Salve dottori, sono un ragazzo di venti sei anni Come faccio ad avere autostima se ho avuto un padre

19 risposte
Salve dottori, sono un ragazzo di venti sei anni Come faccio ad avere autostima se ho avuto un padre svalutante che ha cercato di farmi notare le cose che non vanno di me senza mai farmi vedere le cose positive?
Gentilissimo buongiorno,
un padre svalutante può fare molto per compromettere l’autostima del figlio. Il figlio crederà ai messaggi critici del padre e imparerà a considerarsi privo di valore. La buona notizia è che ciò che si impara si può anche disimparare. Probabilmente lei ha interiorizzato la voce di suo padre, e, senza accorgersene, continua a trasmettersi i contenuti invalidanti attraverso un costante dialogo interiore che, se vuole migliorarsi dovrà essere corretto. Un sostegno psicologico in tal senso potrebbe aiutarla molto. Se desiderasse approfondire il discorso resto a sua disposizione e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa

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Caro Utente,
è la bellezza della terapia!! Riuscire a vedersi ed accettarsi a prescindere da ciò che il nostro ambiente ci ha insegnato. Ogni nostra sofferenza ha bisogno di essere accolta, ascoltata, compresa e accettata. Iniziare un percorso psicologico sarebbe un atto di cura che la potrebbe aiutare a vedersi nonostante ciò che appreso dal rapporto con suo padre.
Un caro saluto, Dott.ssa Irene Gorrino
Buongiorno utente, se ne deve occupare, della sua autostima. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia, sembra che sappia già da dove partire. In bocca al lupo, dott.ssa Angela Ricucci
Gentile utente, può farlo in uno spazio di ascolto, accoglienza e non giudizio insieme ad un professionista.
Un percorso potrebbe aiutarla a rivalutare sé stesso e percepirsi in maniera positiva, allontanandosi dall'immagine svalutante e negativa che le è stata attribuita.
Rimango a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Federica Lanzafame
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Car* utente, posso comprendere come per lei questa situazione sia molto frustrante. È anche vero che l'autostima non la vede, ma c'è! In questo momento lei ha una percezione di sé che sembrerebbe essere stata compromessa da ciò che ha imparato da suo padre. La verità è che con un percorso psicologico può ricostruire un'immagine di sé più realistica, e questo aumenterebbe anche un'altra importante area: l'autoefficacia, ovvero come lei si percepisce capace nella vita. Ne conseguirebbe che sarà più sicuro e capace. Se vuole sono disponibile per un primo appuntamento conoscitivo. dott.ssa Eleonora Galletti
Gentile utente,
la ringrazio per la condivisione. Non c'è un determinismo per cui non abbia paura di non riuscire a trovare o ritrovare la sua autostima, anzi. La sfida più importante e stimolante è riuscire a farsene qualcosa di quello che le è successo, riuscire a cambiarlo per riscoprire un nuovo senso. La terapia è sicuramente il luogo migliore per poter fare questo lavoro e approfondire tutte le questioni che intende affrontare.
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto.
Dott.ssa Simona Bruno
Salve gentile utente, accolgo i suoi sentimenti legati al disagio e alla sofferenza provati nel sentirsi squalificato. Le rimando al tempo stesso la forza da lei dimostrata nel tentativo di chiedere aiuto per potere recuperare fiducia in sé stesso; già questo rappresenta un primo importante passo verso il cambiamento e la scoperta di nuove parti della sua personalità. Le suggerisco di continuare in questa ricerca che, attraverso al terapia, la condurrà all'elaborazione di tutti i vissuti e all'attivazione di un processo di crescita positivo.
Un caro saluto. Dott.ssa Amodeo Antonella

Buongiorno,
Sicuramente sarebbe utile un supporto che la porti a fare esperienze concrete di efficacia. Sperimentando il suo valore riuscirà a far tacere l’eco delle parole di suo padre e a dare prova a se stesso delle sue capacità.
Resto a disposizione
D.ssa Giada Turra
Buongiorno, mi dispiace. Molto di ciò che proviamo e riattualizziamo nella relazione con gli altri dipende dal rapporto con i nostri genitori. Tuttavia, possiamo prenderci cura di questo aspetto in psicoterapia. Solo in questo modo possiamo piano piano scardinare il giudizio dei nostri genitori dal nostro e rimpossessarci del nostro valore. Rimango a disposizione se ha altri dubbi, domande o se vuole intraprendere un percorso. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Certamente! Comprendo che l'esperienza di crescere con un padre svalutante possa avere un impatto significativo sulla tua autostima. È comprensibile che le critiche costanti e l'assenza di riconoscimento delle tue qualità positive possano far sentire come se non fossi abbastanza o non meriti amore e rispetto.

