salve dottori, sono una ragazza di 20 anni e scrivo qui per cercare di capire se i miei sintomi sono
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salve dottori, sono una ragazza di 20 anni e scrivo qui per cercare di capire se i miei sintomi sono dettati da componente ansiosa e stress, disturbo diagnosticato anche dallo psichiatra assieme a somatizzazioni fisiche.
Molto spesso il braccio sinistro si intorpidisce e diventa dolorante, anche se non perdo la sensibilità, e avverto formicolii fino alla mano.
Contemporaneamente giramenti di testa e dolore (tensione) al petto, che io stia da sdraiata o stesa.
Ogni volta questi sintomi mi mandano in ansia, è accaduto anche stanotte e mi sono addormentata con un dolore al petto che tuttavia stamattina non c’era.
Non appena mi alzo, però, ecco che ritorna sempre con l’indolenzimento al braccio sinistro, gambe deboli e pesanti, sensazione di vedere delle lucine nere davanti agli occhi e talvolta dolori al braccio destro.
Inutile dire che mi addormento tremando e mi sveglio altrettanto.
A causa di svariate mie paure personali, su sintomi fisici e malattie o infarto, sono costantemente in tensione, e vorrei quasi sempre piangere. Vorrei aprirmi con qualcuno, lo faccio con le mie sorelle o alcune mie amiche ma cambia poco (mi tranquillizzo nell’immediato ma dopo un po’ ritorna tutto); nella situazione in cui sto mi basta un abbraccio o la vicinanza di qualcuno a farmi piangere, anche un semplice come stai.
È come se stessi sempre con le lacrime pronte ad uscire.
Purtroppo questi sintomi si estendono anche alle costole con varie fitte, e sensazione di non poter respirare a fondo perché sento come se il torace fosse contratto, faccio molti sbadigli per questa cosa.
Questo mi porta alla paura che possa succedermi qualcosa da un momento all’altro, è un circolo vizioso.
A volte la tensione si estende al collo o allo zigomo oppure alla spalla, che sento molto dolorante così come il braccio in punti specifici, come l’interno o vicino al gomito.
È bruttissimo camminare con questi sintomi addosso, mi sembra di star per cadere o di non riuscire a respirare bene, anche quando parlo il petto mi fa male.
È come se avessi la zona completamente in tensione e dolorante.
Volevo sapere se questi sintomi possono essere generati da componente ansiosa che ormai per me perdura da due mesi.
Questi sintomi mi fanno talmente paura che a volte non interagisco nemmeno con gli altri perché sono concentrata a pensarci su, mi stanno rendendo tutto invalidante.
Sperando possiate aiutarmi, vi ringrazio già.
Molto spesso il braccio sinistro si intorpidisce e diventa dolorante, anche se non perdo la sensibilità, e avverto formicolii fino alla mano.
Contemporaneamente giramenti di testa e dolore (tensione) al petto, che io stia da sdraiata o stesa.
Ogni volta questi sintomi mi mandano in ansia, è accaduto anche stanotte e mi sono addormentata con un dolore al petto che tuttavia stamattina non c’era.
Non appena mi alzo, però, ecco che ritorna sempre con l’indolenzimento al braccio sinistro, gambe deboli e pesanti, sensazione di vedere delle lucine nere davanti agli occhi e talvolta dolori al braccio destro.
Inutile dire che mi addormento tremando e mi sveglio altrettanto.
A causa di svariate mie paure personali, su sintomi fisici e malattie o infarto, sono costantemente in tensione, e vorrei quasi sempre piangere. Vorrei aprirmi con qualcuno, lo faccio con le mie sorelle o alcune mie amiche ma cambia poco (mi tranquillizzo nell’immediato ma dopo un po’ ritorna tutto); nella situazione in cui sto mi basta un abbraccio o la vicinanza di qualcuno a farmi piangere, anche un semplice come stai.
È come se stessi sempre con le lacrime pronte ad uscire.
Purtroppo questi sintomi si estendono anche alle costole con varie fitte, e sensazione di non poter respirare a fondo perché sento come se il torace fosse contratto, faccio molti sbadigli per questa cosa.
Questo mi porta alla paura che possa succedermi qualcosa da un momento all’altro, è un circolo vizioso.
