Salve, è dall'inizio della situazione del covid che vivo in una situazione particolare. Mia madre in

18 risposte
Salve, è dall'inizio della situazione del covid che vivo in una situazione particolare. Mia madre in particolare con l'inizio della pandemia ha cominciato a lavare tutti gli oggetti che provengono dal supermercato, cosa che ritenevo opportuna data la situazione. Ora pero', nonostante la pandemia sia terminata, continua ad esempio a lavare gli oggetti come un banale yogurt, che comunque al supermercato sta dentro al suo cartone, perchè le disturba l'idea di appoggiarlo sulla tovaglia non lavato, tovaglia in cui solo poi appoggerebbe ''il pane'' che poi metterebbe in bocca. Insomma ci sono diversi step prima che effettivamente ci sia una trasmissione dello sporco.. Cosa che ovviamente prima era giustificata con il covid, ma ora non trova piu giustificazione. Per il disgusto ora non usa neanche piu i carrelli per fare la spesa, perchè li toccano tutti. Dopo averle detto che a parer mio certe cose sono eccessive, mi sono sentito rispondere ''allora fai prima a non lavarti direttamente le mani, se poi tanto tocchi una cosa sporca'', ma non capisco proprio la correlazione tra le due cose. Volevo un parere, non sono una persona sporca, ma certe cose mi sembrano esagerate. Potrebbe essere una lieve forma di una qualche fobia? Avrebbe bisogno di aiuto?
Gentile utente, grazie per averci esposto le sue preoccupazioni circa il comportamento di sua madre. Da ciò che descrive si evince un disturbo d'ansia legato alla paura di infezione e di malattia, più che una fobia per lo sporco. Potrebbe addirittura trattarsi di una forma iniziale di disturbo ossessivo-compulsivo legato al timore di essere contaminata in qualche modo da qualsiasi cosa non sia igienizzata (ecco perché la tendenza a lavare e pulire ogni oggetto proveniente da fuori). Se pensa che sua madre possa soffrire di questo disturbo (si chiama Rupofobia), le consiglio di convincerla a parlare con uno psicologo o psicoterapeuta. Purtroppo dopo la pandemia da Covid-19 questo tipo di paure e ansie si sono moltiplicate, potrebbe trattarsi di un disagio transitorio ma può ugualmente incidere sulla vita quotidiana in modo negativo, così come sui rapporti sociali. Forse la cosa più difficile sarà far capire a sua mamma che potrebbe avere un problema di tipo psicologico: molte persone negano, spesso inconsapevolmente, di avere un disagio mentale. Il mio consiglio è condividere con lei qualche articolo o video, oppure queste risposte su miodottore, per prendere coscienza del problema. Se lo desidera sono a disposizione per consulenza online al fine di fornire ulteriori chiarimenti e informazioni sul tema in questione.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese

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Buon pomeriggio gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Da ciò che scrive sembra che sua madre potrebbe soffrire di rupofobia, un disturbo d'ansia caratterizzato dalla paura ossessiva dello sporco. Si tratta di una paura irrazionale, che porta alla messa in atto di comportamenti e rituali ossessivi di pulizia su di sé e sull'ambiente che circonda il soggetto coinvolto. Solo pochi anni fa abbiamo vissuto un'esperienza collettiva legata all'igiene. Le indicazioni per evitare il contagio di Covid-19 infatti richiedevano un lavaggio accurato delle mani e delle superfici di contatto. Questo ha generato in alcune persone quella che è stata definita "ansia da Covid". Dovrebbe parlare con sua madre e consigliarle di iniziare un percorso psicologico con un professionista. Sono a disposizione, anche online, dottoressa Nibbioli.
Gentile Utente, alcune persone potrebbero sviluppare comportamenti eccessivamente precauzionali o ansiosi a seguito di un evento traumatico o di una situazione di crisi come la pandemia da COVID-19. Questi comportamenti possono essere una risposta normale a una situazione di minaccia percepita. Tuttavia, se il comportamento persiste anche quando la minaccia è diminuita o scomparsa, potrebbe essere indicativo di un problema più profondo.
Se il comportamento di sua madre sta influenzando negativamente la sua qualità di vita o le relazioni interpersonali, potrebbe essere utile incoraggiarla a cercare supporto professionale.
Un terapeuta può aiutarla a esplorare le sue paure e le sue ansie, lavorando per sviluppare strategie di gestione più equilibrate e realistiche.
Può trovare un valido supporto nella terapia Cognitivo-Comportamentale.
Un caro saluto, Dott.ssa Clarissa Russo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, sicuramente la convivenza tra questi due pensieri che riportate risulta difficile e frustrante. Da come la descrive sua mamma viene limitata nella vita quotidiana da queste paure, però purtroppo se lei non lo ritiene un problema non si attiverà per lavorarci, quello che dal canto suo tuttavia può fare è aiutarla dolcemente ad arrivare ad una consapevolezza ed allo stesso tempo cercare di superare questa convivenza difficile personalmente con un supporto dedicato solo a lei. Rimango disponibile se vuole.
Buongiorno. Quello del Covid-19 è stato un periodo e un contesto particolare, a cui non eravamo stati preparati precedentemente poiché per fortuna non siamo stati esposti a situazioni analoghe nel passato recente. Se alcuni comportamenti erano tollerati e auspicabili al tempo, ora possono sembrarci bizzarri e insensati: quello che sua madre sta mettendo in campo potrebbe definirsi una sorta di trascinamento delle modalità che erano state consigliate durante il picco della pandemia e che ora, conclusasi la situazione di pericolo, sembrano esagerate. Quello che le consiglio è di cercare di comunicare con sua madre e capire la severità delle emozioni negative rispetto all'idea della sporcizia o del contagio: se i sentimenti che emergono risultassero invalidanti per il normale funzionamento quotidiano (es. "non prendo più i mezzi pubblici perché non voglio correre il rischio di sporcarmi o di infettarmi") consiglierei di proporle un colloquio psicologico, in modo che una persona qualificata possa effettuare una valutazione diagnostica e indirizzarla al miglior tipo di trattamento. Auguro il meglio a lei e a sua madre!
Salve, capisco che la situazione che descrivi può essere difficile da gestire. Nonostante abbia bisogno di ulteriori dettagli, posso offrirti qualche informazione generale che potrebbe esserti utile.