Tuttavia, è importante ricordare che la tua autostima e il tuo valore personale non dipendono dalle opinioni degli altri, nemmeno da quelle del tuo padre. Sebbene possa essere difficile, puoi lavorare per ricostruire e sviluppare una sana autostima nonostante le esperienze passate.

Un passo importante è prendere consapevolezza del fatto che le opinioni negative che tuo padre ha avuto su di te non riflettono necessariamente la verità. Le sue parole e azioni non definiscono chi sei veramente come persona. È fondamentale separare la tua autostima da quello che tuo padre ha detto o fatto.

Coltivare l'auto-compassione è un'altra via importante per costruire l'autostima. Cerca di trattarti con gentilezza e compassione, come faresti con un amico caro. Riconosci che tutti abbiamo punti di forza e di debolezza, e che non sei meno degno di amore e rispetto a causa delle tue imperfezioni.

Le auto-affermazioni positive possono anche sostenere la tua autostima. Ripeti frasi che rafforzino il tuo valore e la tua fiducia in te stesso, come "Merito amore e felicità", "Ho talenti unici" o "Sono una persona degna di rispetto". Ripetere queste affermazioni regolarmente può aiutare a ristrutturare il modo in cui pensi a te stesso.

Cerca sostegno da parte di persone che ti apprezzano e ti sostengono. Parla delle tue esperienze e dei tuoi sentimenti con amici fidati, familiari o una figura di riferimento positiva nella tua vita. Essere ascoltato e compreso può farti sentire meno solo e ti permette di ricevere incoraggiamento e supporto.

Infine, investire in te stesso e nelle tue passioni può contribuire a costruire una maggiore autostima. Identifica le tue aree di interesse e dedica tempo ed energia a coltivarle. Acquisire nuove competenze e sperimentare successi in queste aree può alimentare la tua fiducia in te stesso e farti sentire realizzato.

Ricorda che costruire l'autostima richiede tempo e pazienza. Se le tue difficoltà persistono o diventano sopraffacenti, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista, come uno psicologo, che può guidarti nel processo di guarigione e di sviluppo dell'autostima.
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Gent.mo ,
grazie per la tua condivisione , comprendo la difficolta' del tuo vissuto svalutante e la frustrazione che ne consegue nel non poterti sentire incoraggiato accolto e valorizzato.
Potrei suggerirti di cogliere questa esperienza dolorosa come un oppotunita di fare per te stesso cio che senti non ti sia stato trasmesso , in questo caso dalla figura paterna .
Ti suggerirei di intraprendere un percorso psicologico di ascolto e cura delle parti ferite di te , per poter imparare ad accompagnarti nel prendertene cura .
In uno spazio di ascolto, imparare a tovare una connessione più profonda con te stesso.
Sono disponibile anche online.
Un caro saluto .
Dr.ssa Alessandra Petrachi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve e grazie mille per aver condiviso la sua esperienza. Ciò che sento di dirle è che innanzitutto è un bene che lei abbia consapevolezza che i sui problemi di autostima derivino da un padre svalutante. Questo la mette già nelle condizioni di comprendere che il problema non è lei in prima persona e che può certo discostarsi dai suoi giudizi, non universali. Può prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso psicologico che senz'altro le sarà di aiuto. Se ha bisogno può certamente contattarmi.
Dott.ssa Jasmine Piraino
Buongiorno caro utente e grazie per averci raccontato così tanto, in così poche righe. L'ambiente che sta intorno a noi, sin dai primi momenti di vita, è in grado di influenzare molto noi stessi e il modo in cui ci vediamo/rapportiamo con il mondo. Fortunatamente, con il giusto supporto, si può imparare a lasciare andare gli schemi mentali che ci portiamo dentro da molto e sostituirli con ciò che ci fa stare bene! E' un bell'obiettivo, il suo! Resto a disposizione per qualsiasi cosa.
Buongiorno,
grazie per aver condiviso il suo vissuto. Il contesto in cui cresciamo influenza la nostra crescita. Tuttavia, non è mai troppo tardi per trovare il proprio posto nel mondo. Per fare ciò le consiglio un percorso di sostegno psicologico. Le auguro di trovare ciò che sta cercando.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Salve, grazie per aver condiviso qua il suo quesito... immagino non sia stato semplice... ci sarebbero molti aspetti da approfondire prima di trarre delle conclusioni, certo è che l'ambiente in cui cresciamo forma il nostro carattere e molto spesso anche la modalità di vivere nel quotidiano ma questo non significa che non si può modificare o migliorare se a lei va stretto; le consiglio un percorso di consulenza psicologica... per approfondire il tutto. Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Gioia Picchianti
Gentile utente, non stento a credere che vivendo un padre così sia stato difficile poter credere in sè stessi. La buona notizia è che l'autostima si costruisce, in passato non ci saranno state le condizioni adatte per poterlo fare ma ora che è più grande potrebbe essere un momento più favorevole per cominciare.
Quello che si può fare è lavorare sullo sviluppo e sul riconoscimento delle proprie risorse e capacità, in altre parole fare esperienza di aspetti positivi.
Non si tratta di una cosa semplice o rapida ma senza dubbio è un percorso affrontabile, a tal riguardo potrebbe valutare di chiedere supporto ad un collega psicologo modo da tale da essere solo nel percorso e soprattutto per essere guidato.
Spero di essere stato chiaro, avesse dei dubbi o altre cuoristà mi scriva pure in chat e approfondirò il discorso.

