Salve dottori, sono una ragazza di 26 anni e da circa tre mesi soffro di attacchi di panico, sto fac

19 risposte
Salve dottori, sono una ragazza di 26 anni e da circa tre mesi soffro di attacchi di panico, sto facendo già la psicoterapia e anche quella farmacologica (con ansiolitici), in seguito ad uno dei più brutti attacchi di panico che ho avuto lunedì scorso da quel momento ho paura ancora di più nonostante gli ansiolitici ma soprattutto ho paura del mondo esterno di andare fuori, sia in un negozio che per una passeggiata o per vedere un amica tutte cose che non riesco a fare, alcune ci ho provato ma mi sono sentita male e adesso mi sta accadendo che non riesco neanche ad uscire con il mio cane per una passeggiata, il mio corpo inizia a stare male, ho paura di andare fuori.
Volevo un vostro consiglio.
Grazie mille per le risposte
Cara utente, è normale spaventarsi molto a seguito di un attacco di panico assai intento. E' importante però che lei ne parli con il suo terapeuta che meglio di noi conosce la sia storia e potrà accompagnarla verso la gestione di tali episodi. Comprendere le origini, le cause scatenanti ed i pensieri associati le permetterà di prendere coscienza di cosa sta accadendo nella sia vita in generale e in quei momenti nello specifico. Si fidi dei suoi curanti. In bocca a lupo Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Buongiorno, sta vivendo sicuramente un periodo di estrema difficoltà.
La paura ora è l'emozione più importante in questo momento. Sono disponibile online per cercare di supportarla e farla ricominciare a vivere la sua quotidianità.
L'isolamento è una difesa non può restare in casa per tutta la giornata. La vita prevede lo scambio con il sociale e la possibilità di mettersi in discussione, nonostante la paura dell'ansia
Mi contatti pure dono disponibile ad aiutarla

Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Tenga conto che questa situazione potrebbe rappresentare il sintomo di un disagio interiore che evidentemente lei si porta dentro e che richiede sicuramente di essere attenzionato.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Se già stai seguendo un percorso psicologico il consiglio è di fidarti del lavoro intrapreso e della professionista a cui ti sei rivolta. Spesso i percorsi possono essere lunghi e difficili, i risultati non si vedono solo dopo pochi incontri ma ci vuole tempo. Parla con la tua psicoterapeuta riguardo ai tuoi dubbi e confrontati con lei e vedrai che le cose andranno meglio. Un saluto
Salve comprendo il periodo di grande difficoltà che sta vivendo e le consiglio di parlarne con il suo terapeuta, conoscendo la sua storia potrà aiutarla a trovare una modalità per gestire questi attacchi e anche le successive paure che ne derivano. Si dia tempo, dia tempo a lei e agli specialisti che la stanno curando e sostenendo. Le auguro di ritrovare presto la sua serenità. Cordiali Saluti, dott.ssa Francesca Gruosso.
Buon pomeriggio, comprendo la situazione che le sta causando disagio, e riconosco che sta muovendosi immagino per quanto riporta rivolgendosi a due specialisti.
Per questo ha più di un' occasione per poter discutere in tal senso.
Intanto le auguro ogni fortuna.
Rimango a disposizione
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Gentile utente buonasera.
La situazione che sta vivendo è molto difficile e la sua richiesta di aiuto più che giustificata. Senza dubbio, può fare affidamento alla collega che la sta seguendo per affrontare in modo nuovo e strategico gli attacchi di panico nel momento in cui si manifestano.
Il panico ha questa caratteristica specifica, quella di comparire all'improvviso, a volte senza apparenti cause, e di lasciare sensazioni fisiche e mentali che possono segnare, condizionando poi il comportamento normale, come uscire con le amiche o portare fuori il cane.
Deve avere fiducia nel percorso psicologico che sta seguendo. E' necessario tempo per acquisire consapevolezza sulle dinamiche psicologiche che determinano l'ansia e gli episodi di panico. Solo on questa consapevolezza, col tempo, potrà creare il giusto distacco dalle sue emozioni, senza esserne ogni volta completamente travolta.

