Salve dottori sono una ragazza di 23 anni,soffro di ansia e attacchi di panico da 7/8 anni...non ho

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Salve dottori sono una ragazza di 23 anni,soffro di ansia e attacchi di panico da 7/8 anni...non ho mai consulato un aiuto psicologico ma ora mi rendo conto che mi serve perché sono diventata ipocondriaca e ho tanti dolori tra cui mandibolari(stringo i denti la notte) con episodi di cefalea tensiva,giramenti ti testa,collo ecec...dolori al petto debolezza o dolori allo stomaco...insomma l\'ansia mi porta tanti sintomi o allo stomaco o alla testa dipende dal periodo. Altri periodi ancora gestisco l\'ansia senza allarmarmi e sto più serena. Quindi quando faccio qualcosa e non ci penso come in questi ultimi due mesi sto bene,nessun dolore. Come mi focalizzo su un doloretto questo aumenta d\'intensità. Il problema è che da una settimana ho un nodo allo gola come se c\'è una palla bloccata e che non riesco a mandare giù...premetto che soffro molto il caldo. Non riesco a respirare per niente bene perché sento come un senso di \"soffocamento\". Poco fa ho effettuato esami e altre cose,sono in ottima salute! Come posso avere tutti questi sintomi a soli 23 anni? Ho paura dipende da polmoni cuore insomma organi che non mi facilitano la respirazione e questo nodo in gola che è lì e non va giù,è molto fastidioso. Spero non sia nulla tipo tiroide o cose brutte. Inoltre la mia pressione è quasi sempre bassa. Con la cefalea era sui 70 la minima mentre ora è 60 minima 90 massima...solo che questa volta non ho giramenti di testa ma solo sonnolenza,nodo in gola e fiato corto. Com\'è possibile avere così bassa la pressione?? Sono anche in periodo fertile(ovulazione)...non capisco davvero questo nodo in gola da cosa dipende se dall\'ansia e il caldo o il ventilatore o dalla pressione bassa. Mangio tranquillamente quindi non ho dolore mentre ingoio. Grazie in anticipo spero mi rispondiate per farmi stare più tranquilla. Cordiali saluti
Mi dispiace che tu stia attraversando questo periodo difficile. L'ansia può manifestarsi con molti sintomi fisici, compresi quelli che hai descritto. Nonostante i sintomi possano sembrare preoccupanti, la loro presenza non significa necessariamente che ci sia qualcosa di grave a livello fisico.

Il nodo alla gola è un sintomo comune legato all'ansia e allo stress. Anche la sensazione di soffocamento e difficoltà respiratorie sono spesso associate all'ansia. Se gli esami medici non hanno rilevato problemi fisici, è probabile che i tuoi sintomi siano legati all'ansia.

Per affrontare l'ansia, potresti provare alcune strategie:

Rivolgiti a un professionista: Parlare con uno psicologo o un terapeuta può essere molto utile. Anche se inizialmente potresti essere riluttante, l'aiuto professionale può fare una grande differenza.

Tecniche di rilassamento: Pratiche come la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga possono aiutare a ridurre i sintomi di ansia.

Stile di vita sano: Mantenere una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolare e dormire a sufficienza può aiutare a gestire l'ansia.

Riduzione dello stress: Cercare di identificare e ridurre le fonti di stress nella tua vita può essere molto utile.

Parla con amici e familiari: Avere una rete di supporto può fare una grande differenza.

Se i sintomi persistono o peggiorano, ti consiglio vivamente di consultare un professionista della salute mentale per un supporto più mirato.

