Salve Dottori, sono un ragazzo di 25 anni e da qualche annetto mi porto dietro una o più paure al mo

20 risposte
Salve Dottori, sono un ragazzo di 25 anni e da qualche annetto mi porto dietro una o più paure al momento di masturbarmi. In parole povere ogni qual volta ho intenzione di masturbarmi inizio ad avere paura di rovinarmi l'esperienza attraverso diversi modi, ad esempio entrando in ansia, durando poco o non provando piacere. Queste sono le tre cose, tra l'altro associate, che voglio evitare e che temo perché appunto mi rovinerebbero il momento. Le mie paure/ansie sono nate da una esperienza negativa passata dovuta ad un'ansia esterna, di passaggio, che si è inserita nella sfera sessuale in modo del tutto casuale, da quel momento in poi l'ansia è peggiorata fino ad oggi perché probabilmente io stesso l'ho amplificata o non so. Mi rendo conto che partire già con la paura che possa succedere ciò che temo prima di iniziare a farlo, abbassa già desiderio, fantasie, eccitazione, fondamentali per provare piacere e durare...e quindi c'è già una prima conferma della paura stessa. Alla paura di durare poco è collegata la paura (paradossale) di eccitarmi perché ho sperimentato che, in uno stato agitato/ansioso, gli stimoli erotici determinano scarsa durata e ovviamente io voglio evitarlo, quindi che faccio? Tento di bloccare gli stimoli erotici mentali e ovviamente diminuiscono ulteriormente desiderio, fantasie, eccitazione ecc confermando ancora una volta le mie paure tanto temute e quindi di fatto alla fine si verifica ciò che temo. A causa di ciò le volte successive avrò paura che si ripeta ed è praticamente una paura della paura che si autoconferma in un circolo vizioso. Ora, non è che vada sempre a finire male, a volte è solo l'inizio il problema, poi riesco a superarlo e le sensazioni negative e le paure si affievoliscono e quindi riesco ad avere una esperienza decente, ma di fatto la paura iniziale è una costante, quella c'è sempre, varia solo di intensità ed è maggiore quanto maggiore è l'astinenza perché do più valore all'atto se passano 4-5 giorni ad esempio. Invece se lo faccio due volte in un giorno, alla seconda volta non ho problemi perché dò meno importanza visto che so che il piacere è inferiore. Sono certo che non è un problema fisiologico ma mentale e a questo punto vi chiedo, c'è qualcosa che posso fare da solo per rompere questo loop? Vi ringrazio tanto e scusate per la lunghezza del testo
Salve, comprendo la complessità della tua situazione e le difficoltà che stai affrontando. È importante affrontare queste paure e ansie in modo da poter godere di una sessualità più soddisfacente e libera da preoccupazioni. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a superare questo loop:

1. Consapevolezza e accettazione: Il primo passo è riconoscere e accettare che le paure e le ansie stanno influenzando la tua esperienza sessuale. L'autoconsapevolezza è fondamentale per poter affrontare il problema in modo costruttivo.

2. Esplora le tue emozioni: Cerca di capire da dove provengono queste paure. Rifletti sulle esperienze passate che potrebbero aver contribuito alla formazione di questi timori. Comprendere le radici del problema può aiutarti a gestirlo meglio.

3. Pratica della mindfulness: La mindfulness può aiutarti a rimanere nel presente durante l'atto sessuale anziché concentrarti sulle preoccupazioni future. Impara a essere consapevole delle sensazioni fisiche, delle emozioni e dei pensieri senza giudizio.

4. Respirazione e rilassamento: Pratica tecniche di respirazione profonda e di rilassamento muscolare per ridurre l'ansia e migliorare la tua capacità di gestire lo stress durante l'attività sessuale.

5. Esperimenta con la masturbazione: Prova a praticare la masturbazione in momenti in cui non ti senti particolarmente sotto pressione o ansioso. Fallo quando sei rilassato e senza aspettarti una performance perfetta. Questo può aiutarti a riacquistare fiducia nelle tue capacità sessuali.

6. Comunicazione aperta: Se sei in una relazione, considera di parlare con il tuo partner della situazione. La comunicazione aperta può aiutarti a sentirti meno isolato e può portare a una maggiore comprensione reciproca.

7. Considera il supporto professionale: Se le tue paure continuano a essere intense e persistenti nonostante i tuoi sforzi, potrebbe essere utile consultare uno psicologo specializzato in sessuologia. Questo professionista può aiutarti a esplorare più approfonditamente le tue preoccupazioni e trovare strategie specifiche per superarle.