Il mio augurio è che presto possa osservare i benefici dell'intervento psicologico.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buonasera, come leggo è già intervenuta per la risoluzione del suo disturbo. Tempo: si dia tempo, dia tempo al lavoro che sta facendo di mettere in moto tutti gli ingranaggi, si dia il tempo di attraversare il disturbo e di lasciarselo alle spalle. Il tempo ce lo neghiamo sempre, quando è il regalo più grande che possiamo farci. Un abbraccio
Cara utente, capisco che in seguito a un attacco di panico particolarmente violento l'ansia e la paura che possa ripresentarsi possa veramente atterrire. Mi sembra però che lei abbia già iniziato a prendersi cura di questi sintomi e di sé stessa nel miglior modo possibile, intraprendendo un percorso farmacologico e un percorso psicoterapeutico. Purtroppo non esiste una formula magica, e il concedersi tempo all'interno della terapia, soprattutto nelle fasi iniziale in cui sembra che i cambiamenti non arrivino, è essenziale. Il consiglio che posso darle è quello di portare tutte queste emozioni, questi dubbi e queste domande all'interno della terapia che ha intrapreso, per provare a dare un senso e a riprendere in mano il suo quotidiano. Un saluto, dott.ssa Chiara Cuoco
Gentile Utente,
premetto che bisognerebbe conoscere sia la sua situazione in maniera più ampia, sia comprendere che percorso abbia pianificato la sua curante. ad ogni modo, non è affatto raro che alle condizioni paniche seguano condizioni di evitamento agorafobico (quello che sta facendo, non uscire, etc).
Ecco, deve esattamente vitare di, come dire, dare corda a queste scelte di evitamento e non contrarre e inaridire la sua vita sociale. Magari scelga luoghi prossimi alla sua abitazione inizialmente, non si allontani troppo se ciò la fa stare più tranquilla, ma, appunto, eviti di barricarsi in casa perché progressivamente aumenterebbero le situazioni che lei accetterebbe di evitare. Si porti dietro gli ansiolitici nelle sue uscite ma le affronti!
Se avesse bisogno di altre indicazioni o precisazioni, non esiti a contattarmi.
In bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi
Buon pomeriggio, comprendo la sofferenza che riporta e i timori che emergono.
Parlarne in terapia può essere utile per comprendere meglio il significato di questa sofferenza e i meccanismi che la mantengono.
Buon lavoro
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno,
continui il percorso iniziato, e parli della sua angoscia con il suo psicoterapista. Potrebbero emergere importanti punti di riflessione da cui ripartire.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Mi dispiace molto sentire che sta affrontando un periodo così difficile. La sua decisione di cercare aiuto attraverso una combinazione di terapia e farmaci è un passo importante verso il suo benessere, e sono lieto di poterle fornire alcune linee guida in questa situazione.
Prima di tutto, è importante riconoscere che l'ansia e gli attacchi di panico possono essere molto debilitanti, ma ci sono modi per affrontarli. Il fatto che lei stia già seguendo una terapia è positivo, poiché la terapia può aiutarla a comprendere meglio le radici dei suoi sintomi e imparare strategie per gestirli.
Potrebbe esplorare con il suo terapeuta come i suoi schemi di pensiero e le sue reazioni emotive potrebbero essere collegati a eventi o esperienze passate.
Tuttavia, è essenziale discutere periodicamente con il suo medico o psichiatra per valutare l'efficacia e gli effetti collaterali dei farmaci e apportare eventuali regolazioni necessarie.
Per quanto riguarda la paura di uscire e la sensazione di malessere fisico, questi sono sintomi comuni dell'ansia. Lavorare con il suo terapeuta per affrontare gradualmente queste paure attraverso l'esposizione graduale potrebbe aiutarla a recuperare la fiducia nell'andare fuori e riprendere le attività quotidiane. Non scoraggiarsi se ci sono ricadute o difficoltà lungo il percorso; l'ansia è una sfida, ma è possibile superarla con il giusto supporto.
Infine, assicurarsi di mantenere una comunicazione aperta con il suo terapeuta e il suo medico riguardo ai suoi sintomi e alle sue preoccupazioni. La chiave per il successo nel superare l'ansia è la perseveranza e il lavoro di squadra con i professionisti della salute mentale. Continuare a seguire il percorso terapeutico e cercare il supporto di cui ha bisogno. Il percorso potrebbe richiedere tempo, ma ci sono buone probabilità che lei possa migliorare la sua qualità di vita e affrontare l'ansia in modo più efficace.
Buongiorno, mi dispiace per le difficoltà che sta affrontando e comprendo la fatica che questa situazione le sta provocando. Le paure che lei prova che le possano insorgere attacchi di panico sono definite paure "anticipatorie". Tali paure la portano ed evitare le situazioni che lei ritiene potrebbero essere responsabili dell'attacco di panico stesso. A lungo andare, l'evitamento non fa che aumentare queste paure e, pertanto, si verifica un peggioramento della patologia e la messa in atto di un evitamento sempre più frequente e generalizzato. Una tecnica psicoterapica efficace nel trattamento di questo disturbo è l'esposizione graduale che solitamente si effettua all'interno di una terapia cognitivo-comportamentale. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Savastio
Gentile utente, i disturbi d'ansia generano un circolo vizioso: l'evitamento, che crea sollievo nell'immediato, ma non fa altro che esacerbare i sintomi, e la paura della paura. Quello che può fare per affrontare e risolvere il suo disturbo lo sta già facendo, attraverso la terapia farmacologica e la psicoterapia. Si dia tempo ed abbia fiducia. Comprendo quanto gli attacchi di panico possano essere spaventosi ed invalidanti, per cui capisco l'urgenza di liberarsene, ma per accedere e sciogliere le cause ci vuole tempo. Condivida con il suo terapeuta le sue preoccupazioni ed i suoi timori, provi ad introdurre nella sua routine delle tecniche di rilassamento, si conceda delle piccole coccole... Vedrà che comincerà a scorgere dei piccoli cambiamenti. Rimango a disposizione. Un caro saluto
Salve gentile utente e grazie per la sua condivisione. Mi dispiace molto, dal suo scritto traspare indiscutibilmente una grande sofferenza circa la sua situazione attuale. Purtroppo rientra nella normalità sviluppare paura ad uscire di casa e ad allontanarsi anche per le più piccole commissioni o attività che, poi, ci sarebbero anche gradite. Lei ha intrapreso già i percorsi che qualunque professionista della salute mentale avrebbe potuto consigliarle, dunque mi sento solamente di suggerirle di condividere il suo momento attuale con la/il sua/o psicoterapeuta. Ritengo possa essere un momento importante del trattamento affrontare in terapia quanto lei ci sta riportando e anche dar senso al fatto che abbia sentito l'esigenza di chiedere consiglio ad altri professionisti dello stesso ambito. Resto comunque a disposizione per ogni eventuale chiarimento. Buon percorso. Dott.ssa Camilla Centanni
Sono spiacente di apprendere che stai affrontando attacchi di panico e che stanno influenzando la tua capacità di uscire e partecipare alle attività quotidiane. È positivo che tu stia già ricevendo supporto sia attraverso la psicoterapia che attraverso l'uso di ansiolitici, poiché questo rappresenta un passo importante verso il miglioramento della tua situazione.