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Buongiorno Gentile Utente, grazie per aver condiviso questa sua sofferenza. Prima di tutto vorrei tranquillizzarla facendo presente che questi sono sintomi da somatizzazione estremamente frequenti e comuni in chi vive stati di forte stress e/o ansia. Per cui visto che gli esami hanno sottolineato che le cause non hanno un origine organica, è estremamente probabile che lavorando sulla gestione del sintomo e sull'analisi delle radici che ne hanno dato origine sia possibile superare questa condizione. Comprendo che spesso sia difficile riconoscere attribuire sintomi che si sentono così tanto sul fisico a cause psicologiche, tuttavia attraverso un'attenta riflessione si può notare come stati di tensione interiore si riversino poi su stati di tensione a livello muscolare con conseguenze fisiche (come dispnea, dolori cervicali e al massetere), così come a livello immunitario il rilascio di cortisolo si riversa con un forte impatto. Per cui il primo consiglio che mi sento di darle e di affidarsi ad un professionista, esistono diverse tecniche specifiche per la gestione dei sintomi che riporta e utili a livello globale, una volta resi tollerabili i sintomi avrà senso analizzare e ristrutturare quelle dinamiche che nel tempo hanno dato vita a questi meccanismi. Per questo le suggerirei un terapeuta ad indirizzo integrato che le possa permettere inizialmente di gestire i sintomi ed in una seconda fase un percorso di analisi ad un livello più profondo per evitare che si ripresentino in altre forme.
Comprendo che non sia facile mettere in dubbio le proprie credenze, aprirsi ad un percorso che esplora i nostri lati più intimi e fragili, per cui un altro consiglio nella scelta del professionista è di ricercare qualcuno con cui sente una buona intesa e un clima di sicurezza in cui si può concedere di aprirsi.
Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Salve, la sua descrizione del problema è carica di ansia e dolore, si sente davvero tanto. Lei ha già detto la parte più importante: "mi rendo conto che mi serve (un aiuto psicologico)" e tengo a sottolinearlo perché arrivare a questa consapevolezza è importante ma poi manca il passo cruciale: andare davvero da uno psicologo. Le posso dire, da quello che scrive, è il momento di iniziare un percorso perché, come ha visto dagli esami che ha fatto, fisicamente è in ottima salute ma la testa non le dà tregua e continua a crearle tutti questi sintomi..quindi è necessario curare la testa! Spero di averle fatto sentire l'importanza di compiere questo passo e se avrà bisogno sono disponibile per rispondere ad altre domande sul suo problema.
Salve, Le suggerisco di iniziare una terapia psicologica, sicuramente Le potrà essere di giovamento.
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima, mi dispiace per la situazione che sta vivendo e dell'impatto che sta avendo nella sua vita. Nel messaggio lei sostiene di essere arrivata a un momento in cui sta valutando di rivolgersi a un professionista e mi sento di sostenere questa sua decisione. Potrebbe essere utile condividere e approfondire quello che sta vivendo con una persona che non solo possa accoglierla, ma con la quale si possa valutare come procedere per permetterle nel tempo di acquisire o diventare più consapevole di alcune strategie che la facciano stare meglio.
Dott.ssa Elisabetta Secci.
Gentilissima utente, mi dispiace sentirti così ansiosa e preoccupata per i sintomi che stai vivendo. È importante sottolineare che l'ansia può manifestarsi in diversi modi e influenzare il nostro corpo in modi inaspettati. Spesso, quando siamo stressati o ansiosi, il nostro corpo reagisce con sintomi fisici come quelli che hai descritto, come il nodo alla gola, il fiato corto e il dolore muscolare.
È positivo che tu abbia già effettuato degli esami e che sei in ottima salute, questo dimostra che molto probabilmente i tuoi sintomi fisici sono legati all'ansia e non a condizioni mediche gravi.
Ti consiglierei di consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo, per affrontare la tua ansia e imparare a gestirla in modo più efficace. La terapia cognitivo-comportamentale può essere particolarmente utile nel trattamento dell'ansia e dei suoi sintomi fisici.
Inoltre, potresti esplorare delle strategie di auto-aiuto per gestire l'ansia, come la meditazione, il rilassamento muscolare progressivo, l'esercizio fisico e una corretta alimentazione. È importante anche praticare la mindfulness, ovvero essere consapevole del momento presente senza giudicare le proprie sensazioni e pensieri.
Ti consiglio anche di tenere un diario dei tuoi sintomi e delle situazioni che scatenano l'ansia, in modo da identificare i fattori scatenanti e imparare a gestirli in modo più efficace.
Ricorda che prendersi cura della propria salute mentale è importante tanto quanto quella fisica, quindi non esitare a chiedere aiuto e a prendere in considerazione la terapia psicologica per affrontare il tuo malessere. Spero che queste informazioni ti siano state utili e ti auguro di trovare il supporto di cui hai bisogno. Un caro saluto. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione anche online.
Dott. Cordoba
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Gentilissima,
