Salve, esco da una storia durata 20 anni. Ci siamo messi assieme che io ne avevo 16 e lei 13. Dopo 5

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Salve, esco da una storia durata 20 anni. Ci siamo messi assieme che io ne avevo 16 e lei 13. Dopo 5 anni mi ha tradito per mie mancanze di attenzioni verso di lei, siamo riusciti a risolvere e ripartire. Dopo 4 anni ho fatto il galletto con un'altra ragazza e lei se l'è presa parecchio,anche qui abbiamo chiarito e siamo riusciti a ripartire. Nel 2014 ho perso il lavoro per chiusura attività ma lavoravo comunque come fattorino in una pizzeria anche se prendevo pochissimo. Nel 2015 ha perso la madre per una malattia e le sono stato vicino dall'inizio alla fine. Nel 2016 ha voluto un figlio e anche qui le sono stato vicino dal momento che ha rotto le acque fino al momento del parto. Lei al momento era l'unica a lavorare e i mesi successivi al parto quando è rientrata al lavoro (aveva un lavoro serale, sala bingo) accudivo sempre io il figlio decidendo di fare molte rinuncia (calcetto,amici,tempo libero,passioni ecc) in fin dei conti ero diventato padre ed era mio dovere badare al figlio.
Nel 2018 lei è stata opera di un tumore all'ovaio dove per fortuna tutto è andato bene e qualche mese dopo non so cosa mi sia successo. Io non lavoravo anche perché non riuscivo a trovarne nonostante avessi mandato molte domande, e ad un certo punto ho iniziato a pensare a me, non la aiutavo più in casa, successivamente era quasi sempre lei che portava il figlio all'asilo, quando alla mattina avrebbe avuto il diritto di riposare per il lavoro notturno, la criticavo sempre per il disordine che c'era in casa ecc, fino a quando è arrivato il covid che ha complicato la vita a molti.
Nel 2020 inizia a sfogarsi con un ragazzo che anni prima giocava a calcetto con me fino ad arrivare al 2022 dove abbiamo una forte litigata e da lì mi dice che posso reputarmi single. Dopo aver capito la sofferenza che stava provando, ho aperto gli occhi e ho capito che sono mancato delle mie responsabilità. Fino a 3 mesi dopo facevamo ancora l'amore assieme ma di lì in poi non ne ha più voluto sapere perché mi diceva che non aveva più sentimenti per me. Qualche settimana fa ho scoperto che era da novembre 2021 che andava a letto sia con lui che con me e che comunque fino a qualche mese dopo, provava ancora qualcosa con me. L'altro si era innamorato di lei e di conseguenza ha tirato l'acqua al proprio mulino e da lì lei ha iniziato a staccarsi sempre più da me. Abbiamo convissuto sotto lo stesso tetto fino a qualche settimana fa per il bene del figlio ma poi ha deciso di tornare a casa da suo papà perché la mia presenza la innervosiva. Logicamente mentre era qua, io la pregavo di ricominciare, le dimostravo che facevo le faccende di casa e portavo il figlio a scuola, ma lei mi ha detto che mi ha già dato tante possibilità di vedere il mio cambiamento. Io cambiavo per un paio di mesi e più tornavo a pensare ai fatti miei, quindi mi ha specificato che non si fida più di me e non vuole più starci male. Ha aggiunto anche che non vede un futuro con me appunto perché non riuscivo a trovare un lavoro stabile ed era solo lei che badava alle spese generali. Mi ha detto che lei con l'altro al momento non vuole nulla di serio perché comunque esce da una storia di 20 anni e prima di riaprirsi ancora all'amore, deve convincersi bene. Loro si vedono solo per il sesso, lui è innamorato ma lei al momento lo vede solo come un amico.
Mi ha aggiunto anche che se volesse qualcosa di serio con lui, sarebbe andata direttamente a convivere da lui, ed invece è andata a casa di suo padre.
Ora io è da quasi 1 anno che mi sono messo a pensare seriamente alle faccende di casa e al figlio, e proprio ieri min hanno chiamato per un colloquio di lavoro dove quasi sicuramente mi assumono.
Specifico che lei andando via, ha lasciato comunque qui tutti i suoi ricordi di famiglia, foto dei genitori, nonni, regali vari, e tanti suoi indumenti, shampoo, profumi e quant'altro.
Mi ha specificato che per il momento vuole pensare a sé stessa. Ci sentiamo comunque per il figlio, per parlare del più e del meno, quindi siamo comunque in buoni rapporti.
Ora io mi chiedo se una persona che torna a casa sua e lascia qui il 90% delle altre cose, è incerta sulla decisione che ha preso, vuole osservare da fuori se ho avuto un reale cambiamento, o è davvero finita?
Specifico che il figlio ha 7 anni e ne soffre di questa situazione, ci siamo messi d'accordo che per impegni lavorativi suoi, durante la settimana è con me e dal venerdì alla domenica sera è con lei, ma lui quando è a casa sua, si trova fuori dal suo ambiente e sta male (abitiamo a 5km), e quando è con me soffre per la mancanza della mamma.
Io non so più a cosa pensare, sono certo di essere cambiato perché vedo la grinta che ho rispetto a prima, ma non riesco a capire quali siano le sue reali intenzioni.
Salve,

