Salve Dottori . Sono fidanzata da 5 anni ormai e la mia relazione è perfetta sotto tutti i punti di

21 risposte
Salve Dottori .
Sono fidanzata da 5 anni ormai e la mia relazione è perfetta sotto tutti i punti di vista ma ultimamente c'è una cosa che mi turba, e non poco.
Il mio ragazzo non perde MAI l'occasione di guardare il fondo schiena a tutte le ragazze che passano .
La prima volta che lo dissi a lui mi rispose "io guardo per poi dire che quello della mia fidanzata è il migliore ", questa risposta in me ha scatenato due opzioni , 1) pensa che ci sia di meglio e ne sta andando alla ricerca 2) deve continuamente convincersi che quello che ha è il migliore poiché non ne è sicuro.
Sinceramente, dopo avermi vista abbastanza innervosita dell'episodio speravo smettesse ma le cose non sono cambiate anzi, lo ho notato sempre di più.
3 mesi fa ho deciso di riprendere in mano l'argomento perché mi stava logorando e le risposte che ho ottenuto sono state, per prima che quando diceva di guardare per poi dire che il mio è migliore, era ironico (anche se a me sembrava una situazione tutt'altro che ironica e difficilmente ci credo a quest'ironia ) e poi una serie di "è fisiologico, se sono in fila guardo di la di qua e poi guardo quello, cosa vuoi guardare in una ragazza di altro, l'occhio ti scappa, è la curiosità " .
sono la prima a dire che se ti si palesa davanti senza via di scampo per forza di cose guardi, ma se una passa via o è davanti camminando perché c'è il bisogno di scendere con lo sguardo?
ma soprattutto mi ha lasciato perplessa la risposta "vietare queste cose futili poi fa solo che male alla relazione perché io adesso avrò sempre il pensiero di non dover guardare " e mi sono sentita terribilmente in errore, ma d'altraparte penso se è una cosa così fisiologica futile e "assolutamente stupida perché lo guardo come guarderei un paio di scarpe " perché dovrebbe creare così tanto scompiglio il sforzarzi a non guardare?
se a me una cosa è indifferente guardarla o non guardarla non mi dovrebbe cambiare nulla no?
Sono veramente giù di morale, questa cosa così "futile" a me fa male, non mi sento abbastanza, mi sento sempre sminuita e non mi sento la più bella per lui in quel momento.
Ho spiegato le mie motivazioni ma sono a metà tra il "prende la cosa sotto Gamba e non si mette nei mie panni " oppure " è davvero così tanto inutile e insignificante per lui che non riesce a capire perché glielo dico" ma in caso della seconda ipotesi torno a prima, se è così tanto insignificante perché non riesce a non farlo?
Scusate il papiro.
Vi ringrazio in anticipo.
Buonasera,

comprendo il suo malessere e quanto possa essere frustrante vivere una situazione in cui si sente svalutata o non completamente compresa. Da ciò che racconta, emerge chiaramente quanto questa dinamica stia toccando aspetti profondi della sua sicurezza e della percezione del suo valore all'interno della relazione.

La tendenza del suo ragazzo a osservare altre persone può essere, come lui sostiene, legata a un'abitudine visiva o a una forma di curiosità automatica. Tuttavia, ciò non significa che il suo disagio debba essere minimizzato. Ogni relazione è costruita su un delicato equilibrio di rispetto reciproco e comunicazione, e ciò che per una persona è "futile" o "insignificante" può rappresentare per l'altra un tema importante. Questo disallineamento non deve diventare motivo di colpa per lei, né essere considerato come una questione di controllo, ma piuttosto come un'opportunità per lavorare insieme sulla vostra connessione emotiva.

È possibile che le sue emozioni siano legate a bisogni più profondi di rassicurazione, rispetto e conferma del suo valore agli occhi del partner. La sua insistenza nel voler parlare dell'argomento e nel cercare di fargli comprendere il suo punto di vista non è un errore, ma un tentativo di ristabilire un equilibrio emotivo.

Un possibile passo potrebbe essere discutere con lui in modo aperto e vulnerabile, spostando il focus dal comportamento in sé (ovvero il "guardare") alle emozioni che questo comportamento suscita in lei. Può dirgli, ad esempio, che questa situazione le fa sentire di non essere abbastanza o che mina la sua sicurezza, invitandolo a considerare come il vostro legame potrebbe beneficiare di maggiore empatia. È importante che questa conversazione non si trasformi in un'accusa, ma resti centrata sui suoi sentimenti.

Se, nonostante i suoi tentativi, la situazione non cambia o il malessere persiste, potrebbe essere utile riflettere insieme sul valore che attribuite alle vostre rispettive sensibilità e bisogni all'interno della relazione. Talvolta, un confronto supportato da un professionista può aiutare entrambi a comprendere meglio le proprie prospettive e a trovare soluzioni che rispettino entrambi.