i sintomi che ha descritto effettivamente sembrerebbero legati a una qualche ansia di malattia, tuttavia molto difficile poterle dire in questa sede la problematica e quindi la risoluzione. L'ansia spesso si manifesta attraverso sintomi fisici, sarebbe da comprendere meglio quando emerge, in che momenti, come mai e quindi le associazioni che sono a lei legate. Per far questo l'aiuto di uno specialista è fondamentale. La risoluzione non può essere trovata se non vi è una delucidazione della situazione e quindi appunto le cause dell'ansia, se essa riguarda eventi e situazioni o persone specifiche, in che altro modo si manifesta. A seconda di questi elementi le proposte per lei possono essere diverse.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Gentilissima, mi spiace molto per la tua situazione. Intendo però rassicurarti, perché il fatto di chiedere un aiuto è un buon modo per iniziare ad affrontare una difficoltà. Inoltre, hai fatto i controlli e sei in buona salute. L’ansia può diventare molto invalidante e portare a focalizzare sulle preoccupazioni all’origine, specialmente nei momenti difficili. Indagherei meglio proprio le preoccupazioni legate alla salute, che cosa significa per te stare male, e, non solo come si è evoluta a partire da 7-8 anni fa, ma anche perché proprio adesso l’ansia assume questa forma. L’invito è dunque quello di seguire un percorso psicologico per esplorare questi aspetti. Rimango a disposizione, dott.ssa Sharon Bocca
Gentile utente, la ringrazio intanto per aver condiviso il suo vissuto. Comprendo come i sintomi che ha elencato siano per lei motivo di importante disagio. In quanto psicologo, non ho le competenze per darle indicazioni rispetto ad una eventuale componente medica dei suoi sintomi. Per cui, riguardo ad essa, non posso che invitarla a consultare un apposito medico o rivolgersi al medico di base. Per quanto concerne invece i sintomi psicologici, certamente una consulenza psicologica può esserle di aiuto. Ansia ed attacco di panico hanno spesso radici profonde, ed è significativo che lei abbia collocato la loro insorgenza intorno ai 7/8 anni. Non conoscendo la sua storia non posso offrirle consigli più puntuali. Quel che posso dirle che attraverso un duplice lavoro di scandaglio dell'origine dei sintomi e di sviluppo di strategie atte a gestirli nella vita quotidiana, sicuramente si possono ottenere miglioramenti significativi. Spero di averle dato una risposta utile e, rimanendo a disposizione, le auguro il meglio.
Un cordiale saluto,
Dott. Alessandro Pittari
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni. Io le posso rispondere solo dal punto di vista psicologico, ovviamente, non dal punto di vista medico; posso capire la sua preoccupazione, spesso si crea un circolo vizioso, in cui l'ansia fa aumentare i sintomi nel corpo e questi fanno aumentare l'ansia. Il mio consiglio è di rivolgersi ad uno psicologo per capire l'origine di questi sintomi e per ricevere aiuto su come gestirli. Se lo desidera, io sono a disposizione anche online.
Dott.sa Elena Bonini
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Gentile utente, mi dispiace molto per il suo disagio. Le sensazioni che descrive potrebbero essere collegate alla sua ansia. Spesso infatti, lo stress e l'ansia vengono somatizzati a livello corporeo e provocano diversi disagi fisici. E' anche frequente che persone con un ansia molto forte, finiscano per fare molte visite mediche, perchè preoccupate per il loro stato di salute, ma come ha notato anche lei, quando non si preoccupa su disagi specifici, si sente meglio.
Il mio consiglio è quello di prendere in considerazione un percorso psicologico per affrontare quello che la fa stare così in ansia e trovare delle strategie di gestione che le restituiscano il benessere.
Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Buongiorno,
L'ipocondria è un disturbo di natura ansiosa e la sensazione di nodo alla gola che ha descritto è tipicamente descritta da chi soffre d'ansia. Se sono state escluse cause organiche l'unica soluzione è intraprendere un percorso con un collega per comprendere le ragioni che scatenano l'ansia e gli attacchi di panico.
Dott. Marco Cenci
Buongiorno, la sensazione di blocco alla gola e fatica a respirare, se previamente vengono escluse cause di tipo organico, è connessa all'ansia di cui soffre. E' questa sensazione per cui, anche non sotto sforzo, si sente la sensazione di "mancanza d'aria" e può spaventare molto, perchè l'ansia può essere somatizzata a livello corporeo (quindi può "presentarsi" anche sotto altri aspetti, come bruxismo, emicrania...). Consiglio di iniziare un percorso con un collega per arrivare a capire quali sono i fattori sottostanti la sua ansia, preferibilmente un collega che si occupa di mindfulness, che è una tecnica molto utile e che, una volta appresa, può essere svolta da lei stessa ogni qualvolta ne senta il bisogno (o qualsiasi altra tecnica di rilassamento, come anche il training autogeno).
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Gentilissima, una volta escluse questioni di tipo organico, le sensazioni che lei descrive tra cui il nodo alla gola sono riconducibili dallo stato ansioso di cui ci ha detto soffre da anni.
Quando si presenta un sintomo la nostra attenzione è bene che sia rivolta ai significati che questo ha per noi.. e non tanto al sintomo in quanto tale, se di fatto dal punto di vita organico non abbiamo nulla di cui occuparci.
la sintomatologica connessa ad uno stato d'ansia intensa che ci ha descritto si può presentare anche alla sua età, talvolta anche prima. Quindi per rispondere alla sua domanda, è possibile soffrirne alla sua età. ed è anche possibile passarci attraverso e superarla con un percorso psicologico volto a comprendere il significato dei suoi sintomi, dell'ansia che prova, delle sue paure, andando a mettere in luce i suoi punti di forzi sui quali fare leva, così come quei pensieri e quei comportamenti che attua e che di fatto senza saperlo vanno a mantenere il perdurare della sintomatologia.
è un viaggio, un percorso che si fa con lo psicologo. l'obiettivo è stare meglio emotivamente apportando piccoli cambiamenti a pensieri e comportamenti, a partire da una maggiore consapevolezza di come si funziona nella vita, dei propri tasti dolenti emotivi dai quali si cerca di stare lontano, dando un senso ai sintomi che emergono inserendoli nella sua storia di vita.
le auguro il meglio!

