Salve Dottori, sono una ragazza di 28 anni da 10 anni soffro di dissenteria cronica, ho effettuato v
20
risposte
Salve Dottori, sono una ragazza di 28 anni da 10 anni soffro di dissenteria cronica, ho effettuato vari esami tra cui la gastroscopia ma non è uscito, mi è stato detto che ho il colon irritabile, infatti si crede che tutto derivi dal mio disturbo ansioso depressivo con attacchi di panico che mi è stato diagnosticato un anno fa', prima non ho mai avuto episodi particolari di ansia o altro ma nonostante io sia in cura farmacologica e psicologica per questo sto ancora molto male a livello intestinale, ho crampi, pesantezza, nausea, perdita di appetito, perdita di peso. Ho degli episodi in cui sto particolarmente male di solito sempre dopo aver mangiato con crampi e dissenteria a cui si unisce gambe deboli, stanchezza, una morsa allo stomaco a volte anche mal di testa, tachicardia o brividi di freddo ma non sono attacchi di panico, questi malanni influenzano moltissimo sia sulla mia vita che anche sul mangiare
Volevo una vostra opinione e se avete delle indicazioni da darmi.
Vi ringrazio
Volevo una vostra opinione e se avete delle indicazioni da darmi.
Vi ringrazio
buongiorno, mi spiace molto per la sua situazione, comprendo che questa patologia non le permetta di avere una buona qualita' di vita. Per prima cosa dovrebbe essere seguita da un bravo gastroenterologo, si faccia consigliare dal suo medico di base. Queste patologie devono essere seguite da piu' specialisti contemporaneamente quindi sul piano medico e psicologico. Non ha scritto se e' gia' seguita, sicuramente un percorso di psicoterapia la aiutera' a migliorare la situazione. MI scriva pure se ha bisogno di ulteriori informazioni.
cordialmente
cordialmente
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buon giorno, grazie mille per aver condiviso la storia.
Non essendoci apparentemente una causa organica al suo sintomo è probabile che questo sia un metodo che inconsciamente lei abbia "scelto" per comunicare agli altri qualcosa che non è risuscita a comunicare in altra maniera.
Mi piacerebbe approfondire con lei l'insorgenza di questo sintomo e la "storia" di questo.
Rimango a sua disposizione,
Cordialmente,
Dott,ssa Claudia Valeria Ninci
Non essendoci apparentemente una causa organica al suo sintomo è probabile che questo sia un metodo che inconsciamente lei abbia "scelto" per comunicare agli altri qualcosa che non è risuscita a comunicare in altra maniera.
Mi piacerebbe approfondire con lei l'insorgenza di questo sintomo e la "storia" di questo.
Rimango a sua disposizione,
Cordialmente,
Dott,ssa Claudia Valeria Ninci
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentilissima buongiorno, l'ansia, come l'alimentazione influiscono moltissimo sulla nostra psiche come la psiche può influire molto sullo stato di salute. sicuramente lavorare sulla psiche può aiutarla molto sul piano fisico. lavorare con uno psicologo in contatto con gastroenterologo e nutrizionista potrebbe essere una soluzione. Per prima cosa però le chiederei se ha mai fatto un test per il microbiota. Potrebbe darle delle risposte. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Gentile utente, capisco che la situazione sia molto frustrante e debilitante.
Problematiche al sistema gastrointestinale spesso sono associate ad ansia e stress.
Sicuramente associare alla terapia farmacologica che è già in essere un percorso di psicoterapia come la terapia cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla ad individuare le situazioni che le provocano stati di tensione e, tramite tecniche di rilassamento, gestirle al meglio.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Problematiche al sistema gastrointestinale spesso sono associate ad ansia e stress.
Sicuramente associare alla terapia farmacologica che è già in essere un percorso di psicoterapia come la terapia cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla ad individuare le situazioni che le provocano stati di tensione e, tramite tecniche di rilassamento, gestirle al meglio.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Gentile ragazza,
mi dispiace molto per la situazione che sta affrontando. Deve essere sfidante convivere con questa difficoltà. La sintomatologia ansiosa va ad accentuare i problemi relativi all'apparato intestinale dunque, un buon lavoro sull'ansia, dovrebbe aiutarla a comprendere meglio come si manifesta e come poterla gestire. Non conosco gli aspetti su cui ha già lavorato con la sua psicologa. Bisognerebbe capire cosa non ha funzionato e cosa invece potrebbe aiutarla.