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Buongiorno gentile Utente, non deve scusarsi, anzi, la sua è un’espressione sincera di un disagio che merita di essere ascoltato e compreso. È evidente che questa situazione la ferisce e la fa sentire insicura, nonostante il resto della relazione sembri andare bene. La questione che pone va oltre il semplice gesto del guardare: tocca il tema del rispetto, della considerazione dei suoi sentimenti e del bisogno di sentirsi unica e amata nel rapporto.
Da ciò che racconta, sembra che il suo compagno stia sottovalutando il peso emotivo che questa situazione ha per lei. Può darsi che per lui sia davvero un gesto automatico, senza implicazioni sentimentali o di confronto, ma il fatto che lei lo viva come una forma di mancanza di rispetto è altrettanto reale e importante. La sua sofferenza non è "futile" o "insignificante" solo perché lui non la percepisce allo stesso modo. In una relazione, ciò che è significativo per uno dei due dovrebbe essere considerato importante per entrambi.
La risposta del suo compagno ("vietare queste cose poi fa solo che male alla relazione") sembra voler difendere il suo spazio personale, ma rischia di trascurare il fatto che lei non gli sta imponendo un divieto arbitrario. Sta invece esprimendo un bisogno emotivo, quello di sentirsi rispettata e di percepire che i suoi sentimenti contano. Quando qualcosa ci ferisce, non importa quanto piccolo o "fisiologico" possa sembrare, è importante che il partner si fermi a riflettere su come il suo comportamento possa essere vissuto dall'altra persona.
Le sue domande sono molto acute: se il gesto fosse davvero così insignificante per lui, perché è così difficile smettere? Potrebbe non essere questione di malafede, ma di mancanza di consapevolezza. Probabilmente non comprende appieno l'effetto che ha su di lei e potrebbe aver bisogno di essere guidato con calma e chiarezza su questo punto.
Potrebbe essere utile parlarne di nuovo con lui in un momento tranquillo, non quando è accaduto un episodio specifico, ma in un contesto neutro. Provi a spiegargli che non si tratta di "vietare" qualcosa, ma di trovare insieme un equilibrio che le permetta di sentirsi al sicuro e valorizzata nella relazione. Potrebbe chiedergli, ad esempio, come si sentirebbe lui se i ruoli fossero invertiti, se fosse lei a soffermarsi su dettagli di altre persone in un modo che lo facesse sentire meno unico ai suoi occhi.
Se, nonostante questo, lui continua a minimizzare il suo disagio o a non considerarlo, potrebbe essere utile riflettere su cosa questa dinamica riveli della vostra comunicazione e del modo in cui gestite le differenze di sensibilità. La relazione sembra avere basi solide, ma questo tema specifico richiede un lavoro di comprensione reciproca per evitare che diventi una crepa più profonda.
Non si colpevolizzi per ciò che prova. I suoi sentimenti sono validi, e cercare rispetto e comprensione è un diritto, non una pretesa eccessiva.
Dott. Luca Vocino
La sua riflessione merita un'analisi approfondita. La questione che solleva tocca le dinamiche di desiderio e di riconoscimento all'interno di una relazione. È comprensibile che il comportamento del suo partner le susciti preoccupazioni, poiché il modo in cui ci relazioniamo con l'altro spesso riflette le nostre insicurezze e il nostro bisogno di essere valorizzati. La sua reazione di sentirsi sminuita e non abbastanza rappresenta una risposta emotiva legittima alle sue azioni. Il fatto che lui giustifichi il suo comportamento come normale o fisiologico potrebbe far apparire la situazione come superficiale, ma sono le emozioni che emergono in questi momenti a delineare la vera essenza del legame. Quando esprime il suo disappunto, potrebbe sentirsi in un territorio vulnerabile e poco compreso, creando un contrasto tra il suo desiderio di sicurezza emotiva e le risposte del suo compagno. Può essere utile esplorare insieme al suo partner perché queste azioni, che per lui sembrano innocue, hanno un impatto così profondo su di lei, comunicando non solo il suo disagio, ma anche la sua esigenza di essere apprezzata in modo esclusivo. Il dialogo aperto attorno a questo tema, privo di giudizio, potrebbe aiutarvi a trovare un terreno comune che tenga conto dei desideri e delle necessità di entrambi. Non si scoraggi; comprendere le sfumature della propria relazione richiede tempo e pazienza ed è un passo importante per il suo benessere emotivo.
Se desidera approfondire ulteriormente questi sentimenti e trovare modi per comunicare efficacemente, non esiti a contattarmi.
Cordialmente, Dottoressa Laura Lanocita.
Buongiorno,
la prima cosa che mi sento di dirle è di dare valore alle sue sensazioni e a non sminuirle! Se questa cosa la mette in difficoltà, la fa sentire male e sminuita, questa suo stato va tenuto in considerazione sia da lei che ha tutto il diritto di portare avanti le sue istanze, sia dalla persona che le sta accanto e che dovrebbe avere a cuore il suo benessere. Questa situazione ad un primo sguardo può sembrare di piccolo conto, ma se poi diventa argomento centrale nelle vostre discussioni è perchè probabilmente tocca in ciascuno delle corde intime e personali, legate al significato che questo comportamento assume nella vostra storia. Varrebbe la pena di aver uno spazio di coppia in cui farvi guidare nell'andare a fondo rispetto a questa dinamica e a come si è venuta a creare, per trovare la via d'uscita più adatta a voi!
Cordiali saluti,
Dott.ssa Chiara Chessa
Buongiorno,
quello che racconta è una situazione sicuramente spiacevole e svilente per lei. Le faccio anzitutto i complimenti per la consapevolezza dei suoi sentimenti, delle motivazioni sotto al fastidio che prova per il gesto del suo ragazzo. D'altra parte, noto una certa svalutazione da parte di quest'ultimo rispetto ai suoi sentimenti. Purtroppo, non si ha alcun potere o controllo sui comportamenti o sulle reazioni altrui. Quello che le consiglio però è di non prendere la questione sotto gamba, perché per quanto a lui può sembrare "fisiologico" e "futile", per lei non lo è affatto. La relazione si costruisce in due, con rispetto reciproco dei propri sentimenti. Provi a riparlare con il suo ragazzo sottolineando quanto questo gesto non sia futile per lei, come la fa sentire (come ha scritto anche qui) e di come non le fa stare bene la risposta "è come guardare un paio di scarpe". Se il comportamento e la svalutazione continua, le suggerirei di pensare a cosa vuole in una relazione, a quale tipo di rispetto e valorizzazione si merita.
Un grande in bocca al lupo, e ricordi di non sminuire mai i sentimenti negativi che prova.
Un caro saluto,
Dottssa Alessandra Arena
Carissima,
La gelosia e’ un arma a doppio taglio che nn sempre ci fa mettere a fuoco bene le situazioni.
In un lavoro terapeutico potrà’ sicuramente trovare risposte alla sua preoccupazione e strategie per affrontare al meglio ciò che la disturba.
Buona giornata
Grazie per aver condiviso questa situazione così personale e importante per te. È chiaro che questo comportamento del tuo ragazzo ti sta causando disagio e che stai cercando di capire se sei tu a essere troppo sensibile o se c'è davvero un problema da affrontare nella relazione. Proviamo a fare un po' di chiarezza.