Dott.ssa Crivaro Nicole
Buongiorno, mi spiace che alla sua giovane età abbia già alle spalle tanti anni di problematiche d’ansia, perché non si è mai rivolta ad uno psicologo? I sintomi che riferisce sono sintomatologie psicosomatiche legate proprio agli stati d’ansia, quello che lei chiama nodo alla gola rappresenta una situazione problematica che non si accetta e di fronte alla quale ci si sente impotenti, la reazione all’impotenza è la rabbia che in lei si manifesta con il bruxismo e le tensioni sulla muscolatura liscia addominale. Il senso di soffocamento e i giramenti di testa sono sempre riferibili all’ansia, come confermano i suoi esami clinici, i suoi sintomi sono di natura somatica e non fisiologica, lei non ci scrive come è la sua vita, i suoi progetti, le sue relazioni, sono aspetti importanti da analizzare all’interno di un luogo sicuro in cui aprirsi senza timore di essere giudicati. Le sue paure sulla salute fisica esprime che è divenuto necessario e improrogabile un intervento per l’elaborazione delle problematiche personali, il colloquio clinico unito ad esercizi di respirazione e rilassamento, esercizi corporei per la consapevolezza delle emozioni. Potrebbe trovare giovamento dall’aiuto di uno psicologo o di una psicoterapeuta bioenergetico specializzato nell’unione mente-corpo-emozioni.
Intanto provi a programmare dei momenti piacevoli nelle sue giornate, si iscriva a delle attività di gruppo, frequenti altri giovani, trovi degli hobby che la distacchino dai pensieri intrusivi disfunzionali. Si affidi con fiducia ad un esperto in problematiche d’ansia, avere cura di sé stessi vuol dire fare il primo passo verso il benessere, attraversare il dolore guardandolo in faccia per scoprire che davamo noi il potere di farci star male, coraggio. Resto a disposizione nel caso voglia parlare del suo stato emotivo, della sua vita relazionale, delle sue sensazioni. Per i mesi estivi di luglio e agosto, conscia che molte persone vivono con la stagione calda una destabilizzazione psicofisica, ho deciso di offrire a quanti ne avessero bisogno un primo colloquio gratuito, se vuole può approfittarne anche lei grazie all’on line. Intanto le invio un grande in bocca al lupo con l’augurio che possa riprendere presto in mano la sua vita.