Ricorda che rompere un ciclo di ansia e paura richiede tempo e pazienza. Sii gentile con te stesso e prenditi il tempo necessario per lavorare su questi aspetti della tua vita sessuale. Spero che questi suggerimenti ti siano utili e ti auguro di trovare la via per una sessualità più soddisfacente e serena.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, descrive una situazione o condizione che richiederebbe sicuramente approfondimento. Ha dato comunque una buona descrizione di cosa sente e questo non è da sottovalutare perché potrebbe rappresentare un buon inizio per prendere in considerazione l'ipotesi di rivolgersi a un professionista psicologo. Uno spazio in cui poter portare i suoi stati ansiosi per riuscire a dar voce anche all'ansia e alla paura in uno spazio protetto, senza giudizio in cui depositare le parti di se stessi meno conosciute. Se ha bisogno sono a disposizione. Cordiali saluti
Dott.ssa Carla Dilaghi
Salve,

Grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni e per aver esposto in dettaglio la sua situazione. Capisco che le sue paure e ansie riguardo alla masturbazione stiano influenzando negativamente la sua esperienza sessuale.

È importante sottolineare che le paure e le ansie che sta sperimentando sono comuni e possono essere affrontate. Come terapeuta cognitivista, posso suggerirle alcune strategie che potrebbero aiutarla a rompere questo circolo vizioso.

La prima cosa da fare è prendere consapevolezza delle sue paure e delle ansie che le sono associate. Riconoscere che queste paure stanno influenzando negativamente la sua esperienza sessuale è un passo importante verso il cambiamento.

Un'opzione potrebbe essere quella di utilizzare la tecnica della "sospensione degli stimoli". Questo significa che, invece di cercare di evitare o bloccare i pensieri erotici o l'eccitazione, si permette loro di emergere senza giudizio. Invece di focalizzarsi sulla paura di durare poco o di non provare piacere, si concentri sulle sensazioni e sul piacere che sta provando nel momento presente.

Inoltre, potrebbe essere utile lavorare sulla gestione dell'ansia generale. L'ansia può influenzare negativamente l'esperienza sessuale, quindi imparare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda o la visualizzazione guidata può aiutare a ridurre l'ansia e a creare uno stato di maggiore tranquillità durante l'atto sessuale.

Inoltre, potrebbe essere benefico esplorare il ruolo delle aspettative e delle convinzioni riguardo all'atto sessuale. Spesso le aspettative irrealistiche o rigide possono creare ansia e frustrazione. Lavorare su queste aspettative e sviluppare una visione più realistica e flessibile dell'esperienza sessuale può aiutare a ridurre l'ansia associata.

Tuttavia, è importante sottolineare che l'aiuto di uno psicoterapeuta specializzato potrebbe essere davvero utile in questa situazione. Uno psicoterapeuta cognitivista può lavorare con lei in modo più personalizzato, aiutandola a identificare e affrontare le radici delle sue paure e ansie.

La terapia cognitivo-comportamentale può fornirle strumenti e tecniche specifiche per affrontare le sue paure, rompere il circolo vizioso e sviluppare una relazione più sana con la sessualità.

La incoraggio a cercare un professionista qualificato nella sua zona che possa supportarla in questo percorso di cambiamento. Non c'è bisogno di sentirsi in colpa o imbarazzati riguardo a questa situazione, è un problema comune e trattabile.

Mi auguro che queste informazioni possano esserle utili e la incoraggio a cercare il supporto di uno psicoterapeuta per affrontare le sue paure e ansie. Se ha ulteriori domande o dubbi, non esiti a chiedere.

