Salve dottori sono un ragazzo che soffre di ansia e panico ho avuto un lutto a febbraio e soffro di
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Salve dottori sono un ragazzo che soffre di ansia e panico ho avuto un lutto a febbraio e soffro di cervicale all’occipite
Tutto questo mi porta vari disturbi agli occhi e al corpo i sintomi della cervicale si mischiano a quelli dell’ansia
Ho fatto molte visite: rmn cervicale, rmn encefalo, visita cardiologica, analisi e ecografia della colonna in toto
Tutto con esito negativo
Non mi divulgo perché ho già fatto una domanda simile per altre cose ma volevo chiedere, cè un sintomo in particolare che mi debilita particolarmente la vita quotidiana davvero tanto
Ho un fastidio che mi si mette o tra l’ascella e il petto o sopra la spalla come un vuoto o una mancanza d’aria e quando questo fastidio è forte ho sempre i battiti alti ma tutti cardiologo, neurologo e medico di base mi dicono che è l’ansia solo che ho tanta paura di sentirmi male per questo senso di vuoto qualcuno può darmi una risposta se questo può essere un sintomo dell’ansia?
Grazie dottori
Tutto questo mi porta vari disturbi agli occhi e al corpo i sintomi della cervicale si mischiano a quelli dell’ansia
Ho fatto molte visite: rmn cervicale, rmn encefalo, visita cardiologica, analisi e ecografia della colonna in toto
Tutto con esito negativo
Non mi divulgo perché ho già fatto una domanda simile per altre cose ma volevo chiedere, cè un sintomo in particolare che mi debilita particolarmente la vita quotidiana davvero tanto
Ho un fastidio che mi si mette o tra l’ascella e il petto o sopra la spalla come un vuoto o una mancanza d’aria e quando questo fastidio è forte ho sempre i battiti alti ma tutti cardiologo, neurologo e medico di base mi dicono che è l’ansia solo che ho tanta paura di sentirmi male per questo senso di vuoto qualcuno può darmi una risposta se questo può essere un sintomo dell’ansia?
Grazie dottori
Gentile utente,
il sintomo che descrive, quel senso di "vuoto" o mancanza d’aria localizzato tra ascella, petto o spalla, può certamente essere legato all’ansia, specie se gli accertamenti medici hanno escluso cause fisiche. L’ansia può manifestarsi in modi molto somatici, e la tensione muscolare cronica, unita alla respirazione superficiale tipica dello stato ansioso, potrebbe contribuire a quel fastidio, amplificandolo.
Nel suo caso, sarebbe utile intervenire con strategie specifiche per interrompere il circolo tra ansia e sintomi fisici. Tecniche come la respirazione diaframmatica, esercizi di rilassamento progressivo o una terapia breve strategica potrebbero aiutarla a gestire meglio il panico. Un esercizio pratico potrebbe consistere nell’accogliere il sintomo anziché combatterlo, ad esempio osservandolo senza giudizio e dicendosi: “So che è ansia, e lascerò che passi”.
Se il fastidio persiste o si intensifica, valutare un percorso con uno psicoterapeuta specializzato le permetterebbe di lavorare sulle cause profonde dell’ansia, affrontando non solo il sintomo ma anche le radici emotive che lo alimentano.
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Gentile Utente, dalle parole che scrive mi arriva tutta la sua sofferenza e difficoltà nel gestire questo momento.Avendo fugato tutti i dubbi in merito ad una situazione fisiologica, forse vale la pena soffermarsi su quest'ansia e provare ad affrontarla così da gettare le basi per una migliore qualità della vita.
Cordialmente.
Cordialmente.
Buongiorno, dalla mia esperienza di specializzanda in bioenergetica che presta attenzione al corpo, ascoltando quello che esprime, posso dirle che, dato l'esito negativo degli accertamenti medici da lei fatti, il suo corpo le sta manifestando un disagio che la sua mente ancora non riesce a rilevare. Il suo corpo le sta chiedendo di essere ascoltato e visto. Per fare questo le consiglio di iniziare un percorso di supporto psicologico in cui analizzare e far emergere il "sentire" del suo corpo e capire così cosa le sta chiedendo ritornando così ad un'armonica vita quotidiana.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Salve, ritengo interessante come lei si sia descritto nella prima frase della domanda. Ha concentrato lì gli eventi di cui tenere conto.