Resto a disposizione anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
mi dispiace molto per la situazione che sta affrontando. Deve essere sfidante convivere con questa difficoltà. La sintomatologia ansiosa va ad accentuare i problemi relativi all'apparato intestinale dunque, un buon lavoro sull'ansia, dovrebbe aiutarla a comprendere meglio come si manifesta e come poterla gestire. Non conosco gli aspetti su cui ha già lavorato con la sua psicologa. Bisognerebbe capire cosa non ha funzionato e cosa invece potrebbe aiutarla.
Resto a disposizione anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
Gentile utente buongiorno,
mi dispiace molto per la situazioni descritta in cui lei si trova a "vivere". Spesso le malattie croniche in comorbilità con altri sintomi sono legate ad un senso di malessere psicologico e creano situazioni difficili per la persona che ne soffre.
Come altri colleghi le hanno consigliato, affiancherei al terapia farmacologica a quella psicologica, con lo scopo di indagare le cause del malessere apparentemente non dovute ad una causa organica.
Rimango a disposizione, se dovesse aver bisogno di me,
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Rossetti
mi dispiace molto per la situazioni descritta in cui lei si trova a "vivere". Spesso le malattie croniche in comorbilità con altri sintomi sono legate ad un senso di malessere psicologico e creano situazioni difficili per la persona che ne soffre.
Come altri colleghi le hanno consigliato, affiancherei al terapia farmacologica a quella psicologica, con lo scopo di indagare le cause del malessere apparentemente non dovute ad una causa organica.
Rimango a disposizione, se dovesse aver bisogno di me,
Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Rossetti
Salve
Mi dispiace molto per la situazione che sta affrontando e capisco quanto possa essere debilitante convivere con sintomi così severi. La sua esperienza con dissenteria cronica, crampi, pesantezza, nausea e altri sintomi gastrointestinali associati al colon irritabile è comune in persone con disturbi d'ansia e depressione. È positivo che sia già in cura farmacologica e psicologica, tuttavia, vedo che i sintomi intestinali persistono nonostante queste terapie.
Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero aiutarla:
1. Continuare la Terapia Psicologica: È importante mantenere e, se possibile, intensificare il supporto psicologico. L'EMDR è Tecniche particolarmente efficace per il trattamento dei disturbi d'ansia e depressione, e possono avere un impatto positivo sui sintomi fisici, ne parli con il suo terapeuta.
2. Consultare un Gastroenterologo: Sebbene abbia già effettuato vari esami, potrebbe essere utile ottenere un secondo parere da un gastroenterologo. Condizioni come la malattia celiaca, le intolleranze alimentari o altre patologie gastrointestinali più rare potrebbero non essere state escluse completamente.
3. Valutazione della Dieta: Una consulenza con un dietista specializzato in disturbi gastrointestinali potrebbe aiutare a identificare alimenti che potrebbero aggravare i suoi sintomi. La dieta FODMAP, ad esempio, è spesso raccomandata per le persone con colon irritabile.
4. Gestione dello Stress: Tecniche di rilassamento e gestione dello stress, come la mindfulness, il biofeedback, o la pratica di esercizi di respirazione, possono essere utili per ridurre i sintomi fisici legati all'ansia e al colon irritabile.
5. Monitoraggio dei Sintomi: Tenere un diario dei sintomi può essere molto utile. Annoti quando e cosa mangia, i sintomi che prova, il loro livello di intensità e qualsiasi situazione di stress o ansia. Questo può aiutare sia lei che i suoi medici a identificare eventuali pattern e trigger specifici.
6. Collaborazione tra Professionisti: Assicurarsi che gli specialisti ai quali si affida (psicologo, psichiatra, gastroenterologo, dietista) siano in comunicazione tra loro può fornire un approccio più integrato e completo al suo trattamento.
Se ha ulteriori domande o ha bisogno di parlare con qualcuno, non esiti a contattare il suo psicologo o altri professionisti della piattaforma. Siamo qui per supportarla in ogni passo del suo percorso verso il miglioramento.
Sono disponibile anche online
Cordiali saluti
Dott. Tiziana Vecchiarini
Mi dispiace molto per la situazione che sta affrontando e capisco quanto possa essere debilitante convivere con sintomi così severi. La sua esperienza con dissenteria cronica, crampi, pesantezza, nausea e altri sintomi gastrointestinali associati al colon irritabile è comune in persone con disturbi d'ansia e depressione. È positivo che sia già in cura farmacologica e psicologica, tuttavia, vedo che i sintomi intestinali persistono nonostante queste terapie.
Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero aiutarla:
1. Continuare la Terapia Psicologica: È importante mantenere e, se possibile, intensificare il supporto psicologico. L'EMDR è Tecniche particolarmente efficace per il trattamento dei disturbi d'ansia e depressione, e possono avere un impatto positivo sui sintomi fisici, ne parli con il suo terapeuta.
