salve due anni fa ho vissuto un esperienza traumatica, e come se ho vissuto quell esperienza da spet

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salve due anni fa ho vissuto un esperienza traumatica, e come se ho vissuto quell esperienza da spettatore e non ero in potere di cambiare le cose e per questo mi sono sentito molto scosso, e con il passare dei mesi ho avuto una relazione ed è come se avessi avuto un periodo di "risveglio" era come se riuscissi a capirmi al 100 per 100 ed essere in pace col mondo, una volta che la relazione finì è come se fossi tornato a quelle sensazioni del trauma ovvero paura rabbia angoscia come se non potessi fare nulla e queste sensazioni sono legate all uscire dalla mia zona di confort e al mondo in generale.. e come se avessi paura del mondo, e dato che non voglio usare nessuna ragazza perché vorrei capirlo da solo il mondo e un posto che a volte a delle sorprese brutte o belle si va avanti ed io e come se fossi rimasto lì forse anche perché non sono mai riuscito a mettermi in sfida con il mondo e me stesso, e avere delle responsabilità che mi facciano sentire la fiducia in me stesso, volevo sapere qualche consiglio per cambiare questa mia percezione del mondo paurosa e angosciante e andare avanti imparando cose nuove perché io ne sono consapevole che non è una cosa normale e vorrei uscire di casa e sentirmi in pace e al sicuro.. se avete qualche consiglio lo aprezzerei grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa essere per lei l'ideale al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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salve, grazie per la sua condivisione. bisognerebbe capire meglio che tipo di relazione ha avuto e quali siano stati i suoi vissuti emotivi, per delineare un percorso psicologico che vada a rafforzare le sue debolezze. Rimango a disposizione anche online, intanto le auguro di trovare le risposte che sta cercando. Cordialmente, Dott.ssa Raffaella Lombardo
Buongiorno lei mi ha parlato di un trauma, dovremo capire che tipo di trauma lei non è riuscito ad elaborare.. per dare un senso a quanto le è accaduto e alle sue esperienze sarebbe importante superare "quel sono rimasto li" come lei ha ben descritto e elaborare il vissuto emotivo legato del trauma e affrontare la sua paura del mondo che comprendo dopo una esperienza traumatica . questo le consentirebbe di cambiare la sua percezione.. deve essere aiutato a vedere diversi scenari e punti di vista e ha esprimere le emozioni negative legate al trauma.. Saluti dottoressa Ponziani
Buongiorno,
potrebbe essere utile per lei aprire una riflessione sul suo modo di relazionarsi, nonché affrontare l'elaborazione di questa relazione che sembra essere stata determinante per lei. Ci sono anche altre questioni aperte, parimenti importanti, che riguardano ad esempio, il trauma a cui lei fa riferimento, per le quali occorrerebbero più informazioni.
Un consulto psicologico al fine di valutare un percorso psicoterapeutico, può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Carissimo grazie per la condivisione. Quanto lei prova e riconnette al trauma vissuto mostra chiaramente che gli eventi traumatici scuotono il nostro modo di sentire, emozionarci, vivere il corpo e pensare, conseguentemente "sapere razionalmente" che il mondo fuori non è solo foriero solo di cose brutte, purtroppo non basta a rimodulare la coscienza profonda che non sia cosi'.
Sicuramente è utile farsi accompagnare attraverso un percorso terapeutico, la relazione che ha avuto, mostra, al di là del suo specifico, che essere in "due" consente di sentirsi supportati e meno spaventati. E' naturalmente utile, come lei ben dice, non affidare però ad un partner potenziale questo compito.
Nel frattempo se proprio vuole iniziare a sondare la possibilità di esporsi inizi da cose molto semplici e provi a vedere cosa succede, ricordando in qualsiasi momento che può contare su chi potrà esserle efficacemente di supporto. Le faccio i miei migliori auguri.
Gentile paziente,
mi dispiace per il suo disagio. Lei utilizza la parola trauma... A ognuno di noi è capitato di utilizzare, più o meno seriamente, la parola trauma, magari riferendosi anche solo a un’esperienza dolorosa.
Dovrei avere più elementi per capire il suo trauma, solitamente la persona che vive il “trauma” è continuamente tormentato dal ricordo del trauma. E’ terrorizzato da un passato che continua ad inondare e sommergere il presente di paura, dolore e rabbia, sotto forma di incubi, ricordi, immagini, suoni, odori, flashback, impedendo alla persona di proseguire il suo cammino verso il futuro.
Ci troviamo di fronte a una forma di paura motivata da una reale esperienza vissuta. Essa può trasformarsi in patologia quando si manifestano reazioni incontrollate di panico in situazioni che possono essere associate a quella esperienza traumatica. In questo modo si innesca una sequenza di tentate soluzioni che, invece di attenuare la paura, la incrementano. Per proteggersi dalla paura queste persone, di solito, mettono in atto lo stesso copione usato per l’ansia generalizzata.
Spesso la persona nell’illusione di poter in qualche modo “dimenticare” il trauma vissuto e tenere sotto controllo le spaventose sensazioni ad esso correlate, Lei in qualche modo per un pò si è distratto con una relazione...ha cercato di non pensare a quanto capitato. Ma poi tutto è ritornato a galla... e lei è finito per ricordare sempre di più. Con le parole di Michel de Montaigne “Niente fissa una cosa così intensamente nella memoria come il desiderio di dimenticarla”.
Esistono protocolli specifici di trattamento che sono stati applicati a numerosi casi con la terapia breve strategica e che permettono un intervento efficace per questa tipologia di problema. Nello specifico, interrompendo le tentate soluzioni (soluzioni che non funzionano), utilizzate per fronteggiare il problema, si ottiene di solito lo sblocco immediato del disturbo.

