Salve Dovrei fare dei plantari per metatarsalgia (ho 2 dita più lungo dell’alluce), neuroma Morto

Salve
Avrei necessità di avere maggiori informazioni. Potrebbe inviarmi il suo numero di telefono da questo sito? Senza impegno economico.

Grazie

Buongiorno, dipende dal tipo di plantare, chieda direttamente a chi glielo ha fatto.
Cordiali saluti

Buongiorno, si confronti in primis con chi le ha fatto il plantare per quanto riguarda la gestione dello stesso. Al netto di ciò potrebbe essere sicuramente utile una valutazione osteopatica e posturologica, per capire se queste alterazioni posturali che lei descrive siano originate solo dalla condizione dei piedi, oppure se ci sono altre zone del corpo da riequilibrare di modo da permettere anche al suo corpo di adattarsi meglio al plantare o comunque limitare al minimo compensi che potrebbero svilupparsi a livello del rachide o del bacino. In condizioni come la sua un approccio globale e multidisciplinare è sempre consigliato.
Un saluto, Dott. Alessio Notarpasquale

Buongiorno, vista già la presenza di un neuroma di Morton sconsiglio tacchi o scarpe strette. Il plantare può essere di aiuto ma non è detto che sia risolutivo se non viene accompagnato da un riequilibrio posturale.

Buongiorno,
dando per scontato che il suo plantare sia stato prescritto dopo rilevazione su pedana stabilometrica, solitamente se ne consiglia l'uso abbinato ad una scarpa chiusa per essere sicuri che l'appoggio sul plantare sia corretto.
Per quanto riguarda le indicazioni che le sono state date, bisognerebbe conoscere la motivazione delle varie affermazioni per dare il proprio parere.
In caso di dolore ingenerato dopo l'uso del plantare, consiglio odi rivolgersi allo specialista che l'ha prescritto, anche se spesso mi trovo a spiegare ai pazienti che il plantare non ha come obiettivo primo quello di eliminare il dolore, ma quello di compensare eventuali disfunzioni posturali o ortopediche che possono ingenarare dolore.

Prima del plantare sarebbe utile una rieducazione posturale.

Buongiorno, vista già la presenza di un neuroma di Morton sconsiglio tacchi o scarpe strette. Il plantare può essere di aiuto ma non è detto che sia risolutivo se non viene accompagnato da un riequilibrio posturale.
Dott.Lorenzo Orsolini

Posto che un percorso rieducativo posturale sia assolutamente d'uopo in questi casi e posto che, comunque, mi auguro sia stata fatta una valutazione preventiva in tal senso, in linea generale il Neuroma di Morton è un tipo di Metatarsalgia particolare rispetto alla normale generata da sovraccarico funzionale perché riguarda l'involucro che riveste il nervo e, in tali casi, un plantare ad hoc e specifico potrebbe, dico potrebbe, andare ad allentare proprio la pressione che insiste sullo stesso e che, quindi, genera dolore a causa della conseguenziale infiammazione. Non ho ben capito, poi, se il dolore si è già manifestato dopo aver messo il plantare o è un'ipotesi eventuale. Sconsiglio, comunque, scarpe con tacchi e similari.
Dott. Luca Baiera

Salve, per le problematiche riferite e se è stato ideato un progetto di cura basato sull'utilizzo di plantari ortopedici, sarà necessario seguire le tempistiche e le modalità di trattamento avanzate dallo specialista in questione. Rivolga quindi queste domande allo specialista in modo da avere chiaro il protocollo di terapia individuato.
Resto a disposizione!
Giulia Li Calzi, Osteopata.

Per quanto la problematica si sia manifestata a livello podalico la causa probabilmente è da ricercare altrove nel corpo. Nello specifico noi siamo una macchina perfetta che ricerca continuamente il miglior compresso per non farci sentire il dolore. In questo caso il corpo non sta riuscendo a recuperare.

Una valutazione posturale e associato un piano di movimento - terapia personalizzato potrebbe essere la soluzione, associato potenzialmente all’utilizzo di plantari (prescritti e studiate da professionisti).

Buongiorno. Considerato quanto scrive bisognerebbe fare una accurata valutazione del piede e della fascia plantare. Il dolore al piede può essere causato anche da difetti posturali e di distribuzione dei carichi durante la deambulazione. Scarpe strette non aiutano e con l'arrivo della bella stagione dubito che riuscirà ad usare i plantari con costanza quindi le suggerisco di rivolgersi ad un bravo osteopata che possa valutare la mobilità di tutte le articolazioni di piede e caviglia assieme alla muscolatura delle dita e dello schema motorio. Se posso esserle d'aiuto in altro modo non esiti a contattarmi.