1. Le tue emozioni sono valide
Innanzitutto, voglio rassicurarti su una cosa: le emozioni che provi, come sentirti sminuita o non abbastanza per lui, sono assolutamente valide. Quando siamo in una relazione, ci aspettiamo che il nostro partner mostri rispetto per i nostri sentimenti e che ci faccia sentire speciali. Se qualcosa ti fa stare male, anche se per lui può sembrare "futile", il fatto che ti stia logorando significa che è una questione importante e va affrontata con serietà.

2. Analisi del comportamento del tuo ragazzo
Il tuo ragazzo giustifica il suo comportamento con alcune motivazioni che meritano di essere analizzate:

"È fisiologico": È vero che gli esseri umani possono notare automaticamente ciò che li circonda, inclusi i corpi delle altre persone, ma c'è una differenza tra un'occhiata occasionale e un comportamento ripetitivo e intenzionale.
"Non posso vietarmi di guardare": Questa affermazione può essere vista in due modi. Da un lato, potrebbe difendersi perché teme di sentirsi "controllato", ma dall'altro, sembra sottovalutare quanto questo comportamento ti ferisca. In una relazione, il rispetto e la sensibilità verso i sentimenti del partner dovrebbero venire prima di un impulso momentaneo.
"È come guardare un paio di scarpe": Questo paragone è problematico, perché sta minimizzando una situazione che invece per te ha un grande impatto emotivo. Non si tratta solo di "guardare", ma di come questo ti fa sentire rispetto al tuo valore e alla vostra relazione.
3. Perché questa situazione ti ferisce?
È normale sentirsi colpiti quando notiamo che il nostro partner presta attenzione ad altre persone in modi che ci fanno sentire messe in secondo piano. Questo potrebbe far sorgere dubbi sulla nostra importanza per lui o sulla sua capacità di apprezzarci appieno. Il punto non è solo il fatto che lui guardi, ma come questo comportamento influisce sul tuo senso di sicurezza e fiducia nella relazione.