L’efficacia del modello di terapia breve strategica sul disturbo post traumatico da stress è decisamente alta. Il 95% dei casi con una media di 7 sedute, in cui il 50% dei casi non presenta più tracce di sintomi rilevanti già dopo la prima seduta.
A disposizione,
saluti
dr. Germi
L'amore ci fa spesso quest'effetto come una luna di miele, innamorandoci troviamo una temporanea ma potentissima medicina a tutti i nostri mali. Tuttavia, come tu stesso hai notato, il mondo esterno è ancora lì e le ferite che ci portiamo dalle nostre esperienze di vita possono tormentarci ancora. L'unico consiglio valido secondo me è quello di lavorare sulla tua esperienza traumatica, solo in questo modo il mondo smetterà di essere un posto angosciante, inquietante, pauroso, ma potrà essere anche altro. Certo non sarà mai perfetto e roseo come non è, ma sarà un po' più vario, dinamico, e tu sarai maggiormente in potere di scegliere come viverci.
l'esperienza traumatica di cui parla potrebbe essere all'origine di quello che si chiama Disturbo post traumatico da stress che comporta, tra l'altro, il "rivivere" l'esperienza e può avere anche esordio tardivo. in ogni caso un percorso di costruzione/rafforzamento dell'autostima la porterebbe a diventare solido come una roccia e in grado di affrontare qualunque sfida l'esistenza le pone. mi piacerebbe aiutarla, nel caso mi contatti trovando i mie dati su Google inserendo nome e cognome. Rosaria Mastrone psicologa e psicoterapeuta.
Buonasera, credo che lei abbia bisogno di elaborare l'esperienza traumatica vissuta e tutte le sensazioni e angosce che si porta dentro. Nelle cose che scrive leggo tanta paura ma anche tanta voglia di cambiamento ,però, deve dare fiducia ad un professionista che potrebbe darle un adeguato supporto per affrontare le sue difficoltà, non è sufficiente un consiglio, sarebbe, piuttosto, opportuno un percorso di psicoterapia in quanto le offrirebbe uno spazio, ascolto ,supporto che le possa consentire di affrontare questi vissuti dolorosi. Cordiali Saluti, Dott.ssa Baldassarre Diana
Gentile Utente, quando viviamo un'esperienza particolarmente spaventosa mente e corpo ne tengono traccia, e ce la ripropongono sotto forma di sensazioni fisiche, pensieri intrusivi, emozioni apparentemente immotivate, che rappresentano il tentativo ripetuto, ma infruttuoso, di digerirla. In pratica l'esperienza viene parcheggiata in attesa di tempi migliori per elaborarla, ma bastano elementi anche lontanamente capaci di richiamare il trauma, per innescarla ancora e ancora. Il fatto che stando in una relazione lei senta di avere maggior controllo è un'ottima indicazione, resta forse da orientarci nella direzione di una relazione specifica, che è quella di aiuto e che non può appartenere ad una partner, per quanto amorevole possa essere. La psicoterapia nasce proprio per consentire l'elaborazione di emozioni complesse come le sue, si conceda questo tentativo. Un caro saluto