Capisco quanto possa essere difficile e dolorosa la situazione che sta affrontando. È chiaro che c'è stato un lungo percorso di alti e bassi nella vostra relazione, e la situazione attuale è complessa sia emotivamente che logisticamente.

La sua compagna ha preso la decisione di lasciare la casa comune e tornare a vivere con suo padre, indicando che ha bisogno di spazio per sé stessa e di un periodo di riflessione. Questo, unito al fatto che ha lasciato molti dei suoi oggetti personali nella casa che condividevate, potrebbe indicare che non ha ancora chiuso completamente la porta alla possibilità di un futuro insieme, ma allo stesso tempo non si sente pronta a fare un passo indietro verso la relazione in questo momento.

È comprensibile che lei voglia dimostrare il suo cambiamento e il suo impegno, e trovare un lavoro stabile è sicuramente un passo positivo in questa direzione. Tuttavia, la sua compagna ha espresso una mancanza di fiducia dovuta a esperienze passate in cui ha visto dei cambiamenti temporanei seguiti da un ritorno alle vecchie abitudini.
Trovare un lavoro stabile è un passo positivo in questa direzione, ma è importante considerare anche altri aspetti:

Tempo e pazienza: Cambiamenti significativi richiedono tempo. Non si può forzare una persona a fidarsi di nuovo di lei, ma può dimostrare il suo cambiamento attraverso azioni costanti e coerenti nel tempo.

Comunicazione aperta e sincera: Mantenere un dialogo aperto e onesto è fondamentale. Parlate dei vostri sentimenti, delle vostre paure e dei vostri desideri per il futuro, senza pressione o aspettative immediate.

Focalizzarsi su sé stesso: Continuare a lavorare su sé stesso è essenziale, non solo per cercare di recuperare la relazione, ma anche per il proprio benessere e per essere un buon padre.

Considerare il benessere del figlio: La situazione è difficile anche per vostro figlio. Mantenere una routine stabile e rassicurante può aiutarlo a sentirsi più sicuro e meno stressato.

È importante rispettare il bisogno di spazio della sua compagna, dando prova del suo cambiamento attraverso azioni quotidiane e concrete, piuttosto che cercare di convincerla con parole. Le relazioni sono complesse e richiedono tempo e sforzo da entrambe le parti per guarire e ricostruire la fiducia.

Le auguro il meglio in questo percorso.

