Salve Dottori, sono una ragazza di 28 anni da 10 anni soffro di dissenteria cronica, ho effettuato v
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Salve Dottori, sono una ragazza di 28 anni da 10 anni soffro di dissenteria cronica, ho effettuato vari esami tra cui la gastroscopia ma non è uscito, mi è stato detto che ho il colon irritabile, infatti si crede che tutto derivi dal mio disturbo ansioso depressivo con attacchi di panico che mi è stato diagnosticato un anno fa', prima non ho mai avuto episodi particolari di ansia o altro ma nonostante io sia in cura farmacologica e psicologica per questo sto ancora molto male a livello intestinale, ho crampi, pesantezza, nausea, perdita di appetito, perdita di peso. Ho degli episodi in cui sto particolarmente male di solito sempre dopo aver mangiato con crampi e dissenteria a cui si unisce gambe deboli, stanchezza, una morsa allo stomaco a volte anche mal di testa, tachicardia o brividi di freddo ma non sono attacchi di panico, questi malanni influenzano moltissimo sia sulla mia vita che anche sul mangiare
Volevo una vostra opinione e se avete delle indicazioni da darmi.
Vi ringrazio
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Sarebbe opportuno rivolgersi ad un gastroenterologo per la diagnosi di colon irritabile per poi in caso positivo effettuare tramite un nutrizionista una dieta FODMAP...risolverei inoltre il tuo continuo stato agitativo - di tensione con un supporto di una psicologa-psicoterapeuta.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
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Dr Luca Agostini
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Gentile paziente, le consiglierei di rivolgersi ad una struttura ospedaliera in modo che venga seguita in modo multidisciplinare. I suoi problemi derivano da tanti fattori e quindi ha bisogno di un gruppo di medici (specializzati in più rami della medicina) che la seguano in modo accurato.
Dott. Nello Arianna
Dott. Nello Arianna
Gentilissima paziente,
Concordo con i colleghi, per ristabilire il suo equilibrio sarebbe interessante studiare il caso individuando uno stile nutritivo personalizzato coadiuvanto da una corretta integrazione.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Concordo con i colleghi, per ristabilire il suo equilibrio sarebbe interessante studiare il caso individuando uno stile nutritivo personalizzato coadiuvanto da una corretta integrazione.
Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Buongiorno, sicuramente non è una situazione semplice la sua sia dal punto di vista clinico che umano in quanto capisco i problemi che tale condizione possa portare nella sua vita quotidiana.
Intestino e sistema nervoso sono strettamente connessi e le perturbazioni di uno possono ripercuotersi nell’altro.
Il suo è un caso che andrebbe analizzato più a fondo e in modo multidisciplinare. Sicuramente consultare un professionista della nutrizione potrà portarle giovamento nel trattare la condizione.
Le auguro di migliorare e resto a disposizione per ogni necessità.
Cordialmente
Intestino e sistema nervoso sono strettamente connessi e le perturbazioni di uno possono ripercuotersi nell’altro.
Il suo è un caso che andrebbe analizzato più a fondo e in modo multidisciplinare. Sicuramente consultare un professionista della nutrizione potrà portarle giovamento nel trattare la condizione.
Le auguro di migliorare e resto a disposizione per ogni necessità.
Cordialmente
Gentile considerando i sintomi le consiglio di effettuare almeno questi 2 esami:
1. breath al LATTULOSIO per vedere se c'è SIBO ovvero sovracrescita batterica nel duodeno
2. analisi del microbiota fecale di WELLMICRO (trova il sito)
In base ai risultati bisogna che faccia una terapia antibiotica come il Normix per almeno 2 settimane.
Dal punto di vista alimentare è fondamentale seguire una dieta LOW FODMAP ovvero senza frutto-oligosaccaridi, zuccheri e fibre che sono il cibo preferito dei batteri e che vengono trasformati in grandi quantità di idrogeno e metano provando sintomi come diarrea o stitichezza, gonfiore, coliche, dolori addominali, nausea, acidità, gastrite, reflusso...
1. breath al LATTULOSIO per vedere se c'è SIBO ovvero sovracrescita batterica nel duodeno
2. analisi del microbiota fecale di WELLMICRO (trova il sito)
In base ai risultati bisogna che faccia una terapia antibiotica come il Normix per almeno 2 settimane.
Dal punto di vista alimentare è fondamentale seguire una dieta LOW FODMAP ovvero senza frutto-oligosaccaridi, zuccheri e fibre che sono il cibo preferito dei batteri e che vengono trasformati in grandi quantità di idrogeno e metano provando sintomi come diarrea o stitichezza, gonfiore, coliche, dolori addominali, nausea, acidità, gastrite, reflusso...