Sembra proprio che il suo corpo stia provando a mettersi in contatto con lei attraverso tutti questi sintomi.
Sono anni ormai che gli studi psicologici, ci illustrano come la nostra Mente e il nostro Corpo siano in continua connessione e comunicazione tra loro, si inviano di continuo segnali di ben-essere e mal-essere.
E allora...una volta che si è accertato che non ci sono patologie fisiche (e aggiungerei che è una buona cosa), la inviterei a fermarsi e riflettere, non tanto su quel sintomo fisico, ma su "cosa mi sta comunicando il mio Corpo attraverso quel sintomo".
Ovviamente le consulenze psicologiche accompagnano verso queste riflessioni.
Lei parla di ansia e panico, so quanto i sintomi che li caratterizzano possano essere destabilizzanti e spaventosi.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a riflettere su questi punti e magari a dare un nome a quel senso di vuoto e a quella mancanza d'aria che sente.
Dott.ssa Nicolina Di Mari
Sembra proprio che il suo corpo stia provando a mettersi in contatto con lei attraverso tutti questi sintomi.
Sono anni ormai che gli studi psicologici, ci illustrano come la nostra Mente e il nostro Corpo siano in continua connessione e comunicazione tra loro, si inviano di continuo segnali di ben-essere e mal-essere.
E allora...una volta che si è accertato che non ci sono patologie fisiche (e aggiungerei che è una buona cosa), la inviterei a fermarsi e riflettere, non tanto su quel sintomo fisico, ma su "cosa mi sta comunicando il mio Corpo attraverso quel sintomo".
Ovviamente le consulenze psicologiche accompagnano verso queste riflessioni.
Lei parla di ansia e panico, so quanto i sintomi che li caratterizzano possano essere destabilizzanti e spaventosi.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a riflettere su questi punti e magari a dare un nome a quel senso di vuoto e a quella mancanza d'aria che sente.
Dott.ssa Nicolina Di Mari
Buon pomeriggio,
spiacente per il disagio che scrive. Per quanto possa comprendere il motivo della richiesta sarebbe opportuno un colloquio di approfondimento.
Il mio consiglio è una presa in carico per rispondere a questa specifica richiesta di "fastidio" e poter intervenire sullo stato di ansia che pare limitarLa e condizionarLe le giornate.
Un saluto.
spiacente per il disagio che scrive. Per quanto possa comprendere il motivo della richiesta sarebbe opportuno un colloquio di approfondimento.
Il mio consiglio è una presa in carico per rispondere a questa specifica richiesta di "fastidio" e poter intervenire sullo stato di ansia che pare limitarLa e condizionarLe le giornate.
Un saluto.
Buongiorno,
Può essere sintomo dell'ansia che lei prova rispetto alla sua salute fisica. Le consiglio di lavorarci con l'aiuto di un collega.
Dott. Marco Cenci
Può essere sintomo dell'ansia che lei prova rispetto alla sua salute fisica. Le consiglio di lavorarci con l'aiuto di un collega.
Dott. Marco Cenci
Salve, se il disturbo è “invalidante”, il suggerimento è quello di rivolgersi ad un professionista ed iniziare un percorso di sostegno psicologico esplorare come ci si sente e che cosa si ha bisogno per sentirsi supportati. Si tratta di un processo individuale, che richiede una valutazione ad personam.
La dott.ssa Sara Englaro.
La dott.ssa Sara Englaro.