La metatarsalgia e il neuroma di Morton possono essere molto dolorosi e difficili da gestire senza un adeguato supporto plantare. È importante che i plantari che usa siano adatti e confortevoli per poterli utilizzare con diversi tipi di scarpe. Ecco alcune considerazioni e suggerimenti su come gestire i plantari con vari tipi di calzature:

Plantari per Vari Tipi di Scarpe

1. Scarpe Casual e da Lavoro:
- Plantari su Misura: Parli con il suo podologo o l’ortopedico che le ha prescritto i plantari. Esistono plantari su misura che possono essere progettati per adattarsi a scarpe casual e da lavoro, non solo a quelle sportive.
- Plantari Sottili: Alcuni plantari sono progettati per essere sottili e possono adattarsi a scarpe più strette o formali.

2. Scarpe con Tacchi:
- Plantari Specifici per Tacchi: Esistono plantari specifici per scarpe con tacco che forniscono supporto e ammortizzazione pur essendo progettati per adattarsi alla forma delle scarpe con tacco.
- Cuscinetti Metatarsali: Sono piccoli inserti che possono essere posizionati sotto l'avampiede nelle scarpe con tacco per alleviare la pressione e il dolore.

3. Sandali e Scarpe Aperte:
- Sandali Ortopedici: Esistono sandali ortopedici che offrono un buon supporto per l’arco plantare e possono essere indossati senza la necessità di plantari separati.
- Cuscinetti Adesivi: Ci sono cuscinetti metatarsali adesivi che possono essere attaccati all'interno dei sandali per fornire un po' di sollievo.

Suggerimenti per la Gestione del Dolore

1. Alternanza delle Scarpe:
- Cambiare le Scarpe: Alternare l’uso delle scarpe può aiutare a ridurre il dolore. Utilizzi scarpe con buon supporto e ammortizzazione quando possibile.

2. Esercizi e Terapia Fisica:
- Esercizi di Stretching e Rafforzamento: Esercizi specifici per i piedi possono aiutare a rafforzare i muscoli e alleviare il dolore.
- Massaggio: Massaggiare l'area dolorante può aiutare a ridurre la tensione e il dolore.

3. Terapie Non Farmacologiche:
- Terapie del Freddo e del Caldo: Applicare ghiaccio o calore sull’area dolorante può aiutare a ridurre l'infiammazione e il dolore.

4. Consultazione con un Professionista:
- Podologo Ortopedico: Consulti regolarmente il suo podologo o ortopedico per assicurarti che i plantari siano ancora adeguati e per apportare eventuali modifiche.
- Osteopatia: la pratica clinica osteopatica può essere di grande aiuto nel suo caso sia per gestire la di sintomatologia, sia a livello posturale.

È fondamentale che i plantari siano personalizzati per le sue esigenze specifiche. Un buon plantare deve offrire il supporto necessario senza compromettere il comfort delle sue scarpe quotidiane. Parli con il suo specialista per assicurarsi che i plantari siano fatti su misura per adattarsi a vari tipi di calzature, inclusi quelli con tacco e sandali, se possibile.

Se il dolore persiste nonostante l'uso dei plantari, potrebbe essere necessario rivedere il design o esplorare ulteriori opzioni terapeutiche.

Se ha altre domande o necessita di ulteriori dettagli, sono qui per aiutarla.

Ruth Rolando Lacatus

Buongiorno, vista la sintomatologia i tacchi sarebbero da evitare. Non so che visite abbia fatto, forse (sottolineo il "forse") si potrebbero evitare i plantari e sostituirli con dei trattamenti osteopatici e delle ginnastica posturale.
Il consiglio migliore è sicuramente parlarne con lo specialista che le ha fatto i plantari.
Saluti
Lisa Cappello

Buongiorno, la realizzazione di ortesi plantari su misura prevede anche anche la "gestione" delle esigenze personali del paziente, tra cui anche l'utilizzo in ogni tipo di calzatura, anche classica.
Unica eccezione per i sandali aperti: vanno acquistati quelli predisposti all'utilizzo del plantare, in cui il "fondo" dove appoggia il piede è removibile e può essere sostituito con l'ortesi stessa

Salve, purtroppo con i tacchi posso dirle con certezza che non c’è spazio sufficiente per inserirli. Dovrebbe usare scarpe più comode la maggior parte dei giorni e poi nelle occasioni cambiarle.
Cordiali saluti

Sandali e scarpe con i tacchi non sono adatti per l'utilizzo di plantari ortopedici correttivi.
Scarpe chiuse, punta arrotondata, soletta interna rimovibile per fare volume e lacci per aumentare o ridurre il volume della calzatura sul dorso del piede.