Salve dottori, purtroppo mi ritrovo ad utilizzare questa piattaforma negli ultimi periodi per motiv
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risposte
Salve dottori,
purtroppo mi ritrovo ad utilizzare questa piattaforma negli ultimi periodi per motivi differenti, per cui sono qui a chiedere un consiglio per la mia situazione.
Ormai da 2 anni sto trattando problemi anali che sono partiti all'inizio con una ragade anale anteriore che è durata 5 mesi, curata con dilatan levorag e antrolin e poi guarita ( confermata da diversi medici la guarigione con esito in una piccola cicatrice). Da quel momento però è cominciato il tutto, visite specialistiche, esami, terapie ecc, questo perchè nonostante la guarigione della ragade ho cominciato ad accusare diverse problematiche che vanno avanti tutt'ora.
In particolare dalla guarigione della ragade, in area anale non è mai più tornato tutto come prima. Ho cominciato ad accusare difficoltà ad andare di corpo, ad ogni passaggio delle feci anche normale, molto spesso mi procuro dei piccoli taglietti simil ragadi, sempre a ore 12 dell'ano verso il perineo per intenderci, dove era originariamente anche la prima ragade. A seguito di diverse visite , anoscopie ecc, siamo arrivati alla conclusione che ho una disfunzione pelvica da dissinergia, colon irritabile e una certa "fragilità" della mucosa anale che continua a subire microtraumi e quindi fatica a sanare.
Ormai da diversi mesi svolgo riabilitazione del pavimento pelvico con qualche beneficio, e gli episodi in bagno con questi taglietti sono diminuiti ma mai spariti, migliorate anche un po delle fitte che continuo ad accusare durante il giorno come punture di un ago nell'ano anteriormente a sinistra e destra indipendenti dai movimenti intestinali. A complicare la situazione, in questi due anni si è aggiunta un urgenza urinaria/prostatite che fa fatica a stabilizzarsi a causa della stretta interconnessione con gli altri problemi che accuso ( a detta anche dei proctologi e urologi che mi hanno visitato nel tempo)
Al momento sto trattando con un urologo la congestione della prostata che spero mi porterà a dei benefici ( urgenza urinaria e fastidi pubici), ma continuo a procurarmi in bagno questi taglietti proprio nelle pieghe della mucosa dell'orifizio anale sempre a ore 12.
Da una settimana sto trattando l'ennesimo tagliettino, che non mi procura dolore o sangue in bagno al passaggio delle feci (sto seguendo alimentazione con una nutrizionista che mi aiuta in questo), ma poi nel pulirmi vedo delle piccole tracce di sangue se tampono delicatamente la parte anteriore. Questo piccolo taglietto lo sto curando come da ormai mesi e mesi ho curato gli altri, con pomata all'ossido di zinco Propast che è l'unica a darmi beneficio senza effetti collaterali sulla pelle/mucosa. Questo taglietto fatica a guarire e mi porta fastidi e dolore da seduto e durante il movimento peggiorando anche le altre fitte anali di cui parlavo prima, inoltre si è infiammata e un po e gonfiata la parte della mucosa subito vicina a questo taglietto dell'orifizio, diventando dolente al tatto e procurandomi fitte e fastidi .
Continuo solo con propast e bagni tiepidi facendo attenzione ai movimenti intestinali ? Posso applicare una pomata o assumere qualcosa per sfiammare/sgonfiare questa porzione di mucosa che si è un po gonfiata ed infiammata , ad esempio con proctolyn? Sono sicuro che non si tratti di emorroidi esterne, ma della mucosa dell'orifizio adiacente al taglietto che è in flogosi a causa di questo (un po arrossata , gonfia e dolente al tatto)
Avevo cominciato ad utilizzare il dilatan nuovamente sotto consiglio della fisioterapista, e stava procedendo bene ma ora ho dovuto interrompere perchè ho la zona è dolente e non riesco, devo trattare prima questa infiammazione/tagliettino e poi tornare delicatamente alle dilatazioni.
Vi ringrazio in anticipo
purtroppo mi ritrovo ad utilizzare questa piattaforma negli ultimi periodi per motivi differenti, per cui sono qui a chiedere un consiglio per la mia situazione.