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. È evidente quanto questa situazione la stia mettendo a dura prova, e voglio rassicurarla sul fatto che ciò che sta vivendo è comprensibile, soprattutto dopo un evento così significativo come un lutto e considerando i sintomi fisici che la accompagnano. Questi possono sembrare spaventosi, ma il fatto che abbia già affrontato numerosi esami medici con esito negativo è un elemento molto rassicurante. Quello che descrive, compreso il senso di vuoto o oppressione nella zona del petto o sopra la spalla, può effettivamente essere un sintomo legato all’ansia. Quando viviamo stati d’ansia o di panico, il corpo risponde in modo intenso e a volte imprevedibile. La tensione muscolare è una manifestazione comune, soprattutto nelle aree del collo, delle spalle e del torace. Questa tensione può creare fastidi fisici molto concreti, che, associati ai battiti accelerati del cuore, alimentano la paura di stare male, generando un circolo che può amplificare la percezione dei sintomi. È importante riconoscere che il corpo, in queste situazioni, sta reagendo a uno stato di allerta generato dall’ansia. L’obiettivo principale diventa quindi spezzare questo circolo di ansia e sintomi fisici. Un approccio utile è cercare di identificare i pensieri che accompagnano il disagio fisico, come il timore di avere un problema grave. In quei momenti, può essere rassicurante ricordarsi che ciò che sta provando, anche se sgradevole, non è pericoloso. Ad esempio, può dirsi mentalmente: "Questa è l’ansia che si manifesta nel mio corpo, non c’è nulla di grave." Un altro aspetto fondamentale è lavorare sulle reazioni fisiche. Praticare tecniche di rilassamento muscolare può aiutare a ridurre la tensione nella zona cervicale, nelle spalle e nel petto. Un esercizio utile potrebbe essere anche quello di concentrarsi sulla respirazione, ad esempio inspirando lentamente per qualche secondo, trattenendo il respiro per un attimo ed espirando più lentamente. Questo tipo di respirazione non solo calma il corpo, ma aiuta anche a regolare il battito cardiaco. È importante sapere che evitare o cercare di controllare i sintomi spesso li rende più intensi. Al contrario, provare ad accoglierli e osservarli senza giudicarli può ridurne la forza. In quei momenti, potrebbe essere utile dirsi: "Questo fastidio passerà, non è pericoloso. Posso affrontarlo." Infine, consideri l’idea di intraprendere un percorso con uno psicologo che utilizzi un approccio cognitivo-comportamentale. Questo percorso si è dimostrato particolarmente efficace per gestire l’ansia e i sintomi fisici correlati. Nel frattempo, le consiglio di trattarsi con gentilezza: sta affrontando una situazione complessa, ma con il giusto supporto può trovare sollievo e recuperare una maggiore serenità. Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o desidera parlare di altre preoccupazioni, sono qui per ascoltarla. Dott. Andrea Boggero
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, mi dispiace tanto per la situazione che ha descritto. Avendo effettuato esami medici con esito negativo, è probabile che i suoi sintomi siano di natura psicosomatica.
Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per capirne le cause.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per capirne le cause.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buonasera, mi dispiace per il lutto che ha vissuto a febbraio. L'ansia spesso si manifesta non solo attraverso attacchi di ansia o panico, ma anche con numerose somatizzazioni. È importante aver svolto gli accertamenti, ma quando questi escludono cause organiche, come nel suo caso, diventa probabile che i sintomi derivino dall’ansia. Un percorso di psicoterapia può aiutarla a lavorare su queste manifestazioni.
Nei primi incontri potrebbe esplorare il legame tra i sintomi e l’ansia, poiché, senza conoscerla, dirle semplicemente "sì" o "no" sarebbe impreciso e non la aiuterebbe pienamente nella gestione e comprensione della sua situazione.
Se non ha mai intrapreso un percorso di psicoterapia, potrebbe riflettere su cosa la trattiene: ci sono timori o dubbi che la bloccano? Identificare queste barriere potrebbe essere un primo passo per iniziare ad affrontarle, da solo o con l’aiuto di un professionista. Non esiste un momento giusto per iniziare, ma nei casi di forte ansia, prima si comincia, prima si può ritrovare serenità.
Se avesse bisogno del mio supporto per rispondere a queste prime domande, sono disponibile sia online che in presenza.
Le faccio un sincero in bocca al lupo per tutto.
Un caro saluto,
Dott. Gianluca Pignatelli.
Nei primi incontri potrebbe esplorare il legame tra i sintomi e l’ansia, poiché, senza conoscerla, dirle semplicemente "sì" o "no" sarebbe impreciso e non la aiuterebbe pienamente nella gestione e comprensione della sua situazione.
Se non ha mai intrapreso un percorso di psicoterapia, potrebbe riflettere su cosa la trattiene: ci sono timori o dubbi che la bloccano? Identificare queste barriere potrebbe essere un primo passo per iniziare ad affrontarle, da solo o con l’aiuto di un professionista. Non esiste un momento giusto per iniziare, ma nei casi di forte ansia, prima si comincia, prima si può ritrovare serenità.
Se avesse bisogno del mio supporto per rispondere a queste prime domande, sono disponibile sia online che in presenza.