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissimo mi dispiace tantissimo per questa situazione sicuramente pesante da sostenere . Sicuramente la sua ex non ha ancora le idee chiare e dal suo resoconto sembra molto confusa. Vostro figlio è normale che stia risentendo di questo malessere tra voi indirettamente viene riversato anche su di lui . Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarla e alleggerire la sua situazione nel mentre le faccio un mega in bocca al lupo un caro saluto
La tua esperienza di vita e la tua relazione sono cariche di emozioni e complessità. Da una prospettiva psicologica sistemico-relazionale, è fondamentale considerare non solo la tua esperienza, ma anche il contesto relazionale e gli schemi di interazione che si sono sviluppati nel corso degli anni.
1. Dinamiche relazionali: Nei rapporti a lungo termine, come il tuo, spesso si creano cicli ripetitivi di interazione che possono portare a conflitti e incomprensioni. Le tue esperienze di tradimento possono essere viste come tentativi di affrontare bisogni insoddisfatti in entrambe le parti. Entrambi avete avuto momenti in cui vi siete sentiti trascurati e non ascoltati, e ciò ha portato a scelte che hanno ulteriormente complicato la vostra relazione.
2. Cambiamento e fiducia: Il fatto che tu stai cercando di apportare cambiamenti significativi nella tua vita è un passo importante, ma è comprensibile che la tua partner possa nutrire dubbi. Ha già visto cicli di cambiamento seguiti da una regressione. La sua decisione di tornare a casa dei genitori può essere un modo per prendersi uno spazio emotivo e valutare la situazione da una diversa prospettiva. Il lasciare i suoi effetti personali può riflettere la complessità delle sue emozioni: da un lato, c’è un legame affettivo e una storia condivisa, dall’altro, il bisogno di distaccarsi è chiaro.
3. Le emozioni del figlio: È vitale considerare l'impatto di queste dinamiche sul vostro figlio. La sua sofferenza per la mancanza della madre, combinata alla situazione angosciosa di vivere in due case diverse, potrebbe influire profondamente sul suo benessere. Creare stabilità e rassicurazione per lui dovrebbe essere una priorità per entrambe le parti.
4. Futuro della relazione: Riguardo al futuro della vostra relazione, è difficile dirlo con certezza. Il fatto che lei stia esplorando una connessione con un altro potrebbe suggerire la ricerca di un'alternativa, ma la sua apertura a rimanere in contatto per il bene del figlio dimostra che non ha chiuso completamente la porta al passato. È importante affrontare questa situazione con pazienza, comunicazione aperta e la consapevolezza dei propri bisogni e limiti.
5. Autoriflessione e crescita personale: Continua a investire nella tua crescita personale e nel benessere di tuo figlio. I cambiamenti autentici richiedono tempo e coerenza. Concentrati su te stesso e sulla tua stabilità emotiva; questo non solo sarà benefico per te, ma potrebbe anche influenzare positivamente la vostra relazione futura, qualunque forma essa prenda.
In conclusione, il tuo processo di cambiamento e la tua volontà di affrontare le responsabilità non possono garantire che la vostra relazione torni come prima, ma possono rappresentare una base solida per nuovi sviluppi, che siano in termini di riconciliazione o di co-genitorialità. La comunicazione e la comprensione reciproca rimarranno chiave, così come il rispetto dei bisogni di ognuno. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Gentilissimo, la lunga e dettagliata lettera denota già quanto lei ci tenga a questa situazione. Sono successe tante cose in questi 20 anni, come è normale che sia data la giovanissima età che avevate quando avete iniziato la vostra relazione. Ora siete entrambi più maturi e avete più responsabilità. Per il momento la sua compagna vuole prendersi del tempo per riflettere e ricentrarsi, dalle parole che le ha detto non ha nessuna intenzione di buttarsi in un'altra relazione impegnativa. Lei fortunatamente è in procinto di ritrovare lavoro, e questo è fondamentale. Vostro figlio soffre per la situazione, ed è normale. Verso di lui sicuramente è importante avere attenzioni, cercare di rendergli familiare l'ambiente dove sta, giocarci, fare delle attività insieme, dargli una routine che lo stabilizzi. Potete anche parlarci, spiegargli la situazione e rassicurarlo che lui non c'entra niente, che il vostro amore per lui è intatto. Quello che può mantenere con la sua ex-compagna è la coppia genitoriale, quindi consultarvi, parlare di vostro figlio, prendere delle decisioni su di lui insieme ecc. Genitori si rimane, anche se la relazione finisce. Vista la fase interlocutoria, che le sembra se anche lei si prende un momento per ripensare a se stesso, consolidare i traguardi che ha raggiunto, potenziare quelle parti di sè che vuole migliorare? Lei ha chiaro che cosa desidera? Far decantare le acque come si dice. Esercitare pressione sulla sua ex avrebbe solo l'effetto contrario. i cambiamenti li dimostriamo con i fatti, non con le parole. Se c'è ancora qualcosa tra voi rispunterà quanto sarà tornata la fiducia. In futuro, se intravede che ci può essere una possibilità, potrebbe proporre alla sua ex una terapia di coppia per comprendere a che punto state l'uno con l'altro. Spero di esserle stata utile, rimango a disposizione, cordiali saluti, dott.ssa Silvia Ragni
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gentile utente, posso immaginare quanto sia duro e complesso chiudere una relazione durata 20 anni e quanto sia faticoso assistere alla sofferenza del bambino, ma purtroppo dobbiamo tenere sempre a mente che noi non abbiamo nessun potere sugli altri, ed il meglio che possiamo fare è rispettare le decisioni altrui ed iniziare a lavorare su e per se stessi.
Il fatto che lei sia diventato più produttivo in casa, e stia avendo dei successi lavorativi, sono fattori protettivi ed importantissimi di cui congratularsi e che hanno davvero una buona efficacia se fatti per se stesso e per progredire nella sua vita. Purtroppo non è possibile stabilire cosa vuole o vorrebbe la sua ex compagna, quello può saperlo soltanto lei, ma è possibile ricominciare da se stessi per il bene suo e del bambino, ed anche se è dura, se è doloroso, se è difficile, piano piano ci riuscirà, e magari con il supporto di un professionista può cercare di capire quali sono le cause profonde che la portano a non riuscire a distaccarsi, ed iniziare ad imparare a riconoscersi come singolo al di fuori della relazione.
Un caro saluto, dott.ssa Carmen Tedeschi
Buongiorno,