A volte la tensione si estende al collo o allo zigomo oppure alla spalla, che sento molto dolorante così come il braccio in punti specifici, come l’interno o vicino al gomito.
È bruttissimo camminare con questi sintomi addosso, mi sembra di star per cadere o di non riuscire a respirare bene, anche quando parlo il petto mi fa male.
È come se avessi la zona completamente in tensione e dolorante.
Volevo sapere se questi sintomi possono essere generati da componente ansiosa che ormai per me perdura da due mesi.
Questi sintomi mi fanno talmente paura che a volte non interagisco nemmeno con gli altri perché sono concentrata a pensarci su, mi stanno rendendo tutto invalidante.
Sperando possiate aiutarmi, vi ringrazio già.
Salve gentile utente, mi rendo conto che la sua situazione sia molto invalidante e va affrontata con la giusta attenzione e professionalità. L'aiuto delle persone care può essere importante, ma sono certo di poterle dire che l'intervento di uno psicologo sarebbe opportuno. E' evidente, infatti, che i sintomi da lei descritti siano legati a un disturbo d'ansia generalizzata, che si manifesta con stress psico-fisico, tensione muscolare, intorpidimento, eccetera. Le consiglierei, se non l'ha già fatta, una visita neurologica per escludere che il formicolio e la sensazione di braccia intorpidite non siano legate a una sofferenza a carico della colonna vertebrale, dove sono presenti tutti i centri nervosi che collegano il cervello agli arti e alle viscere. Esclusa questa eventualità, le consiglio di scegliere di intraprendere un percorso psicologico con un professionista. Lo psicologo può intervenire sia sul migliorare la condizione attuale, riducendo i sintomi legati all'ansia con tecniche di rilassamento, visualizzazione e meditazione, sia sul far affiorare le cause di tali disturbi, spesso associati ad abitudini comportamentali errate. Se vuole sono disponibile a fornirle la mia consulenza, anche online. Mi occupo di Psicologia del Benessere e Psicologia Positiva, un approccio basato sull'esercizio quotidiano di buone abitudini legate al benessere interiore e alla gestione del disagio psicologico e fisico correlato. Inoltre, mi occupo di tecniche di Mindfulness, pratiche meditative che hanno un enorme vantaggio nel trattamento dei disturbi da stress cronico e nel miglioramento generale della qualità della vita. Spero di esserle stato di aiuto in qualche modo. Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Salve gentilissima utente. Inizierei col dire che noi non siamo i nostri sintomi, per quanto questo potrebbe farci sentire meglio o avere l’impressione di poterli controllare, ma purtroppo non è così. Più cerchiamo di scacciarli più loro ritornano. Perchè accade questo? Perchè il sintomo è uno dei nostri modi di comunicare qualcosa di noi, qualcosa che ci fà stare male. La psiche umana genere queste contraddizioni e fenomeni quasi paradossali. Sono le nostre emozioni che in maniera confusiva, se non condivise, possono generare questo tipo di sintomatologie. Diamoci del tempo per comprendere meglio quello che vogliamo e se proprio non riusciamo cerchiamo un esperto, che in questo caso, può darci una mano a comprendere meglio il nostro funzionamento e trovare una soluzione più vicina a noi e che ci faccia meno male. Grazie per la condivisione, Dottor. Benjamin Collins
Salve, mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile e che stai sperimentando sintomi fisici e psicologici che ti generano ansia e preoccupazione.
I sintomi che descrivi, come il dolore al petto, l'intorpidimento del braccio sinistro, i giramenti di testa e la sensazione di avere le gambe deboli e pesanti, potrebbero essere associati a diversi fattori, tra cui l'ansia e lo stress. È noto che l'ansia può manifestarsi anche attraverso sintomi fisici, come quelli che hai descritto.
Quando siamo ansiosi, il nostro corpo può reagire con una serie di sintomi fisici che possono variare da persona a persona. Tuttavia, è importante tenere presente che i sintomi fisici possono anche essere causati da altre condizioni o problemi di salute, quindi è sempre consigliabile consultare un professionista medico per una valutazione accurata.
Hai menzionato di aver consultato uno psichiatra, il che è un passo positivo per ottenere supporto e affrontare i tuoi sintomi. Lo psichiatra potrà valutare la tua situazione in modo più approfondito, formulare una diagnosi e raccomandare eventuali trattamenti o terapie appropriate per gestire l'ansia e lo stress.