4. Le sue difficoltà nel cambiare
Se il comportamento è così "insignificante" per lui, come sostiene, dovrebbe essere altrettanto insignificante evitare di farlo. Il fatto che invece resista al cambiamento potrebbe dipendere da diversi fattori:

Abitudine: A volte certi comportamenti sono così automatici da sembrare innocui a chi li compie.
Difesa dell'autonomia: Potrebbe percepire la tua richiesta come una minaccia alla sua libertà, anche se in realtà non lo è.
Mancata empatia: Forse non comprende pienamente l'effetto che il suo comportamento ha su di te.
5. Come affrontare la situazione
Ecco alcuni spunti per gestire questa situazione e trovare una soluzione che rispetti entrambi:

Esprimi i tuoi sentimenti senza accusare: Cerca di comunicare il tuo dolore in modo che lui non si senta attaccato, ma coinvolto. Ad esempio: "Quando noto che guardi altre ragazze, mi sento insicura e meno importante per te. Mi farebbe stare meglio sapere che dai priorità a me, non solo nei fatti ma anche nei gesti."

Chiarisci che non vuoi "vietargli" nulla: Spiegagli che non si tratta di imporre regole, ma di costruire una relazione basata sul rispetto reciproco. Fagli capire che il tuo obiettivo non è controllarlo, ma sentirti valorizzata.

Chiedigli di mettersi nei tuoi panni: Prova a fargli immaginare come si sentirebbe se tu avessi lo stesso comportamento con altri uomini. Questo potrebbe aiutarlo a capire meglio il tuo punto di vista.

Osserva i cambiamenti: Dopo aver affrontato la questione, prova a vedere se ci sono segnali di cambiamento. Se è davvero un comportamento automatico e "insignificante", dovrebbe riuscire a modificarlo senza troppe difficoltà.

Rifletti sui tuoi limiti: Se dopo aver affrontato il tema e spiegato il tuo disagio non vedi alcuno sforzo da parte sua, chiediti se sei disposta a tollerare questa situazione a lungo termine. Una relazione sana richiede compromessi da entrambe le parti.

6. Un pensiero per te
Non sentirti sbagliata per ciò che provi. In una relazione, i comportamenti e le attenzioni del partner influenzano profondamente il nostro senso di sicurezza emotiva. Se questa situazione ti sta facendo sentire svalutata o insicura, è importante darle il giusto peso e cercare soluzioni.

Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o di aiuto per gestire questo momento, sono qui per continuare a supportarti.







Buongiorno,

grazie per aver condiviso il tuo pensiero in modo così sincero e articolato. È evidente quanto questa situazione stia influendo sul tuo benessere emotivo e sulla percezione della tua relazione. Voglio rassicurarti che i tuoi sentimenti sono validi e meritano attenzione.

Da quello che descrivi, ci sono diversi livelli di difficoltà che stai affrontando: da un lato, il comportamento del tuo partner e le sue risposte sembrano farti sentire non valorizzata e fraintesa; dall’altro, percepisci un conflitto interiore, chiedendoti se il tuo disagio sia giustificato oppure se la questione sia davvero così "futile" come lui suggerisce.

Questi momenti di incomprensione possono essere un'opportunità per esplorare dinamiche relazionali più profonde, come i confini personali, il bisogno di sentirsi desiderata e rispettata, e il modo in cui si comunica nelle situazioni difficili. Non si tratta solo del comportamento in sé, ma del significato che questo assume per te e di come viene gestito all'interno della coppia.

Ti invito a riflettere su alcuni aspetti:

Cosa rappresenta per te questo comportamento? Non è tanto lo sguardo in sé che ti fa male, ma come ti fa sentire: insicura, svalutata o in competizione con altre. Questi sentimenti sono il cuore della questione.
Come vi parlate? Lui sembra razionalizzare il suo comportamento, mentre tu esprimi un bisogno emotivo. È possibile che i vostri stili comunicativi stiano creando un “muro” che impedisce di ascoltarvi davvero.
Qual è il tuo bisogno in questa relazione? È importante capire cosa ti serve per sentirti rispettata e sicura. Non si tratta di avere ragione o di imporre limiti, ma di essere ascoltata e accolta.
Un buon punto di partenza potrebbe essere cercare un dialogo aperto, non accusatorio, in cui entrambi possiate condividere come vi sentite senza giudizio. Ad esempio, potresti spiegare che questa situazione ti fa male non perché vuoi “vietargli” qualcosa, ma perché tocca un tuo bisogno emotivo di sentirti speciale per lui. Questo potrebbe aiutarlo a capire meglio il tuo punto di vista.

Se nonostante gli sforzi senti che il disagio persiste, potrebbe essere utile valutare un percorso di consulenza di coppia o individuale. Questo potrebbe offrirti uno spazio sicuro per esplorare meglio i tuoi sentimenti, trovare strategie per affrontare il problema e rafforzare la relazione.

Spero che queste riflessioni ti siano utili per fare chiarezza. Rimango a disposizione se hai bisogno di approfondire ulteriormente.

