Salve e buonasera gentili medici psicoterapeuti. Oggi sono stata al centro dal quale sono stata seg

4 risposte
Salve e buonasera gentili medici psicoterapeuti.
Oggi sono stata al centro dal quale sono stata seguita fino ad ora.
C'è da dire che in quel centro non mi sono trovata per nulla bene e quindi per farla breve, ho deciso con molto dispiacere di cambiare centro e adottare un radicale cambiamento per quanta riguarda l'equipe multidisciplinare per i DCA.
Come riportavo, oggi sono stata a questo centro e ho ritirato la mia relazione clinica sigillata che mi è stata fornita e firmata dalla psicoterapeuta e dal direttore generale.
Questa relazione io dovrò consegnarla alla dottoressa che a breve mi prenderà in carico che fa parte sempre dell'asl con un'equipe accurata per la cura di questo disturbo.
Fatto sta che dopo che ho ricevuto la relazione, non ho resistito e l'ho aperta ( ribadisco ). Sulla relazione è riportata la seguente diagnosi : BINGE EATING+ DISTURBO DI PERSONALITA' CLUSTER B.
appena ho ricevuto questa relazione con seguente diagnosi mia mamma voleva che io non l'aprissi. Io le ho detto che morivo dalla voglia di vedere cosa c'era scritto e lei mi ha ripetuto di non aprirla perchè era una cosa che avrei dovuto direttamente consegnare alla nuova psicoterapeuta che mi seguirà.
Io alla fine ho aperto al relazione e ho visto questa diagnosi. La prima impressione che ho avuto in quell'istante è stata quella di profondo dispiacere e ansia.
dispiacere perchè non avrei voluto vedere quella diagnosi anche perchè detto sinceramente ho 24 anni e i miei pensieri ora vanno su altro, su cose ovviamente belle ma capisco anche che nella vita non ci sono SOLO cose belle, la vita spesso ci mette dinanzi delle sfide\battaglie che fa combattere a noi proprio per fornirci la possibilità di capire chi siamo, da dove veniamo, e cosa vogliamo. Io penso che la vita è bella, è fatta di alti e bassi che si alternano e creano delle sfumature colorate bellissime dentro di noi, queste sfumature sono le nostre emozioni, sensazioni e vissuti. io sono una studentessa di Filosofia e amo il senso che c'è dietro a tutte le cose, mi piace scoprire e indagare. Mi piace conoscere, mi piace amare ed essere amata. inoltre penso che l'amore per se stessi sia il regalo migliore che possiamo fare a noi stessi. Io penso che AMARSI non significhi soltanto vestirsi bene, truccarsi etc.. ma amarsi vuol dire prendersi cura di se' anche culturalmente ed emotivamente. io credo molto nella psicoterapia e negli psicoterapeuti e amo l'arte di dialogare, forse fin troppo.
però io devo anche pensare che va benissimo la psicoterapia, è fondamentale. Ma non è lo psicologo logicamente e ovviamente a fare le cose al posto mio a livello di raggiungimento di obiettivi. Penso che questa mia introspezione e lucidità riguardo il carattere e la personalità mi servirà tantissimo in terapia, e spero vivamente io possa riuscire a risolvere il mio disturbo di personalità. NOITUTTI SIAMO ESSERI UNICI, NOI TUTTI MERITIAMO DI VIVERE.
BUONA SERATA
Grazie per aver condiviso questa riflessione sull'amare se stessi e la condivido in pieno. Sono dell'idea che, per quanto utile, una diagnosi non ci definisce in assoluto come persona. Serve a noi professionisti per avere una base a cui fare riferimento e per cercare di dare un nome alle mille sfaccettature di una realtà complessa come un essere umano. Mi sento di consigliarle di fare il suo percorso cercando di liberarsi di quella descrizione letta. Si lasci vivere questo meraviglioso viaggio della terapia senza tante sovrastutture. Si ami come desidera e sia libera. Buon viaggio alla scperta di sè

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Buongiorno, grazie per la condivisione di pensieri importanti e profondi. Le relazioni diagnostiche hanno come scopo principale di dare indicazioni di massima al collega che conoscerà la persona, ma non sono nel modo più assoluto la descrizione della persona. La diagnosi non è e non può essere una gabbia all'interno della quale gli individui si sentono costretti, quindi vada tranquillamente al primo incontro con la nuova psicoterapeuta, la quale certamente saprà utilizzare nel modo più adeguato il significato delle parole scritte e saprà incontrare e ascoltare la narrazione della sua vita.
Molti auguri per il suo futuro, cordialmente dott.ssa Gabriella Pringigallo
Salve,
Grazie per aver condiviso con tanta profondità i tuoi pensieri e le tue emozioni. Quello che hai descritto mostra una grande consapevolezza e una riflessione molto matura sulla tua condizione e sulla vita in generale. Hai perfettamente ragione nel dire che la vita è fatta di alti e bassi, e il modo in cui affrontiamo queste sfide ci dà l'opportunità di crescere e scoprire chi siamo davvero.

Capisco quanto possa essere stato difficile leggere quella diagnosi, soprattutto quando ci si aspetta di vivere la propria vita concentrandosi su cose belle e positive. La diagnosi di disturbo di personalità del Cluster B, insieme al Binge Eating, può sembrare pesante e forse spaventosa, ma è importante ricordare che una diagnosi non definisce chi sei come persona. È semplicemente uno strumento per comprendere meglio alcuni aspetti del tuo comportamento e del tuo funzionamento emotivo, così che tu possa lavorarci su in modo più mirato.

Il fatto che tu abbia una forte introspezione e una profonda comprensione di te stessa sarà sicuramente un punto di forza nel tuo percorso terapeutico. La psicoterapia, come hai detto, è uno strumento potente, ma il cambiamento parte da te, dalla tua volontà e determinazione di affrontare queste sfide. Il tuo amore per la filosofia e il dialogo sono risorse preziose, poiché ti permettono di esplorare le tue emozioni e i tuoi pensieri in modo profondo e significativo.

Non c'è nulla di sbagliato nel voler vedere la tua relazione clinica. È naturale voler sapere cosa riguarda il proprio stato di salute mentale. E anche se inizialmente può essere difficile accettare alcune diagnosi, con il tempo potrai vedere che sono solo una parte del quadro più grande di te stessa e non ti definiscono completamente.

Continua a coltivare l'amore per te stessa, non solo nel prendersi cura della tua mente e del tuo corpo, ma anche nel riconoscere che questo percorso di guarigione è un atto d'amore verso te stessa. La tua introspezione e la tua lucidità ti aiuteranno ad affrontare questo cammino con forza e determinazione.

Se hai bisogno di supporto lungo il percorso, non esitare a cercarlo. Sembra che tu sia già sulla buona strada per affrontare queste sfide con grande coraggio e consapevolezza.
Gentile Studentessa, le parole hanno un grande peso e quello delle diagnosi grandissimo. Sappiamo però che la diagnosi non fa la cura e la cura è il primo passo per nutrire l'amor proprio che nella sofferenza viene spesso a mancare. Psicologia è la scienza della psiche che, come ci insegnano prima di tutto i filosofi, è l'Anima. É importante lasciare ai medici il loro linguaggio e riportare ogni persona sul percorso della propria anima, che, a proposito di disturbi alimentari, è la prima da nutrire. Consiglio di darsi il tempo di trovare il "proprio/la propria terapeuta" e incamminarvi insieme in un percorso che si percepisca parlare al Sè più profondo. Con amor proprio, pazienza, cura di sè si riesce a dar vita alle grandi trasformazioni interiori.. soprattutto se si è molto giovani e dall'animo filosofico.

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