Inoltre, potrebbe essere utile cercare un supporto psicologico aggiuntivo da uno psicologo o un terapeuta specializzato in disturbi d'ansia. Uno specialista può aiutarti a comprendere meglio i tuoi sintomi, esplorare le cause sottostanti dell'ansia e fornirti strumenti pratici per gestirla in modo più efficace.
Ricorda che la cura per l'ansia richiede tempo e pazienza. Con l'aiuto di professionisti qualificati e un adeguato supporto sociale, puoi lavorare per ridurre i sintomi e migliorare il tuo benessere emotivo. Non esitare a cercare l'aiuto di un professionista per una valutazione e un supporto adeguati.
Infine, cerca di prenderti cura di te stessa praticando tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, e adottando uno stile di vita sano che includa una dieta equilibrata, attività fisica regolare e un adeguato riposo.
Spero che queste informazioni ti siano state utili, ma ti incoraggio a cercare il supporto di un professionista per un'analisi e un trattamento personalizzati.
I sintomi che descrivi, come il dolore al petto, l'intorpidimento del braccio sinistro, i giramenti di testa e la sensazione di avere le gambe deboli e pesanti, potrebbero essere associati a diversi fattori, tra cui l'ansia e lo stress. È noto che l'ansia può manifestarsi anche attraverso sintomi fisici, come quelli che hai descritto.
Quando siamo ansiosi, il nostro corpo può reagire con una serie di sintomi fisici che possono variare da persona a persona. Tuttavia, è importante tenere presente che i sintomi fisici possono anche essere causati da altre condizioni o problemi di salute, quindi è sempre consigliabile consultare un professionista medico per una valutazione accurata.
Hai menzionato di aver consultato uno psichiatra, il che è un passo positivo per ottenere supporto e affrontare i tuoi sintomi. Lo psichiatra potrà valutare la tua situazione in modo più approfondito, formulare una diagnosi e raccomandare eventuali trattamenti o terapie appropriate per gestire l'ansia e lo stress.
Inoltre, potrebbe essere utile cercare un supporto psicologico aggiuntivo da uno psicologo o un terapeuta specializzato in disturbi d'ansia. Uno specialista può aiutarti a comprendere meglio i tuoi sintomi, esplorare le cause sottostanti dell'ansia e fornirti strumenti pratici per gestirla in modo più efficace.
Ricorda che la cura per l'ansia richiede tempo e pazienza. Con l'aiuto di professionisti qualificati e un adeguato supporto sociale, puoi lavorare per ridurre i sintomi e migliorare il tuo benessere emotivo. Non esitare a cercare l'aiuto di un professionista per una valutazione e un supporto adeguati.
Infine, cerca di prenderti cura di te stessa praticando tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, e adottando uno stile di vita sano che includa una dieta equilibrata, attività fisica regolare e un adeguato riposo.
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Ciao ... gentile utente, mi sarebbe piaciuto scrivere il tuo nome per farti sentire la mia vicinanza e vista la tua giovane età. Mi dispiace moltissimo per il periodo che stai passando e capisco quanto tu possa stare male nel vivere in uno stato continuo di allerta. Purtroppo con la sola descrizione della tua sintomatologia non posso darti una diagnosi certa, ma sicuramente alla base di tutti i tuoi dolori c'è una forte componente ansiosa. Sei molto giovane e mi dispiace che tu non possa goderti la spensieratezza che in genere si vive alla tua età. Spero che tu possa prenderti cura del tuo benessere emotivo -psicologico e che tu possa trovare sostegno e supporto nella tua famiglia affinchè possa affrontare un percorso che ti faccia ritrovare la serenità che meriti.
Rimango disponibile per qualsiasi chiarimento
Ti mando un abbraccio virtuale
dott.ssa Bellavia
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Gentile utente, sento nel tuo racconto tanta angoscia, tristezza e incertezza, che sicuramente porteranno a più ansia e stress, come un cane che si morde la coda.
A volte dobbiamo pensare che i sintomi, anche pur fisici, ci stanno proteggendo, invece di viverli come una difficoltà se potrebbero pensare come una possibilità per conoscersi, accettarsi e amarsi, il corpo dice, a volte, quello che non riusciamo a dire in parole. Fare un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutare a prendere consapevolezza e dare voce a questi sintomi.