Le faccio un sincero in bocca al lupo per tutto.
Un caro saluto,
Dott. Gianluca Pignatelli.
Se lei sta facendo accertamenti medici ma non trova riscontri patologici potrebbe soffrire di ansia, che in tutti i casi l'accompagnerebbe, dunque, cominci a lavorare con il problema che lei stesso accusa, e nel contempo prosegua, se vuole, a curarsi dal medico ove fosse necessario.
Gentilissimo comprendo la sua situazione molto sofferta e destabilizzante.Ha fatto bene a fare i dovuti accertamenti strumentali con visite mediche specialistiche ora le manca di affrontare i suoi disturbi emozionali .C'e' un tipo di psicoterapia che tratta i disturbi psicosomatici e si chiama proprio PSICOTERAPIA AD ORIENTAMENTO PSICOSOMATICO. Sono sicura che e' la terapia adatta alla sua sua situazione. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o aiuto e la saluto cordialmente.
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Adriana Gaspari
L'ansia e l'attacco di panico sono disturbi che si possono manifestare in molti modi, dal fisiologico al pensiero disturbante al senso di pericolo alla paura diffusa. Le suggerisco di non concentrasi sulla manifestazione che ci descrive, ma di affrontare gli attacchi di panico alla loro radice. Le suggerisco anche di non limitarsi alle tecniche che tendono a ridurre i sintomi, peraltro utilissime. Quello che la potrà affrancare dalle sue paure, che la metterà al sicuro in maniera stabile da questi episodi é colmare alcune lacune che si possono affrontare specificamente in psicoterapia. Le auguro di prendere la decisione giusta.
Buongiorno immagino quanto debba essere faticoso vivere con dei sintomi che non la fanno stare mai tranquillo. Ha fatto bene a fare tutti gli accertamenti diagnostici per escludere le cause fisiologiche e penso che possa fidarsi dei suoi medici quando le dicono che è ansia. L'ansia è un disturbo che ha tante caratteristiche specifiche ma che può presentarsi con sintomi anche molto soggettivi. Penso che un percorso terapeutico per capire da dove origina l'ansia e cosa le sta volendo comunicare di utile per la sua vita, possa essere molto utile per lei. Le auguro di trovare il modo per star bene e vivere serenamente la sua vita. Cordiali Saluti
Gentile utente, premettendo che è importante avere maggiori elementi per formulare una qualsiasi diagnosi e che è sempre importante escludere prima eventuali cause organiche, cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico. L'attacco di panico tipicamente si presenta per la prima volta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo anche in momenti di calma apparente. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. A fronte di queste paure avviene un aumento sempre maggiore della percezione di pericolosità verso i sintomi interni. L'aumento della paura innesca a sua volta una ipervigilanza sempre maggiore verso ogni cambiamento percepito nel corpo e tale cambiamento non fa che alimentare la paura. Si crea quindi un circolo vizioso del panico. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure e imparare a gestirle. Quando si parla di disturbo di panico è importante capirne il meccanismo al fine di imparare a gestire gli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla innanzitutto a capire se si tratta effettivamente di ansia e/o di panico.
Nell'ansia, a differenza del panico, la paura è rivolta verso l'esterno (non verso l'interno cioè il nostro corpo). L'ansia non è di per sè qualcosa di negativo o pericoloso, bensì è un meccanismo fisiologico del tutto normale. Tuttavia, anche l'ansia, se eccessiva, diventa invalidante e intacca la qualità della nostra vita e diventa importante imparare a gestirla. Talvolta l'ansia si presenta perchè non ci sentiamo all'altezza delle aspettative e si crea un gap troppo grande tra la nostra aspettativa e la nostra percezione di poterla raggiungere. E' quindi importante lavorare sulla fiducia in noi stessi e nelle nostre risorse imparando ad affrontare la vita e le difficoltà facendo appello a tutte le nostre capacità.
