Salve dottori, sono un giovane di 24 anni da sempre ho avuto problemi di erezione. Soffro di colon i

6 risposte
Salve dottori, sono un giovane di 24 anni da sempre ho avuto problemi di erezione. Soffro di colon irritabile e evacuazioni incomplete. Preciso che da 3 mesi in seguito a dolori al perineo mi hanno diagnosticato una prostatite che ho curato per i primi 5 giorni con supposte topster e oki. Poi da allora è ancora oggi sto prendendo sempre per la prostata juflus capsule molli. In questo medicinale risulta esserci la Serenoa Repens e ortica che da come ho letto potrebbe causare disfunzione erettile... Vi risulta vera questa cosa? Inoltre andando in cura dal mio andrologo sessuologo ho fatto un ecocolordoppler penieno e i risultati sono i seguenti:
Ecodoppler penieno basale
Non reperite le arterie cavernose del pene

Ecodoppler penieno basale

Flusso arterioso (arterie cavernose del pene)
Velocità max: 28, 23 cm al max secondo
(Valori normali >25 cm/sec)
Presenza di deflusso venoso 15. 67
(Valori normali = assenza di deflusso)

il dottore poi mi ha prescritto erectosan e Proviron che sto prendendo ma non so a cosa servano

Come é possibile che dopo 2 visite alla cifra totale di 350 euro il dottore non mi abbia detto che ho un problema organico?


Il dottore mi ha detto che ho solo ansia ma ponendo questi risultati all'attenzione di altri medici online c'é anche chi mi ha scritto che ho una fuga venosa. A 24 anni fuga venosa come si risolve? Avete consigli? Grazie
Abbiamo già avuto modo di risponderle sottolineando che non basta quell'ecodoppler penieno per definire il suo quadro e non ha senso la terapia attuale solo su quella base... neanche per trattare una disfunzione erettile su base stresso-emozionale (ammesso che questa sia la sola ragione). Il proviron peraltro potrebbe far squilibrare l'asse endocrino ipofisi-testicoli generando ulteriori problemi e in assenza di una evidenziata carenza androgenica non va impiegato. Peraltro la serenoa ha un importante azione anti-androgenica e quindi finisce per contrastare l'azione del resto della terapia. Ancora una volta sottolineiamo che va svolta una accurata valutazione diagnostica che comprenda tutte le componenti genitali (area pelvico-prostatica, area testicolare) e gli aspetti più generali (metabolismo, ossidazione, ormoni, nutrizione, stile di vita complessivo). Poi si potrà attivare una utile terapia.

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Buongiorno la terapia che riferisce di assumere sembrerebbe troppo blanda e inadeguata in relazione ai problemi esposti. Probabilmente andrebbero fatti altri esami per valutare se i suoi problemi intestinali possano aver provocato disturbi prostatici per poi prescrivere una terapia più adeguata.
Dall ecocolor doppler effettivamente la diagnosi sembrerebbe essere fuga venosa ed in questo caso la terapia che sta assumendo secondo me non è adeguata.
Bisogna sicuramente indagare in maniera più approfondita sulla componente organica anche di tipo ormonale e metabolico. Il Proviron è un ormone che personalmente non ritengo opportuno in questa sua situazione
Oltre alla corretta ricerca di fattori organici , farei anche una consulenza psico-sessuologica
Saluti
Bisognerebbe indagare la componente metabolica ed ormonale successiva valutazione psico sessuologica. Cordiali saluti Pedaci urologo
Buongiorno, dal Suo racconto mancano diverse cose, sia relative alla disfunzione erettile, sia alla prostatite (è stata fatta qualche ricerca batteriologica?), che comunque è una condizione che può associarsi a disturbi sessuali ed erettili. Occorrerebbe rivalutare in toto, nel corso di una visita, la sua documentazione per rimettersi in carreggiata o confermare quanto le è stato detto.
Per quanto riguarda la disfunzione veno-occlusiva, non è possibile stabilire la diagnosi di fuga venosa (o disfunzione veno-occlusiva) sulla base di un ecocolor-doppler, soprattutto con i valori che ha citato. Mi sembra infatti che un picco sistolico arterioso di 28 cm/s per la Sua età sia troppo basso, per cui penso che l'esame sia stato eseguito o con farmaci sottodosati o in condizioni di forte ansia, tali da inibire l'efficacia del farmaco. La terapia non è adeguata al riscontro dell'esame, ma anche in questo caso mi sembra che la Sua descrizione ometta esami e osservazioni che ad un occhio "tecnico" possono far capire il perché di alcune scelte (o al contrario, giudicarle errate). In conclusione è opportuna una rivalutazione clinica in ambulatorio con tutta la Sua documentazione.

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