2. Consultare un Gastroenterologo: Sebbene abbia già effettuato vari esami, potrebbe essere utile ottenere un secondo parere da un gastroenterologo. Condizioni come la malattia celiaca, le intolleranze alimentari o altre patologie gastrointestinali più rare potrebbero non essere state escluse completamente.
3. Valutazione della Dieta: Una consulenza con un dietista specializzato in disturbi gastrointestinali potrebbe aiutare a identificare alimenti che potrebbero aggravare i suoi sintomi. La dieta FODMAP, ad esempio, è spesso raccomandata per le persone con colon irritabile.
4. Gestione dello Stress: Tecniche di rilassamento e gestione dello stress, come la mindfulness, il biofeedback, o la pratica di esercizi di respirazione, possono essere utili per ridurre i sintomi fisici legati all'ansia e al colon irritabile.
5. Monitoraggio dei Sintomi: Tenere un diario dei sintomi può essere molto utile. Annoti quando e cosa mangia, i sintomi che prova, il loro livello di intensità e qualsiasi situazione di stress o ansia. Questo può aiutare sia lei che i suoi medici a identificare eventuali pattern e trigger specifici.
6. Collaborazione tra Professionisti: Assicurarsi che gli specialisti ai quali si affida (psicologo, psichiatra, gastroenterologo, dietista) siano in comunicazione tra loro può fornire un approccio più integrato e completo al suo trattamento.
Se ha ulteriori domande o ha bisogno di parlare con qualcuno, non esiti a contattare il suo psicologo o altri professionisti della piattaforma. Siamo qui per supportarla in ogni passo del suo percorso verso il miglioramento.
Sono disponibile anche online
Cordiali saluti
Dott. Tiziana Vecchiarini
Slave, comprendo la situazione che riferisce. Deve essere difficile per lei vivere con la sintomatologia che riporta.
Immagino che lei abbia un gastroenterologo per fare i controlli periodici a questo e’ importante affiancare un buon lavoro psicoterapeutico per lavorare sul significato che ruota intorno alla sindrome del colon irritabile e imparare a gestire la sua emotività.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Immagino che lei abbia un gastroenterologo per fare i controlli periodici a questo e’ importante affiancare un buon lavoro psicoterapeutico per lavorare sul significato che ruota intorno alla sindrome del colon irritabile e imparare a gestire la sua emotività.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Gentile utente grazie per la sua condivisione. Mi dispiace per la sua situazione. I disturbi che sperimenta a livello fisico come le hanno detto hanno una matrice psicosomatica dato che le hanno fatto diagnosi di colon irritabile. Le consiglio pertanto di continuare con la psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dott. Salvatore Augello
Cordiali saluti.
Dott. Salvatore Augello
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, immagino sia molto difficile convivere con un petulante dolore fisico, una sofferenza che non demorde, apparentemente senza senso e muta, che a volte più di quella psicologico fa sentire del tutto impotenti e disorientati. Lei dice, tuttavia, qualcosa di molto interessante, che andrebbe approfondito ovvero che prima dell'anno passato non aveva mai avvertito segnali di disagio psichico. Sarebbe importante a questo punto proprio esplorare cosa sia accaduto in quel periodo, riattraversarlo, all'interno di uno spazio che lei possa avvertire come caldo e sicuro.
A volte il corpo parla al posto dei nostri stessi pensieri, quando diventa difficile poterli ascoltare, integrare e trasformare.
A volte il corpo parla al posto dei nostri stessi pensieri, quando diventa difficile poterli ascoltare, integrare e trasformare.
Buongiorno,
Vista l'assenza di cause organiche sembra proprio una questione da trattare a livello psicologico. È molto comune che le persone somatizziono le proprie ansie a livello dell'apparato digerente.
Le consiglio di continuare la psicoterapia che sta seguendo.
Dott. Marco Cenci
Vista l'assenza di cause organiche sembra proprio una questione da trattare a livello psicologico. È molto comune che le persone somatizziono le proprie ansie a livello dell'apparato digerente.
Le consiglio di continuare la psicoterapia che sta seguendo.
Dott. Marco Cenci
Buongiorno, grazie per la condivisione.
Una volta che vengono escluse le cause mediche di un disturbo fisiologico si può pensare ad un approfondimento psicologico. Il corpo potrebbe usare questo tipo di "linguaggio" per esprimere qualcosa di più emotivo e trascurato.
Rimango disponibile per un confronto.
