Salve dottori, vorrei avere una vostra opinione poiché sono molto preoccupata. Nel 2016, svolgendo l
2
risposte
Salve dottori, vorrei avere una vostra opinione poiché sono molto preoccupata. Nel 2016, svolgendo le analisi del sangue, ho notato il valore della glicemia a 94. Sapendo che il massimo è 100 ho cercato di limitarmi iniziando a mangiare 100 grammi di pasta con ogni tipo di condimento accompagnata da un pezzetto di pizza, a cena mangiavo di tutto ma di meno mangiando però a volte parecchio pane mentre i dolci come biscotti, merendine, torte solo a colazione anche se per un giorno a settimana quello "libero", ne mangiavo molti di più (ad esempio tre merendine al giorno e qualche biscotto). Tuttavia le analisi di questo mese mi dicono che la glicemia è arrivata a 96 e sono ancora più preoccupata perché le mie limitazioni non sono bastate. Adesso ho iniziato una dieta ipocalorica e ho ricominciato a praticare attività fisica per tornare al mio peso giusto dato che sono leggermente in sovrappeso, sperando che possa aiutarmi ad abbassare la glicemia. In questo periodo mi sto quindi limitando di più: mangio latte scremato con orzo e senza zucchero a colazione accompagnato da cereali ricchi di fibre senza zuccheri aggiunti o da muesli con frutta secca e uvetta. A volte mangio una macedonia, e i biscotti così come le merendine sono quelli della Misura, quindi più sani rispetto ai dolci raffinati che mangiavo prima delle nuove analisi. A pranzo mangio sempre pasta 100 grammi con ogni condimento ma evitando di avvicinarci la pizza e a cena ho eliminato completamente il pane e limitato le patate a una volta a settimana. Per il resto mangio tutto, verdura, carne rossa e bianca, legumi...considerando il mio nuovo modo di mangiare, senza dolci raffinati, né pane e con poche patate, e considerando l'attività fisica quanto tempo ci vorrà per far abbassare la glicemia? Conto di poter arrivare a un valore di 85 entro tre mesi? È possibile? Inoltre vorrei sapere se il mio modo di mangiare per raggiungere questo obbiettivo sia giusto, se è necessario eliminare altri alimenti o aggiungerne, o se è necessario cambiare la quantità e il tipo. Vi ringrazio per l'aiuto la disponibilità.
Ottime domande, ma difficile darvi una risposta esaustiva online e senza conoscere alcune fondamentali variabili (comorbidità, familiarità, eventuali terapie, condizione ponderale attuale).
Non appena trascorso questo periodo restrittivo, si interfacci con un nutrizionista della sua zona per identificare la strategia alimentare a lei più idonea.
Non appena trascorso questo periodo restrittivo, si interfacci con un nutrizionista della sua zona per identificare la strategia alimentare a lei più idonea.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno. Non c’è un reale motivo per il quale lei debba necessariamente “inseguire” il valore di 85 . Se il valore massimo ritenuto normale è 100, significa che qualunque valore inferiore a questo è da ritenersi nella norma. Sicuramente la sua alimentazione non era corretta perché troppo ricca di carboidrati e, sconsigliandole la dieta “faidate”, è sempre meglio affidarsi a un/una nutrizionista per una corretta prescrizione dietetica
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.