Salve e buon natale. Scrivo per la situazione di mio padre, 88 anni, scampato ad uno shock settico

3 risposte
Salve e buon natale.
Scrivo per la situazione di mio padre, 88 anni, scampato ad uno shock settico per negligenza dell'ospedale, digiuno per traversie di reparto DA UN MESE, idratato e integrato con la "pappa" bianca per endovena (1 litro poi 2 al giorno da 18 giorni), reso privo di muscolatura dalla debolezza e l'immobilità, imbottito di morfina "per il dolore" e nonostante questo, una volta arresisi all'evidenza di un paziente tenace e robusto, ritornato lucido mentalmente: adesso è arrivato il momento di riabituarlo ad una alimentazione per bocca.
Lui è stato operato per peritonite perforante da ernia che non erano riusciti a far rientrare al P. S., operato dopo 8.30h dal sospetto e 5h e 30 dalla diagnosi certa (raggi +tac addominale).
Sono rimaste aderenze e non hanno potuto mettere alcuna retina per contenere l'ernia a causa di improvviso peggioramento durante l'intervento.
Dopo l'omogeneizzato somministrato 10 giorni fa, mio padre ebbe una crisi e lo davano per morto (tanto per cambiare) e dissero, a seguito tac dall'interpretazione controversa, "volvolo intestinale". Abbiamo preteso terapia antibiotica per non farlo morire di shock settico. Si è ripreso brillantemente anche stavolta (è anche epilettico, di nuova insorgenza) e di nuovo occorre riabilitare nutrizione parenterale.
Vogliono dargli, di nuovo, subito pappina/omogeneizzato proteico. Io mi chiedo: come ci si deve muovere con un intestino, disabituato alla digestione da un mese? Lui sta prendendo da 3 giorni un vasetto e mezzo di acqua gel al giorno, ma fa fatica a deglutire velocemente né con facilità. Pur tuttavia ingoia. A volte dopo mezz'ora dalla deglutizione tossisce.
È corretto avviare una alimentazione, ancorché da neonato, senza prima procedere per gradi, con cibi vegetali, proteine vegetali, prima che animali? Con cibi in gelatina piuttosto che frullati?
Mi è stato detto da personale medico "altro" che la peristalsi intestinale gioca un ruolo nella formazione di volvoli, grazie anche alle aderenze presenti.
Grazie per qualsiasi delucidazione.
Ancora buone feste.
Giuseppina Nuccio
Buongiorno . Se è ancora degente devono decidere i medici di reparto . Se non si condivide ci sono sempre le dimissioni volontarie . Auguri per tutto

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Dal mio punto di vista la terapia e’ stata corretta. Il padre ha una eta’ molto avanzata ed ha avuto un patologia grave e complicata. Mi sembra corretta la prescrizione medica
È un quesito molto complicato e non si può dare un consiglio con gli elementi dati. I sanitari si assumono la responsabilità della gestione anche nutrizionale di un paziente così delicato.

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