Le auguro il meglio nel suo percorso di cambiamento.
Salve, credo che la sua paura e ansia sia legata al piacere di lasciarsi andare. Lei ha paura di godere e di provare emozioni forti. Provi a rilassarsi e a cercare di capire perché deve provare queste paure. Alcune volte e legata al senso di colpa, la masturbazione è vista da sempre come un qualcosa di sporco , da non dover fare mai. Forse quando era piccolo qualcuno le ha detto che non si fa e per cui quando approccia a questo desiderio, lo fa con vergogna e senza rendersi conto inizia l'ansia. Provi a lasciarsi andare non pensando a niente, ma concentrandosi solo su i suoi desideri di quel momento. Per qualsiasi dubbio rimango a disposizione anche online.dott.ssa. Gabriella Cascinelli
Buongiorno, dalle tue parole ho compreso che stai già cercando autonomamente di trovare delle soluzioni ma anche in questi casi il confronto con un professionista può fare la differenza. Credo sia importante che tu possa prendere in esame questo segnale corporeo nella complessità della tua storia di vita e del tuo presente, così da poter risolvere eventuali criticità e poter vivere meglio nella quotidianità. Spero di esserti stata utile, buon proseguimento di giornata.
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buongiorno, per abbordare la tua difficoltà potresti seguire una strada più esterna che agisce sulla difficoltà dal punto di vista corporeo, quindi aiutandoti con partache come lo yoga, il rilassamento o la mindfulness per provare a vivere con ascoltopiacevole il momento presente. Esiste poi una via più interna che con una terapia psicologica affronta l'ansia che ti attacca in quei momenti e forse bisogna risalire al significato dell'esperienza negativa che tu descrivi all'inizio di tutto. Le due strade peraltro sono in noi interrelate, sono solo una porta d'ingresso differente ma sono collegate. Se vouoi approfondire a disposizione. Buona serata
Carissimo, grazie per aver condiviso un aspetto così intimo della sua vita.
Per prima cosa vorrei valorizzare il suo essere consapevole di ciò che accade dentro di sé poco prima di farlo, ed aver identificato in dettaglio quali timori e paure le impediscono di viversi il momento a pieno.
L’aspetto positivo della masturbazione è proprio l’essere in compagnia di sé stessi; quindi, è possibile sperimentare e approcciarsi gradualmente al “lasciarsi andare”, limitando ed imparando a gestire l’ansia anticipatoria ed il circolo vizioso che nutre e alimenta le sue tre paure.
Se il momento si dovesse rovinare, lei avrebbe in ogni caso numerose occasioni in cui “correggere e migliorare” la sua esperienza, la persona da appagare è lei stesso e quindi diventa molto più “semplice” capire cosa le piace e cosa no.
È più che comprensibile che oggi lei viva con ansia questa esperienza, proprio perché tutto ha avuto origine da un’occasione passata che via via ha amplificato la sua agitazione e il suo timore. È naturale provare angoscia o paura al pensiero di dover far fronte nuovamente a quella situazione e riprovare quelle stesse emozioni, è però importante non essere proiettati eccessivamente nella situazione futura. E qui mi lego proprio al discorso che faceva lei dicendo che quindi desiderio, fantasie ed eccitazione vanno via via sfumando, ostacolando la sua possibilità di viversi il qui e ora. Proprio perché non sempre “va a finire male”, può provare a concentrarsi di più sul momento presente, svolgendo esercizi di respirazione e cercando di accettare l’eventuale breve durata, senza sopprimere la sua eccitazione ed i suoi stimoli. Si conceda i suoi tempi e accetti senza giudicare ogni momento che ha con sé stesso, imparando da esso ed esplorando meglio le sue sensazioni, le sue percezioni e le sue emozioni.
Le auguro il meglio, un caro saluto!
Gentilissimo, nel suo racconto è stato molto dettagliato nel descrivere cosa accade e cosa prova. Questo aspetto è importante per iniziare un eventuale percorso personale, è una risorsa che la aiuterebbe nell'eleborazione del suo stato.
Sarebbe opportuno tornare alla prima esperienza e comprendere se in essa siano presenti dei messaggi sottostanti che tende a riportare nel qui ed ora.
Le auguro di risolvere il suo problema.
salve, purtroppo è difficile darle consigli per affrontare questa cosa in autonomia, poiché credo che per ottenere un risultato stabile bisogna indagare sulla natura dei suoi stati ansiosi e trovare il modo di gestirli in modo sano ed efficace. L'unica cosa che potrei permettermi di suggerirle è quella di affrontare il momento non come una prova da superare o meno, ma per quello che è, cioè un momento in cui può dedicarsi al suo piacere personale, in cui l'obiettivo è stare bene, non "durare". Cordialità
Buongiorno, condivido il suggerimento di altri colleghi rispetto alla possibilità di un approfondimento con un professionista. Come già lei stesso ha avuto modo di vedere, alcune volte le ansie, le preoccupazioni, i malesseri, tendono ad associarsi tra di loro in modi non del tutto comprensibili ma che perdurano poi nel tempo, creando delle situazioni che tendono a ripetersi in modo simile.
Il punto è che spesso e volentieri il modo in cui le cose si sono associate tra loro non è completamente visibile e non è ciò che appare in prima battuta. Serve a quel punto approfondire, seguire più a lungo emozioni e pensieri connessi per cercare di sbrogliare la matassa e comprendere effettivamente per quale motivo si verifichi tutto questo.
Per tale motivo è difficile, se non impossibile, dare un consiglio concreto e immediatamente applicabile per risolvere la questione, ma è necessario un approfondimento che richiede un po' più di tempo. Si dia magari la possibilità di contattare un professionista, anche solo per una consultazione, così da avere più spazio e tempo, anche perché credo proprio che abbia il diritto di stare meglio e non vivere con questa ansia la sua sessualità.