Grazie, dott. Ssa Chiara Carraro
Una volta che vengono escluse le cause mediche di un disturbo fisiologico si può pensare ad un approfondimento psicologico. Il corpo potrebbe usare questo tipo di "linguaggio" per esprimere qualcosa di più emotivo e trascurato.
Rimango disponibile per un confronto.
Grazie, dott. Ssa Chiara Carraro
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo difficile a causa della tua dissenteria cronica e dei sintomi associati. È comprensibile che questa situazione influenzi la tua vita quotidiana e l'appetito. Alla luce della tua diagnosi di disturbo ansioso depressivo, sembra che ci sia una correlazione tra il tuo stato emotivo e i disturbi intestinali che stai sperimentando.
È importante continuare con il trattamento farmacologico e psicologico che stai seguendo, poiché questi approcci possono aiutarti a gestire meglio l'ansia e i sintomi del colon irritabile. Tuttavia, se i tuoi sintomi persistono nonostante il trattamento, potrebbe essere utile consultare nuovamente il tuo medico o uno specialista gastroenterologo per una valutazione più approfondita.
Nel frattempo, cerca di mantenere uno stile di vita sano, incluso un'alimentazione equilibrata e regolare attività fisica, che potrebbero favorire il benessere intestinale. Ricorda che ogni persona è unica e potrebbe richiedere un approccio personalizzato per gestire i sintomi.
Spero che queste informazioni ti siano state utili. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno, mi dispiace molto per sua situazione e la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Posso solo immaginare quanto questa condizione impatti sulla sua quotidianità. Spesso i malesseri del corpo influenzano il nostro stato psicologico, e viceversa: vivere in condizioni di ansia e stress porta conseguenze anche al nostro stato fisico con sintomi ben evidenti e variegati, tra cui il suo. Solitamente è complicato comprendere quale dei due abbia causato l'altro. Tuttavia sento che lei sta facendo tutto il possibile per curare entrambi gli aspetti, sia quello fisico che psicologico. La invito quindi a proseguire con le cure iniziate ed eventualmente a chiedere qualche aggiustamento ai professionisti che la stanno supportando. Riguardo l'aspetto psicologico, ad esempio, potrebbe parlare apertamente col suo psicologo per cercare di cambiare direzione rispetto al tipo di lavoro che state facendo insieme ed individuare così nuove strategie per far fronte all'ansia e allo stress. Le auguro di ritrovare la serenità. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Gentile utente, mi dispiace tanto per queste dinamiche negative che ha raccontato. Se tutti gli esami strumentali hanno dato esito negativo, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per capire se ci sono cause emotive che sono alla base di ciò che ha raccontato.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua storia. Dal suo racconto si evince che questa condizione le procura parecchia sofferenza e disagio. Il malessere fisico è in grado di compromettere molte sfera della vita pubblica o privata. Ho compreso che ha iniziato un percorso farmacologico e psicologico, le posso dire che nel suo caso può essere utile conoscere e utilizzare il training autogeno, che più che essere una semplice tecnica di rilassamento psicofisico, diventa una tecnica di cambiamento che lei può adoperare in prima persona. Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cari saluti e in bocca al lupo!
Dott.ssa Alessandra Cristofaro
Cari saluti e in bocca al lupo!
Dott.ssa Alessandra Cristofaro
Salve,
capisco quanto possa essere difficile convivere con questi sintomi debilitanti. Il legame tra la mente e il corpo è profondo e complesso, e i disturbi gastrointestinali, come il colon irritabile, possono essere influenzati significativamente dai fattori psicologici.
Il suo quadro clinico suggerisce una connessione tra il tuo stato ansioso-depressivo e i sintomi intestinali. È noto che lo stress e l'ansia possono aggravare i disturbi gastrointestinali attraverso il cosiddetto "asse intestino-cervello". Il trattamento farmacologico e psicologico che stai seguendo è essenziale, ma potrebbe essere utile esplorare ulteriori strategie per gestire i sintomi intestinali.
Ecco alcune indicazioni che potrebbero esserle utili:
Gestione dello Stress: Continui con la terapia psicologica, ma potrebbe considerare di integrare tecniche di rilassamento come il mindfulness, la meditazione, o lo yoga. Queste pratiche possono ridurre il livello di stress e migliorare la tua risposta fisiologica.
Dieta e Nutrizione: Lavori con un dietista specializzato in disturbi gastrointestinali per identificare eventuali trigger alimentari.
Probiotici: Alcuni studi suggeriscono che i probiotici possono aiutare a riequilibrare la flora intestinale e migliorare i sintomi del colon irritabile. Parli con il suo medico per valutare questa possibilità.
Attività Fisica: L'esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre lo stress e migliorare la funzione intestinale. Anche una semplice passeggiata quotidiana può fare una grande differenza.