Un abbraccio. Dott.ssa Maria Eugenia Michel
A volte dobbiamo pensare che i sintomi, anche pur fisici, ci stanno proteggendo, invece di viverli come una difficoltà se potrebbero pensare come una possibilità per conoscersi, accettarsi e amarsi, il corpo dice, a volte, quello che non riusciamo a dire in parole. Fare un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutare a prendere consapevolezza e dare voce a questi sintomi.
Un abbraccio. Dott.ssa Maria Eugenia Michel
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve,
Grazie per aver condiviso i sintomi e le preoccupazioni che sta affrontando. Sembra che tu stia vivendo una serie di sintomi fisici che sono stati diagnosticati come manifestazioni di un disturbo ansioso e di somatizzazioni fisiche da uno psichiatra. È importante riconoscere che i sintomi fisici possono essere influenzati da fattori emotivi come l'ansia e lo stress.
I sintomi che descrivi, come intorpidimento e dolore al braccio sinistro, formicolio fino alla mano, giramenti di testa, dolore o tensione al petto, gambe deboli e pesanti, sensazione di vedere luci nere davanti agli occhi e occasionali dolori al braccio destro, possono essere associati all'ansia. La tensione costante e le preoccupazioni sulle malattie o sull'infarto possono creare un circolo vizioso, in cui l'ansia alimenta ulteriormente i sintomi fisici, generando ancora più preoccupazione.
È comprensibile che questa situazione sia invalidante e che tu desideri trovare aiuto. Vorrei rassicurarti che ci sono strumenti e strategie che possono aiutarti a gestire l'ansia e i sintomi fisici correlati. Uno dei primi passi potrebbe essere continuare il percorso di trattamento con lo psichiatra e seguire le indicazioni che ti ha fornito. Potrebbe essere utile anche considerare una terapia psicologica, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che è stata dimostrata efficace nel trattamento dei disturbi d'ansia.
La TCC ti aiuterà a identificare e cambiare i modelli di pensiero negativi e le credenze che possono alimentare l'ansia. Imparerai anche tecniche di rilassamento, respirazione e gestione dello stress che ti daranno strumenti per affrontare i momenti di ansia e ridurre i sintomi fisici associati. Un terapeuta esperto ti guiderà attraverso questo processo, offrendoti sostegno e incoraggiamento lungo il percorso.
È anche importante avere un supporto emotivo durante questo periodo. Continua a confidarti con le persone di fiducia nella tua vita, ma se senti che non è sufficiente, potresti valutare l'opzione di cercare un sostegno professionale attraverso un gruppo di supporto o una comunità online di persone che affrontano situazioni simili. L'importante è avere delle persone con cui condividere le tue preoccupazioni e che possano offrirti un sostegno empatico.
Infine, cerca di prenderti cura di te stesso/a in modo globale. Mantieni uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e un adeguato riposo. La pratica di tecniche di rilassamento come lo yoga, la meditazione o il mindfulness può essere particolarmente utile per ridurre lo stress e l'ansia.
Ricorda che il percorso di guarigione richiede tempo e impegno, ma con il supporto adeguato puoi affrontare l'ansia e ritrovare una qualità di vita migliore. Non esitare a cercare ulteriore assistenza da professionisti qualificati che possano valutare e indirizzare i tuoi sintomi specifici.
Ti auguro il meglio nel tuo percorso di guarigione e spero che tu possa trovare sollievo dai sintomi che stai affrontando.
