazioni rumorose o quando ti viene impedito di fare determinate cose. Spiega l'importanza di trovare un equilibrio che sia accettabile per tutti.
Tuttavia, se la comunicazione diretta si rivela difficile o non porta a miglioramenti, potresti considerare di cercare un dialogo pacifico con i membri della tua famiglia. Organizza una conversazione in cui puoi discutere apertamente delle tue preoccupazioni e cercare di trovare una soluzione comune. Ascolta anche le prospettive degli altri e cerca di trovare compromessi che possano rendere la convivenza più armoniosa per tutti.
Nel frattempo, cerca di creare momenti di tranquillità per te stessa. Dedica del tempo a fare le cose che ti rilassano e ti danno piacere, come leggere, ascoltare musica o praticare hobby che ti appassionano. Trovare spazi per te stessa può aiutarti a distenderti e a rilassarti nonostante la situazione stressante intorno a te.
Se senti che la situazione sta diventando insostenibile e non riesci a raggiungere un accordo con la tua famiglia, potresti considerare di cercare supporto esterno da un consulente o uno psicologo. Un professionista può aiutarti a esplorare strategie di gestione dello stress e a sviluppare meccanismi di coping per affrontare questa situazione difficile.
Infine, ricorda che ogni situazione familiare è unica e ciò che funziona per gli altri potrebbe non funzionare per te. Adatta questi suggerimenti alla tua situazione specifica e cerca soluzioni che si adattino meglio alle tue esigenze. L'obiettivo è trovare un equilibrio che ti permetta di affrontare la situazione nel modo migliore possibile mentre pianifichi per il tuo futuro.
Se ritieni di avere bisogno di ulteriore supporto, ti consiglio di cercare aiuto da un professionista che possa offrirti un sostegno personalizzato e guidarti attraverso questo momento difficile.
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Buongiorno, molte sono le questioni da indagare: quali motivi l'hanno spinta al licenziamento? Può avviare un percorso di reinserimento lavorativo, così da creare le pre-condizioni per una nuova autonomia? Sarebbe inoltre necessario comprendere la qualità della relazione/comunicazione nella sua famiglia, che cultura la caratterizza (che ruolo ha la donna?) e in che clima è cresciuta. Questo percorso è da avviare in un setting terapeutico, se ha piacere mi contatti (anche online) o cerchi un professionista a poca distanza dal suo domicilio. Io sono psicologa del lavoro e potrei accompagnarla anche nella progettualità del reinserimento lavorativo (bilancio di competenze, simulazione di colloqui, ecc.). Resto a sua disposizione. Cari saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
vi dispiace molto per la sua situazione, dover tornare a casa dopo che si è stati autonomi non è facile, c'è bisogno di un nuovo equilibrio, riadattarsi a ritmi diversi, ad altre persone, sottostare nuovamente a regole diverse da quelle che ci eravamo costruiti in autonomia. Tornare a casa vuol dire spesso tornare ad essere un "figlio" e non è mai una situazione semplice. Ancora di più se lei sente questa mancanza di rispetto, disagio e conflitto con il padre e il fratello, la situazione rischia di diventare molto sofferente ed il rischio di esacerbare il conflitto o minare la propria sicurezza e autostima nella gestione della routine quotidiana è presente. Il mio consiglio è quello di cercare di mantenersi calmi, provare ad aprire una conversazione basata sul rispetto e sulla condivisione di nuove regole o limiti e la sua ricerca di uno spazio personale che la aiuti a trovare soddisfazione e nuove risorse da attivare, in modo da investire nuovamente su un lavoro quando sarà pronta. Se una comunicazione con i suoi familiari non fosse proprio possibile potrebbe intraprendere un percorso per comprendere come difendersi emotivamente da questa sofferenza, aumentare la consapevolezza dei ruoli e dei significati interni alla vostra famiglia, con un percorso che integri la mindfulness potrebbe gestire al meglio preoccupazioni e sofferenze e trovare le risorse per intraprendere nuovamente la propria strada.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Aisha Battelini