Quando una persona sviluppa comportamenti eccessivi o ossessivi riguardo alla pulizia e all'igiene, potrebbe essere coinvolta una forma di disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) o una fobia specifica, come ad esempio la misofobia (paura del contagio da sporco). Tuttavia, solo uno specialista qualificato, come uno psicologo o uno psichiatra, può diagnosticare con certezza tali disturbi.

È comprensibile che durante la pandemia molti abbiano sviluppato abitudini più rigorose di pulizia per prevenire il contagio da COVID-19. Tuttavia, se queste abitudini persistono anche quando non vi è una giustificazione valida, potrebbe essere utile cercare un supporto professionale.

Potresti provare a parlare apertamente con tua madre riguardo alle tue preoccupazioni e al tuo punto di vista. Spiega che comprendi l'importanza dell'igiene, ma che alcune delle sue abitudini sembrano eccessive e ti creano disagio. Sottolinea che non hai intenzione di trascurare l'igiene personale, ma che desideri trovare un equilibrio più sano e pratico.

Se tua madre è aperta a discutere della situazione, potrebbe essere utile suggerirle di consultare uno specialista per una valutazione più approfondita. Un professionista può fornire un'opinione esperta e suggerire eventuali interventi o trattamenti appropriati, se necessari.

In generale, è importante mantenere un atteggiamento di comprensione e supporto. Ricorda che la salute mentale è una questione delicata e che richiede un approccio empatico. Incoraggia tua madre a cercare aiuto, se ritiene che la sua ansia riguardo all'igiene sia diventata eccessiva o interferisca con la sua vita quotidiana.

Se ritieni che la situazione sia particolarmente preoccupante o che abbiano un impatto significativo sulla vita quotidiana di tua madre o sulla vostra relazione familiare, potresti considerare l'opportunità di coinvolgere un professionista per un supporto più specifico e personalizzato.
Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
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Carissima, sappiamo bene che la pandemia ha generato in noi alcuni cambiamenti nello stile di vita o, in certi casi, rafforzamenti di abitudini già esistenti. La preoccupazione per la pulizia può a volte passare da una legittima attenzione igienica ad una ossessione disfunzionale; in questo secondo caso mettiamo in atto comportamenti e rituali per controllare le situazioni che generano ansia in noi. Potrebbe essere ciò che sta accadendo a sua madre ma per poterlo comprendere servirebbe poterci parlare, stante ovviamente la sua adesione. In tal caso tenga presente la mia disponibilità, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Gentile utente, purtroppo il Covid ha fatto nascere alcune “ansie” che se prima erano vagamente accennate con il covid sono poi “esplose”. Quello da capire è lei sta male quando sua madre agisce così? Osserva e si preoccupa? Sua madre nel compiere queste azioni si rende conto o lo fa in maniera del tutto “quotidiano” contandole magari fatica ma tutto sommato serena? Dovrebbe capire questi aspetti e condividere con sua madre se fare tutto ciò la fa star male e in quel caso cercare magari un aiuto con un professionista. Buona serata
Gentile utente, le risposte che ha ottenuto da sua madre non sono dissimili dai ragionamenti che fanno le persone con disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione. Cerchi sul web questo disturbo d’ansia e faccia leggere la descrizione anche a sua madre. Se ne riconoscete le peculiarità, vi consiglio di chiedere la consulenza con uno psicologo psicoterapeuta cognitivo comportamentale (meglio ancora se con una formazione per il trattamento del Doc ), perché questo disturbo d’ansia non sparisce da solo ma tende a peggiorare ed a generalizzarsi con il tempo.
Cordialità, Mgf
Gentile utente di mio dottore,