mi spiace molto per la sua sofferenza, che probabilmente si ripercuote nella vita quotidiana. Eravate giovanissimi quando tutto è iniziato e crescendo si cambia. Dirle cosa passa per la testa della madre di vostro figlio non saprei, ma posso dirle che lei ha il diritto di comprendere in quale fase evolutiva della vita si trova per elaborare quello che le sta accadendo. Quello che le sta accadendo è un evento che necessita un supporto e un accompagnamento alla luce del fatto che lei è anche padre.
Rimango a disposizione
Cordiali saluti.
Dott.ssa. Grazia Chianetta
Salve a lei e grazie per aver illustrato la sua situazione così dettagliatamente. Il suo focus attentivo sembra diretto all'ispezione di ogni evento che possa rispondere alla sua domanda "[...] è davvero finita?". La realtà è ricca di sfaccettature e accettarne la complessità può essere anche molto difficile, soprattutto quando queste sembrano più contribuire a un caos generale che arricchire il quadro. Concedersi una o più consulenze potrebbe darle qualche spunto su come gestire passato, presente e futuro, nell'ottica della gestione dei suoi pensieri, ricordi, credenze, emozioni, decisioni e comportamenti, nel qui ad ora, al fine di percepire un buon equilibrio nel rapportarsi con se stesso, con suo figlio e con la madre di suo figlio. É importante prendersi cura di sé, perché farlo avrà degli effetti positivi anche per le proprie relazioni. Le auguro ogni bene. Dott.ssa Lorena Lombritto
Gentile utente, grazie per la condivisione, indubbiamente se la sua compagna (o moglie?) la percepisse più centrato su di sé e stabile nelle relazioni sociali e lavorative, potrebbe (ma il condizionale è d'obbligo) rivalutare la vostra relazione. Le do un suggerimento: premesso che non è infrequente che genitori separati che hanno un figlio piccolo come il vostro, organizzino delle uscite congiunte (cinema, parco, etc), questo fa molto bene a vostro figlio che potrà vedervi, oltre che uno per volta, anche congiuntamente con molto beneficio per la sua salute ed il suo equilibrio. Non c'è bisogno che parli alla sua compagna direttamente, quello che lei (tu) è diventato e come gestisce la sua vita affioreranno comunque, valuterà in un secondo momento se è il caso di farle discorsi più diretti ed espliciti. Si prenda anche lei il suo tempo.
Buon pomeriggio gentile utente. Ha raccontato una lunga storia d'amore costellata di alti e bassi, da cui emerge che lei e la sua compagna siete cresciuti insieme, cresciuti e cambiati nei vostri bisogni. In diverse fasi della vostra relazione avete affrontato problemi seri di natura pratica, di salute ed economici ed avete comunque trovato la forza per ricostituire la vostra relazione. Una relazione che ha dato infine il frutto piu' prezioso, vostro figlio, di cui lei adesso si occupa durante la settimana con rinnovato impegno e senso di responsabilità. La sua compagna è tornata a vivere dal padre, frequenta un altro uomo e sostiene di voler dedicare tempo a se stessa. Lei chiede se, avendo lasciato tutto a casa, sia possibile prevedere se tornerà. Immagino che questo particolare possa essere dovuto sia ad un fatto logistico, di tempo per sistemare la sua vita, così come potrebbe essere invece segno di una decisione non completamente matura, che potrebbe essere rivista e cambiata. A prescindere dalle intenzioni della sua compagna, potrebbe giovarle, in questo momento, dedicare maggiore attenzione al suo sviluppo e benessere personale: al suo nuovo lavoro, al bimbo e perchè no, quale miglior momento per farsi sostenere in un processo di miglioramento della conoscenza di se stesso? Coridali saluti.
Dr. ssa Claudia Quaglieri
Le problematiche relazionali legate alle crisi coniugali ma anche alle crisi evolutive sono cosa frequente. Le crisi possono portare ad un miglioramento e ad una crescita, oppure comunque ad un cambiamento che genera progresso. C'è una pare di lutto da sopportare. Le perdite necessitano di esserere elaborate e quello che non c'è più va lasciato andare. Ma anche tanto resta di buono come esperienza e a volte come risorsa che può essere riimpiegata nella relazione matrimoniale. Purtroppo non esiste una palla di vetro e nessuno può prevedere come andrà a finire. C'è una sola certezza: la coppia genitoriale non deve rompersi per il bene del figlio. Fatevi aiutare in un percorso di mediazione familiare e spero alla genitorialità. Magari questo filo robusto che vi lega può anche ravvicinarvi dal punto di vista sentimentale. Altrimenti restere una splendida famiglia con un papà e una mamma che sono cresciuti insieme grazie ad una lunga storia d'amore.
Buonasera, lasciare molte cose di sé sicuramente ha un significato profondo ma non si può sapere con certezza quale sia. Io credo che bisogna dare e darsi tempo per maturare scelte legate ai propri bisogni . Può attendere un po' di tempo, lasciarla riflettere e riflettere lei stesso. Si concentri sul piccolo e cercate sempre di parlare chiaramente con lui, onde evitare fantasie di qualsiasi tipo. In un secondo momento potrete affrontare apertamente un discorso sul vostro futuro insieme come famiglia, o solo semplicemente come genitori, aspetto che vi legherà per tutta la vita. Potrebbe anche giovarle un supporto psicologico per chiarire questi passaggi di vita e i motivi dei suoi cambiamenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
vista la complessità della situazione, poteva essere importante una psicoterapia di coppia. Provi a parlarne alla sua ex compagna, potrebbe essere l occasione per riprovarci e magari ripartire.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
buongiorno, capisco quanto possa essere stato difficile e doloroso per lei affrontare tutto quanto fin qui; la vostra storia è sicuramente caratterizzata da un legame importante che vi lega sin dalla vostra giovane età. Da un punto di vista terapeutico ci sono molti aspetti da considerare e dei vissuti che si sono ripresentati nelle varie fasi di vita che vanno capiti e compresi per poterci lavorare. Credo ci siano due aspetti principali su cui riflettere vista la situazione attuale: entrambi siete cresciuti, siete dapprima divenuti adulti e poi genitori; gli equilibri delle coppie sono in costante divenire e fanno i conti con i cambiamenti dei singoli: le suggerisco dunque di riflettere su di sé (chi è, come è cambiato e di cosa ha bisogno ora come uomo e come padre) e su chi siete /potete essere voi come coppia. il fatto che la sua compagna non sia riuscita a distaccarsi del tutto dall'ambiente "casa" suggerisce che anche lei potrebbe star vivendo un momento di incertezza sul futuro in diverse sue aree di vita.