Un caro saluto
Gabriele
Gentile utente, capisco quanto questa situazione possa influire sulla sua autostima e sulla serenità nella relazione. Sarebbe utile esplorare il significato che lei attribuisce a questi comportamenti e come tali interpretazioni influenzano le sue emozioni e reazioni. Uno strumento pratico che potrebbe tornarle utile è tenere un diario nel quale prendere nota, quando si verificano queste situazioni, di quali pensieri emergono e come si sente. Questo potrebbe aiutarla a identificare eventuali schemi ricorrenti. Inoltre, lavorare sulle modalità di comunicazione nella coppia potrebbe favorire un dialogo più efficace: ad esempio, esprimere un messaggio che inizia con “io” per esprimere il suo vissuto, anziché focalizzarsi sul comportamento dell’altro, può promuovere maggiore apertura e comprensione. Se sente che la questione sta influenzando significativamente il suo benessere o se fatica a trovare una soluzione condivisa, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di supporto psicologico al fine di sviluppare strategie per migliorare la gestione delle emozioni e rafforzare la relazione. Resto a disposizione e la saluto cordialmente.
Gentile,
la sua condivisione trasmette una profonda vulnerabilità e una grande cura per la sua relazione. È evidente quanto tenga al suo compagno e quanto sia difficile per lei affrontare una dinamica che, a suo avviso, mina la sicurezza e l'intimità che ha costruito nel corso di questi cinque anni. È comprensibile sentirsi turbata, e desidero offrirle un percorso che possa aiutarla a esplorare e comprendere queste emozioni.

Innanzitutto, è importante riconoscere che l’insicurezza è un’emozione comune in molte relazioni, e il fatto che lei ne parli dimostra un grande impegno verso la crescita personale e quella di coppia. Le consiglio di intraprendere un percorso che possa aiutarla a lavorare su queste sensazioni, sia individualmente che con il suo compagno.
Potrebbe iniziare a riflettere su di sé attraverso un percorso individuale, sennò un diario o un’attività di journaling. Scrivere le sue emozioni la aiuterà a chiarire i suoi pensieri e a gestire l'ansia che proviene dalle sue insicurezze. Potrebbe anche considerare di praticare la meditazione o la mindfulness, che possono aiutare a ridurre l’ansia e a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé.
È fondamentale che lei e il suo compagno abbiate un dialogo aperto e sincero. Potrebbe suggerirgli di partecipare insieme a un breve ciclo di incontri di coppia, come workshop o sessioni di counseling per coppie, dove potrete esplorare le dinamiche relazionali in modo guidato. Un professionista potrà aiutarvi a comunicare in modo più efficace, permettendovi di esprimere le vostre preoccupazioni e di capire meglio i punti di vista reciproci.
Inoltre, durante una conversazione serena, provate a mettere in evidenza non solo il suo comportamento, ma anche come questo la fa sentire. Parlarne in termini di sentimenti piuttosto che di accuse può favorire una maggiore apertura da parte sua. Si potrebbe dire, ad esempio: "Quando vedo che guardi altre ragazze, mi sento insicura e sminuita, e questo mi preoccupa per la nostra relazione". Questo approccio potrebbe aiutarlo a comprendere l'impatto delle sue azioni senza sentirsi attaccato.

Ricordi, l'obiettivo non è "vietare" un comportamento, ma piuttosto costruire una connessione più profonda e una comunicazione più empatica. In fine, non dimentichi di coltivare il suo senso di autostima. Dedicarsi a ciò che ama, investire nel proprio benessere e circondarsi di persone positive possono aiutarla a sentirsi più sicura e apprezzata.

Spero che queste riflessioni possano offrirle un certo conforto e la guida necessaria per affrontare questa situazione. Le auguro di trovare la serenità e la comprensione che merita nella sua relazione. A sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Gentilissima,

grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue emozioni in modo così dettagliato. Da ciò che scrivi, emerge chiaramente quanto questa situazione ti stia turbando e quanto ti stia interrogando sia sulle intenzioni del tuo fidanzato che sui tuoi sentimenti.

Prima di tutto, vorrei dirti che il tuo malessere è valido. Quando qualcosa in una relazione ci fa sentire sminuiti o non apprezzati, non è mai “inutile” o “banale”. È importante accogliere queste emozioni senza giudicarle, perché ci stanno dicendo qualcosa di importante sui tuoi bisogni e su ciò che ti aspetti dal rapporto.

Esploriamo insieme alcune possibilità:

1. Le tue emozioni: Hai espresso di sentirti “non abbastanza” e “sminuita”. Questi sentimenti potrebbero derivare da una vulnerabilità profonda legata al desiderio di essere amata e apprezzata senza confronti. È normale in una relazione desiderare di sentirsi unica e speciale, ma quando qualcosa sembra metterlo in discussione, la nostra mente può amplificare queste insicurezze. Prova a chiederti: Questa situazione cosa tocca dentro di me? Magari ci sono esperienze passate o pensieri ricorrenti che rendono questa situazione particolarmente difficile da accettare.