Ormai da 2 anni sto trattando problemi anali che sono partiti all'inizio con una ragade anale anteriore che è durata 5 mesi, curata con dilatan levorag e antrolin e poi guarita ( confermata da diversi medici la guarigione con esito in una piccola cicatrice). Da quel momento però è cominciato il tutto, visite specialistiche, esami, terapie ecc, questo perchè nonostante la guarigione della ragade ho cominciato ad accusare diverse problematiche che vanno avanti tutt'ora.
In particolare dalla guarigione della ragade, in area anale non è mai più tornato tutto come prima. Ho cominciato ad accusare difficoltà ad andare di corpo, ad ogni passaggio delle feci anche normale, molto spesso mi procuro dei piccoli taglietti simil ragadi, sempre a ore 12 dell'ano verso il perineo per intenderci, dove era originariamente anche la prima ragade. A seguito di diverse visite , anoscopie ecc, siamo arrivati alla conclusione che ho una disfunzione pelvica da dissinergia, colon irritabile e una certa "fragilità" della mucosa anale che continua a subire microtraumi e quindi fatica a sanare.
Ormai da diversi mesi svolgo riabilitazione del pavimento pelvico con qualche beneficio, e gli episodi in bagno con questi taglietti sono diminuiti ma mai spariti, migliorate anche un po delle fitte che continuo ad accusare durante il giorno come punture di un ago nell'ano anteriormente a sinistra e destra indipendenti dai movimenti intestinali. A complicare la situazione, in questi due anni si è aggiunta un urgenza urinaria/prostatite che fa fatica a stabilizzarsi a causa della stretta interconnessione con gli altri problemi che accuso ( a detta anche dei proctologi e urologi che mi hanno visitato nel tempo)
Al momento sto trattando con un urologo la congestione della prostata che spero mi porterà a dei benefici ( urgenza urinaria e fastidi pubici), ma continuo a procurarmi in bagno questi taglietti proprio nelle pieghe della mucosa dell'orifizio anale sempre a ore 12.
Da una settimana sto trattando l'ennesimo tagliettino, che non mi procura dolore o sangue in bagno al passaggio delle feci (sto seguendo alimentazione con una nutrizionista che mi aiuta in questo), ma poi nel pulirmi vedo delle piccole tracce di sangue se tampono delicatamente la parte anteriore. Questo piccolo taglietto lo sto curando come da ormai mesi e mesi ho curato gli altri, con pomata all'ossido di zinco Propast che è l'unica a darmi beneficio senza effetti collaterali sulla pelle/mucosa. Questo taglietto fatica a guarire e mi porta fastidi e dolore da seduto e durante il movimento peggiorando anche le altre fitte anali di cui parlavo prima, inoltre si è infiammata e un po e gonfiata la parte della mucosa subito vicina a questo taglietto dell'orifizio, diventando dolente al tatto e procurandomi fitte e fastidi .
Continuo solo con propast e bagni tiepidi facendo attenzione ai movimenti intestinali ? Posso applicare una pomata o assumere qualcosa per sfiammare/sgonfiare questa porzione di mucosa che si è un po gonfiata ed infiammata , ad esempio con proctolyn? Sono sicuro che non si tratti di emorroidi esterne, ma della mucosa dell'orifizio adiacente al taglietto che è in flogosi a causa di questo (un po arrossata , gonfia e dolente al tatto)
Avevo cominciato ad utilizzare il dilatan nuovamente sotto consiglio della fisioterapista, e stava procedendo bene ma ora ho dovuto interrompere perchè ho la zona è dolente e non riesco, devo trattare prima questa infiammazione/tagliettino e poi tornare delicatamente alle dilatazioni.
Vi ringrazio in anticipo
Pur necessitando di altre informazioni cliniche inerenti al suo caso, sconsiglio di utilizzare creme da banco con anestetico locale come il Procyolyn.
La crema Propast è idonea e lenitiva già di suo.
Mantenga le feci morbide e ben formate ed eviti di strusciare la zona perianale durante l'asciugatura.
Il resto lo deve fare la rigenerazione naturale del suo corpo, sempre assumendo che non vi siano altri ostacoli cicatrizzanti, che non possiamo sapere senza una visita clinica.
Saluti
La crema Propast è idonea e lenitiva già di suo.
Mantenga le feci morbide e ben formate ed eviti di strusciare la zona perianale durante l'asciugatura.
Il resto lo deve fare la rigenerazione naturale del suo corpo, sempre assumendo che non vi siano altri ostacoli cicatrizzanti, che non possiamo sapere senza una visita clinica.
Saluti
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