Salve, è da giovedì sera che dopo i pasti, dopo circa 2 ore mi salgono i battiti cardiaci partono pi

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Salve, è da giovedì sera che dopo i pasti, dopo circa 2 ore mi salgono i battiti cardiaci partono pian piano e salgono anche fino a 140/150 misurati con orologio, che so che non è affidabilissimo.

Oggi a pranzo mentre mangiavo mi è successa la stessa cosa, mi sono alzata ho camminato un po’ e mi si sono abbassati, mi sono rimessa a tavola ma non avevo fame, stando seduta mi si sono rialzati.
preoccupata sono andata al pronto soccorso, mi hanno fatto l’eletteocaediogramma ed effettivamente i battiti nel secondo fatto erano alti, quasi 155.
Il medico mi ha detto però che non è un problema di cuore, ma che è una cosa normale avendo 36 anni ed essendo magra, peso 40 chili e sono alta 155 cm circa.
mi ha aumentato la pastiglia per la gastrite.
Oggi a cena finito di mangiare la pizza, due pezzi piccoli mentre mangiavo il dolce hanno cominciato ad aumentare mi sono alzata e si sono abbassati appena mi sono rimessa a sedere hanno ricominciato dopo poco
Ho già fatto visita da cardiologo ma prima di questi episodi, perché prima mo venivano solo ogni tanto.
Ma da giovedì ogni giorno e oggi due volte al giorno.

C’è qualcosa che si può fare per rimediare a questo?
cioè si può evitare?
al pronto soccorso oggi mi hanno detto che quando mi vengono posso prendere il lexotan
Stasera ho preso delle gocce naturali tipo valeriana
Però vorrei se fosse possibile che non mi venisse questa tachicardia così forte.

In attesa di risposta
Grazie
Salve, le cause di un battito cardiaco accelerato possono essere molte, e talvolta fare una diagnosi può richiedere del tempo, numerosi accertamenti e anche purtroppo tanta frustrazione da parte di paziente e medico. Volendo focalizzarsi al caso di una paziente giovane e, si suppone, senza copatologie o precedenti cardiologici noti, in generale alcuni dei molti segnali clinici o strumentali che giustificano un maggiore allarmismo in caso di cardiopalmo ancora in corso di definizione (cioè nel caso in cui ancora non si disponga di un elettrocardiogramma registrato durante i sintomi) sono: l'associazione con sincope, la comparsa improvvisa, non graduale, di tachicardia sostenuta (cioè prolungata) apparentemente non associata ad alcuna situazione prodromica nè reattiva a stimoli emotivi o fisici, la familiarità diretta per tachicardie o morti cardiache, la presenza di anomalie cardiache strutturali (valutabili in primis con ecocardiografia), l'associazione con peculiari disturbi del tracciato elettrocardiografico di base (cioè non in corso di aritmia).
Un ECG di base, un Holter ECG e un Ecocardiogramma in genere sono gli accertamenti di prima linea da fare nei casi di forte sospetto clinico di tachiaritmia.
Va detto che ci sono anche casi di tachicardia sinusale inappropriata, cioè di incremento della attività cardiaca "normale" ma non giustificato dall'incremento delle necessità metaboliche dell'organismo e che talvolta possono essere un epifenomeno di problematiche extracardiache.
Nel suo caso la frequenza cardiaca sembra incrementarsi gradualmente, peraltro dopo il pasto, periodo in cui normalmente si ha un incremento dell'attività metabolica e del lavoro cardiaco a causa della digestione, inoltre mi pare di capire che un collega ha potuto refertare un elettrocardiogramma mentre lei era sintomatica, e da quello che scrive, ha escluso la presenza di un ritmo patologico. Un temperamento ansioso può inoltre contribuire (o anche talvolta giustificare da sé) a questo tipo di manifestazioni somatiche, nonché anche il reflusso gastroesofageo/gastrite soprattutto se associato a comportamenti alimentari incongrui (sia per qualità dei cibi che per introito calorico). Ad ogni modo, in caso di persistenza di forti disturbi, oltre agli esami strumentali di cui sopra, abbinati ad una visita e raccolta anamnestica completa, è opportuno anche effettuare degli esami ematochimici per escludere altre potenziali cause di tachicardia come l’anemia, le alterazioni elettrolitiche e le patologie della tiroide.

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