Dottor Mauro Simonetti
Sono spiacente di apprendere che hai vissuto un'esperienza così difficile con tuo padre. Crescere con un genitore critico e svalutante può influenzare profondamente la tua percezione di te stesso e la tua autostima. Tuttavia, è possibile lavorare su questi sentimenti e costruire una sana autostima. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:

Riconosci il danno: È importante riconoscere l'impatto che le parole e il comportamento del tuo padre hanno avuto su di te. Accetta i sentimenti di dolore, rabbia o frustrazione che possono emergere da questa esperienza.
Sii gentile con te stesso: Pratica l'autocompassione e trattati con gentilezza e compassione. Riconosci che non sei responsabile per il comportamento del tuo padre e che meriti di essere trattato con rispetto e gentilezza.
Rifletti sulle tue qualità: Prenditi del tempo per riflettere sulle tue qualità, i tuoi talenti e i tuoi successi personali. Fai un elenco di queste caratteristiche positive e ricordati di esse quando dubiti di te stesso.
Cambia il dialogo interno: Sii consapevole del modo in cui parli a te stesso nella tua mente. Sostituisci i pensieri negativi con pensieri più positivi e di auto-accettazione. Ad esempio, anziché concentrarti sui tuoi difetti, concentrati sulle tue qualità positive.
Crea relazioni positive: Cerca il sostegno di amici, familiari o persone fidate che ti apprezzano per chi sei e ti sostengono nei momenti difficili. Le relazioni positive possono aiutarti a sentirti valorizzato e accettato.
Sviluppa una rete di supporto: Considera di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Questi professionisti possono aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a sviluppare strategie per costruire una sana autostima.
Ricorda che il processo di costruzione dell'autostima richiede tempo e impegno, ma è possibile superare le esperienze passate e sviluppare un senso di fiducia e auto-apprezzamento. Sii gentile con te stesso e cerca il sostegno di persone che ti aiutino nel tuo percorso di crescita personale.

Carissimo, la terapia ed il lavoro su se stessi hanno il potere di guarire le ferite. Il percorso non è facile ed indolore ma porta all'emancipazione dalle aspettative altrui. Il genitore svalutante tende a proiettare sul figlio i propri bisogni irrisolti e così facendo non "vede" il figlio reale. Molto probabilmente non sei ciò che tuo padre descrive e denigra. Ti consiglio di intraprendere un percorso di scoperta del tuo reale valore in modo da riconquistare la fiducia in te, nel tuo valore e nelle tue capacità. Un caloroso saluto. Sono a disposizione per necessità. Dott.ssa Anna Verrino

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