Un saluto
Dr. Luca Bacchiega
Un sessuologo potrebbe aiutarla a meglio sviscerare la problematica e a superarla. Cordiali saluti.
Gentilissimo, grazie per averci raccontato il suo vissuto. si vede che è consapevole delle dinamiche, e spesso succede che esserne consapevoli non basta per migliorare la situazione. Dato che questo le reca sofferenza e disagio, potrebbe avere senso per lei contattare uno psicologo, ancora meglio psicoterapeuta specializzato in sessuologia, in modo da poter insieme sbrogliare la matassa e comprendere insieme a lei quali meccanismi sostengono questa ansia, da dove è nata, ma soprattutto cosa può fare lei di diverso sia in termini di pensiero che di comportamento per rompere il circolo vizioso.

Dove ha imparato che deve fare di tutto per evitare di andare in ansia, durare poco, non provare piacere?
se dovesse succedere, cosa significherebbe per lei?
quali sono i suoi significati, personali e appresi nel tempo e nelle relazioni significative? ci sono delle aspettative anche esterne, oltre alle sue? quali sono?

Ci sono altri ambiti di vita nei quali fa fatica a "lasciare andare", a mollare un po' il controllo sulle cose?

Un caro saluto

è probabile che a seguito
Gentile utente grazie per aver raccontato in maniera approfondita la sua storia e il vissuto emotivo che la accompagna.
La sessualità è la sfera della vita della persona in un certo senso meno soggetta a regole; ha molto in comune con il lasciarsi andare, perdere il controllo e vivere in pieno e (a pieno) il godimento sotteso. Le ansie associate alla sfera intima (qualora non vi siano problematiche organiche alla base), sono pertanto spesso strettamente legate all'impossibilità di sentirsi libero di esplorare e godere del e nel momento. Le prima grandi censure -i divieti genitoriali e sociali- giungono al bambino proprio nella sfera intima (notoriamente i bambini cominciano davvero precocemente a compiere atti autoerotici e questo desta sempre paura e scompiglio nelle famiglie che tendono a reprimere questi comportamenti). Un percorso psicologico la aiuterebbe a comprendere cosa si cela dietro questa sua difficoltà; anche il fatto che dica che la seconda volta va meglio della prima è un po' come se sottintendesse che non c'è pericolo, che non è successo niente la prima volta quindi avanti con la seconda!
La nostra psiche funziona per censure, camuffamenti (di ricordi, esperienze, vissuti) e sicuramente un percorso psicologico può aiutarla.
Le dirò che i suoi timori sono estremamente diffusi!
Saluti!
Gentilissimo, da quello che descrive nel messaggio mi sembra di capire che lei abbia una buona consapevolezza del suo corpo, ma soprattutto di quello che le succede e che abbia fatto diversi tentativi per trovare una soluzione. Le proporrei di valutare l'idea di contattare un/a sessuologo/a o un/a consulente sessuale che possa rispondere in modo concreto alle sue domande.
Dott.ssa Elisabetta Secci
Buongiorno, ho letto con attenzione la sua richiesta di aiuto. Se vuole la posso aiutare con più sedute per vedere se si tratta di un problema di ansia o di un blocco sessuale.
Mi può contattare se vuole.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Capisco che questa situazione ti stia causando disagio. Potresti considerare di consultare uno psicologo per esplorare queste paure e ansie legate alla tua sessualità. Uno specialista può aiutarti a comprendere meglio le dinamiche coinvolte e fornirti strumenti pratici per rompere il ciclo di paura e ansia. Non esitare a cercare supporto per affrontare in modo efficace queste sfide. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni o supporto. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno, da quello che ha descritto si percepisce come lei sia una persona consapevole delle proprie emozioni e del proprio corpo. La masturbazione è un atto personale che facciamo per noi stessi, per entrare in contatto con le nostre fantasie e i nostri pensieri più profondi. Ciò che percepisco da quanto letto è una sua preoccupazione rispetto alla performance, come se fosse più importante la durata che l'intensità dell'esperienza stessa. Si ricordi che lo sta facendo per se stesso, che a prescindere da quanto durerà sarà un momento unico, differente da quello che l'ha preceduto e da quello successivo. Si rilassi e si goda il momento, senza giudicarsi sulla qualità dell'esperienza stessa. Come lei stesso dice, il pensiero che qualcosa avverrà facilita il fatto che avvenga. Inoltre le dico che la sfera sessuale è strettamente legata a quella affettiva. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per comprendere meglio le dinamiche che non le consentono di vivere in modo libero e sereno l'esperienza con il suo corpo e con la sua sessualità. Cordialmente, la Dott.ssa Beltramme Flaminia
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Quello che stai vivendo è più comune di quanto si possa pensare, e il modo in cui descrivi la situazione mostra una grande consapevolezza. Questo è un punto di forza importante, perché riconoscere il problema è il primo passo verso la soluzione. Quella che descrivi sembra una forma di ansia legata alle prestazioni, anche nella sfera sessuale personale. Il tuo timore di non riuscire a vivere l’esperienza come vorresti sembra aver creato un ciclo in cui l’anticipazione ansiosa si traduce in una sorta di blocco, che conferma i tuoi timori e li alimenta ulteriormente. Questo è un meccanismo psicologico noto come profezia che si autoavvera, in cui il pensiero negativo porta, inconsapevolmente, a comportamenti che contribuiscono a far avverare proprio ciò che si teme. Un elemento importante da considerare è che i pensieri anticipatori che ti assalgono non rappresentano una realtà oggettiva, ma sono frutto di un’interpretazione negativa del momento. Potresti iniziare a osservare questi pensieri con maggiore distacco, senza identificarli come verità assolute. Ad esempio, invece di pensare "E se va male?", potresti cercare di sostituire quel pensiero con qualcosa di più realistico come: "È un momento che posso vivere senza dover dimostrare nulla, va bene così com’è". La mindfulness potrebbe esserti molto utile. Questo approccio ti insegna a restare nel momento presente senza giudicare ciò che accade. Quando decidi di dedicarti a questo momento di intimità, prova a concentrarti sulle sensazioni del corpo, sul respiro, sul contatto fisico. Se emergono pensieri negativi, puoi riconoscerli senza combatterli, lasciandoli andare come nuvole che passano, per poi riportare l’attenzione sulle sensazioni piacevoli. Questo esercizio aiuta a ridurre il controllo eccessivo che spesso accompagna l’ansia. Può essere utile anche provare a ridimensionare l’importanza che attribuisci all’atto stesso. Come hai notato, quando dai meno peso alla situazione, le cose sembrano fluire meglio. Questo potrebbe suggerire che normalizzare l’esperienza, togliendo aspettative eccessive, ti aiuterebbe a rompere il circolo vizioso. Una strategia in questo senso potrebbe essere quella di vivere questi momenti con meno pressione sull’esito, pensando che non deve esserci per forza un "risultato perfetto". L’accettazione è un’altra componente importante. Accettare che non tutte le esperienze debbano essere perfette non significa arrendersi, ma abbandonare l’idea che ogni momento debba rispondere a un ideale prefissato. Questo ti permetterà di affrontare l’esperienza con maggiore serenità e apertura. Se dovessi notare che queste difficoltà persistono, nonostante i tuoi tentativi di affrontarle da solo, considera la possibilità di rivolgerti a uno psicologo o a un sessuologo specializzato in approcci cognitivo-comportamentali. Un professionista potrebbe aiutarti a lavorare sui pensieri disfunzionali e a sviluppare strategie personalizzate per gestire la tua ansia. Ricorda, infine, di essere gentile con te stesso. Quello che stai vivendo non definisce chi sei, ma rappresenta una difficoltà momentanea che, con pazienza e i giusti strumenti, può essere superata. Il fatto che tu stia cercando di comprendere la situazione dimostra una grande volontà di prenderti cura del tuo benessere. Questo è già un passo significativo verso il cambiamento. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.