Salve dottori sapreste spiegarmi la causa del mio essere una persona assillante e insistente a volte

19 risposte
Salve dottori sapreste spiegarmi la causa del mio essere una persona assillante e insistente a volte nei rapporti sociali? Potrebbe essere correlato questo comportamento ad un disturbo d ansia o dell umore oppure fa parte d carattere di una persona? Questo atteggiamento mi fa perdere molte amicizie e non riesco molto a controllarlo grazie...
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
'Ritengo utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata al fine di capire le motivazioni sottostanti i suoi comportamenti per trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno,
potrebbe fare qualche esempio concreto del suo "essere una persona assillante e insistente nei rapporti sociali"?

Le auguro una buona giornata,
Gianpaolo Bocci
Buongiorno, è difficile darle una risposta dettagliata non avendo informazioni sufficienti e non conoscendola. Le suggerisco di non cercare di attribuirsi etichette poiché essere assillanti non è necessariamente sintomo di un qualche disturbo. Potrebbe essere un suo modo di relazionarsi appreso durante l'infanzia, ma anche questa è un'ipotesi. Se questa caratteristica influisce negativamente sulla sua vita sociale, può lavorarci su e scoprirne le cause in un percorso psicologico. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Buongiorno,
vede lei non è assillante, lei fa l'assillante, ed ha imparato, per ragioni importanti di vita a comportarsi cosi che finisce col credere impossibile agire differentemente da cosi.
Se vuole fare una consultazione troviamo insieme una via d'uscita da questo circolo vizioso e scopriamo come si possono vivere più serenamente le relazioni.
Un saluto cordiale
dott.ssa Marzia Sellini
Salve, lei ha notato che si comporta in maniera assillante e insistente soprattutto nelle relazioni di amicizia. E se provassimo a riconsiderare il "problema"? Se il problema fosse, non il suo carattere o un disturbo, ma la strategia che utilizza nei suoi rapporti interpersonali?
Se il problema fosse proprio il fatto che prova a controllare le emozioni i pensieri con persone a lei vicine?? magari per paura di perderle o paura di essere abbandonato/a?? Se il problema fosse proprio che l'eccessivo controllo del suo essere la sta effettivamente allontanando da ciò che per lei è importante...Come potrebbe essere imparare a gestire queste emozioni e pensieri in un modo differente?
Provi a pensarci...
dott. Antonio Zagarese
Gentile utente,
quando si inizia a porsi domande sul nostro Sè molte certezze potrebbero vacillare e si sente il bisogno di ridefinire i propri confini e le strategie di stare in relazione tanto con se stessi quanto con gli altri. Spesso volgere lo sguardo alla propria esperienza passata, alla propria infanzia e alle relazioni che nel corso degli anni hanno attraversato la propria vita può fare luce su risposta ancora nascoste portando a una riscoperta di sè e dell'altro. Porsi domande è sempre un buon modo per accogliere il cambiamento e guardare la propria vita con lenti diverse.
Le auguro di porsi i giusti quesiti e di avere il coraggio di rintracciare dentro di sè altrettante risposte.
Cordialmente
Dott.ssa Galbiati
Salve, dovrebbe essere più specifico. In che modo è assillante? Quali sono le azioni che tende ogni volta a ripetere e che non sono funzionali a mantenere in essere un rapporto di amicizia? Solo analizzando il modo in cui agisce, è possibile andare ad inserire nuove strategie d'azione, molto più funzionali, per diminuire la probabilità che le persone scappino da lei. Rimango a disposizione
Salve, potrebbe anche essere, ma servirebbero ulteriori informazioni per poterle dare una risposta esaustiva. Ha pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve le ipotesi che si possono fare solo sulla base delle sue indicazioni sono molte. Pertanto una buona soluzione potrebbe essere legata alla possibilità di contattare uno psicoterapeuta ed insieme iniziare questo percorso di conoscenza e di cambiamento. Il disagio che esprime sembra essere degno di maggiore attenzione rispetto a quanto avvenuto. Ovviamente la scelta è solo sua ma se scrive su un sito dove rispondono degli esperti in psicoterapia forse starà valutando questa possibilità. Ora che ha fatto il primo ovvero il più difficile perché non continuare? un cordiale saluto
Gentile utente, innanzitutto sottolineo la sua volontà di migliorarsi e acquisire maggiore consapevolezza di sé. Essere assillante e insistente? Innanzitutto le chiederei a cosa si riferisce nello specifico e in quali circostanze...Può darsi che abbia bisogno di muoversi in un ambiente quanto più sicuro e prevedibile, controllando il comportamento e cercando di sincerarsi della disponibilità altrui. E' molto positivo che voglia dedicare le proprie energie alla crescita personale, questo è possibile anche attraverso un percorso psicologico individuale. Sono certa che riuscirà ad ascoltarsi scegliendo la strada più giusta. Un caro saluto, Dott.ssa Vimercati Monica
Buongiorno. Ho letto con attenzione le sue domande e mi ha colpita la sua necessità di controllare il proprio comportamento, al fine di gestire i rapporti sociali in modo meno assillante. Le relazioni sociali prevedono degli scambi, un minimo di fiducia (nell'altro e in se stessi) e, quando strette e intime, possono porre la persona in una situazione di fragilità, un doversi mettere metaforicamente a nudo di fronte all'altro. Queste sensazioni e queste emozioni possono far sentire la persona insicura e portarla a farsi delle domande su di sè e sul proprio comportamento. Le risposte che la persona trova possono essere un punto di partenza per il proprio miglioramento e per la propria crescita, possono contribuire a un'evoluzione di sè importante. Continui ad approfondire la conoscenza di se stessa/o, anche confrontandosi con un professionista, e non abbia timore a mettersi in gioco. Un cordiale saluto, Dott.ssa Ilaria Zanazzo
Gentile utente, non è possibile darle una risposta alla sua domanda date le poche informazioni su di lei.
Tuttavia le cosa che mi sento di chiederle sono: perchè pensa di essere una persona "assillante e insistente rapporti sociali"? A cosa le serve "assillare" le persone accanto a lei? Di che cosa ha bisogno? Cosa succederebbe se non lo facesse? Cosa la preoccupa?