Buongiorno, come suggerito dai colleghi le consiglio una visita di controllo da un gastroenterologo per indagare a fondo sul suo disturbo, unita ad un piano dietetico personalizzato (tramite visita con nutrizionista) che la aiuti a migliorare la sintomatologia a livello gastro-intestinale da lei riferita.
Dott.ssa Mauri V.
Dott.ssa Mauri V.
Buonasera cara, mi dispiace per la sua condizione sicuramente molto invalidante. Problematiche intestinali sono influenzate da tanti fattori, uno in particolare è proprio quello psicologico. In questo caso è dunque fondamentale un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare: psicologo, nutrizionista, osteopata e gastroenterologo.
Chiaramente ha un notevole impatto la terapia nutrizionale, soprattutto nei casi di diarrea cronica. Il tipo di dieta da seguire non prevede necessariamente una dieta lowfodmap in quanto ogni dieta deve essere personalizzata in base a fattori soggettivi. E' dunque fondamentale un'anamnesi alimentare in studio per poter analizzare la sua relazione con il cibo, con il suo corpo, eventuali diete effettuate in passato, la sua storia del peso, le sue attuali abitudini alimentari, i suoi gusti alimentari e il suo stile di vita. Affermare che basti seguire una dieta lowfodmap sarebbe riduttivo. Proprio per questo motivo, le consiglio vivamente esperti che possano ascoltare i suoi bisogni senza che venga tralasciato il supporto emotivo. Soprattutto in questo caso dove l'aspetto psicologico conta tantissimo. Spero di essere stata chiara!
Resto a sua disposizione per eventuali e ulteriori informazioni.
Le auguro una buona giornata!
Cordiali saluti,
dott.ssa Eleonora Cresti
Chiaramente ha un notevole impatto la terapia nutrizionale, soprattutto nei casi di diarrea cronica. Il tipo di dieta da seguire non prevede necessariamente una dieta lowfodmap in quanto ogni dieta deve essere personalizzata in base a fattori soggettivi. E' dunque fondamentale un'anamnesi alimentare in studio per poter analizzare la sua relazione con il cibo, con il suo corpo, eventuali diete effettuate in passato, la sua storia del peso, le sue attuali abitudini alimentari, i suoi gusti alimentari e il suo stile di vita. Affermare che basti seguire una dieta lowfodmap sarebbe riduttivo. Proprio per questo motivo, le consiglio vivamente esperti che possano ascoltare i suoi bisogni senza che venga tralasciato il supporto emotivo. Soprattutto in questo caso dove l'aspetto psicologico conta tantissimo. Spero di essere stata chiara!
Resto a sua disposizione per eventuali e ulteriori informazioni.
Le auguro una buona giornata!
Cordiali saluti,
dott.ssa Eleonora Cresti
Gentile paziente, intestino e cervello sono effettivamente connessi ed è molto frequente che problemi psicologici si riflettano sul suo funzionamento. Oltre, quindi, alla cura e alla terapia psicologica mi sentirei di consigliarle di seguire un protocollo FODMAP, elaborato da un nutrizionista, per trattare la sintomatologia del colon irritabile.
Il colon irritabile ha effettivamente una componente psicosomatica ma si può tenere a bada con un buon piano alimentare e, in alcuni casi, con dei probiotici. Condivido il suggerimento di farsi seguire da una equipe, in quanto la problematica non abbraccia soltanto la sfera nutrizionale.
In bocca al lupo e non si lasci scoraggiare, a tutto c'è rimedio.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Il colon irritabile ha effettivamente una componente psicosomatica ma si può tenere a bada con un buon piano alimentare e, in alcuni casi, con dei probiotici. Condivido il suggerimento di farsi seguire da una equipe, in quanto la problematica non abbraccia soltanto la sfera nutrizionale.
In bocca al lupo e non si lasci scoraggiare, a tutto c'è rimedio.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Salve, in merito a quanto leggo riportato da lei ha bisogno di un professionista che sappia interfacciarsi anche con il suo psicoterapeuta in quanto il disturbo di cui soffre a livello intestinale va trattato su due ambiti ma che devono andare di pari passo, ovvero psicologico e nutrizionale. Ciò che avviene all'interno del suo intestino è una condizione di disbiosi intestinale autoindotta dal suo organismo a seguito degli stati ansiosi/depressivivi di cui purtroppo soffre. Sarebbe opportuno fare alcuni esami per capire lo stato del suo intestino e che non riguardano la gastro scopia o qualsiasi analisi analoga del tratto gastrointestinale. Sarebbe opportuno avere un quadro ben preciso del tipo di disbiosi presente prima di operare di modo da sapere bene come lavorare anche in ambito alimentare e sapere quale tipologia di alimenti momentaneamente escludere o sostituire ed effettuare un protocollo mirato d'integrazione per velocizzare la messa in salute del suo intestino.