Carissima, credo che i sintomi che lamenti sono riconducibili ad una grande componente ansiosa, nello specifico rientrano in quelle che sono le manifestazioni dell'attacco di panico. In genere si trova sollievo nello stare con gli altri in quanto la vicinanza riduce la paura che possa succedere qualcosa di brutto, paura che è tipica di questo disturbo. Se ne può uscire, esserti rivolta ad uno specialista è sicuramente una cosa buona, ti consiglio di iniziare un percorso psicoterapeutico in cui vedere, assieme ad una persona competente, cosa sta succedendo nella tua vita in questo periodo e cosa sta alla base delle tue paure. La consapevolezza di quali siano i bisogni e i desideri di fronte ai quali poniamo dei blocchi è il primo passo per intraprendere una strada di scoperta e di miglioramento dei modi in cui affrontiamo il disagio e le difficoltà. Resto a disposizione per ulteriori dubbi o chiarimenti. Un abbraccio
Dott.ssa Antonella Giardiello
Dott.ssa Antonella Giardiello
Salve, voglio essere breve ma il più possibile efficace per le sue domande. Le suggerisco di escludere qualsiasi problema di natura fisiologica attraverso analisi che il suo medico curante le indicherà. Superato questo passaggio e se non esistono patologie che le danno i fastidi che denuncia, le consiglio di affiancare alla cura farmacologica del suo psichiatra con una terapia psicologica che analizzi con la dovuta attenzione ciò che le accade e acquisire gli strumenti necessari per superare il tutto. Esistono terapie brevi e strategiche che le consentiranno di avere una qualità della vita decisamente migliore. Non esiti, se lo merita. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve, traspare chiaramente dalle sue parole quanto i vari sintomi la stiano facendo vivere male rendendo necessario un intervento per sbloccare questa situazione in tempi rapidi. Una volta escluse opportunamente eventuali cause mediche, le consiglio quindi di considerare un percorso con uno psicologo (l'orientamento strategico è molto efficace per questo tipo di problematica) che le fornisca le giuste strategie, sostituendole a quelle sbagliate messe in atto, per riportare la sua ansia entro confini gestibili e vivere meglio. Cordiali saluti.
Buongiorno mi dispiace molto per la sua difficile situazione. Sta seguendo una terapia credo visto che ha parlato con lo psichiatra. Ma fa anche una psicoterapia? Dice di non avere uno spazio dove affrontare le sue ansie. Probabilmente le occorre proprio questo
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Gentile utente, le sono vicina in questo momento di grande sofferenza. Mi rendo conto di quanto possano essere invalidanti i sintomi che descrive, possono in gran parte essere riconducibili ad una componente ansiosa. Le consiglio comunque di parlarne con il suo psichiatra.
Credo che la sofferenza che ha voluto condividere in questo spazio meriti un'attenzione maggiore e che potrebbe farle molto bene intraprendere una psicoterapia, dove avrà modo di analizzare ed elaborare le sue paure e, con il tempo, ritrovare la serenità che merita.
Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Noemi Ferrarese
Credo che la sofferenza che ha voluto condividere in questo spazio meriti un'attenzione maggiore e che potrebbe farle molto bene intraprendere una psicoterapia, dove avrà modo di analizzare ed elaborare le sue paure e, con il tempo, ritrovare la serenità che merita.
Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Noemi Ferrarese
Buongiorno giovane donna, anche io mi accodo ai colleghi che le hanno indicato in primis visite specialistiche mediche, indispensabili per una diagnosi differenziale. In concomitanza darei importanza al suo corpo che parla, scriveva una collega, anzi il suo corpo urla, si dibatte, freme, sembra che non sopporti più nulla. Il paradosso sta nel tentativo di controllare i sintomi ingestibili. E se invece li usassimo per aprire il contenitore "corpo" e dialogare con esso, comprendere come ci potremmo sentire nel dialogo, nel confronto, quale consapevolezza potremmo trovare nei pensieri nascosti, nelle emozioni represse, forse nei traumi e nelle paure taciute. Come se il corpo fosse lo scrigno di un segreto nascosto. Il segreto a volte dona potere a chi lo detiene ma gestire un segreto (un'ansia, una paura) non sempre è semplice e talvolta le redini del controllo vengono perse, allora tutto in noi è fuori controllo. Cerchiamo allora modi, idee, ipotesi valide e utili per riprendere in mano le redini per fare pace con il nostro corpo. Se dovessi avere bisogno rimango a disposizione. Dott.ssa Anna Sgherza
Salve, intanto la ringrazio per aver voluto condividere quanto sta vivendo. Una situazione non facile che leggendo mi ha subito suscitato la sensazione di essere contratta, chiusa in un corpo rigido. Come un grande fascio di nervi tesi ed esposti che con anche un leggero contatto producono dolore. Per poter parlare di sintomatologia ansiosa in primis va esclusa quella organica, perciò se ha effettuato le visite mediche che le hanno consigliato gli specialisti che l'hanno visitata (penso allo psichiatra da cui ha ricevuto diagnosi) e non sono emersi risultati che facciano sospettare una patologia organica di qualche genere, la successiva possibilità è quella psicologica. In questo caso la somatizzazione è una modalità con cui tendiamo a fronteggiare dolori e sofferenze più emotive e che ci porta a distanziarci dal linguaggio con cui sono scritte. Si passa infatti da una forma di dolore emotiva ad una corporea. Apparentemente più visibile e tangibile ma che in realtà allontana dalla reale sofferenza. Il corpo non è qualcosa di staccato da noi, ma siamo portati a pensarlo. Noi siamo il nostro corpo corpo e il corpo che ci permettiamo di vivere è quello che ci è stato concesso e ne parlo in termini di relazione. In questo caso ho la sensazione che il suo, di corpo, stia "urlando" o, al contrario, stia cercando di trattenere un "urlo".