Confrontarsi con uno specialista che possa fornirle uno sguardo esterno sulla situazione e che possa porle le giuste domande per capire appieno il momento può essere utile e di beneficio.

sperando di averle fornito una chiave di lettura utile per lei in questo momento le porgo cordiali saluti e un imbocca al lupo per la sua carriera lavorativa.
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La tua situazione è complessa e delicata. È importante continuare a concentrarti sul benessere del tuo figlio e su te stesso, indipendentemente dalle incertezze della situazione attuale. Rispetta il tempo e lo spazio che entrambi state prendendo per riflettere e capire le vostre necessità e desideri. Comunicare apertamente e mantenere un ambiente stabile per tuo figlio è fondamentale. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno un periodo di riflessione vi sarà sicuramente utile per capire gli sbagli e cosa chiede l'altro. Prendetevi del tempo per capire cosa provate, sentite e ascoltare le vostre emozioni. Un periodo introspettivo vi farà conoscere quello che realmente sentite dentro di voi e potrà aiutarvi a risanare la situazione che probabilmente non è definitivamente chiusa.
Il figlio, purtroppo, ne risente ma cercate il più possibile di dargli un ambiente serene e non lo rendete partecipe delle vostre discussioni qualora ci fossero.
Resto a disposizione per un percorso psicologico, che potrebbe servirle per aiutarla ad elaborare il suo vissuto, i suoi sbagli e radicare i suoi cambiamenti.