Uno psicoterapeuta può fornire gli strumenti per comprendere che cosa sono l'ansia e il panico e come imparare a gestirli. Ci sono diverse tecniche di rilassamento, respirazione, meditazione e mindfulness ma prima di passare alle tecniche è importante sviscerare la natura del sintomo, che è sempre la voce di un malessere che merita di essere ascoltato. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e degli attacchi di panico. Lei è giovane, ha tutta la vita davanti a sè e merita di viverla in uno stato di serenità e benessere. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Nell'ansia, a differenza del panico, la paura è rivolta verso l'esterno (non verso l'interno cioè il nostro corpo). L'ansia non è di per sè qualcosa di negativo o pericoloso, bensì è un meccanismo fisiologico del tutto normale. Tuttavia, anche l'ansia, se eccessiva, diventa invalidante e intacca la qualità della nostra vita e diventa importante imparare a gestirla. Talvolta l'ansia si presenta perchè non ci sentiamo all'altezza delle aspettative e si crea un gap troppo grande tra la nostra aspettativa e la nostra percezione di poterla raggiungere. E' quindi importante lavorare sulla fiducia in noi stessi e nelle nostre risorse imparando ad affrontare la vita e le difficoltà facendo appello a tutte le nostre capacità.
Uno psicoterapeuta può fornire gli strumenti per comprendere che cosa sono l'ansia e il panico e come imparare a gestirli. Ci sono diverse tecniche di rilassamento, respirazione, meditazione e mindfulness ma prima di passare alle tecniche è importante sviscerare la natura del sintomo, che è sempre la voce di un malessere che merita di essere ascoltato. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e degli attacchi di panico. Lei è giovane, ha tutta la vita davanti a sè e merita di viverla in uno stato di serenità e benessere. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Spesso l'ansia si manifesta proprio attraverso sintomi corporei, soprattutto quando non ci concediamo o evitiamo di darci spazio per viverla consapevolmente. Quando evitiamo alcune emozioni trovano il modo di riproporsi ugualmente tramite il corpo. Il mio consiglio è di cominciare un percorso per poter dare un significato alla sua ansia, per poterla inserire all'interno del suo contesto e capire che cosa le sta comunicando: sicuramente anche il lutto che ha avuto a febbraio ha bisogno di uno spazio per essere elaborato. Una volta che comprendiamo il senso dei nostri sintomi, lavorare per scioglierli diventa molto più semplice. Se avesse bisogno resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Buonasera gentile Utente, mi dispiace molto per il periodo difficile che sta attraversando, soprattutto dopo un lutto così recente. È comprensibile che l’ansia, il panico e i disturbi fisici si intreccino, creando una situazione di grande disagio. Quello che descrive, il senso di vuoto o oppressione nella zona tra l’ascella, il petto o la spalla, associato a un aumento dei battiti cardiaci, può effettivamente essere legato all’ansia. Questa spesso si manifesta con sintomi fisici molto intensi, che possono sembrare indicativi di problemi fisici ma che, come le hanno già spiegato i medici, non corrispondono a patologie organiche.
Questi sintomi possono derivare dalla tensione muscolare che si accumula, specialmente in presenza di cervicalgia e altre problematiche posturali. Quando siamo ansiosi, il nostro corpo tende a contrarsi, e i muscoli della zona del collo, delle spalle e del torace possono irrigidirsi, amplificando la sensazione di oppressione e disagio fisico. Inoltre, il respiro spesso diventa più superficiale e rapido, peggiorando la percezione di mancanza d’aria.
Anche il "senso di vuoto" che descrive può essere interpretato come una risposta del sistema nervoso autonomo allo stress: il corpo percepisce un allarme e si prepara ad affrontarlo, aumentando la frequenza cardiaca e provocando sensazioni difficili da gestire.
Un passo importante potrebbe essere lavorare su tecniche di rilassamento e respirazione, che possono aiutare a ridurre l’intensità dei sintomi. La fisioterapia specifica per la cervicale e il lavoro con uno psicologo per gestire emozioni ed affrontare l’ansia e così come elaborare il lutto possono essere un valido aiuto.
Si dia tempo e non si scoraggi: è possibile lavorare sia sulla componente emotiva che su quella fisica per migliorare la qualità della sua vita.
Un caro saluto.
Dott. Luca Vocino
Questi sintomi possono derivare dalla tensione muscolare che si accumula, specialmente in presenza di cervicalgia e altre problematiche posturali. Quando siamo ansiosi, il nostro corpo tende a contrarsi, e i muscoli della zona del collo, delle spalle e del torace possono irrigidirsi, amplificando la sensazione di oppressione e disagio fisico. Inoltre, il respiro spesso diventa più superficiale e rapido, peggiorando la percezione di mancanza d’aria.