Dott.ssa Maria Graziano
Buongiorno
per sintomi simili io consiglio sempre esercizi di respirazione che sono risultati molto efficaci.
Infatti la tua respirazione ti permette di far sperimentare al tuo corpo la innata capacità di "prendere" (in questo caso l'aria) dall'ambiente cosa ti serve in quel momento.
Se tu riesci ad allenarti a questi esercizi, nel giro di pochi giorni sentirai benefici in tutto il corpo e anche a livello di concentrazione, perchè sono paragonabili ad esercizi di meditazione.
Fammi sapere se sei interessata.
Buongiorno, capisco che il disagio sia molto intenso; l'ansia che si porta dentro le sta "parlando" attraverso il corpo, e lo sta facendo da molto tempo: posso immaginare che sia difficile pensare che ci sia un'alternativa, e chiedere aiuto può sicuramente fare molta paura. L'ansia richiede la nostra attenzione, e non è disposta a lasciare spazio ad altro fino a che non le si da ascolto; mi sembrerebbe pertanto molto importante provare insieme ad un professionista ad accogliere quella parte di se' che riconosce questo nuovo bisogno di supporto, per costruire nuovi significati, imparare a gestire le proprie emozioni, e per comprendere meglio che cosa questa espressione di difficoltà molto scomoda e dolorosa dica di lei e della sua vita. Sono a disposizione per un consulto, e le auguro di trovare quello che cerca!
Gentile utente, premettendo che è importante avere maggiori elementi per formulare una qualsiasi diagnosi e che è sempre importante escludere prima eventuali cause organiche, cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico. L'attacco di panico tipicamente si presenta per la prima volta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo anche in momenti di calma apparente. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. A fronte di queste paure avviene un aumento sempre maggiore della percezione di pericolosità verso i sintomi interni. L'aumento della paura innesca a sua volta una ipervigilanza sempre maggiore verso ogni cambiamento percepito nel corpo e tale cambiamento non fa che alimentare la paura. Si crea quindi un circolo vizioso del panico. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure e imparare a gestirle. Quando si parla di disturbo di panico è importante capirne il meccanismo al fine di imparare a gestire gli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla innanzitutto a capire se si tratta effettivamente di ansia e/o di panico.
Nell'ansia, a differenza del panico, la paura è rivolta verso l'esterno (non verso l'interno cioè il nostro corpo). L'ansia non è di per sè qualcosa di negativo o pericoloso, bensì è un meccanismo fisiologico del tutto normale. Tuttavia, anche l'ansia, se eccessiva, diventa invalidante e intacca la qualità della nostra vita e diventa importante imparare a gestirla. Talvolta l'ansia si presenta perchè non ci sentiamo all'altezza delle aspettative e si crea un gap troppo grande tra la nostra aspettativa e la nostra percezione di poterla raggiungere. E' quindi importante lavorare sulla fiducia in noi stessi e nelle nostre risorse imparando ad affrontare la vita e le difficoltà facendo appello a tutte le nostre capacità.
Uno psicoterapeuta può fornire gli strumenti per comprendere che cosa sono l'ansia e il panico e come imparare a gestirli. Ci sono diverse tecniche di rilassamento, respirazione, meditazione e mindfulness ma prima di passare alle tecniche è importante sviscerare la natura del sintomo, che è sempre la voce di un malessere che merita di essere ascoltato. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e degli attacchi di panico. Lei è giovane, ha tutta la vita davanti a sè e merita di viverla in uno stato di serenità e benessere. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio

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