2. Il comportamento del tuo fidanzato: Da ciò che descrivi, sembra che lui consideri il suo comportamento “fisiologico” o “automatico”, senza attribuirgli un significato emotivo o intenzionale. Questo potrebbe farlo percepire il tuo disagio come una reazione sproporzionata, il che lo porta a minimizzare la situazione. Tuttavia, il punto non è se il suo comportamento sia “futile” o “insignificante” per lui, ma che è significativo per te. E questo merita attenzione e rispetto.


3. La comunicazione tra voi: Mi sembra che ci sia un gap nella comprensione reciproca. Lui sembra difendere il suo comportamento come “normale”, mentre tu stai cercando di fargli capire come ti fa sentire. È importante che la vostra comunicazione non si trasformi in un confronto di “chi ha ragione”, ma in un dialogo autentico. Potresti provare a esprimere i tuoi sentimenti senza giudicarlo, usando frasi come: “Quando noto che guardi altre donne, mi sento insicura e non amata. Mi rendo conto che forse per te non significa nulla, ma per me è importante. Mi piacerebbe che provassimo a trovare un punto di incontro”.


4. Le sue resistenze: Potrebbe esserci una parte di lui che vive questa tua richiesta come una limitazione della sua libertà o un controllo. Questo non significa che il suo comportamento non debba essere rivisto, ma potrebbe essere utile esplorare insieme come affrontare la questione senza che lui si senta giudicato o forzato.



Proposta per il futuro

Prova a esplorare i tuoi bisogni e chiediti: Cosa desidero realmente? Voglio che lui cambi comportamento o voglio che capisca come mi fa sentire? Spesso, quando ci sentiamo compresi, il bisogno di “modificare” l’altro si riduce. Allo stesso tempo, sarebbe utile chiedergli di mettersi nei tuoi panni: “Come ti sentiresti se io facessi lo stesso?”

Se la comunicazione non porta ai risultati desiderati, potrebbe essere utile un percorso di coppia o individuale per esplorare più a fondo le dinamiche che stanno emergendo.

Ricorda che in una relazione i tuoi sentimenti meritano sempre ascolto e rispetto, così come quelli del tuo partner. La sfida è trovare un equilibrio che rispetti entrambi.

Resto a disposizione per ogni approfondimento.
Un caro saluto,
Dr. Andrea Pappaccogli
Salve gentile utente,
Le consiglio di intraprendere un colloquio di psicoterapia per poter affrontare e gestire meglio le sue emozioni.
Il suo caos emotivo verrà sviscerato in terapia e potrà sentirti più leggera.
Un caro saluto
Salve.
sento che sta vivendo un periodo di forte agitazione e mi dispiace per questo.
Penso che queste preoccupazioni vadano analizzate per capire quali sono le origini e poterle cosi individuare ed affrontare.

Se ha bisogno rimango a disposizione
Gentile utente grazie per aver condiviso la sua situazione. All'inizio della sua descrizione definisce la sua relazione "perfetta sotto tutti i punti di vista" il che mi fa pensare ad un rapporto molto soddisfacente. Ultimamente però è turbata dal fatto che il suo ragazzo guarda "il fondo schiena di tutte le ragazze che passano". Ne avete parlato e lui sembra minimizzare l'accaduto. Se questo atteggiamento la infastidisce riprenda ancora l'argomento. Spieghi, veramente, il suo malessere, senza alleggerirlo, ed ascolti anche le sue motivazioni. Confrontatevi e cercate di comprendere il punto di vista dell'altro. Sottolinei il fatto che ritiene la relazione pressoché perfetta e verifichi se anche lui la considera tale. In un rapporto il rispetto reciproco è fondamentale e se il comportamento del suo ragazzo non lo ritiene rispettoso nei suoi confronti glielo faccia presente. Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Grazie per aver condiviso il suo vissuto. La situazione che descrive tocca aspetti profondi della sua sensibilità, della comunicazione nella coppia e del bisogno di sentirsi valorizzata e rispettata dal proprio partner.
Il comportamento del suo ragazzo, da come lo descrive, potrebbe essere vissuto da lui come qualcosa di "innocuo" o "naturale", ma per lei sta assumendo un peso emotivo significativo. È importante sottolineare che, in una relazione, ciò che conta non è solo l’intenzione di chi compie un’azione, ma anche come questa viene percepita dall’altra persona. Se per lei questo comportamento scatena insicurezze o la fa sentire meno apprezzata, il suo disagio è valido e merita di essere compreso e affrontato con serietà.
La difficoltà potrebbe risiedere nel trovare un linguaggio comune per spiegare come si sente e, al contempo, comprendere le motivazioni del suo partner. Da una parte, lui potrebbe non rendersi pienamente conto dell’impatto che il suo comportamento ha su di lei; dall’altra, lei potrebbe interpretare alcune sue azioni o parole in modo che amplificano il senso di svalutazione, alimentando un circolo di malessere.
Un approccio utile potrebbe essere quello di provare a parlare con lui in un momento di calma, esprimendo i suoi sentimenti senza accusarlo, ma spiegando come il suo comportamento influisce su di lei. Per esempio, potrebbe dire "Quando accade questa cosa, mi sento insicura e svalutata, e mi fa soffrire. Capisco che per te possa sembrare un gesto insignificante, ma per me ha un grande impatto. Vorrei che ne parlassimo insieme per capire come affrontare questa situazione in un modo che ci faccia stare entrambi bene."
In alcuni casi, il supporto di una consulenza di coppia può essere prezioso per favorire una comunicazione più profonda e trovare soluzioni che rispettino i bisogni di entrambi. Se invece sente che questa situazione sta influendo molto sul suo benessere personale, un percorso individuale con uno psicologo potrebbe aiutarla a esplorare i suoi sentimenti, a gestire eventuali insicurezze e a trovare modi efficaci per esprimersi nella relazione.
Le auguro di trovare il dialogo e la comprensione di cui ha bisogno per affrontare questa difficoltà. La sua sensibilità e il suo desiderio di migliorare la relazione sono già un segno della sua dedizione verso questa storia.
Ciao, grazie per aver condiviso la tua situazione con tanta apertura. È evidente quanto questa dinamica ti stia facendo riflettere e ti provochi disagio, ed è importante che tu dia valore a ciò che senti.