Tutte queste domande potrebbero essere esplorante con uno psicologo. Valuti la possibilità di prendersi uno spazio per lei
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'angelo
Buongiorno, lei si definisce assillante nelle relazioni sociali, probabilmente ha avuto esperienze in cui le hanno rimandato qualche commento a riguardo o lei nota che ha un atteggiamento in cui tende ha desiderare di essere ascoltata e vista. Mi piace il fatto che dal suo breve scritto emerga che sta mettendo in discussione il modo in cui sta nella relazione affettiva e/o amicale con l'altro. Non c'è una soluzione scritta che possa valere per tutte le persone. La soluzione, intesa come comprensione del suo modo di sentire fare e ragionare, la può trovare solo iniziando un percorso di consapevolezza. Se desidera può richiedere un colloquio anche on line. Grazie Dr.ssa Francesca Luongo
Salve, l’auto osservazione prevede il bisogno di considerare insieme pensieri, emozioni, comportamenti e sensazioni che sono all’origine del nostro funzionamento. Nel suo caso, quando è con una persona amica, cosa sente? Cosa pensa? Cosa prova? Come me si comporta?
Fa bene a farsi delle domande per cercare di conoscersi meglio e di capire cosa accade in lei quando è impegnata in una relazione interpersonale. Tutte le risposte che finora si è data possono giustificare quella che è la Sua condizione di partenza. Qualora senta di non riuscire a gestire più questo problema, Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta per approfondire con lui la problematica ed insieme trovare una soluzione per il Suo Benessere. Tanti auguri.
Buongiorno, mi sembra possibile che l'atteggiamento che descrive possa essere correlato ad un tratto di personalità ansiosa. Se ciò fosse confermato da un colloquio clinico, le consiglio di curare l'ansia perché è un'emozione alla lunga pericolosa per la salute psico-fisica.
Non è questa la sede per approfondire i concetti di temperamento, carattere, atteggiamento e personalità di un individuo.
Del resto lascerebbe il tempo che trova, così come avere una diagnosi precisa di ansia o di depressione.
Il punto è, come avrà capito leggendo le risposte dei miei colleghi, che non può esistere una risposta preconfezionata.
Se così fosse vorrebbe dire che tutte le persone che si sentono "assillanti" nei rapporti con gli altri, come Lei si è descritto, hanno avuto il Suo stesso percorso di vita.
Ognuno è assillante, ansioso o depresso a modo Suo, e per motivazioni del tutto personali.
E' questo che rende affascinante il mio lavoro ma soprattutto ciò che rende unici gli essere umani!
Se ne faccia pure un vanto, Lei è unico! Il Suo vissuto è unico.
Se scegliesse di fare un percorso partirei da alcune domande che Le riporto qui per darLe la possibilità di riflettere anche da solo: quale vantaggio Le procura questo Suo assillare le persone? Cosa dovrebbe fare per cambiare? Cosa succederebbe se non lo facesse più?
Spero di averLe dato qualche utile spunto di riflessione. A disposizione.
Assillante, insistente. Troppo vago. L'ansia e la depressione possono essere una conseguenza e non una causa di una struttura di personalità degna di approfondimento clinico. MC
Gentile utente, le domande che pone possono avere diverse risposte e le informazioni a disposizione non sono purtroppo sufficienti. Quello che emerge però è il suo vissuto di sofferenza legato alla perdita delle amicizie e alla difficoltà di riuscire a "controllare" questi comportamenti. Le consiglio di approfondire questi vissuti con una consulenza psicologica in modo da valutare correttamente i suoi quesiti e poter imparare a vivere le relazioni in modo più sereno. Un caro augurio
Gentile Utente, mi viene da dirle che la curiosità che esprime verso alcune sue modalità di funzionamento, che spesso le fanno provare disagio, mi sembra un buon motivo per poter comprendere meglio i suoi meccanismi interni e come essi entrano in gioco ed influenzano le sue relazioni, amicali e non.
La relazione terapeutica è un campo molto fertile, in cui è possibile sperimentarsi e provare a comprendere, per darsi la possibilità di trasformare le modalità che si ripetono e continuano a farci soffrire in qualcosa che possiamo più consapevolmente maneggiare.

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