vi dispiace molto per la sua situazione, dover tornare a casa dopo che si è stati autonomi non è facile, c'è bisogno di un nuovo equilibrio, riadattarsi a ritmi diversi, ad altre persone, sottostare nuovamente a regole diverse da quelle che ci eravamo costruiti in autonomia. Tornare a casa vuol dire spesso tornare ad essere un "figlio" e non è mai una situazione semplice. Ancora di più se lei sente questa mancanza di rispetto, disagio e conflitto con il padre e il fratello, la situazione rischia di diventare molto sofferente ed il rischio di esacerbare il conflitto o minare la propria sicurezza e autostima nella gestione della routine quotidiana è presente. Il mio consiglio è quello di cercare di mantenersi calmi, provare ad aprire una conversazione basata sul rispetto e sulla condivisione di nuove regole o limiti e la sua ricerca di uno spazio personale che la aiuti a trovare soddisfazione e nuove risorse da attivare, in modo da investire nuovamente su un lavoro quando sarà pronta. Se una comunicazione con i suoi familiari non fosse proprio possibile potrebbe intraprendere un percorso per comprendere come difendersi emotivamente da questa sofferenza, aumentare la consapevolezza dei ruoli e dei significati interni alla vostra famiglia, con un percorso che integri la mindfulness potrebbe gestire al meglio preoccupazioni e sofferenze e trovare le risorse per intraprendere nuovamente la propria strada.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Aisha Battelini
Buonasera, non si può cambiare il comportamento degli altri ma si può cambiare il modo di viverlo. Per farlo sarebbe necessario un percorso che la aiuti a gestire i momenti di solitudine e il senso di incomprensione che lei vive. L'ideale sarebbe intanto, cercare un altro lavoro e andare a vivere per i fatti suoi. Immagino che siano sempre stati così o c'è qualcosa che li ha fatti cambiare? Sarebbe interessante capire come mai si è licenziata e ha scelto di tornare nella sua famiglia di origine. Se non può permettersi un percorso, provi almeno a sentire un consultorio vicino a dove vive. È importante per lei e per il suo futuro elaborare questo o questi grandi dolori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cara utente, mi dispiace molto sapere che stai vivendo una situazione così difficile e dolorosa. È comprensibile sentirsi sopraffatti in una situazione in cui ti senti ignorata e poco rispettata. La tua esperienza è valida, e riconosco quanto possa essere difficile convivere con altre persone che non rispettano i tuoi bisogni e sentimenti.
È importante comunicare i tuoi bisogni in modo chiaro e assertivo. Potresti provare a scrivere una lettera ai tuoi familiari, esprimendo i tuoi sentimenti e le tue necessità, in modo da far loro capire quanto sia importante per te avere uno spazio di rispetto.
Se possibile, cerca di dedicare del tempo a te stessa, lontano dalla casa familiare, anche se solo per una passeggiata o per stare in un luogo che ti fa sentire a tuo agio.
Parla con amici fidati o cerca il supporto di un terapeuta che possa aiutarti a elaborare i tuoi sentimenti e a costruire strategie per affrontare la situazione.
Quando ti senti sopraffatta, prova tecniche di respirazione profonda, meditazione o ascolta musica che ti calma. Questi strumenti possono aiutarti a gestire lo stress e l’ansia.
Se la situazione non migliora e sentirti accettata e rispettata continua a essere difficile, potresti iniziare a considerare future sistemazioni alternative, come trovare un lavoro che ti permetta di essere indipendente di nuovo.
Quando ti senti pronta, cerca di individuare un momento tranquillo per parlare apertamente con i tuoi familiari delle tue esperienze. Potresti trovare più facile comunicare i tuoi sentimenti quando ci sono meno emozioni in gioco.
Ricorda che i tuoi sentimenti sono importanti e meritano di essere ascoltati. Prenditi cura di te stessa e ricorda che cercare supporto è un passo importante e valido per affrontare difficoltà come queste.
Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
È importante comunicare i tuoi bisogni in modo chiaro e assertivo. Potresti provare a scrivere una lettera ai tuoi familiari, esprimendo i tuoi sentimenti e le tue necessità, in modo da far loro capire quanto sia importante per te avere uno spazio di rispetto.
Se possibile, cerca di dedicare del tempo a te stessa, lontano dalla casa familiare, anche se solo per una passeggiata o per stare in un luogo che ti fa sentire a tuo agio.
Parla con amici fidati o cerca il supporto di un terapeuta che possa aiutarti a elaborare i tuoi sentimenti e a costruire strategie per affrontare la situazione.
Quando ti senti sopraffatta, prova tecniche di respirazione profonda, meditazione o ascolta musica che ti calma. Questi strumenti possono aiutarti a gestire lo stress e l’ansia.
Se la situazione non migliora e sentirti accettata e rispettata continua a essere difficile, potresti iniziare a considerare future sistemazioni alternative, come trovare un lavoro che ti permetta di essere indipendente di nuovo.
Quando ti senti pronta, cerca di individuare un momento tranquillo per parlare apertamente con i tuoi familiari delle tue esperienze. Potresti trovare più facile comunicare i tuoi sentimenti quando ci sono meno emozioni in gioco.
Ricorda che i tuoi sentimenti sono importanti e meritano di essere ascoltati. Prenditi cura di te stessa e ricorda che cercare supporto è un passo importante e valido per affrontare difficoltà come queste.
Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
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