Salve dottori, so che qualsiasi approccio può essere utile per curare un Doc grave se si trova il gi

15 risposte
Salve dottori, so che qualsiasi approccio può essere utile per curare un Doc grave se si trova il giusto medico. Tuttavia, io ho avuto la disponibilità da due medici, di cui una all'Asl, che non usano alcun metodo. Chiacchieriamo solo in pratica. Quest'ultima è la psicoanalisi, cosa ben diversa dalla psicoterapia, giusto? Io so che la psicoterapia ha lo scopo di curare, mentre la psicoanalisi di far conoscere, ma se uno conosce ed è consapevole, automaticamente non guarisce anche? Lo chiedo per vedere come regolarmi, perché comunque la psicoterapia comporta una spesa elevata per me e quindi lo faccio se mi dite che è strettamente necessaria per guarire e che le chiacchierate con questi due medici da sole non bastano. Grazie a chi risponderà obiettivamente a questa domanda grazie
Gentile utente,
comprendo la sua esigenza di orientarsi tra i diversi approcci terapeutici e la sua preoccupazione riguardo alla loro efficacia e al costo. La psicoanalisi, come ha sottolineato, è un percorso che mira a esplorare in profondità i meccanismi inconsci, ma non sempre offre interventi mirati e rapidi per problematiche come il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC). La psicoterapia, invece, specie quella cognitivo-comportamentale o strategica, si propone di intervenire direttamente sui sintomi e sulle dinamiche che li mantengono attivi, con obiettivi più concreti e tempi generalmente più brevi.

Nel suo caso, se il DOC è particolarmente grave, un approccio strategico potrebbe rivelarsi particolarmente utile perché si concentra su cambiamenti immediati nel modo in cui lei risponde ai pensieri ossessivi e ai rituali compulsivi. Questa metodologia non si limita alla consapevolezza, ma mira a interrompere i circoli viziosi che alimentano il disturbo.

Le “chiacchierate” che descrive, purtroppo, difficilmente saranno sufficienti per affrontare un DOC grave, poiché questo tipo di problematica richiede un intervento strutturato. Le consiglio di valutare, compatibilmente con le sue risorse, un percorso con un terapeuta specializzato, per aumentare significativamente le probabilità di miglioramento in tempi relativamente contenuti.

