Salve dottori, vorrei esporre la mia situazione, da quando ho circa 16 anni iniziai ad avvertire dei

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Salve dottori, vorrei esporre la mia situazione, da quando ho circa 16 anni iniziai ad avvertire dei pensieri intrusivi molto fastidiosi, come il timore di poter fare del male ai miei famigliari, di perdere il controllo, paura di essere omosessuale, paura di poter sviluppare una grave patologia mentale come la schizofrenia, bisogno di ordine, simmetria e pulizia, sintomi d'ansia, come palpitazioni, tachicardia e tremori, senso di inadeguatezza e di angoscia, soprattutto fuori casa e con persone che non conosco, tutto accompagnato anche da un forte pessimismo verso la vita, a volte da vedere l'andarmene come scappatoia da questi problemi, quasi come un pensiero "amico" che mi faceva sentire libero.

All'età di 23 anni feci una visita psichiatrica, il medico non si sbilanciò subito verso una vera e propria diagnosi e mi prescrisse paroxetina una volta al giorno, col passare dei mesi dall'assunzione cominciai a stare meglio, i sintomi e i pensieri non scomparvero completamente del tutto, ma il farmaco mi permise di avere una vita più normale, più serena, l'impressione era che tutto fosse più gestibile e sopportabile.
Sono quindi circa 12 anni che assumo paroxetina una volta al giorno e tra alti e bassi sono riuscito tutto sommato ad andare avanti, ad avere qualche relazione amorosa, lavorare, viaggiare, avere delle amicizie, tutto questo fino a circa un anno fa, quando si ripresentano ancora alcune sensazioni di angoscia e disagio, pensieri intrusivi come in passato, insicurezza, ansia e arrendevolezza, paura e rifiuto verso situazioni sociali, poca voglia e bisogno di relazionarmi con le persone, anche amici, pensieri come che una vita come la mia, con questi disturbi ansiosi e pensieri disturbanti e intrusivi, che non mi fanno vivere la vita appieno, non valga la pena di essere vissuta.

C'è inoltre un altro sintomo comparso recentemente che mi preoccupa, infastidisce e angoscia molto, è una sensazione difficile da spiegare, come trovarsi in una strada buia e deserta di notte e avere il bisogno di guardarsi dietro le spalle per controllare e verificare che sia tutto apposto, sentirsi al sicuro e liberarsi dal timore di non essere seguito o aggredito da qualcuno, pur avendo la consapevolezza che in realtà non è così, che non c'è pericolo, che è un pensiero assurdo, ma avvertendo comunque questo disagio e il bisogno di soddisfarlo con questo atteggiamento di controllo.

Come ultima cosa aggiungo che fin da bambino ho alcuni tic motori, come sbattere le palpebre, scrollare le spalle e torcere il collo, ma poco invalidanti.

Gentili dottori, al momento non ho uno psichiatra di riferimento e so che online non è possibile fare diagnosi, quello che vi chiedo è semplicemente un commento, un opinione, un consiglio, se in base a quello che avete appena letto è possibile capire in quale quadro clinico potrebbero rientrare questi miei sintomi. Vi ringrazio.
Sembra prevalentemente un quadro ossessivo, anche se molto disturbante. Assumere un farmaco per 12 anni senza controllo medico non è mai consigliabile, al momento credo che sia fondamentale per lei trovare uno psichiatra di riferimento, che possa rivedere la sua terapia ed eventualmente indirizzarla a un trattamento psicoterapico.

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Concordo con il parere del collega che mi ha preceduto. Sembrerebbe una quadro ossessivo ma è necessario un monitoraggio psichiatrico regolare, possibilmente affiancato ad una psicoterapia.

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