La tua storia riflette una lunga e complessa relazione, caratterizzata da momenti di vicinanza e crisi, che hanno influenzato profondamente entrambi. Dal punto di vista psicoanalitico e psicodinamico, possiamo esaminare diversi aspetti che potrebbero aiutare a comprendere meglio la situazione e i sentimenti coinvolti.

Il tradimento, sia da parte tua che da parte sua, sembra essere una risposta a sentimenti di insoddisfazione e mancanza di attenzioni. Questi episodi possono essere visti come sintomi di problemi più profondi nella relazione, dove entrambi avete cercato altrove ciò che sentivate mancare nel rapporto. Le dinamiche di tradimento e riconciliazione hanno probabilmente lasciato cicatrici emotive che non sono mai state completamente risolte, alimentando un circolo di insicurezze e risentimenti.

La tua esperienza di perdita del lavoro e le sfide economiche hanno aggiunto ulteriore stress alla relazione. La necessità di rinunciare a passioni personali per accudire il figlio ha potuto generare un senso di sacrificio e frustrazione, che poi si è manifestato in comportamenti critici e distanzianti verso la tua partner.

La malattia e la maternità sono momenti estremamente stressanti che richiedono un grande supporto emotivo e fisico. Anche se ti sei dimostrato presente durante queste difficoltà, i cambiamenti successivi nel tuo comportamento, come il distacco e la mancanza di aiuto domestico, potrebbero essere stati vissuti come una mancanza di continuità nel supporto da parte tua.

Il periodo del COVID-19 ha aggravato le tensioni esistenti, portando alla separazione definitiva. L'infedeltà di tua moglie può essere vista come un tentativo di trovare conforto e sostegno in un momento di crisi. Il fatto che lei ora voglia pensare a sé stessa e abbia scelto di andare a vivere dal padre piuttosto che con l'altro uomo, indica un bisogno di recuperare un senso di indipendenza e sicurezza personale.

È comprensibile che tu stia cercando di dimostrare il tuo cambiamento e il tuo impegno, ma è importante riconoscere che la fiducia richiede tempo per essere ricostruita. La tua partner ha bisogno di vedere una continuità nel tuo cambiamento, non solo a parole ma nei fatti quotidiani, senza che questi siano motivati esclusivamente dal desiderio di riconciliazione, ma da un autentico impegno verso un miglioramento personale e relazionale.

La situazione del vostro figlio aggiunge un ulteriore strato di complessità emotiva. È cruciale che entrambi lavoriate insieme per minimizzare l'impatto della separazione su di lui, mantenendo una comunicazione aperta e collaborativa.

Per esplorare e comprendere meglio queste dinamiche e per cercare un percorso di guarigione e riconciliazione, ti invito a considerare un consulto con me. Insieme possiamo lavorare per capire i sentimenti sottostanti, affrontare le ferite passate e costruire una nuova base di fiducia e rispetto reciproco. La terapia può offrire uno spazio sicuro dove esplorare questi temi e trovare modi costruttivi per andare avanti, sia come individuo che come genitore.

M.G.
Buon pomeriggio caro cercatore di intenzioni,
spesso si può finire nello sbilanciarsi sull'altro come a sporgersi troppo fuori da sé stessi invece di provare ad affinare l'arte che un saggio definì "conosci te stesso".
Se vuoi scoprire come uscirne, contattami.
Un caro saluto
Dott. Claudio Cianci
Gentile utente, comprendo che la situazione sia complessa e ricca di avvenimenti, vista la durata della relazione ed un bimbo. Lei chiede cosa possa significare il comportamento della sua ex partner: non c'è una risposta univoca, è possibile solo immaginare e procedere per ipotesi. Da quanto mi sembra di capire però al momento la sua ex compagna le chiede tempo, in seguito alle tante cose successe tra di voi. Rispetto il vostro bimbo, è comune che soffra di questa separazione. Parli anche con la sua ex compagna, cercando di creare una nuova routine per il vostro bimbo. Data l'importanza del periodo che sta affrontando, chieda un supporto se lo ritiene opportuno. Resto a disposizione, anche online. Un saluto, dott.ssa Giorgia Signorini

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