Salve, È da qualche mese che sento il bisogno di iniziare un percorso con uno psicologo ma non trov

19 risposte
Salve,
È da qualche mese che sento il bisogno di iniziare un percorso con uno psicologo ma non trovo il coraggio di iniziare, perché da sempre ho timore di parlare di me e dei miei sentimenti. Soffro spesso di 'ansia' in situazioni di socialità, che portano a chiudermi più di quanto io non lo sia normalmente; sento di non aver mai superato la morte di mia madre (sono passati 8 anni) e non riesco a parlarne senza piangere; cambio umore per ogni piccola cosa che va diversamente da come avevo immaginato o per ogni piccola critica; ho un'autostima molto bassa e non riesco a dare il meglio di me per paura di essere giudicata; oltre a queste, credo ci siano molte cose di cui parlare e non so come iniziare, per questo vorrei qualche consiglio.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Non faccia Sì che la paura le impedisca di trovare le strategie utili per migliorare e stare bene, molti di noi professionisti Inoltre mettono a disposizione un colloquio conoscitivo gratuito pertanto lei avrebbe la possibilità di un primo incontro per poi eventualmente decidere se proseguire o meno.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buon pomeriggio, mi rattrista leggere questo suo messaggio. La cosa che le posso consigliare è SI BUTTI. COMINCI! Se continua a far vincere la sua paura, non riuscirà mai a raggiungere ciò che desidera. Ci provi, la prima volta può non andare bene e allora ci riproverà. Vedrà che non verrà mai giudicata né per quello che prova, né per quello che dice. Siamo qui per aiutare.
Resto disponibile se ha piacere di approfondire. Un caro saluto, Giada
Buongiorno,
sul fatto di affidarsi direi che non è la prima persona che ha queste paure. Aprire le proprie emozioni ad uno sconosciuto, anche se professionista, può generare timore, insicurezza. Non so se sia la sua prima esperienza, ad ogni modo le resistenze a prendere in mano il proprio dolore e condividerlo con uno specialista sono molto comuni.
Per quanto riguarda il lutto, un lutto cristallizzato, non elaborato può diventare pervasivo e andare ad influire su più ambiti della propria vita. Purtroppo è spesso un argomento tabù, che nella nostra cultura viene stigmatizzato e allontanato. Ha provato a leggere qualcosa su questo tema?
Buongiorno,
la sua paura è comprensibile, tuttavia è importante dare seguito a questa sua esigenza di terapia.
Se la sua paura è quella del giudizio altrui, credo possa essere rassicurante per lei sapere che il terapeuta è non giudicante per definizione. La terapia è accoglienza e autodeterminazione ed è agli antipodi rispetto ad atteggiamenti giudicanti o colpevolizzanti.
Cordialmente, EP
Buon pomeriggio,
penso che la cosa più importante sia buttarsi dato che da parte tua c’è comunque la consapevolezza che ci sono tanti aspetti su cui senti il bisogno di lavorare. Ricordati che nessuno mai ti giudicherà per quello che porterai nelle varie sedute. Eventualmente se vuoi resto a disposizione per dei colloqui, una volta spiegato come lavoro con le persone che si rivolgono a me e se ti sentirai a tuo agio potremo cominciare,, in caso contrario avrai fatto un colloquio conoscitivo è una chiacchierata sui tanti aspetti di cui vuoi parlare cosa che non fa mai male.
Un cordiale saluto
Dott. Michele Arnaboldi.
Buongiorno, grazie per la condivisione.
Posso immaginare la paura, aprirsi e condividere il proprio mondo è qualcosa di grande, di prezioso. L'ambiente della seduta psicologica è un ambiente protetto. Il professionista non giudica, non dà opinioni e non critica. La fiducia si crea lentamente, non si risolve tutto in una seduta. Non è un interrogatorio, ogni persona ha i suoi tempi e le sue modalità! Non c'è un modo giusto o sbagliato. Lo spazio è una zona di libertà, di accettazione. Provi a cercare uno specialista, ci sono tanti approcci diversi, provi a identificare cosa le ispira e cosa potrebbe darle rassicurazione e agio. Una volta iniziato con un colloquio, è sempre possibile cambiare specialista! Non è detto che si trovi al primo colpo il professionista giusto per noi, esattamente come con medici, ginecologi ecc.. Spero possa trovare la motivazione per iniziare un percorso.
Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Buongiorno. Ritengo sia importante per lei iniziare un percorso psicologico. Già il fatto che lei prenda in considerazione l'ipotesi di consultare uno psicologo è importante. Le sue sono problematiche che difficilmente da solo riuscirà ad affrontare (ansia sociale, un lutto ancora da elaborare, un umore instabile, bassa autostima). Può intanto provare a fare uno o due colloqui e vedere come si trova. Resto a sua disposizione per eventuale visita. Cordiali saluti. Dr. Roberto Clemenza
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi una tematica così delicata, legata proprio al timore di affidarsi a qualcuno che non si conosce, dando spazio a se stessi e ai propri sentimenti e vissuti.
Una paura tutt'altro che banale, molto diffusa e significativa
La terapia è un viaggio e per quanto possiamo immaginarci le possibili mete, non possiamo sapere prima quello che succederà o quello che proveremo quando ci arriveremo.
Secondo me questa ansia è già parte integrante di questo viaggio, quindi scelga un buon accompagnatore, si affidi e non abbia paura.