le preoccupazioni eccessive per l'igiene di sua madre potrebbero avere a che fare con l'esordio di un disturbo ossessivo-compulsivo. La pandemia in tal senso potrebbe aver contribuito a far evolvere una situazione magari già presente in precedenza ma meno visibile. Nel caso provi a parlarne con sua madre cercando di capire se dietro tutto ciò potrebbe celarsi un disagio più profondo.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, concordo con i colleghi che, da ciò che riporta qui, sua madre potrebbe avere un disturbo d'ansia con paura specifica di contaminazione. Sarebbe opportuno ottenere maggiori informazioni per poter avere un quadro chiaro della situazione. Sarebbe utile per sua mamma parlare con uno psicologo, così da poter affrontare il problema. Purtroppo il COVID ha amplificato tante paure, e per questo, per le persone più fragili psicologicamente, sarebbe utile un supporto specifico. Le consiglio di parlare apertamente con lei della sua preoccupazione, magari leggere insieme informazioni circa questa patologia e riflettere sulla possibilità di svolgere un colloquio psicologico. Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza con la comunità di Miodottore.
Indubbiamente la convivenza con una persona che manifesta tali difficoltà può essere molto faticosa. Personalmente ipotizzo che potrebbe trattarsi di una forma di DOC (disturbo ossessivo compulsivo), dovuta all'eccessivo timore sviluppatesi durante la pandemia, e che purtroppo ha colpito molte persone. Le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra e/o ad uno psicoterapeuta per inquadrare al meglio il disturbo e procedere con l'opportuna terapia.
Resto a disposizione per chiarimenti, anche online.
In bocca al lupo per tutto.
Saluti.
Dott.ssa Loredana Benelli
Buonasera, grazie per la condivisione della sua esperienza.
Sicuramente gli anni della pandemia sono stati pesanti e difficili per tutti, quindi immagino suo disagio sia per la situazione che sta tutt'ora vivendo nel rapporto con sua madre, ma soprattutto la sofferenza nel vederla in difficoltà.
La pandemia è stato un periodo veramente molto complesso della nostra vita che ha determinato un'importante vulnerabilità psichica in molte persone.
Consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra e/o ad uno psicoterapeuta per poter approfondire la valutazione degli aspetti disfunzionali che fanno ipotizzare ad un disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC).
E' importante capire la funzione attribuita alle ossessioni-compulsioni, e
lavorare sui vissuti emotivi e pensieri che contribuiscono a mantenerle.
Molto spesso i disturbi ossessivo compulsivi da contaminazione e pulizia possono avere una base traumatica (e si può dire che la pandemia è stata vissuta da molti come un'esperienza traumatica, sperimentando così vissuti di paura, pericolo, impotenza).
Inoltre la conoscenza dei principali veicoli di contagio avvalorano l'urgenza e la necessità di mettere in atto una serie di strategie di prevenzione. Quando diventano patologiche però, c'è da lavorare sul nucleo del disagio psichico che da avvio a certi pensieri, emozioni, comportamenti disfunzionali. La reale possibilità di contagio fa sì che i "sintomi" non siano ancora vissuti in modo dissonante, per questo sarebbe importante sottolinearle la fatica che queste strategie comportano e introdurre l'eventualità di poter esplorare questi vissuti e pensieri con un professionista.
Conoscere la storia di sua madre e i vissuti rispetto alla pandemia e alle sue strategie disfunzionali sono aspetti imprescindibili sia da un punto di vista diagnostico, ma soprattutto per individuare insieme gli obiettivi di un eventuale percorso psicologico.
In assenza di cause traumatiche la psicoterapia del DOC la definirei una terapia dell'accettazione del rischio.
Un obiettivo può essere infatti quello di favorire flessibilità cognitiva e comportamentale rispetto al rischio di contagio.
Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti, anche tramite consulenza online.
Non trascuri anche la sua, di salute psicologica.
Un caro saluto,
Dott.ssa Martina Orzi
Salve,
mi dispiace per il disagio che sta vivendo.
Da ciò che dice, la situazione sicuramente non è di normalità, si è incastrata su qualche meccanismo disfunzionale. Si dovrebbe comprendere insieme a lei verso che direzione andare. La sua preoccupazione è davvero nobile e piena di amore. Potrebbe affrontare il discorso di iniziare un percorso proprio per comprendere insieme e dare un senso di realtà ad entrambi, senso di realtà che sembra venir un po' meno a sua madre.
Se vuole ci sono anche online.
Dott. Salvucci Matteo
Ciao,