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Buongiorno, grazie per aver condiviso l'esperienza. Qualsiasi psicoterapia, psicoterapia psicoanalitica o psicoanalisi sarebbe inutile se non fosse un movimento in se che ricade sull'esistenza: la consapevolezza di per se aiuta, certo, ma solo se poi ci serve a cambiare qualcosa nella nostra esistenza. Un caro saluto.
Buongiorno. Temo ci sia un po’ di confusione. Nel servizio sanitario sono presenti servizi che erogano prestazioni psicologiche e psicoterapeutiche a seconda del problema riscontrato. Ed anche gli specialisti che lavorano nel servizio pubblico svolgono il proprio lavoro terapeutico attraverso un metodo (anche se lei non è tenuto ad accorgersene) non riducibile a chiacchierate. Nel servizio pubblico, tuttavia, ben difficilmente troverà la possibilità di svolgere una psicoanalisi (perché difficilmente sostenibile in questo contesto), sebbene vi possano essere psicoterapeuti che offrono appropriate psicoterapie psicodinamiche (cioè psicoterapie che derivano dalla psicoanalisi) perché sono anche psicoanalisti. SG
Salve, potrebbe essere utile approcciare con il metodo EMDR. Cordiali saluti
Gentile Utente,
grazie per aver scritto. Il Disturbo Ossessivo Compulsivo può essere una trappola mentale impegnativa da gestire e con cui convivere nel quotidiano.
Come psicoterapia posso consigliarLe l'approccio Breve Strategico. Attraverso la strutturazione del dialogo strategico il professionista è in grado di individuare già dal primo colloquio degli elementi chiave su cui intervenire. I successivi incontri terapeutici lavorano sull'esperienza personale (che attraverso delle prescrizioni viene a modificarsi gradualmente) e sulle percezioni, timori, credenze durante i colloqui.
Saluti
Buongiorno,
per rispondere alla sua domanda no la consapevolezza non porta alla guarigione, ma è un primo step per iniziare a entrare in contatto con il proprio mondo interno.
Psicanalisi e psicoterapia sono due modalità di cura che si basano su presupposti diversi, solitamente anche la psicanalisi è molto costosa, a volte più della psicoterapia.
Comunque nel suo caso, se ha un DOC diagnosticato dovrebbe fare un intervento mirato, una terapia Cognitivo-comportamentale o con un terapeuta esperto sul Doc potrebbe fare un buon lavoro.
Saluti.
Buongiorno,
la psicoanalisi come dice la parola stessa analizza, non necessariamente si pone la questione del cambiamento, la psicoterapia si occupa di processi di conoscenza del problema che la persona presenta in quel momento e ricerca insieme soluzioni per andare oltre o abbattere criticità. Non è detto che vi sia malattia, solitamente si parla di qualcosa che disturba, sofferenza o disagio.
La psicoterapia può ridurre le spese se riesce a risolvere, in tempi adeguati, problemi che la persona incontra. Talvolta si tratta di una seduta, altre di qualche seduta, più raramente percorsi lunghi, almeno che quell'individuo non stia compiendo un cambiamento molto significativo e critico nella sua vita.
Un saluto cordiale
dott.ssa Marzia Sellini
Salve, la medicina tratta il DOC da un punto di vista farmacologico. Per quanto riguarda la conoscenza e la presa di consapevolezza, no, mi sento di dirle che non coincidono con la risoluzione. Occorrono strategie ad hoc. Rimango a disposizione. dott.ssa Nadja Pagliaro
Buonasera, la sua riflessione è molto interessante. Né la psicoterapia (ne esistono di vari approcci, ad esempio Cognitivo Comportamentale e Sistemica) né la psicoanalisi hanno la funzione di curare. Tutti gli approcci, in generale, tranne quelli proprio mirati alla risoluzione di un sintomo ansioso (come la Terapia Strategia Breve) mirano a far prendere al paziente consapevolezza del proprio funzionamento, provando, ognuna con le proprie strategie e teorie alle spalle, ad indirizzare il paziente a questo importante passo. La scelta del terapeuta o dell'analista è un passaggio importante in cui si porta all'altro una domanda sulla propria persona e può capitare che non ci si trovi al primo incontro, questo è totalmente normale. Lei mi parla di DOC grave, probabilmente un approccio di natura Cognitivo Comportamentale può essere "più" efficace in quanto il lavoro in terapia è più orientato alla complicità e al dialogo tra le parti utilizzando tecniche per la gestione dei pensieri e dei rituali. Ciò non significa che un collega di stampo analitico non possa comunque aiutarla a capire cosa le succede in determinati momenti. Come dice lei "le chiacchiere non bastano", se sente il bisogno di iniziare un percorso forse è arrivato quel momento.
Salve, la psicoterapia è un termine più ampio che include vari approcci, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), la terapia dialettico-comportamentale (DBT), la terapia interpersonale, ecc. La psicoanalisi è un approccio terapeutico fondato sulle teorie di Sigmund Freud, che si concentra sull'esplorazione dell'inconscio per comprendere le radici dei pensieri e dei comportamenti. La conoscenza di per sé è un primo passo importante, ma nel caso del DOC, la sola consapevolezza non porta automaticamente alla guarigione. Il DOC è un disturbo che coinvolge cicli automatici di pensieri e comportamenti; per interromperli, è spesso necessaria una terapia mirata, come la CBT con ERP, che aiuta a sviluppare nuove strategie di risposta.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ci sono molte scuole di psicoterapia, una delle quali é quella psicoanalitica. Ciascuna si riferisce a teorie e tecniche proprie, molto diverse tra di loro. Una parte importante della psicoterapia é rappresentata dal rapporto che si stabilisce tra terapeuta e paziente, per mezzo del quale ogni cosa si svolge e senza il quale é improbabile che il paziente risolva i suoi problemi. Se lei sta affrontando un DOC grave (spero che la diagnosi sia stata appurata da uno specialista), sarebbe il caso di considerare anche un temporaneo supporto farmacologico, almeno per moderarne la portata e rendere più efficace la psicoterapia. Le auguro di fare la scelta giusta. Per quanto il DOC sia un disturbo che condiziona la normale vita quotidiana e molte scelte, le assicuro che é gestibile se affrontato in modo opportuno.
Buongiorno, come può facilmente documentarsi, la Psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT) è in grado di ottenere significativi risultati nei casi di DOC, come negli altri disturbi a base ansiosa, salvo partendo da una solida relazione terapeutica. Il vantaggio della CBT è la brevità del percorso ed il fatto che non implica uno "stravolgimento" della personalità, anche se si riserva di approfondire alcuni aspetti qualora il paziente lo ritenesse opportuno. Le auguro una buona giornata
Buongiorno,
Sono disponibile ad aiutarla con il disturbo ossessivo compulsivo.
Cercherò di trovare l'approccio che si adatta meglio al suo bisogno.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara.
Gentile utente,
le posso assicurare che una psicoterapia ben fatta è fondamentale nei casi di DOC. Inoltre valuterei con il terapeuta che sceglie (le linee guida indicano l'approccio cognitivo-comportamentale come quello più efficace) la necessità di associare una cura farmacologica.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Filippi

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