Capisco molto bene lo stato in cui si trova in quanto collaborando con alcuni psicologi/psicoterapeuiti mi capitano spesso casi analoghi al suo e sò quanto disaggio possa portare non solo lo star male fisico ma anche la difficile interazione sociale alimentare. Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un esperto che sappia cooperare con il suo analista e che prima di prescrivere qualsiasi integratore o protocollo dietetico le faccia fare delle analisi specifiche sul microbiota intestinale per capire che livello e tipologia di disbiosi presenta.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, cordiali saluti Dott. Panni
Capisco molto bene lo stato in cui si trova in quanto collaborando con alcuni psicologi/psicoterapeuiti mi capitano spesso casi analoghi al suo e sò quanto disaggio possa portare non solo lo star male fisico ma anche la difficile interazione sociale alimentare. Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un esperto che sappia cooperare con il suo analista e che prima di prescrivere qualsiasi integratore o protocollo dietetico le faccia fare delle analisi specifiche sul microbiota intestinale per capire che livello e tipologia di disbiosi presenta.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, cordiali saluti Dott. Panni
Gentile paziente, il suo caso andrebbe seguito da diverse figure specializzate che possano dialogare tra loro, come gastroenterologo, nutrizionista e psicologo. Dal punto di vista nutrizionale, con una diagnosi di colon irritabile, consiglierei una dieta LOW FODMAP da personalizzare in base al suo caso specifico e ad una attenta anamnesi. Si rivolga ad un professionista che possa seguirla con costanza nel tempo. Cordialmente AC
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Buongiorno, i tuoi quindi sono disturbi legati al colon irritato da un pezzo, ed al tuo stato di disagio psicologico. Non so chi ha iniziato per primo ma posso pensare che, come avviene spesso, lo stress psicologico protratto abbia determinato un disordine nella composizione del microbiota intestinale che si è assestato su una condizione di " alert" , di pericolo quindi. Un pò come avere la diarrea prima di un esame, solo che a te dura da parecchio. Oltre ad una psicoterapia, ti consiglio di fare un'alimentazione che fornisca i nutrienti essenziali alla flora batterica buona, che nel tuo caso è un pò scarsa e maltrattata dai batteri cattivi, quelli delle scariche diarroiche, che debilitano tutto l'organismo, anche l'umore . In sintesi, un gatto che si morde la coda...
Personalmente ho poca simpatia per le diete " without something", preferisco l'alimentazione che apporti nutrienti al microbiota buono. Chiamami se vuoi, buona giornata
Personalmente ho poca simpatia per le diete " without something", preferisco l'alimentazione che apporti nutrienti al microbiota buono. Chiamami se vuoi, buona giornata
Buongiorno, e grazie per esserti rivolta a noi, non deve essere per niente piacevole la situazione in cui ti ritrovi. Purtroppo tutto quello che può influenzare la mente si trasferisce inevitabilmente a stomaco ed intestino, ed è proprio per questo motivo che viene anche chiamato il nostro secondo cervello. Ma per fortuna siamo pronti ad aiutarti con dei protocolli specifici e sono certa che rivolgendoti ad un professionista la tua qualità di vita migliorerà nettamente. Quello che ti consiglio però è di fare un controllo da un gastroenterologo, in questo modo con diagnosi alla mano possiamo poi aiutarti in maniera precisa. Di sicuro dobbiamo rimettere in sesto il tuo microbiota e iniziare ad alimentarlo nel modo giusto e soprattutto tranquillizzarlo e sfiammarlo.
Per qualsiasi altro consiglio resto a tuo completa disposizione
Buona giornata Dott.ssa Barbara Morea
Per qualsiasi altro consiglio resto a tuo completa disposizione
Buona giornata Dott.ssa Barbara Morea
Sappiamo tutti che l'intestino è il nostro secondo cervello e risponde in modo diverso a secondo dello stimolo che avverte. Sicuramente nel suo caso il collegamento psiche-intestino è molto forte e bisogna capire questa disbiosi da dove viene, quali sono le cause e ripristinare il microbioma. Si offidi a strutture ospedaliere in modo che possa esser supportata da un equipe multidisciplinare
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