capisco che la situazione che stai vivendo sia difficile e frustrante. È chiaro che tua madre sta lottando con una forma di fobia.

È importante ricordare che la fobia è un disturbo d'ansia che è caratterizzato da una paura intensa e irrazionale di qualcosa. In questo caso, la paura di tua madre è lo sporco.

Ci sono molte cause potenziali per le fobie, tra cui fattori genetici, esperienze traumatiche e fattori ambientali. È possibile che tua madre abbia avuto una esperienza traumatica in passato che ha contribuito a sviluppare la sua fobia.

Ecco alcuni suggerimenti su come aiutare tua madre:

Parla con lei. Spiegale come ti senti e che ti preoccupi per lei.
Incoraggiala a cercare aiuto professionale. Un terapista può aiutarla a capire la sua fobia e sviluppare strategie per affrontarla.
Sii paziente e comprensivo. Ricorda che la fobia è un disturbo reale e che tua madre non ha il controllo della sua paura.
Se tua madre è riluttante a cercare aiuto, potresti provare a parlarle con un familiare o un amico fidato. Potrebbero essere in grado di convincerla a cercare aiuto professionale.

Non arrenderti! Con il tempo e il giusto aiuto, tua madre può superare la sua fobia e vivere una vita più soddisfacente.

Ecco alcuni suggerimenti specifici che potresti utilizzare per parlare con tua madre:

Inizia con una conversazione aperta e onesta. Dille che ti preoccupi per lei e che vuoi aiutarla.
Evita di giudicarla o di farla sentire in colpa. Ricorda che la fobia è un disturbo reale e che tua madre non ha il controllo della sua paura.
Concentrati sui suoi sentimenti e sulle sue paure. Ascoltala con attenzione e lasciala sapere che la capisci.
Offri il tuo sostegno. Dile che sei lì per lei e che la aiuterai in qualsiasi modo possibile.
Spero che questi suggerimenti siano utili.
Buongiorno, ti ringrazio per aver condiviso le tue preoccupazioni, immagino non sia una situazione semplice.
La descrizione che hai fornito sembrerebbe suggerisce alcune caratteristiche che potrebbero essere associate a un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) o a comportamenti legati ad un'eccessiva ansia da contaminazione. Potrebbe essere utile per tua madre parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per una valutazione più approfondita. Qualora fosse necessario, i professionisti potrebbero consigliare un'ulteriore visita con uno psichiatra, ed affrontare al meglio la psicoterapia con l'aiuto di un farmaco per placare i vari sintomi che rendono la routine poco funzionale.
Prova ad esprimere le tue preoccupazioni in modo empatico a tua madre, sottolineando il desiderio di aiutarla a gestire eventuali ansie che potrebbero influenzare il suo quotidiano. La consulenza professionale può offrire supporto e strategie per affrontare queste preoccupazioni in modo più equilibrato.

Un caro saluto,
Dott. Moro
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La situazione che descrivi potrebbe effettivamente rientrare in una forma di ansia o ossessione legata all'igiene o alla pulizia. La tua osservazione sul fatto che queste abitudini siano continuate nonostante la fine della pandemia potrebbe suggerire che ci sia un livello di preoccupazione eccessivo in relazione alla pulizia degli oggetti.

È importante ricordare che non posso fornire una diagnosi definitiva senza un'adeguata valutazione clinica. Tuttavia, se queste preoccupazioni e comportamenti stanno causando disagio significativo o interferendo con il normale funzionamento quotidiano, potrebbe essere utile considerare un consulto con uno psicologo specializzato in disturbi d'ansia.

Lo psicologo può aiutare a comprendere meglio le origini di queste preoccupazioni e a sviluppare strategie per gestirle in modo più equilibrato. L'obiettivo sarebbe quello di raggiungere un livello di pulizia e igiene che sia adeguato per te e per la tua famiglia, senza che diventi eccessivo o limitante.

Rimango a disposizione, per ulteriori chiarimenti,

Dott.ssa Francesca Gottofredi

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