Da ciò che descrivi, il comportamento del tuo ragazzo ti fa sentire sminuita e mette in discussione il tuo senso di sicurezza nella relazione. Questo è significativo, perché ciò che è "futile" o "insignificante" per una persona potrebbe non esserlo per l'altra, e la reciproca comprensione è fondamentale.

Se il dialogo aperto e rispettoso non porta a un cambiamento o a una comprensione reciproca, potrebbe essere utile confrontarti con un professionista che possa aiutarti a esplorare insieme le dinamiche della vostra relazione.

Se hai bisogno di approfondire, resto a disposizione.
Gentile utente, posso immaginare la fatica che sente. Mi chiedo tuttavia come mai questo episodio però le faccia mettere in discussione sé stessa, il suo valore personale? Come mai questo elemento lei lo interpreta come segno di "non abbastanza"?
Non entrerò nel merito del giusto o sbagliato poiché non credo ci sia un giusto o uno sbagliato in assoluto. Ma credo che lei possa continuare a parlare con il suo partner di come questa cosa la faccia sentire, prendendosi anche cura però del suo pezzo personale. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso questa situazione così delicata e per averlo fatto con tanta chiarezza e trasparenza. Si percepisce quanto questa dinamica, che può sembrare “futile” per alcuni, stia invece avendo un peso significativo sul suo benessere emotivo e sulla percezione della relazione. È naturale che situazioni come questa possano toccare corde profonde, come la sicurezza in sé stessa, il bisogno di sentirsi unica e valorizzata, e la fiducia all’interno del rapporto. Da ciò che scrive, emerge che il comportamento del suo ragazzo (ossia il guardare il fondo schiena di altre donne) scatena in lei emozioni dolorose, come il senso di non essere “abbastanza” e la paura di non essere percepita come la più desiderabile per lui. Questi pensieri sono comprensibili e meritano attenzione. In un’ottica Cognitivo-Comportamentale, sarebbe utile esplorare insieme sia le sue reazioni emotive che i pensieri automatici che si attivano di fronte a questa situazione. Ad esempio, quando lui guarda altre donne, quali pensieri emergono? È come se la sua mente interpretasse questo comportamento con frasi come “sta cercando qualcosa di meglio” o “non gli basto”? Questi pensieri, che chiameremmo distorsioni cognitive, spesso amplificano l’intensità delle emozioni negative, come la tristezza, la rabbia o l’insicurezza. Allo stesso tempo, è importante riconoscere che i comportamenti del suo ragazzo, pur essendo considerati da lui “fisiologici” o “innocui”, stanno minando un suo bisogno fondamentale: sentirsi vista, amata e desiderata esclusivamente da lui. E questo bisogno non è né banale né sbagliato. In una relazione sana, la comprensione reciproca gioca un ruolo cruciale, così come il rispetto delle emozioni dell’altro. Quando lei esprime disagio, il suo compagno potrebbe fermarsi a riflettere con più profondità su ciò che questa situazione rappresenta per lei, anziché liquidare il tutto come irrilevante. La risposta che ha ricevuto (“vietare queste cose fa solo male alla relazione”) può averla fatta sentire in torto, come se il suo disagio non fosse valido. In realtà, ciò che lei prova è legittimo e non va ignorato. Non si tratta di “vietare” qualcosa o di controllare l’altro, ma di comprendere come determinati comportamenti possano ferire la persona amata e trovare insieme un equilibrio che rispetti entrambi. Può essere utile esplorare con lui questo punto partendo dal suo vissuto, esprimendo non solo il disagio ma anche il bisogno profondo che sta dietro: il bisogno di sentirsi amata, sicura e abbastanza per lui. A volte, spiegare come un comportamento ci fa sentire (senza accuse ma parlando delle nostre emozioni) può aprire uno spazio di comprensione maggiore. Ad esempio: “Quando ti vedo guardare altre donne, mi sento insicura e poco importante. So che per te è qualcosa di insignificante, ma per me ha un peso. Ho bisogno di sentirmi la tua priorità, di sentirmi desiderata e speciale.” Può darsi che il suo ragazzo, considerandolo un comportamento “naturale”, non abbia riflettuto a fondo su ciò che rappresenta per lei. In tal caso, aiutare entrambi a mettersi nei panni dell’altro potrebbe migliorare la comunicazione e il rispetto reciproco. È importante ricordare che in una relazione non esistono bisogni più o meno validi: se per lei questa situazione ha un peso, è giusto affrontarla con serietà. Infine, potrebbe essere utile esplorare insieme a un professionista come questa dinamica stia toccando aspetti della sua autostima o della sua sicurezza nella relazione. Spesso, affrontando queste emozioni in profondità, si riesce a trovare un modo per rispondere con maggiore consapevolezza e serenità a situazioni che oggi sembrano molto dolorose. Si dia il permesso di ascoltarsi e di riconoscere la validità delle proprie emozioni. Non si tratta di essere “troppo sensibile” o di avere torto, ma di prendersi cura di sé stessa e di ciò che sente. Rimango a sua disposizione, un caro saluto, Dott. Andrea Boggero
Cara,