Salve, non sia troppo severo con se stesso perché uscire dalla oramai nota " zona di comfort" è cosa molto difficile e impegnativa per tutti e sottolineo tutti. Probabilmente lei ha rimepito di aspettative la relazione con un'altra persona e appena questa viene a mancare lei crede di non avere più i mezzi e la forza utili. Probabilmente lei ha bisogno di un lavoro sulla sua autostima con un percorso terapeutico che le fornisca gli strumenti necessari per uscire dalla situazione di stallo che non la gratifica. Non esiti perché potrà ottenere enormi risultati e una qualità della vita decisamente migliori. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, purtroppo le esperienze traumatiche, se non adeguatamente elaborate, possono lasciare strascichi anche per tutta la vita, le consiglio vivamente di farsi aiutare da un'esperto in un percorso finalizzato all'elaborazione del suo trauma. Se opportunamente affrontati, disagi come il suo possono essere superati. Tra l'altro il fatto stesso di elaborare il trauma non solo estinguerebbe la sintomatologia che lamenta, ma la renderebbe anche più consapevole di se stesso. Aggiungo che apprezzo il suo desiderio di non voler trovare "scorciatoie" attraverso le relazioni per smettere di sentire il dolore. Detto questo è necessario chiarire che le mie sono considerazioni generiche fatte sulla sola base delle informazioni presenti nella sua domanda, per offrirle una consulenza adeguata alla sua specifica situazione sarebbero necessari ulteriori elementi acquisibili solo attraverso un colloquio diretto.
Sarò a sua disposizione se vorrà contattarmi in privato, cordiali saluti
Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione. Quello che posso dirle è che mi sembra molto sana l'idea di voler partire da se stesso, tuttavia penso che sia importante che lei riesca ritagliarsi uno spazio d'ascolto in cui cercare di dare un significato più profondo e pieno al suo sentire così da poter provare a ritrovare quella pace che tanto desidera. Se lo desiderasse, resto a disposizione anche online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Buongiorno,
senza dubbio dovrebbe cercare di esporsi immaginativamente a quelle esperienze che le hanno generato paura.
Ora il come farlo è da stabilire in base ad una serie di considerazione da fare sulla sua persona, quindi un piccolo consiglio sarebbe quello di esporsi gradualmente e l'altro sarebbe quello di scegliere una buona guida per farsi aiutare, visto che attualmente non riesce ad uscire di casa.
Spero di averle indicato la rotta.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Mi dispiace sentire che hai vissuto un'esperienza traumatica che ti ha lasciato una percezione paurosa e angosciante del mondo. È comprensibile che un evento traumatico abbia un impatto duraturo sulla nostra sicurezza emotiva e sul modo in cui vediamo il mondo.