Anche il "senso di vuoto" che descrive può essere interpretato come una risposta del sistema nervoso autonomo allo stress: il corpo percepisce un allarme e si prepara ad affrontarlo, aumentando la frequenza cardiaca e provocando sensazioni difficili da gestire.
Un passo importante potrebbe essere lavorare su tecniche di rilassamento e respirazione, che possono aiutare a ridurre l’intensità dei sintomi. La fisioterapia specifica per la cervicale e il lavoro con uno psicologo per gestire emozioni ed affrontare l’ansia e così come elaborare il lutto possono essere un valido aiuto.
Si dia tempo e non si scoraggi: è possibile lavorare sia sulla componente emotiva che su quella fisica per migliorare la qualità della sua vita.
Un caro saluto.
Dott. Luca Vocino
Buongiorno,
comprendo quanto questo sintomo possa essere debilitante e spaventoso, soprattutto quando si accompagna a una sensazione di vuoto e battiti accelerati. È importante sapere che i sintomi che descrive — come il senso di oppressione al petto, il vuoto sopra la spalla e la tachicardia — possono effettivamente essere riconducibili all’ansia, in particolare agli attacchi di panico o a una somatizzazione legata allo stress.
Nonostante le visite abbiano escluso cause fisiche, ciò non sminuisce la reale intensità del suo disagio. Potrebbe trovare utile lavorare su tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o esercizi di mindfulness, per gestire i momenti di maggiore difficoltà. Inoltre, se non lo ha già fatto, valutare un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine dell’ansia e a trovare strategie più mirate per affrontarla.
Resto a disposizione per ogni ulteriore confronto.
comprendo quanto questo sintomo possa essere debilitante e spaventoso, soprattutto quando si accompagna a una sensazione di vuoto e battiti accelerati. È importante sapere che i sintomi che descrive — come il senso di oppressione al petto, il vuoto sopra la spalla e la tachicardia — possono effettivamente essere riconducibili all’ansia, in particolare agli attacchi di panico o a una somatizzazione legata allo stress.
Nonostante le visite abbiano escluso cause fisiche, ciò non sminuisce la reale intensità del suo disagio. Potrebbe trovare utile lavorare su tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o esercizi di mindfulness, per gestire i momenti di maggiore difficoltà. Inoltre, se non lo ha già fatto, valutare un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio l’origine dell’ansia e a trovare strategie più mirate per affrontarla.
Resto a disposizione per ogni ulteriore confronto.
Salve, grazie per aver condiviso la sua esperienza. I sintomi che descrive, come il senso di vuoto e la sensazione di mancanza d'aria, possono effettivamente essere riconducibili all'ansia. Spesso, infatti, l'ansia può manifestarsi con sintomi fisici, come tensione muscolare, respiratoria e sensazioni di vuoto o di pressione in varie parti del corpo. La combinazione di ansia e cervicale può intensificare questi fastidi, creando confusione tra le diverse cause fisiche e psicologiche.
È un bene che le visite mediche a cui si è sottoposto abbiano dato esito negativo, tuttavia è importante considerare che l'ansia può essere debilitante e influire notevolmente sul benessere fisico e psicologico. Le consiglio di rivolgersi a un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per esplorare le tecniche di gestione dell'ansia e comprendere meglio come affrontare questi sintomi in modo efficace. Il supporto psicologico può aiutarla a ridurre i sintomi fisici e migliorare la qualità della sua vita quotidiana.
Non esiti a chiedere aiuto per il suo benessere. Un aiuto qualificato può aiutarla a sentirsi meglio e a gestire con maggiore serenità i suoi sintomi.
È un bene che le visite mediche a cui si è sottoposto abbiano dato esito negativo, tuttavia è importante considerare che l'ansia può essere debilitante e influire notevolmente sul benessere fisico e psicologico. Le consiglio di rivolgersi a un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per esplorare le tecniche di gestione dell'ansia e comprendere meglio come affrontare questi sintomi in modo efficace. Il supporto psicologico può aiutarla a ridurre i sintomi fisici e migliorare la qualità della sua vita quotidiana.
Non esiti a chiedere aiuto per il suo benessere. Un aiuto qualificato può aiutarla a sentirsi meglio e a gestire con maggiore serenità i suoi sintomi.
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