Salve! È da un anno e mezzo che ho una presunta prostatite/vesciculite diagnosticata tramite RM con

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Salve! È da un anno e mezzo che ho una presunta prostatite/vesciculite diagnosticata tramite RM con mezzo e visita urologica.È iniziato tutto da un eccessiva masturbazione o infezione che però non risultava dai test che ho fatto inizialmente se non dopo qualche mese e il medico di base voleva darmi una cura ma l' urologo non se ne è preoccupato molto e mi ha dato Androprox700 e ho sentito dei miglioramenti quindi continuo ad assumerlo.Però ho delle vene che continuano a dilatarsi infatti inizialmente il dottore mi aveva prescritto Daflon 500 però se avvolte sembrava calmare la cosa altre mi faceva un effetto contrario cioè sentivo bruciori nelle pelvi e lungo le gambe.Secondo il Flebologo c'è un alterazione dei nervi si perché dopo l eiaculazione oltre al bruciore ho spasmi e un continuo ticchettio nel perineo,neuropatie tipo alla gamba sinistra soprattutto alla pianta del oiede e altri disturbi di cui il più importante è un continuo fastidio al centro dei palmi della mano e ho notato alterazioni della circolazione sia sui palmi delle mani che io piedi e sul glande sempre dopo aver eiaculato.
LA DOMANDA È:DOPO UN ANNO E MEZZO DI VISITE SPECIALISTICHE NON SI CAPISCE ANCORA SE L INFIAMMAZIONE CHE DIFFONDENDOSI SU VENE(COME DICE IL FLEBOLOGO) E NERVI HA SCATENATO I SINTOMI SU DETTO O SI TRATTA DI UN DANNO/LACERAZIONE CHE CONTINUA A NON GUARIRE?
A CHI DOVREI RIVOLGERMI COSA DEVO FARE ?LA MAGGIOR PARTE DEI DOTTORI SE NE LAVA LE MANI SEMBRA CHE NON HANNO VOGLIA DI METTERSI A DISPOSIZIONE ALLORA QUALSIASI COSA CHE DICO SMENTISCONO!SE NON FOSSE STATO PER L UROLOGO NON AVREI MAI SCOPERTO NULLA PERCHÉ ALTRI DOTTORI TRA CUI IL RADIOLOGO MI HANNO SCONSIGLIATO DI EFFETUARE LA RISONANZA MAGNETICA CHE ALLA FINE HA RILEVATO UN EFFETTIVA INFIAMMAZIONE TRA SIGMA E PROSTATA.......
Due sono le questioni in gioco. La prima è la congestione infiammatoria pelvico-prostatica, certamente, consistente, e sui la serenoa (a parte gli effetti negativi per l'azione anti-androgenica, sulla funzione sessuale) da sola poco può fare. Può anche essere che la RMN abbia dimostrato lo stato prostatico, ma occorre ben altro per definire le ragioni della costituzione e la sussistenza della congestione infiammatoria che infatti non si risolve e sembra anche avere fasi di accentuazione. La seconda è la questione neurovascolare che, se per quanto riguarda l'area pelvica può essere correlata alla congestione infiammatoria pelvico-prostatica, per quanto riguarda le altre aree può avere ragioni differenti, non ultimo uno stato di stress reattivo alla sua condizione di malessere complessivo e comunque da valutare attentamente. Occorre che un buon andrologo riprenda in mano la situazione rivalutando quanto ha fatto per poi decidere nella utile strategia diagnostica a cui seguirà quella terapeutica.

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