Salve dottori, vi scrivo perché sono molto in ansia. Cercherò di riassumere schematicamente la mia c

8 risposte
Salve dottori, vi scrivo perché sono molto in ansia. Cercherò di riassumere schematicamente la mia condizione attuale.
Sono una donna di 32 anni, italiana, e godo di ottima salute. Non ho malattie particolari.
6 mesi fa ho subìto un forte trauma cranico in zona frontale-parietale superiore destra (una massiccia trave di legno mi ha colpita all'improvviso). Non ho perso i sensi, non mi è nemmeno venuto il bernoccolo. TC encefalo negativa, nessun danno. Dopo pochi giorni però è cominciato un mal di testa che deve ancora finire. Diagnosi: cefalea tensiva unilaterale post-traumatica. Dicevano che sarebbe passata, ma ormai dura da più di 6 mesi e mi sto preoccupando. Sono andata in un centro fisioterapico per cominciare un trattamento di massaggi che potessero "sciogliere" i muscoli tesi, ma dopo ben 7 sedute non si notano miglioramenti…!
Cosa posso fare…? Il mio timore più grande, che mi dà ansia e panico, è proprio quello che la tensione sia divenuta cronica e quindi in un qualche modo anche "incurabile". NB: di notte dormo malissimo a causa di mio figlio piccolo che si sveglia ogni 2 ore… quindi a tutto questo bisogna aggiungere il fatto che NON riesco a riposare come si deve. La mia domanda quindi è: devo solo portare pazienza o non guarirò mai più?…
Vi ringrazio infinitamente per le vostre risposte.
Buongiorno, le consiglio di fare una valutazione dell’articolazione temporomandibolare (spesso le cefalee tensive hanno insorgenza cervico-mandibolare). Se anche così persiste il dolore consulterei il medico di base per un’eventuale ulteriore tc o comunque controllo neurologico per confermare la diagnosi. In ogni caso difficilmente le tensioni muscolari diventano irreversibili, specialmente nel giro di 6 mesi, quindi da questo punto di vista può stare tranquilla. Saluti

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Buongiorno, spesso dopo degli incidenti rimane nei tessuti la memoria traumatica, le consiglio un iniziale trattamento fasciale da parte di un Osteopata che possa ristabilire i giusti equilibri tensivi.
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Buongiorno, vista l'esclusione di cause più importanti, le consiglio di fare una visita Osteopatica per formulare un eventuale causa (disfunzione somatica), che comporta un adattamento del corpo con conseguente sintomatologia, in questo caso la cefalea
buona giornata
Buonasera, dopo un trauma al cranio può insorgere cefalea, magari anche rendendo manifesto una problematica che era latente. Il perdurare del dolore è possibile, anche se la soluzione che ha descritto non è sufficiente per gestire i sintomi. I "massaggi" sono utili a molte cose, ma non a questo tipologia di cefalea. Le consiglio una visita da un fisioterapista che sia preparato nella gestione delle problematiche cranio-cervico-mandibolari. Il trattamento passivo (cioè eseguito solamente dall'esterno) non è sufficiente per gestire le cefalee soprattutto se persistenti. Andrebbe associato alla giusta dose di movimento ed esercizio terapeutico. Queste sono problematiche che ottengono buoni risultati se gestite in team (fisioterapia, neurologo, ecc..).
Salve, andrebbe valutato bene il cranio e le articolazioni del rachide cervicale, si rivolga a un bravo osteopata fisioterapista
Buonasera
Un consulto con un osteopata che utilizzi la terapia cranio-sacrale può senz'altro aiutarla, ovviamente inserita inun ottica dì intervento globale.

Cordialmente
Gentilissima, essendo la tc negativa tirerei il primo sospiro di sollievo. sicuramente il trauma ha generato una reazione a catena di "tensioni" muscolo-scheletriche che devono essere appianate. le consiglierei di andare da un fisioterapista osteopata sarà sicuramente in grado di risolvere il suo problema.
invece per i risvegli notturni le auguro tanta forza e pazienza, prima o poi finiranno e diventeranno solo un lontano ricordo.
saluti
Buongiorno, prima di cominciare un percorso fisioterapico le consiglio di effettuare una risonanza magnetica per appurare eventuali danni neurologici.
In caso di rm negativa allora è consigliato un percorso fisioterapico, come ha già fatto.
Sicuramente è presente anche un fattore psicologico che non aiuta la ripresa, come in questo caso potrebbe essere il poco riposo notturno dovuto ai continui risvegli.
Le auguro una buona guarigione.

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