Tuttavia, è comprensibile che possano esserci momenti di maggiore ansia e paura, specialmente dopo un attacco di panico intenso. È importante continuare a lavorare sulla gestione dell'ansia e sull'affrontamento degli attacchi di panico. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:

Comunica con il tuo terapeuta: Assicurati di parlare apertamente con il tuo terapeuta riguardo a queste paure e all'aggravamento dei sintomi. Possono aiutarti a sviluppare strategie specifiche per affrontare questa situazione.
Respirazione e rilassamento: Impara tecniche di respirazione profonda e rilassamento muscolare progressivo per gestire l'ansia e la tensione corporea. Queste tecniche possono aiutarti a calmarti durante gli attacchi di panico.
Esposizione graduale: Considera l'idea di iniziare con piccoli passi nell'uscire di casa. Ad esempio, potresti cominciare con brevi passeggiate nel tuo quartiere o nell'area circostante, in cui ti senti più a tuo agio. Man mano che ti senti più sicura, puoi aumentare gradualmente la distanza e il tempo trascorso all'aperto.
Supporto sociale: Parla con amici o familiari fidati riguardo ai tuoi sentimenti e alla tua situazione. A volte, avere un sistema di supporto solido può fare una grande differenza.
Considera il supporto di un gruppo di sostegno: Unirsi a un gruppo di persone che affrontano situazioni simili può essere utile. In questi gruppi, puoi condividere le tue esperienze e imparare da altri che stanno attraversando problemi simili.
Valuta l'adattamento del trattamento: Parla con il tuo medico o psichiatra riguardo all'efficacia dell'attuale terapia farmacologica e se potrebbe essere necessario rivedere la dose o il tipo di farmaco.
Evita l'auto-isolamento: Anche se può sembrare allettante ritirarsi quando si vive con l'ansia, è importante cercare di mantenere una certa routine e rimanere connessi con il mondo esterno.
Ricorda che migliorare richiede tempo e pazienza. Non ti sentire scoraggiata se incontri ostacoli lungo il percorso. Continua a lavorare con i tuoi professionisti della salute mentale e cerca di essere gentile con te stessa. Con il supporto adeguato e l'impegno nel processo di guarigione, è possibile superare l'ansia e recuperare la tua fiducia nell'andare fuori e vivere una vita soddisfacente.
Buongiorno caro utente, mi dispiace molto per il momento che sta attraversando. Le consiglio di continuare il suo percorso terapeutico, inoltre potrebbe mettere in atto tecniche di rilassamento e meditazione, potrebbe chiedere al sua terapeuta se conosce quelche sessione che le può insegnare. Utile sarebbe anche avere una rete sociale di amici e famigliari che la aiuti a uscire di casa, l'esposizione graduale ed accompagnata aiuta a gestire meglio la situazione stressogena. Ringrazio per la sua condivisione. Cordialmente. Dott.ssa Martina Mari.
Da quanto tempo segui la terapia? Senti che abbia prodotto dei cambiamenti, se pur minimi? Credo sia il caso di porsi queste domande. Buona fortuna e rimango a disposizione in caso di bisogno. Dott.ssa Francesca Gottofredi

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