Buon proseguimento
Buonasera

Con il giusto professionista potrà elaborare i sentimenti che sta esprimendo nel suo messaggio … buon lavoro !
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Gentile utente, capisco molto bene l'imbarazzo che una persona può provare di fronte ad un dottore o persona estranea. Questo imbarazzo mi viene riferito anche dai miei pazienti e accolgo accettando i loro sentimenti. Posso dirle che il ruolo di noi psicologi è quello di aiutare chi è in difficoltà, astenendoci da giudizi morali o di altro genere. E' una relazione professionale di cura e di accoglimento dei vissuti. Capisco che il timore di stare in situazioni sociali possa diventare quasi paralizzante per la persona. Proprio per questo le auguro di trovare il coraggio di farsi aiutare e stare meglio da uno psicologo/psicoterapeuta
In bocca al lupo!
Spero di averle dato degli spunti di riflessione.
Per ulteriori dubbi mi può contattare anche online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Buongiorno, grazie per la condivisione. Capisco bene il timore e l'insicurezza di aprirsi e condividere i propri vissuti e le proprie sofferenze, molte persone hanno queste paure. Il ruolo di noi psicologi è aiutare chi è in difficoltà, non verrà giudicata nè per quello che prova nè per quello che dirà. Troverà un ambiente accogliente e sicuro per potersi esprimere, nel rispetto dei suoi tempi. Nel tempo si creerà anche un legame di fiducia e, se dopo i primi colloqui non dovesse trovarsi bene, può decidere di cambiare professionista. Le auguro di trovare il coraggio di farsi aiutare a stare meglio.
Resto a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Francesca Facetti
Salve cara utente, grazie per questa sua condivisione. Credo sia molto importante questo primo passo che ha fatto: leggittimarsi la paura di cominciare un percorso è già un' acquisizione di consapevolezza circa sè. Portare fuori paure, fragilità, i propri sentimenti e il proprio mondo significa 'vederli' e questo può generare dolore. Tuttavia, portare fuori e vedere implica anche il darsi la possibilità di muoversi, di assumere prospettive differenti, cambiare. Si dia il permesso di conoscere le sue risorse, di approcciarsi alla propria vita e al mondo in maniera gradualmente diversa. In un percorso, il professionista che siederà di fronte a lei non la giudicherà ma la accompagnerà, passo dopo passo, nella scoperta di sè e delle proprie capacità, che esistono e di cui lei può riappropriarsi. Non ci sono imposizioni, lo spazio di terapia segue i suoi tempi e rispetta le sue modalità.
Le auguro di trovare il professionista che possa fare al caso suo e di iniziare questo cammino.
Io rimango a disposizione per qualunque richiesta.
Un caro saluto
Simona
Buonasera Simona, aprirsi con qualcuno - anche se si tratta di un professionista - non è mai semplice , perché ci porta sempre a doverci esporre. In un percorso di questo tipo, per di più, bisogna "fare i conti" con ciò che emerge. Detto questo, si dia tempo, sia per iniziare un percorso - lo faccia quando davvero ne sente la necessità - sia all'interno del percorso stesso. Non c'è un punto giusto da cui iniziare e non c'è una questione da dover affrontare necessariamente. Quando lo intraprenderà sarà il suo percorso, compito del professionista che sceglierà sarà quello di seguirla in questo percorso, ma mai di anticiparla. Iniziare da un punto sarà naturale, e da li si apriranno le varie questioni man mano che lei sarà pronta ad affrontarle. Si dia tempo.
Rimango a sua disposizione, un caro saluto
Dott. Vito Mingolla
Gentile Utente, aver descritto la sua situazione è già un primo passo per iniziare il suo percorso e dimostra il suo coraggio.
Iniziare un percorso terapeutico significa prima di tutto instaurare una relazione con una persona non giudicante che ha le competenze per aiutarla a esprimere le sue difficoltà facendola sentire accolta. Gradualmente e seguendo i suoi tempi, instaurerà una relazione di fiducia in uno spazio che diventerà suo e in cui potrà trovare il coraggio per superare le sue insicurezze, elaborare i dolori del passato e scoprire le risorse che ha a disposizione per migliorare la sua autostima.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
È molto coraggioso riconoscere il bisogno di aiuto e considerare un percorso con uno psicologo. Iniziare una terapia può essere un passo importante verso il benessere emotivo e personale.