Per superare queste sensazioni e andare avanti, ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

Innanzitutto, considera di cercare supporto professionale da uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nel trattamento dei traumi. Un professionista può aiutarti ad affrontare l'esperienza traumatica in modo sicuro, fornendoti gli strumenti necessari per gestire le emozioni negative e costruire una visione più equilibrata del mondo.

Inoltre, puoi iniziare a praticare la consapevolezza, che ti aiuterà a sviluppare una maggiore presenza mentale nel momento presente. La consapevolezza può essere praticata attraverso la meditazione, la respirazione consapevole o semplicemente dedicando del tempo ad osservare i tuoi pensieri e le tue emozioni senza giudicarli. Questo ti aiuterà a gestire l'ansia e a sviluppare una maggiore sicurezza interiore.

Prova ad esplorare gradualmente nuove esperienze anziché evitarle completamente. Affronta le situazioni che ti spaventano gradualmente, iniziando con piccoli passi. Ad esempio, potresti fare una passeggiata in un nuovo ambiente o partecipare a un'attività che ti interessa ma che ti provoca un po' di ansia. L'esposizione graduale ti aiuterà a costruire fiducia in te stesso e a ridurre la paura associata alle nuove esperienze.

Coltiva interessi e hobby che ti appassionano. Trova attività che ti danno un senso di realizzazione e fiducia in te stesso. Può essere qualsiasi cosa, dalla lettura alla musica, dallo sport all'arte. Concentrandoti su interessi personali, potrai sentirte più appagato e ti aiuterà ad uscire dalla tua zona di comfort.

Prenditi cura del tuo benessere fisico ed emotivo. Mantieni uno stile di vita sano, facendo attività fisica regolare, seguendo una dieta equilibrata e dormendo a sufficienza. Cerca di ridurre lo stress nella tua vita attraverso tecniche di rilassamento come lo yoga o la respirazione profonda.

Infine, cerca il supporto sociale. Non sottovalutare l'importanza delle relazioni sociali per la tua salute mentale. Cerca il supporto di amici, familiari o gruppi di supporto con cui puoi condividere le tue esperienze e le tue emozioni. Il sostegno sociale può fornirti una rete di supporto e farti sentire meno solo nel tuo percorso di guarigione.

Ricorda che ogni persona è unica e il percorso di guarigione è personale. Sii gentile con te stesso e concediti il tempo necessario per superare le tue paure e ricominciare a sent
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Buon pomeriggio. Capisco il problema che riporta, e penso che un percorso psicologico possa essere utile in tal senso, più che altro per capire dettagliatamente questa situazione traumatica che riporta, e come questa le causi disagio e come questa non era percepita nella sua ultima relazione di cui non ho informazioni.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Buongiorno, comprendo come l'esperienza traumatica che ha vissuto possa averla segnata e possa contribuire a farle sentire bloccata rispetto al suo presente. Per quanto ha scritto, penso le possa essere utile effettuare un consulto psicologico, in cui, insieme allo specialista possa riuscire a inquadrare meglio il suo funzionamento psichico, la sua storia di vita e i disturbi che lamenta. Entro tale contesto potrebbe orientarsi anche rispetto alla possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia personale, volto ad aiutarla ad elaborare l'evento traumatico vissuto e a prendersi cura del suo malessere e della sua sofferenza. Rimango a disposizione, un cordiale saluto, dott.ssa Zenucchi
Gentilissimo utente, ringrazio enormemente la sua condivisione.
Mi dispiace molto per l'esperienza traumatica che hai vissuto e per le difficoltà che stai affrontando. È normale sentirsi spaventati e angosciati dopo un evento traumatico, ma è importante affrontare queste emozioni e cercare di superarle.
Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutarti a cambiare la tua percezione del mondo e a sentirti più sicuro e in pace con te stesso:
1. Parla con uno psicologo o uno psicoterapeuta: parlare con un professionista ti aiuterà a elaborare l'esperienza traumatica e a affrontare le tue paure e ansie in modo sano.
2. Pratica la mindfulness: la mindfulness può aiutarti a vivere nel momento presente e ad accettare le tue emozioni senza giudizio. Puoi provare a praticare la meditazione o la consapevolezza durante le attività quotidiane.
3. Sperimenta nuove attività: uscire dalla tua zona di comfort e provare cose nuove può aiutarti a superare le tue paure e ad aumentare la tua fiducia in te stesso. Puoi provare a fare un corso, un viaggio o un'attività che ti metta alla prova.
4. Cerca il supporto degli amici e della famiglia: parlare delle tue emozioni con le persone a cui vuoi bene può darti conforto e sostegno. Non avere paura di chiedere aiuto quando ne hai bisogno.
Ricorda che superare un'esperienza traumatica richiede tempo e impegno, ma è possibile guarire e trovare la pace interiore. Sii gentile con te stesso e non avere fretta nel processo di guarigione. Se senti di avere bisogno di ulteriore supporto, non esitare a contattare un professionista. Ti auguro il meglio per il tuo percorso di guarigione. Rimango a sua disposizione.
Dott. Cordoba
La sensazione che descrivi, di sentirti bloccato dopo un’esperienza traumatica e di percepire il mondo come minaccioso, è comprensibile, soprattutto se non hai avuto l'opportunità di elaborare pienamente quel trauma. Avere una relazione che ti ha fatto sentire in pace, ma poi ritrovarti a sperimentare di nuovo le emozioni di paura e rabbia dopo la sua fine, è qualcosa che può capitare quando cerchiamo conforto all’esterno senza affrontare le radici dei nostri disagi interni.