Se ne ha la possibilità, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per ritrovare un contatto e un dialogo con il suo corpo che non parli solo la lingua del dolore e che la porti a ritrovare il piacere di un corpo che cammina e respira con spontaneità, con pienezza e profondità.
Le auguro di trovare qualcuno che la accompagni in questo percorso.
Dott.ssa Chiara Barzotti
Se ne ha la possibilità, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per ritrovare un contatto e un dialogo con il suo corpo che non parli solo la lingua del dolore e che la porti a ritrovare il piacere di un corpo che cammina e respira con spontaneità, con pienezza e profondità.
Le auguro di trovare qualcuno che la accompagni in questo percorso.
Dott.ssa Chiara Barzotti
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Salve lei riporta che vuole comprendere se alcuni sintomi come le somatizzazioni fisiche siano dettate da una componente di ansia e stress? Giusto? Lei sente sintomi somatici? In che zona del corpo? ciò mi fa dedurre che lei in questo momento stia vivendo un momento di difficoltà.
Sento che ciò che riporta abbia bisogno di un aiuto, no? Lei può sentire, in che modo si potrebbe affrontare tale situazione?
Ci possono essere diversi modi, tra i quali esercizi di rilassamento, visualizzazioni che la potrebbero aiutare a gestire meglio i sintomi somatici, e la PNL le potrebbe essere utile per ristrutturare il significato di ciò che sente.
Per ulteriori approfondimenti, non esiti a contattarmi
Cordiali Saluti
Dr. Domenico Cafaro
Sento che ciò che riporta abbia bisogno di un aiuto, no? Lei può sentire, in che modo si potrebbe affrontare tale situazione?
Ci possono essere diversi modi, tra i quali esercizi di rilassamento, visualizzazioni che la potrebbero aiutare a gestire meglio i sintomi somatici, e la PNL le potrebbe essere utile per ristrutturare il significato di ciò che sente.
Per ulteriori approfondimenti, non esiti a contattarmi
Cordiali Saluti
Dr. Domenico Cafaro
Buonasera, mi spiace per il peso che sta portando. Ha fatto bene a rivolgersi ad uno psichiatra, ha escluso tutto il resto oltre la diagnosi che ha scritto? Le ha prescritto dei farmaci che possano aiutarla? Le chiedo questo perchè una volta escluse le cause organiche (mediche), è bene non fermarsi ai sintomi ma andare a fondo di questo disagio. Per questo le consiglio di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla con tecniche e strategie, conoscendo la teoria e cooperando con lei per farla vivere meglio. Le auguro di stare bene, cari saluti, dott.ssa Giulia Remondini
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Credo che i suoi sintomi possano essere ricondotti ad un disturbo di ansia, per cui le consiglierei di cominciare un percorso per prendersene cura: lei ha già attivato delle risorse importanti che possono aiutarla, come le sue sorelle e i suoi familiari, ma com'è normale che sia l'aiuto che può arrivarle da loro non è equiparabile a quello che può offrirle un professionista. Parallelamente, ho il contatto di un osteopata molto esperto che potrebbe aiutarla a gestire il lato fisico, legato alla gestione dei sintomi fisici, per poterne alleviare il peso. Del loro significato psicologico invece è bene che se ne occupi con uno psicologo. Se è interessata mi contatti, sono disponibile anche online. Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Gianotti
Dott.ssa Elena Gianotti
Carissima,
Innanzitutto, voglio dirti che è davvero coraggioso da parte tua aprirti e condividere ciò che stai vivendo. È evidente che stai affrontando una situazione molto difficile e complessa, e il fatto che tu stia cercando aiuto è un passo importante.