Per affrontare il timore di parlare di te stesso e dei tuoi sentimenti, è importante ricordare che uno psicologo è un professionista esperto e qualificato nel fornire uno spazio sicuro e privato in cui puoi esprimere liberamente i tuoi pensieri e le tue emozioni senza paura di giudizi. Uno psicologo è lì per ascoltarti attentamente e aiutarti a esplorare ciò che provi e affrontare le sfide che stai vivendo.

Se ti senti a disagio nell'affrontare la morte di tua madre e hai difficoltà a parlarne senza piangere, uno psicologo può aiutarti a elaborare il tuo lutto e a trovare modi per gestire il dolore in modo più sano e costruttivo.

Quanto all'ansia sociale, l'autostima bassa e i cambiamenti d'umore, uno psicologo può lavorare con te per identificare le radici di queste difficoltà e sviluppare strategie per affrontarle in modo efficace. Spesso, il processo terapeutico può aiutarti a comprendere meglio te stesso, i tuoi modelli di pensiero e comportamento, e ad acquisire nuovi strumenti per migliorare il tuo benessere emotivo.

Per iniziare il percorso con uno psicologo, puoi cercare professionisti nella tua zona e prendere un appuntamento per una prima consulenza. Puoi anche chiedere a persone di fiducia se hanno delle raccomandazioni o informarti presso cliniche o istituzioni che offrono servizi di salute mentale.

Ricorda che la terapia è un percorso di crescita personale e di auto-scoperta. Non devi avere tutte le risposte o sapere da dove iniziare. Lo psicologo ti guiderà attraverso il processo e ti aiuterà a mettere a fuoco ciò che è importante per te.

Sii gentile con te stesso durante questo processo e permettiti di esplorare i tuoi sentimenti e le tue esperienze. La terapia può essere un prezioso strumento per il tuo benessere emotivo e può portarti a una maggiore consapevolezza di te stesso e delle tue risorse interiori.

Ti auguro il meglio nel tuo percorso di crescita e benessere.
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Il mio consiglio è buttati! Trova una psicologa che ti possa aiutare ad aprirti e a capirti. Inizia un percorso e vedrai che piano piano troverai il modo di parlare, arriverà persino a piacerti parlare di te e delle tue emozioni. Trova il coraggio ed inizia un percorso, vedrai che ne varrà la pena, inizia a volerti bene! Un saluto
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Salve, capisco possa essere utile iniziare un percorso psicologico, in particolar modo se sente il timore di parlare di se stesso e dei suoi sentimenti. Il fatto che lei stia cercando un aiuto è un passo davvero importante che indica il volersi prendere cura di sé. Potrebbe iniziare cercando uno/una psicologo/a con cui si sente a suo agio, magari facendo una ricerca qui sulla piattaforma oppure chiedendo consigli a persone di fiducia. Durante il primo colloquio potrà verificare se si sente a suo agio e ricordi che non c'è fretta nel parlare di tutto in una volta. In caso non dovesse trovarsi a suo agio, può sempre decidere di cambiare e fissare un altro incontro con un altro professionista. Resto a disposizione. Cordiali saluti. Dott. Edoardo Bunone.
A volte l'idea di esplorare le nostre emozioni ci spaventa ma per quanto possa essere pauroso poi ci accorgiamo che una maggiore consapevolezza di queste porta a un miglioramento del benessere psicologico. Questa sua "ignoranza emotiva" potrebbe contribuire anche al generarsi dell'ansia che lei descrive.
Cordiali saluti e grazie per avere condiviso questi suoi timori.

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