Ecco alcuni consigli per affrontare questa sensazione e cercare di cambiare la tua percezione del mondo:

Riconosci il trauma: È importante riconoscere l'impatto che l'esperienza traumatica ha avuto su di te. Parlarne con un professionista potrebbe aiutarti a elaborare quel dolore e quella sensazione di impotenza. La terapia del trauma può fornirti strumenti per ridurre la paura e la rabbia, così da affrontare il mondo con maggiore sicurezza.
Accetta il cambiamento graduale: È normale sentirsi spaventati dal mondo e dalle sfide che porta con sé. Prova a non forzare grandi cambiamenti immediati, ma inizia con piccoli passi fuori dalla tua zona di comfort. Ogni piccola vittoria, come fare qualcosa di nuovo o uscire in un ambiente sociale senza sentirti a disagio, può aumentare la tua fiducia in te stesso.
Esporsi gradualmente al disagio: Tecniche come l'esposizione graduale possono essere utili. Inizia a metterti in situazioni leggermente al di fuori della tua zona di comfort e, col tempo, aumenta la complessità delle sfide. Questo ti aiuterà a familiarizzare con la sensazione di disagio e ad accettarla senza sentirti sopraffatto.
Cambia la tua narrativa interna: Spesso il nostro modo di pensare contribuisce alla percezione che il mondo sia pericoloso o angosciante. Lavora sulla tua auto-consapevolezza e cerca di identificare i pensieri negativi ricorrenti. Prova a sostituirli con pensieri più realistici e positivi, come "Posso affrontare questa sfida" o "Anche se non controllo tutto, posso comunque fare del mio meglio".
Crea nuove abitudini: Trova piccole responsabilità che ti facciano sentire utile e ti permettano di crescere. Questo potrebbe essere un progetto personale, un hobby, o un impegno sociale. Queste attività ti aiuteranno a sviluppare maggiore fiducia e a vedere il mondo come un luogo in cui puoi avere un impatto positivo.
Cerca il supporto giusto: Non affrontare tutto da solo. Anche se non vuoi fare affidamento su una relazione romantica per sentirti meglio, circondarti di persone positive, amici o familiari, può darti un sostegno emotivo. Inoltre, considerare un percorso terapeutico ti aiuterà a costruire gli strumenti necessari per affrontare il mondo in modo più sicuro.
Pratica la consapevolezza (Mindfulness): La mindfulness può aiutarti a restare ancorato al presente e a ridurre l'ansia. Può insegnarti a osservare le tue emozioni senza farti travolgere da esse, favorendo un approccio più calmo e consapevole alla vita.
Sicuramente il percorso verso il cambiamento richiede tempo e pazienza, ma il fatto che tu sia consapevole del problema è già un grande passo in avanti. Puoi gradualmente ricostruire la fiducia in te stesso e trovare la pace che cerchi.





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