È comprensibile che questa situazione con il tuo fidanzato ti faccia sentire turbata, poiché tocca il bisogno fondamentale di sentirti speciale e valorizzata nella relazione. Il problema non sembra tanto l’atto di guardare, quanto il significato che gli attribuisci e l’effetto emotivo che ha su di te. Da un lato, temi che questo comportamento nasconda insoddisfazione o disinteresse; dall’altro, ti chiedi se la tua reazione sia eccessiva, dato che per lui sembra essere qualcosa di privo di peso.
È importante ricordare che il tuo malessere è legittimo e merita rispetto. Può essere utile riflettere su cosa ti ferisce di più: la sensazione che il suo sguardo cerchi qualcosa di "migliore", il fatto che continui nonostante tu gli abbia espresso il tuo disagio, o la percezione di non essere compresa nelle tue emozioni? Chiarire questi punti può aiutarti a comunicare meglio con lui, spostando il discorso dal suo comportamento alle tue sensazioni.
Prova a spiegargli il tuo punto di vista in modo meno conflittuale, usando frasi che partano da te, ad esempio: "Mi sento insicura quando succede e vorrei che...". Questo può aiutarlo a comprendere il tuo stato d’animo senza sentirsi accusato.
Allo stesso tempo, può essere utile riflettere sul peso che attribuisci a questo gesto: se davvero non ha implicazioni emotive o desideri sottostanti, potrebbe essere importante lavorare su come interpretarlo, magari con il supporto di un terapeuta. Ciò che ferisce non sempre è il comportamento in sé, ma il significato che gli attribuiamo.
Ti auguro di trovare serenità e una soluzione che rispetti i tuoi bisogni emotivi.

Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lovati
Buonasera. La sessuologia e le neuroscienze ci insegnano che le aree del cervello deputate all'attrazione sessuale vanno via via desensibilizzandosi durante una relazione duratura. Fatto curioso: le stesse aree scaricano alla visione di un soggetto al di fuori di suddetta relazione. Dunque, si, è fisiologico. Capisco però quello che lei possa provare. D'altronde, è anche vero che il divieto in una relazione è il preludio di scontri, reazioni emotive spiacevoli e diffidenza. La inviterei a prendere maggior contatto con se stessa per comprendere cosa la spinge ad essere così impaurita dagli sguardi che il suo fidanzato può riservare ad altre persone. Lei non può lavorare su lui, ma su se stessa di sicuro. Che lei debba prendere maggiore confidenza con la sua parte femminile così da non dubitare del suo proprio valore? E così da poter anche riconoscere il valore degli sguardi del suo fidanzato (nel bene o nel male)? Per ulteriori approfondimenti resto disponibile. Cordialmente, Dott. Francesco Puleo
Buonasera.
Percepisco da ciò che hai scritto che questa situazione ti fa sentire sminuita e incompresa. Anche se per lui potrebbe sembrare una cosa "futile" o "naturale", il fatto che tu ti senta ferita dimostra che c'è una discrepanza tra i vostri sentimenti e valori. Credo che, se il comportamento del tuo ragazzo ti causa disagio, è importante che lui riconosca il tuo punto di vista e rispetti le tue esigenze emotive, senza minimizzare il problema o far finta di nulla. Una cosa che potrebbe essere utile alla relazione, è parlare di nuovo ma con calma, esprimendo chiaramente che per te non si tratta di una questione di gelosia, ma di rispetto e considerazione per i tuoi sentimenti.

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