Da quello che hai descritto, i sintomi fisici e le sensazioni che provi potrebbero effettivamente essere associati a uno stato di ansia e stress. La somatizzazione, ovvero la manifestazione fisica di distress emotivo, è una risposta comune in molte persone che vivono una elevata tensione emotiva.
I sintomi che riporti, come intorpidimento e dolore al braccio, giramenti di testa, tensione al petto, difficoltà respiratorie e altro, possono davvero essere influenzati dall'ansia.
L'ansia può causare una serie di reazioni fisiologiche nel corpo, come tensione muscolare, aumento della frequenza cardiaca e alterazione della respirazione, che a loro volta possono provocare quelli che avverti come sintomi fisici dolorosi o fastidiosi. È comprensibile che quando avverti questi sintomi, l'ansia aumenti, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
È importante sottolineare che, anche se i tuoi sintomi possono avere una base ansiosa, solo un professionista della salute mentale può fornirti una diagnosi accurata e aiutarti a gestire la tua situazione. Ti incoraggio a contattare il tuo psichiatra o uno psicologo per discutere ulteriormente di questi sintomi e delle tue preoccupazioni. Potrebbe essere utile esplorare terapie come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che può aiutarti a gestire l'ansia e a sviluppare strategie per affrontare i pensieri e le sensazioni negative.
Inoltre, considerare tecniche di rilassamento, come esercizi di respirazione profonda, meditazione o yoga, potrebbe risultare benefico. Spesso, queste pratiche possono aiutare a ridurre la tensione e migliorare la sensazione di benessere generale.
Infine, non sottovalutare l'importanza di avere un supporto sociale. Continua a parlare con le persone a te care, ma cerca anche di condividere come ti senti con un professionista che possa offrire supporto e comprensione in modo più profondo.
Ti auguro di trovare presto il conforto e la guarigione che cerchi. È importante ricevere aiuto e affrontare le cose passo dopo passo.
Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
Innanzitutto, voglio dirti che è davvero coraggioso da parte tua aprirti e condividere ciò che stai vivendo. È evidente che stai affrontando una situazione molto difficile e complessa, e il fatto che tu stia cercando aiuto è un passo importante.
Da quello che hai descritto, i sintomi fisici e le sensazioni che provi potrebbero effettivamente essere associati a uno stato di ansia e stress. La somatizzazione, ovvero la manifestazione fisica di distress emotivo, è una risposta comune in molte persone che vivono una elevata tensione emotiva.
I sintomi che riporti, come intorpidimento e dolore al braccio, giramenti di testa, tensione al petto, difficoltà respiratorie e altro, possono davvero essere influenzati dall'ansia.
L'ansia può causare una serie di reazioni fisiologiche nel corpo, come tensione muscolare, aumento della frequenza cardiaca e alterazione della respirazione, che a loro volta possono provocare quelli che avverti come sintomi fisici dolorosi o fastidiosi. È comprensibile che quando avverti questi sintomi, l'ansia aumenti, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
È importante sottolineare che, anche se i tuoi sintomi possono avere una base ansiosa, solo un professionista della salute mentale può fornirti una diagnosi accurata e aiutarti a gestire la tua situazione. Ti incoraggio a contattare il tuo psichiatra o uno psicologo per discutere ulteriormente di questi sintomi e delle tue preoccupazioni. Potrebbe essere utile esplorare terapie come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che può aiutarti a gestire l'ansia e a sviluppare strategie per affrontare i pensieri e le sensazioni negative.
Inoltre, considerare tecniche di rilassamento, come esercizi di respirazione profonda, meditazione o yoga, potrebbe risultare benefico. Spesso, queste pratiche possono aiutare a ridurre la tensione e migliorare la sensazione di benessere generale.
Infine, non sottovalutare l'importanza di avere un supporto sociale. Continua a parlare con le persone a te care, ma cerca anche di condividere come ti senti con un professionista che possa offrire supporto e comprensione in modo più profondo.
Ti auguro di trovare presto il conforto e la guarigione che cerchi. È importante ricevere aiuto e affrontare le cose passo dopo passo.
Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
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