Supporto Sociale: Condividere le sue esperienze con un gruppo di supporto può fornire un grande sollievo emotivo. Sapere che non è sola e che altre persone comprendono le sue difficoltà può essere molto confortante.
Monitoraggio dei Sintomi: Tenga un diario dei sintomi, del cibo che mangia e delle sue emozioni. Questo può aiutarla a identificare pattern e a discutere di questi con il suo terapeuta e il suo medico per adattare meglio il suo piano di trattamento.
Infine, è importante continuare a comunicare apertamente con i suoi medici e specialisti per adattare il trattamento alle tue esigenze in continua evoluzione. La sua perseveranza nel cercare soluzioni è fondamentale e, con un approccio multidisciplinare, potrebbe trovare un miglioramento significativo del suo stato di salute.
Le auguro il meglio nel suo percorso di guarigione.
capisco quanto possa essere difficile convivere con questi sintomi debilitanti. Il legame tra la mente e il corpo è profondo e complesso, e i disturbi gastrointestinali, come il colon irritabile, possono essere influenzati significativamente dai fattori psicologici.
Il suo quadro clinico suggerisce una connessione tra il tuo stato ansioso-depressivo e i sintomi intestinali. È noto che lo stress e l'ansia possono aggravare i disturbi gastrointestinali attraverso il cosiddetto "asse intestino-cervello". Il trattamento farmacologico e psicologico che stai seguendo è essenziale, ma potrebbe essere utile esplorare ulteriori strategie per gestire i sintomi intestinali.
Ecco alcune indicazioni che potrebbero esserle utili:
Gestione dello Stress: Continui con la terapia psicologica, ma potrebbe considerare di integrare tecniche di rilassamento come il mindfulness, la meditazione, o lo yoga. Queste pratiche possono ridurre il livello di stress e migliorare la tua risposta fisiologica.
Dieta e Nutrizione: Lavori con un dietista specializzato in disturbi gastrointestinali per identificare eventuali trigger alimentari.
Probiotici: Alcuni studi suggeriscono che i probiotici possono aiutare a riequilibrare la flora intestinale e migliorare i sintomi del colon irritabile. Parli con il suo medico per valutare questa possibilità.
Attività Fisica: L'esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre lo stress e migliorare la funzione intestinale. Anche una semplice passeggiata quotidiana può fare una grande differenza.
Supporto Sociale: Condividere le sue esperienze con un gruppo di supporto può fornire un grande sollievo emotivo. Sapere che non è sola e che altre persone comprendono le sue difficoltà può essere molto confortante.
Monitoraggio dei Sintomi: Tenga un diario dei sintomi, del cibo che mangia e delle sue emozioni. Questo può aiutarla a identificare pattern e a discutere di questi con il suo terapeuta e il suo medico per adattare meglio il suo piano di trattamento.
Infine, è importante continuare a comunicare apertamente con i suoi medici e specialisti per adattare il trattamento alle tue esigenze in continua evoluzione. La sua perseveranza nel cercare soluzioni è fondamentale e, con un approccio multidisciplinare, potrebbe trovare un miglioramento significativo del suo stato di salute.
Le auguro il meglio nel suo percorso di guarigione.
Gentile utente, le auguro davvero che quanto prima possa riprendere in mano la sua vita. Per farlo deve insistere in questa direzione, cioè farsi seguire da più professionisti diversi a più livelli. Per quanto riguarda l'aspetto psicologico,beh l'intestino è considerato il nostro secondo cervello! Questo per dire che ciò che la mente non vede a livello inconscio perché altrimenti sarebbe troppo doloroso, si esprime attraverso il corpo. Ora sarebbe utile approfondire l'insorgenza dei sintomi, la sua storia, ecc . Una prospettiva sistemica è consigliata per questo sintomo se non addirittura una terapia familiare , ma comunque sarebbe da fare una accurata valutazione. Non mollare. È possibile stare meglio anche se in questo momento potrebbe sentirsi disperata, senza uscita quasi arresa.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Gentilissima immagino la sua sofferenza, il disagio e le tante difficolta' che si trova a fronteggiare ogni giorno a causa dei suoi problemi di salute che le sono stati diagnosticati. Mi auguro che lei si sia rivolta ad un gastroenterologo esperto in questi disturbi...ed ancora mi auguro che lei stia facendo una psicoterapia ad orientamento psicosomatico...Ecco queste sono le chiavi per risolvere i suoi disturbi...altro non c'e' da dire...In bocca al lupo....la saluto cordialmente e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o aiuto. Cordialita'
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Adriana Gaspari
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.